Angelo del perdono |
Egli è ai piedi di Cristo, vicino a sua Madre,/ Un angelo, il più bello degli abitanti del cielo,/ Un fratello adolescente di quelli che Raffaele/ Tra le sue braccia divine portò sulla terra./ / Un leggero dubbio sfiora a metà la sua palpebra,/ La sua voce non si unisce al cantico eterno;/ Ma il suo sguardo più tenero e quasi materno/ Segue l’uomo che si perde nella valle di miseria./ / Di clemenza e d’amore, spirito consolatore,/ In una coppa d’oro sotto gli occhi del Signore/ Da lui del pentimento le lacrime sono contate:/ Poiché, dalla santa pietà ha ricevuto il dono;/ E’ lui che porta a Dio le anime riscattate,/ E questo dolce serafino si chiama: il Perdono! Antonio de Latour (Tratto dalla rivista “L’Angelo Custode”, Settembre 1899)
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