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Il male oscuro - Breve introduzione PDF Stampa E-mail

Il male oscuro - Breve introduzioneRicordatevi che vivere è missione, è dovere, è dolore! Ognuno di noi deve avere il suo posto di combattimento... Ricordatevi che non solo del corpo vi dovete occupare, ma delle anime gementi, che ricorrono a voi. Quanti dolori voi lenirete più facilmente con il consiglio, e scendendo allo spirito, anziché con le fredde prescrizioni da inviare al farmacista! Siate in gaudio, perché molta sarà la vostra mercede; ma dovrete dare esempio a chi vi circonda della vostra elevazione a Dio".[Da una lettera al Dott.Cosimo Zacchino. Ascensione 1923] di San Giuseppe Moscati. La depressione e’ un male caratteristico di tutte le epoche ed è chiamato il "male oscuro" in quanto la sua genesi non è ben delineabile. Quando colpisce abbatte lo spirito provocando pensieri di disperazione e di morte. Molte sono le persone che soffrono di questo "mal di vivere".

Cerchiamo alla luce della Parola di Dio di capire come nasce questo male. In numerosi salmi leggiamo le invocazioni a Dio affinchè liberi il salmista (simbolo di tutti noi) quando la tristezza oppressiva ci colpisce. Dall'esame delle parole ispirate comprendiamo che tale stato d'animo viene spesso provocato dagli empi (cioè dai demoni e dai loro figli spirituali) in svariati modi: con la persecuzione, la derisione, l'ingiustizia, l'indifferenza, la violenza ecc.

Ma lo Spirito Santo ci insegna a rivolgerci a Dio per essere sollevati da tale stato di prostrazione. La depressione diventa quindi un male permanente soltanto per quanti non si affidano a Dio come Padre amorevole e provvidenziale. L'insegnamento eterno di Gesù, sintetizzato nella splendida preghiera del Padre Nostro, riconferma il valore delle invocazioni salmistiche per essere liberati dal maligno e  da ogni male (quindi anche dal "male oscuro"). La stessa predicazione evangelica costituisce il rimedio principe per la depressione. Infatti, la fiducia in Dio e l'abbandono alla sua provvidenza che traspaiono dalle pagine evangeliche sono inversamente proporzionali alla depressione che trova alimento nella sfiducia totale. Non possiamo ignorare che il depresso per eccellenza è proprio il diavolo, il quale ha perso definitivamente il Paradiso: cioè la felicità più sublime. Di conseguenza cerca in tutti i modi di instillarla negli uomini, sfruttando le svariate occasioni dolorose della vita, per creare un perenne stato di disperazione e/o di sfiducia, foriero, spesso, di azioni contro la vita di se stessi e del prossimo. Gli innumerevoli episodi di cronaca nera con oggetto persone depresse possono essere compresi solo in via soprannaturale alla luce dell'insegnamento di Cristo  che ci mette in guardia contro "l'omicida fin dall'inizio" (Gv. 8,44); colui che "…ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna" (Mt. 10,28).

In quest'epoca ateizzata in cui Dio è stato abbandonato per far posto agli idoli le persone non riescono a trovare sbocchi risolutivi ai tunnel spirituali e fisici in cui spesso vengono inseriti dalle circostanze della vita.

La sola medicina, senza l'aiuto della preghiera, in molti casi non riesce ad offrire dei rimedi risolutivi. L’esempio del grande medico San Giuseppe Moscati  è assai illuminante al riguardo. Se poi certe malattie sono provocate dal demonio mediante infestazioni personali (senza cioè che vi sia una possessione diabolica vera e propria) o ispirazioni di condotte di vita in contrasto con la Parola di Dio, solo la conversione può offrire la radicale guarigione, non solo dalle specifiche malattie, ma da tutti i mali. Dalla conversione derivano i rimedi soprannaturali per affrontare ogni circostanza della vita. Infatti, chi non è convertito non si preoccupa di pregare Dio per domandargli tutte le grazie spirituali e fisiche necessarie "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!" (Mt. 7,7) - "Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà" (Sir. 38,9).

Miriam (Amica della M.S.M.A.)

 
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