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Freud e gli attacchi al Cristianesimo PDF Stampa E-mail

Freud e gli attacchi al CristianesimoSeguiremo il “Manuale di psicologia” di Paluzzi alla pagina 108 ss. e poi approfondiremo il tema attraverso i testi di Freud.Anzitutto Freud era ateo dichiarato, dunque totalmente inetto a comprendere il Mistero di Cristo, cieco rispetto alla dimensione spirituale, cieco rispetto alla Realtà!Cosa dunque potrebbe dirci questo personaggio su Cristo e sulla Chiesa o sulla vita cristiana? Naturalmente potrebbe dirci un cumulo di inesattezze .La prima che notiamo è che egli accumula tutte le religioni: cristianesimo, ebraismo, musulmanesimo etc. considerandole come delle nevrosi ossessive (azioni ossessive e pratiche religiose,1907); dunque il cristianesimo sarebbe per Freud una nevrosi ossessiva universale invece noi sappiamo che il cristianesimo è la vera religione rivelata.

In “Un ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci” (1910) il cristianesimo (insieme a tutte le religioni) appare come una creazione dell’ uomo che, di fronte a una situazione di difficoltà “risuscita” un padre protettivo; ossia l’uomo crea Dio …cosa assurda! Freud dunque possiamo dire che procede nella linea marxista ma più ancora feuerbachiana. In “Totem e tabù” lo stesso autore afferma che l’origine della religione va collegato nel “complesso di Edipo” (pag 159 della ediz. Italiana a cura di Musatti, vol.7 Boringhieri 2003) , parla del “mito” cristiano, poi parla della Eucaristia in modo veramente distorto affermando che il peccato originale non è solo un’offesa contro Dio Padre, ma un vero e proprio assassinio; in realtà tale peccato è una offesa a Dio Trinità, ma non uccisione del Padre, cosa assurda ed impossibile, offesa che ha comporta un danno gravissimo all’uomo, che ne risente ancora le conseguenze sottoforma di numerosi disordini. Riguardo all’Eucaristia Freud dice un sacco di assurdità: attraverso l’Eucaristia il figlio raggiunge lo scopo dei suoi desideri contro il padre. Affermazione assurda giacché la fede cattolica afferma l’Unità suprema che unisce il Figlio al Padre: dunque nessuna uccisione iniziale ma amore, carità. Addirittura l’Eucaristia sarebbe una nuova eliminazione del Padre …cosa assurda perché il Padre è super-presente e operante ….inoltre Freud parla dell’Eucaristia come di una ripetizione dell’azione da espiare, cosa del tutto errata: Cristo si offre e compie una azione divino-umana: l’Eucaristia non è Sacrificio cruento ma incruento!! Freud dovrebbe parlare dopo aver studiato, non per sentito dire …male!

In “L’io e l’es”(1923) F. afferma che è il Super-Io l’istanza psichica che contiene il germe da cui si sono generate le religioni quale sostituto dell’amore verso il padre. In “L’avvenire di una illusione”(1927) F. afferma che l’uomo, di fronte ai pericoli regredisce a livello infantile e trasferisce dalla figura parentale a Dio il desiderio di soddisfare il suo bisogno di sicurezza e di protezione. La religione è una illusione, secondo Freud . Alla base di questo errore sta quello che egli dice al cap. 5 dello stesso libro. Freud si è trovato davanti alla domanda: perché devo credere? Ma le risposte che gli sono state fornite sono incomplete e nella linea della imposizione. A Freud evidentemente non è stato detto che il Signore, per confermare la verità della Scrittura opera tutt’ora miracolo, profezie, esorcismi. Freud si è incontrato, temiamo, con una fede morta …l’ebraismo senza i miracoli, senza il reale appoggio divino …una fede ormai da imporre perché sia accettata. E Freud non ha voluto accettarla, proposta in quel modo, l’errore che egli fa è non documentarsi e dunque giudicare tutto sulla base degli errori appresi. Questo appare il cuore vero dell’errore di Freud il cuore più profondo. Egli non ha potuto o voluto avere le risposte che cercava …non ha incontrato la luce di Cristo vivente nella Chiesa. Certi suoi testi mostrano questo suo anelito alla fede solida, cattolica (si veda per esempio “L’uomo Mosé ..” terzo saggio E.”Il contenuto di verità della religione” all’inizio). Ma più avanti egli fa delle affermazioni totalmente strane affermando che i preti per sottomettere le masse alla religione hanno dovuto fare ampie concessioni alle pulsioni umane, grande sciocchezza giacchè le masse si sottomettono veramente alla religione cattolica quando non si fanno concessioni, ma si dice la pura verità evangelica, vivendola e facendola vivere….si pensi a quello che fece s. Giovanni Maria Vianney.

Per Freud è evidente che la scienza ha praticamente soppiantato la religione: la religione diviene una cosa da immaturi, da incolti. Sempre secondo Freud ad esempio il fedele (colui che crede in Dio) metterebbe in bocca a Dio delle affermazioni per insincerità. Poi riafferma le sue stranezze, per nulla approfondite, sulla religione e dunque possiamo dire sul cristianesimo: essa è una nevrosi ossessiva, un affare da bambini immaturi. Egli si fa profeta dell’abbandono della religione, illusione destinata a scomparire . Aggiunge che la religione è accompagnata da illusioni desiderative simili all’amenza, che è una stato confusionale di tipo allucinatorio. Giunge a dire: se l’uomo distoglierà dall’al di là le sue speranze e concentrerà sulla vita terrena tutte le forze disponibili renderà la vita più sopportabile per molti e meno oppressiva. Con la frase che afferma quasi in chiusura  “Il Cielo lasciamolo agli angeli e ai passeri.” Freud appare in tutto il suo scientismo : tutto fisso e sicuro nella potenza della ragione. In uno scritto successivo intitolato “Un’esperienza religiosa” Freud commenta, in termini di complesso di Edipo, una lettera arrivatagli da un medico che si era convertito al cristianesimo; Freud senza sapere nulla associa come al solito alla “uccisione del padre” la genesi di quella conversione. Freud parla di psicosi allucinatoria quando si ha a che fare con parole interiori suggerite da Dio nell’intimo dell'anima. Egli cita un testo di S. de Sanctis (“La conversione religiosa”) che confermerebbe le proprie affermazioni. Alla fine della vita, già nel “Poscritto” della sua autobiografia realizzato nel 1935, si nota un flebilissimo cambiamento di pensiero, lo stesso Freud si rende conto di aver dato in precedenza una valutazione troppo negativa della religione: “successivamente trovai una formula che le rende maggiore giustizia: il suo potere le deriva certo da un contenuto di verità; tuttavia tale verità non è materiale ma storica."

Il che, spiegato alla luce di quanto afferma lui stesso nell’avvertenza seconda al terzo saggio su “L’uomo Mosé ….” significa che “…non ho più dubitato che sia possibile concepire i fenomeni religiosi solamente usando il modello dei sintomi nevrotici individuali a noi familiari. , come ritorni significativi di eventi da lungo tempo dimenticati nella storia primordiale della umanità.; non ho più avuto dubbi che essi debbano il loro carattere coattivo a questa origine , e che dunque agiscano sugli uomini in virtù di questa verità storica”. Nel terzo saggio di “L’uomo Mosè …” Freud allorché parla della “Verità storica” (paragrafo G.) sembra propendere per l’idea che la religione monoteista si sia affermata in quanto parte di una verità eterna…tuttavia conclude dicendo “…non crediamo che oggi vi sia un grande dio unico ma che in tempi remotissimi vi fu un personaggio unico , il quale all’epoca dovette apparire gigantesco e che poi tornò nel ricordo degli uomini elevato a divinità”. Cosa dire ? Che Freud ed altri noti autori affini al suo pensiero mostrano una grande e grassa ignoranza, condita con molta superbia; come abbiamo potuto vedere, le assurdità delle affermazioni riportate sono totalmente abbattute dalla realtà dei fatti. La S. Scrittura non mostra in nessun modo questa regressione dell’uomo, ma mostra con chiarezza la chiamata di Dio all’uomo, chiamata che è connessa con la stessa creazione dell’uomo da parte di Dio, chiamata che non fa regredire l’uomo ma lo rende operatore di bene. Le risibili affermazioni di Freud sono paragonabili a quelle di un cieco nato che vuole spiegare la bellezza dei colori…..è ovvio che non sarà capace di darne una interpretazione oggettiva!

Non è vero che il cristianesimo è una costruzione umana, non è vero che è una illusione. Cristo è veramente Dio, e chi non ha la mente piena di preconcetti se va a vedere anche tanti miracoli, se va a vedere qualche preghiera di liberazione, se studia le profezie, se legge i testi dei mistici e soprattutto se prega anche a livello ipotetico “O Dio, se esisti fatti conoscere!” riceve luce. Il Vangelo è in continuo contrasto con le affermazioni di Freud il quale non sembra aver compreso che le persone mentalmente malate normalmente tendono a fuggire dagli altri e comunque non suscitano conversioni alle loro assurdità ….la gente ci tiene a fare cose serie, normalmente …ci tiene a non fare una brutta fine…ci tiene molto alla propria pellaccia!!! La mente di Freud appare ancora grandemente oscurata e sommersa nel peccato originale, probabilmente aggravato con il peccato personale. Le profezie, i miracoli, la prodigiosa espansione del cristianesimo, mostrano alle persone aperte, la verità di Cristo …la gente non si converte perché un ossessivo va a dire loro delle sue invenzioni, la gente si converte perché sperimenta la potenza di Dio, come dice bene s. Paolo , è la potenza di Dio che determina le conversioni, non le parole umane.

Freud non ha studiato a fondo il cristianesimo e sentenzia ignorantemente su tutte le religioni, se anzichè farsi prendere dalla pretesa di fare il “tuttologo” avesse studiato il cristianesimo, si fosse documentato avrebbe certamente notato che le cose sono molto differenti dalle sue farneticazioni. La gente non va al martirio cantando e gioendo perché è nevrotica e ossessionata …. La gente non aiuta gli altri fino a morire perché è nevrotica e ossessionata, ma perché la Sapienza ci attira a fare il bene agli altri. La gente che dice la Verità ed è disposta a morire per essa, non è nevrotica e ossessionata ma sana, sanissima ….sull'esempio di Cristo che nevrotico e ossessivo, non può esserlo di certo, dal momento che Egli è Colui che, per eccellenza è sano a livello di mente e di corpo: questo Freud non lo dice e neppure pare di capirlo; Freud non sa veramente chi è autenticamente sano, ha un ideale deviato di uomo. I l vero nevrotico, malato, sembrerebbe essere proprio lui, Freud, malato non solo nell’azione, quanto piuttosto nella conoscenza….malato di superbia … Le malattie mentali hanno come radice il peccato: originale e personale, cosa che Freud non dice. Insomma Freud non conosce veramente le malattie mentali e anzi, proprio a causa delle sue affermazioni possiamo dire che attraverso le sue idee nessuno potrà essere guarito veramente da malattie mentali! Non sarà guarito perché non sarà aiutato mai da Freud e dai suoi successori ad aprirsi a Cristo medico della anime e dei corpi. Le affermazioni di Freud sono dunque devianti, distorcenti a livello radicale! Esse vanno a toccare ambiti misteriosi della vita umana e lo fanno con somma imperizia ….con somma cecità. Francamente ci sentiamo semplicemente di compatire quella povera gente che imprudentemente si è messa nelle mani sue e dei suoi successori ortodossi …. Il vero illuso, continuiamo, non è il credente in Cristo, né tantomeno Cristo ….l’illuso vero è stato Freud vivendo chiuso nella sua miseria razionalista.

L’opera del diavolo attraverso Freud è dunque molto sottile; satana attraverso Freud può dire che chi crede in Cristo è un malato che deve essere guarito...sano invece è chi non crede... sano è chi vive nelle mani del diavolo...sano è chi corre verso l’inferno...chi non ama Dio, dunque chi non ama il prossimo, perché se non ami Dio, non ami neppure il prossimo, cioè non lo aiuti a salvarsi! Notate la sottigliezza, il diavolo non ti dice che questa religione va bene e quella no! Ma ti dice che ormai gli studi di Freud dimostrano che la religione e dunque il cristianesimo, è una falsità, una creazione dell’uomo, una creazione che fa male all’uomo stesso, ti dice che “la scienza psicologica” afferma che il credente in Dio è un malato. Il diavolo attraverso Freud rovescia la realtà e poi la interpreta, la rovescia, cioè la distorce e poi la interpreta…a suo vantaggio: non dice, nota bene, Cristo è Dio che ci attira a sé attraverso la preghiera, la meditazione, no! Dice sei tu che crei Dio …sei tu che crei la religione...o chi l’ha creata era un uomo e non Dio. Ma a proposito…io, tu, da dove veniamo…e questa sapienza che ci circonda e regola tutto, e l’intelligenza che abbiamo ….da dove viene? Freud probabilmente come fa in diversi testi porrebbe alla base di tutto il caso …sulla scia del suo venerato Darwin. Chiaro che in questa linea freudiana è esclusa ogni creazione, ogni dono da parte di Dio con l’evidente ricaduta in una superbia nascosta e ancora di più in una profonda malattia mentale per la quale l’uomo che si trova a fare fronte alla vita è da solo, senza nessun aiuto, senza nessun appoggio.

Osservando con più attenzione le menzognere affermazioni di Freud possiamo dire che la sua idea stessa di uomo…è quella di un dio, creatore e artefice del proprio destino….tutto ciò oltre ad essere falso è incredibilmente disumanizzante e particolarmente inutile e pericoloso per coloro che sono in difficoltà, ma anche per i più sani, forti ed intelligenti, la teoria di Freud è inutile e dannosa …inutile perché non ci unisce a Colui che è per eccellenza il Forte (Dio), dannosa perché ce ne allontana. Freud carica tutto sulle spalle dell’uomo nascondendo la causa della vita dell’uomo, Freud non sa e non approfondisce il Mistero di Cristo . Carica sulle spalle dell’uomo un fardello insopportabile perché appunto la nostra vita dipende da noi in piccola misura ….le persone intelligenti illuminate da Dio lo capiscono …Dio guida la nostra vita: solo il progetto di Dio rimane saldo !! Freud pur avendo letto la Scrittura evidentemente non si nutre di essa! Ancora : la difficoltà, la sofferenza non devono esser viste come momenti "buoni per dire sciocchezze" ma come concrete occasioni di crescita, in cui tutto quello che è vano cade per lasciare spazio a quello che è necessario ed essenziale. È il ragazzo che ha una larga strada e che può perdere tempo che si sofferma a giocare e a perdere tempo … il giovane che deve passare su uno stretto ponte che passa sopra un fiume e che rischia di cadere non perde tempo ….l’uomo che ha i crampi per la fame non perde tempo ..deve mangiare !! La sofferenza , la prova ci possono spingere a trovare l’essenziale. In realtà l’uomo non si dà un Dio, come non si dà i genitori veri, come non si dà la vita, non si dà il corpo, l’intelligenza, la volontà …l’uomo è creato da Dio Causa Prima, e da Dio riceve ogni cosa, momento per momento. La mia intelligenza , la mia mente , la mia volontà …il mio corpo …operano perché vi è una Causa prima che li fa operare e che dona ad essi questa forza. Dio, in Cristo dona a noi di partecipare alla sua vita e di vincere il diavolo …questa è la grande luce che occorre accogliere ..siamo nulla ma Dio ci ha creato e ci tiene in essere ….avesse potuto Freud esaminare con calma e nella luce di Dio gli esorcismi : avrebbe capito meglio chi parlava attraverso di lui: satana con le sue assurdità!! E come la mettiamo con la vita eterna? Cosa dice Freud? Non lo sappiamo ma non crediamo che egli sia favorevole a questa verità, e alcuni suoi testi tra quelli citati più sopra ci confermano in questa linea. Insomma chi è Freud …..è un potente anti-Cristo che occorre smascherare perché la gente semplice non cada nelle mani sue attraverso i suoi seguaci. Il cocktail che attraverso lui satana propina è questo: scientismo e psicologismo psicanalitico per cancellare la fede.

Note sulla dottrina di Freud

Sigmund Freud riteneva che il comportamento umano è sempre e comunque determinato dalla libido, il cui unico movente è il godimento che, direttamente o indirettamente, è riconducibile al sesso. Partendo da una contorta e morbosa disamina della sessualità infantile, Freud vede riscontri della sua dottrina nei bambini che succhiano il latte dal seno materno, o nella retenzione delle feci in età prepuberale. Emblematica la dichiarazione che segue: "Chi abbia visto un poppante staccarsi sazio dal seno materno e cadere addormentato con le guance arrossate e con il viso beato, non può rifiutarsi di riconoscere che questa immagine è il prototipo dell'espressione del soddisfacimento sessuale nella vita dell'adulto." Per Freud, inoltre, la verginità al matrimonio è un "grave ostacolo" alla vita di coppia, perché dopo il primo rapporto, il marito diverrebbe oggetto dell'odio inconscio di sua moglie. I seguaci di Freud vanno ancora oltre, asserendo che ogni simbolo religioso è una forma di simbolismo sessuale, e che il fatto di ringraziare Dio o gioire della bellezza del creato non rappresentano altro che una "compensazione di nevrosi", o anche un tentativo di "esorcizzare la paura per l'ignoto". Un critico rende molto bene il quadro della situazione: "Nella visione del mondo che la psicanalisi ci vuole imporre non esistono sentimenti nobili. Tutto viene degradato: non esiste altruismo, non esiste generosità, non esiste bontà, non esiste fedeltà, ma solo "compensazioni" di sensi di colpa, di nevrosi o di chissà quale perversione sessuale repressa... L'uomo viene ridotto a semplice automatismo biologico. I vizi più perversi vengono presentati come indiscutibili necessità e ciò in quanto ogni repressione della libido cagiona... La lìbido si configura come una sorta di nuovo dio; ovviamente cornuto, che la religione psicanalitica vuole farci adorare. Tutto viene reinterpretato in questa chiave riduzionistica, meccanicistica, perversa".

Piccola nota biografica

Nel 1937, poco tempo dopo la seconda guerra mondiale, un dottore ebreo seguì il consiglio di un collega che lo invitava a scappare dall'Austria per sfuggire all'oppressione nazista. Il dottore replicò che il suo "vero nemico" non erano i nazisti ma la "religione", la chiesa Cristiana. Che cosa ispirò un simile odio in questo scienziato? Suo padre Jakob leggeva il Talmud (insieme di scritti rabbinici) e celebrava le festività ebraiche. Da piccolo, quel dottore sviluppò un profondo affetto per il suo insegnante di Scritture bibliche, e più tardi dichiarò che esse avevano avuto un effetto positivo sulla sua vita. La cura del bambino era affidata a una balia, che lo accompagnava in chiesa. Quando tornava a casa, egli parlava entusiasticamente di Dio ai suoi genitori ebrei. Ma l'idillio ebbe fine quando la balia, accusata di un furto, fu licenziata; in seguito, egli la ritenne responsabile di molte delle sue difficoltà. Per "dispetto", il futuro dottore cominciò la sua attività professionale la domenica di Pasqua. L'antisemitismo ossessionava il ragazzo ai tempi della scuola. Verso i dodici anni d'età, fu sconvolto nell'apprendere l'esperienza che suo padre Jakob ebbe da giovane con il bigottismo dei Gentili (i non ebrei, n.d.t.). "Ebreo! Togliti dal pavimento!", gridò un presunto "cristiano" al giovane Jakob dopo avergli gettato il cappello nel fango. Con dolore, il figlio apprese che suo padre aveva dovuto ubbidire. Alla scuola secondaria, egli abbandonò il Giudaismo preferendo la scienza secolare e l'umanesimo. All'Università di Vienna, studiò gli scritti del filosofo ateo Ludwig Feuerbach e ne portò l'ateismo nella sua futura carriera di psichiatra. La religione per lui era semplicemente "autoappagamento", una favola per bambini inventata dagli uomini per soddisfare le loro incertezze. Questo psichiatra era Sigmund Freud. Egli divenne forse il più influente psichiatra della storia, influenzando la medicina, la letteratura, le lingue, la religione e la cultura. Ossessionato con quello che definiva il "doloroso enigma della morte", una volta confessò di avervi pensato giorno per giorno durante la sua vita. La morte del suo nipote preferito produsse in lui un dolore lancinante: "Ogni cosa ha perso significato per me...", scrisse. "Non riesco a trovare gioia nella vita". Chiamava se stesso un "ebreo senza dio". Si spense nel 1939, in seguito a un'overdose volontaria di morfina, che prendeva per alleviare il dolore del suo cancro.

Articolo tratto dall'interessantissimo sito Apologetica Cattolica 

 
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