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L'inestimabile valore della Santa Messa PDF Stampa E-mail

L'inestimabile valore della Santa MessaIO SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEI TEMPI (Mt 28,20) Gesù è realmente con noi presente nell’Eucaristia, vero uomo e vero Dio, sceso dal cielo per salvarci e morto in croce per noi, sempre vivo sull’altare e nei tabernacoli. Il Cristo,” il padrone di casa,” come soleva dire Don Bosco, il centro di gravitazione verso il quale tutto converge, “il datore di vita”, il “Figlio di Maria” madre di Dio e della Chiesa. Avere Gesù in casa, ossia nel Sacramento dell’Eucaristia, vuol dire poter andare ad incontrarlo quando si vuole, parlargli cuore a cuore, riceverlo nella comunione, lasciarsi trasformare dal suo Spirito. San Domenico Savio diceva:”Quando passo vicino a Lui (Gesù nell’Eucaristia ) non solo mi getterei nel fango per onorarlo, mi getterei in una fornace, perché così sarei fatto partecipe di quel fuoco di carità infinita che Lo spinse a istituire questo gran Sacramento”. Don Bosco diceva: “La Messa, (sacrificio dell’altare) è la gloria, la vita del cristianesimo, la grande colonna che tiene su il mondo morale e materiale. ...

... Ripeteva spe sso ai suoi giovani che: ”nell’assistere alla Santa Messa: é come se voi vedeste il Divin Salvatore uscir di Gerusalemme e portare la croce sul monte Calvario dove giunto viene crocifisso spargendo fino all’ultima goccia il suo sangue. La Messa dunque non è solamente una semplice rappresentazione del sacrificio della Croce; non ha solamente il valore di un semplice ricordo; ma è un vero sacrificio come quello del Calvario, che essa riproduce, continua e di cui applica i frutti. I frutti della Messa sono inesauribili, poiché sono i frutti stessi del Sacrificio della croce. La Messa trattiene la Giustizia Divina; regge la chiesa; salva il mondo. S. Padre Pio diceva così:”Sarebbe più facile, che la terra si reggesse senza sole, anziché senza la Santa Messa.” Questa meditazione è stata arricchita ed impreziosita dalla testimonianza di Catalina Rivas,(carismatica boliviana) a proposito della Santa Messa. Perciò questo fascicolo può servire da olio per accendere e alimentare la lampada della nostra fede e della nostra preghiera e farci sentire sempre più innamorati di Gesù e veri figli di Dio. Catalina (Katia) Rivas e’ una carismatica boliviana con le stimmate della Passione del Signore. E’ stata esaminata scientificamente dall’equipe che dirige il Dr. Ricardo Castanon, noto neuropsicologo appartenente al “Gruppo Internazionale per la Pace.”

Presentiamo alcuni estratti da una conferenza che Katia ha dato di recente. Un giorno la Madonna le disse in quel suo insegnamento, in quel cammino in cui le spiegava ogni cosa…”voglio che tu sappia che cosa e’ la Santa Messa… oggi sara’ un giorno d’insegnamenti, oggi devi imparare molte cose e voglio che tu le dica a tutti i miei figli”. All’atto penitenziale la SS. Vergine disse: “Per favore, mettiti alla presenza del Signore e domanda con tutto il cuore che ti perdoni tutte le tue colpe… tutte le tue mancanze, che ti renda degna di essere presente in questa Santa Messa. Sei arrivata nell’ultimo momento, senza aver fatto una necessaria preparazione… perché dovete sempre arrivare nell’ultimo momento alla Santa Messa? dovete arrivare per tempo, per mettervi alla presenza del Signore, chiedere allo Spirito Santo di scendere in voi, di comunicarvi tutto il suo Amore, di darvi uno spirito di pace, per ottenere il massimo frutto della Santa Messa”. Al momento della liturgia della parola disse la Vergine Maria: ”Fa attenzione, per favore ascolta…

E’ un momento molto importante per te… la Parola del Signore dice che la sua Parola non ritorna a Lui senza aver prodotto frutto, allora se tu sei attenta e tutto il giorno hai presente tutto quanto è stato letto o perlomeno qualche cosa, e vai ripensando, vai assaporando quella Parola di Dio, prima o poi produrrà frutto in te, quindi segui con attenzione questa parte”. Quando fu il momento dell’offertorio, la Madonna disse:”Guarda!...La chiesa incominciò a riempirsi di gente, di esseri belli, con i loro volti luminosi; (sto cercando di descriverlo) portavano lunghe tuniche bianche questi esseri alti e belli. Avevano dei lineamenti femminili così belli…alcuni con i capelli lunghi, altri li avevano corti, c’erano quelli con i capelli flosci, altri invece con i capelli ricciuti, neri, biondi, ma i loro volti erano molto belli, tanto, tanto belli. Si disposero in fila al centro e incominciarono ad avvicinarsi all’altare… Alcuni portavano come una patena, una cosa molto brillante… Si accostavano felici… Altri venivano con le mani cadute e non avevano niente in mano. Altri infine venivano con la testa bassa, con le mani giunte, in preghiera, ma molto tristi, come vergognati”. La Santa Vergine disse:”Sono gli angeli custodi di ognuno dei presenti…

E’ il momento in cui presentano le loro offerte all’altare di Dio, per unirsi all’offerta che fa il sacerdote del vino e acqua e del pane, che dopo diventerà il Corpo e Sangue del Signore. Anche la vostra offerta diventa un’offerta d’amore, perché voi, da soli, non avete nessun merito, perché siete misere creature, ma quello che voi offrite: le vostre petizioni, il vostro dono a Dio Padre unito al Sacrificio Redentore di Gesù Cristo, unito al suo Corpo al momento della Transustaziazione, acquista un valore immenso al cospetto di Dio Padre. Soltanto diventa giustificato il vostro passaggio sulla terra per i meriti di Gesù. Gli angeli con le mani cadute sono quelli delle persone che nulla hanno da chiedere, ne nulla da offrire. La Messa ha un valore infinito…capisci bene!...Voi non conoscete il valore che ha una Messa…Lo comprenderete il giorno che sarete dall’altro lato. Domandate per tutti!. domandate per voi, ma non siate egoisti, ricordatevi dei poveri, dei bisognosi, dei peccatori, dei politici, perché non vi è chi preghi per loro. ricordatevi di coloro che soffrono in prigione, degli ammalati. Chiedete!... chiedete molto, ma offrite anche, perché questo piace al Signore! Offritevi voi stessi…e’ quello che piace di più al Signore! offritevi voi stessi, affinché egli realizzi la sua volontà in voi, affinché possa trasformarvi, affinché possa farvi diventare altri angeli. Gli angeli che vanno con la testa bassa, con le mani giunte con vergogna, sono gli angeli di quelle persone che pur essendo presenti alla Messa, stanno con la mente da qualsiasi altra parte, non sono attenti. Perciò gli angeli sentono vergogna, perché quelle persone non dovrebbero nemmeno esserci li. Non soltanto non prendono parte alla Messa, ma fanno vergognare i loro angeli, il proprio angelo custode, e stanno offendendo il Signore. Poco dopo arrivò la consacrazione.

Al momento in cui iniziava il “SANTO” e tutta l’assemblea diceva: “SANTO, SANTO, SANTO E’ IL SIGNORE” all’improvviso scomparve tutto quello che era dietro il sacerdote, le mura, il soffitto, ogni cosa. A sinistra del sacerdote, verso l’angolo in diagonale al sacerdote, partendo dal suo braccio sinistro, vi era una moltitudine di angeli, angeli bambini, angeli grandi, angeli con le ali, angeli senz’ali, esseri bellissimi, in numero infinito, che cantavano in vari cori con la melodia più bella che potete immaginare. Tutti ripetevano “SANTO, SANTO, SANTO E’ IL SIGNORE”… con le mani giunte, mentre in ginocchio si prostravano. Dall’altro lato del sacerdote, dietro di lui alla sua destra, vi era una moltitudine di esseri… Erano i santi e i beati del cielo. La Madonna disse che quando uno offre la Messa e prega per i propri defunti, nominandoli mentalmente, il Signore concede la grazia che in quel momento siano presenti. E mi disse:”PREGA PER TUO PADRE, PER TUA MADRE, PER LA TUA NONNA, PREGA PER I TUOI”. Ed io li potevo vedere li tutti quanti. A capo di tutti stava S. Giuseppe. Erano quasi accanto al braccio del sacerdote. La Vergine SS. Era in ginocchio alla destra dell’altare, in atteggiamento di rispetto, di venerazione, di adorazione, attenta, ascoltando tutto quello che il sacerdote diceva, con le mani giunte, inginocchiata, attendendo il momento sublime di adorare la SS. Trinità. Il sacerdote pronunciò le parole della Consacrazione e non sentì più la sua voce. Ad un tratto fu la voce stessa di Gesù, era Egli stesso che ripeteva: “PRENDETE E MANGIATENE TUTTI…” Davanti all’altare in quel momento si accese come un fuoco, delle fiamme molto brillanti, come di colore rosso dorato. Io non potevo vedere i volti delle persone. Erano delle ombre, ombre di gente, ombre grigie, con le braccia levate verso l’alto. E disse la Vergine: ”sono le anime del purgatorio, che attendono una tua preghiera per poter uscire di la. pregate per loro, perche’ quando escono dal purgatorio, loro pregano per voi e vi aiutano” .

Al momento della Consacrazione, quando il sacerdote eleva l’Ostia, ad un tratto il suo volto divenne splendente , tanto tanto, fino a comparire una sola luce potente come un faro, una luce molto bianca, o meglio, bianca e dorata allo stesso tempo. Si trasfigurò il corpo del sacerdote; era un sacerdote basso di statura, ad un tratto diventò un uomo grande, poiché Gesù è un uomo forte e bello. Mi resi conto quando egli sollevò l’Ostia e vidi le piaghe, che non era il sacerdote ma era Gesù che stava lì al suo posto. Era lo stesso Gesù che con il suo corpo abbracciava e avvolgeva il corpo del sacerdote. E la Madonna disse:”non dovete mai badare se il sacerdote e’ buono oppure cattivo, se il sacerdote e’ come e’, peccatore, egli dovrà rendere conto a Dio. Voi invece considerate che le mani di un sacerdote sono consacrate e quindi non è più lui, il sacerdote diventa un altro Cristo. É veramente la persona di Cristo”. Nell’innalzare l’Ostia, una luce molto brillante scendeva nell’Ostia ed era lo stesso Gesù che si metteva nell’Ostia. Quando andate a ricevere l’Ostia Santa, non è soltanto Gesù che ricevete…ma la SS. Trinità. Quando il sacerdote sollevò il calice, in quel momento ci furono lampi, si sentirono tuoni, era un’oscurità terribile. In quel momento vidi Gesù crocifisso con il volto molto sfigurato, molto ferito, sanguinante. In quel momento sgorgava sangue ed acqua dal suo costato e cadeva nel calice. Cadeva, cadeva copiosamente nel calice e non si riversava. Nel momento in cui il sacerdote stava consacrando il calice, da quella grande luce uscì come un uccello, una cosa di luce, che venne a fermarsi sulla spalla del sacerdote e su Gesù. Al di sopra di Gesù crocifisso vi era una luce molto brillante, molto grande. Non potevo vedere il Volto, ma vedevo le mani, mani aperte ai lati, come per mostrarlo a me:

”QUESTI E’ IL MIO FIGLIO AMATO. QUESTI E’ MIO FIGLIO, GUARDA CIO’ CHE STAI CONTEMPLANDO” . Mi resi conto allora che era Dio Padre, che erano le sue mani e che la SS. Trinità era presente in quel momento. La Madonna mi disse di pregare per il sacerdote celebrante… Era il momento quando si prega per la chiesa , per il papa, per i vescovi, per il popolo di Dio. In quel momento e anche quando il sacerdote si comunica, noi tutti dobbiamo pregare per lui. Pregare mentre il sacerdote sta facendo lui la Comunione: “Signore santificalo, perdonagli, aiutalo, salvalo, proteggilo, benedicilo, amalo”. Quanto è importante pregare per lui. La Santissima Vergine disse:” Voi correte dietro tutte le apparizioni, e non è male, andate in tutti i posti dove io mi manifesto, e non è male perché ricevete veramente molte grazie. Ma comprendete bene, sono a portata di tutti, perché mai sono così presente in un’apparizione quanto nella Santa Messa”. Per questo era lei stessa ad insegnarmi la sua presenza li. Tutto il tempo dall’inizio della Messa fino al termine, la Vergine è in ginocchio, in atteggiamento commovente. Poi ci fu lo scambio della pace e la preparazione alla Comunione… Stavo per andare a fare la comunione quando Gesù mi disse:” aspetta un attimo e guarda”. Una delle donne, che la mattina si era confessata, si stava avvicinando a ricevere la Comunione…Io la vedevo da dietro e nell’istante in cui il sacerdote deponeva l’Ostia nella bocca di lei, una luce forte la trapassò…La luce le usciva dalla schiena e ad un tratto prese i contorni delle sue spalle e del suo volto. E Gesù disse:”Ecco in quale modo io abbraccio un cuore che viene a ricevermi, pulito da ogni macchia, puro”. Attorno a quella signora c’era una grande luce. All’atto della Comunione veramente Egli abbraccia. Quanto, quanto ci ama Dio! Davanti a me c’era un’altra donna in ginocchio, allora il Signore mi disse:”Senti!”.. Lei stava con la bocca chiusa, ma io incominciai a sentire come se parlasse…Ascoltavo la sua preghiera e lei incominciò con una litania più o meno così:” Signore, non sopporto più le sbornie di mio marito, che la smetta di bere, perché non ne posso più. Fai qualcosa, Signore, lui la deve finire col bere, Signore pensa a mio figlio, non ti dimenticare che mio figlio deve superare quest’anno; è già il secondo anno che ripete e tu non puoi permetterlo.. Signore devi aiutarlo!... Si avvicina poi il pagamento dell’affitto e non ho abbastanza denaro, Signore, anche per pagare la scuola e il telefono…”

E continuava chiedendo e chiedendo. E la persona che era a fianco di quella signora faceva pure lo stesso. Si fece un silenzio, il sacerdote disse:”Preghiamo!” Ci alzammo in piedi e Gesù disse con un tono molto triste:” Ti rendi conto?.. Nemmeno una sola volta mi ha detto che mi ama. Nemmeno una volta mi ha ringraziato del dono che le ho fatto, di scendere e darle la mia Divinità per unirla alla sua umanità”. Io allora Gli domandai perdono, perché quante volte avrò fatto lo stesso?...... Cioè chiedere e non ringraziarlo, non dirgli quanto lo amo e quanto ho bisogno di Lui, quanto bene è per me riceverlo. Al benefattore piace ricevere il ringraziamento delle persone per le quali ha fatto qualche cosa. E Gesù è il mendicante d’amore. Egli dice in uno dei suoi messaggi: ”Io, che sono Dio, sono il mendicante d’amore. La sola cosa che chiedo è di amarmi. Vengo a chiedere il vostro amore, vengo a cercare il vostro amore!”. E al momento della benedizione, la Santissima Vergine prese di nuovo la parola e disse: “per favore, sii attenta in questo momento e fatti il segno della croce nel modo dovuto. Questa potrebbe essere l’ultima benedizione della tua vita. Non fate un gesto come uno scarabocchio. Ricevete con fervore e con rispetto, con amore la benedizione che il sacerdote da in nome della Santissima Trinità”. Quando stavamo per uscire Gesù disse. “ rimani ancora un po’, vorrei dirti qualche cosa. Voi organizzate la vostra vita in modo che avete un giorno per ogni cosa. Per fare visita ai vostri parenti, per andare a trovare i vostri amici. Programmate le vacanze, il lavoro, ma in quale giorno, con la vostra famiglia sia pure una volta al mese dite: oggi è il giorno in cui tutti insieme andiamo a visitare Gesù? E che veniate e vi fermiate? Non vi chiedo che mezzora in mia presenza. E se non avete nulla da dirmi rimanete in silenzio. Oppure ditemi Gesù ti amo voglio fare la tua volontà. Non è necessario comporre preghiere, lasciate che io vi guardi, vi coccoli e vi riempia di tutto quello che voglio darvi”.  Daniela (Amica della M.S.M.A.)

PRECISAZIONI A CURA DELLA M.S.M.A. - Ringraziamo la cara Daniela, serva dell Arcangelo, per il suo prezioso contributo. A completamento della sua meditazione, inseriamo qualche piccola precisazione molto utile per evitare fraintendimenti.

NOTE: ...ma è un vero sacrificio come quello del Calvario, che essa riproduce, continua e di cui applica i frutti. CORREZIONE: ...ma è il vero sacrificio del Calvario, offerto in modo incruento, che essa riproduce, continua e di cui applica i frutti.

Più che "un" sacrificio uguale a quello del calvario, è "il" sacrificio del calvario, è lo stesso. Solo che offerto in modo incruento. “Il sacrificio della Messa è sostanzialmente il medesimo della Croce, in quanto lo stesso Gesù Cristo, che si è offerto sopra la Croce, è quello che si offre per mano dei sacerdoti, suoi ministri, sui nostri altari; ma in quanto al modo con cui viene offerto il sacrificio della Messa differisce dal sacrificio della Croce, pur ritenendo con questo la più intima ed essenziale relazione.

Tra il sacrificio della Messa e quello della Croce vi è questa differenza e relazione; che Gesù Cristo sulla Croce si offrì spargendo il suo sangue e meritando per noi; invece sugli altari Egli si sacrifica senza spargimento di sangue e ci applica i frutti della sua Passione e Morte” (catechismo di San Pio X).

Le anime del purgatorio possono pregare per noi già quando sono in purgatorio. Ovviamente quando vanno in cielo le loro preghiere sono più perfette e più efficaci.

...É veramente la persona di Cristo... CORREZIONE: ...Agisce veramente "in persona di Cristo" (Catechismo Tridentino, 162)...

Il sacerdote agisce in persona di Cristo, ma non è LA persona di Cristo, quasi come se le due identità si fondessero, o la loro distinzione si perdesse (nè come persona, né come sostanza). Una cosa è "agire in persona di", altra cose è "essere quella persona". Cristo consacra in quel momento, ma non è che il sacerdote E' Gesù Cristo; Cristo è li, con lui, e lui agisce in persona di Cristo. La differenza è molto sottile, e l'autrice voleva sicuramente dire questo, ma è meglio correggere ed usare le parole della Chiesa, perché sono più chiare e quelle messe dall'autrice si possono confondere, possono essere anche lette in modo errato. Per andare sicuri usiamo le parole della Chiesa. Anche per evitare che il demonio possa far leva sull'ambiguità di alcuni vocaboli per tentare di dubbi vari la gente.

 
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