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Piccolo Catechismo sugli AngeliPer parroci, catechisti e tutti i cristiani impegnati Segretariato dell’Opera dei Santi Angeli Società dei fratelli di Belem Guaratingeta – SP 2001 Perché si offre un catechismo sugli angeli? Il Santo Padre Giovanni Paolo II così si espresse in occasione della benedizione dell'immagine restaurata dell'arcangelo San Michele, protettore della città di Roma suo Castel Sant'Angelo: nostro desiderio è che cresca la devozione per gli angeli e, in modo speciale, per l'Angelo Custode di ognuno di noi. Questo desiderio non si è già realizzato? Non sono comparsi tutti gli anni vari libri sugli angeli? Primo sappiamo bene che parlare o scrivere o leggere sugli angeli non è lo stesso di avere una devozione per i Santi Angeli e un affetto particolare verso di loro, di modo che gli dedichiamo tempo e tentiamo di stabilire con essi un'amicizia e un contatto vivo di amore.

Secondo, sappiamo bene che non tutto quello che si scrive e si pubblica, può essere letto come se fosse il proprio Vangelo; oggi, più che mai dobbiamo discernere gli spiriti e domandare se quello che è scritto o parlato corrispondere o meno a verità. Questa è la finalità di queste pagine; presentare la dottrina della Chiesa Cattolica Romana come punto di riferimento sicuro, a confronto con tante idee sparse oggi sul mondo angelico e stimolare una conoscenza maggiore, un amore più fervido a questi Servi di Dio che lui ci inviò per aiutarci a guadagnare la salvezza eterna. I. L'esistenza degli Angeli 1. Angeli, possiamo crederci? 1 - La Chiesa Cattolica Romana insegna con la Bibbia che Gesù Cristo e il nostro unico Redentore. Abbiamo tuttavia bisogno di credere negli Angeli? La Chiesa Cattolica Romana crede in Gesù Cristo come unico Redentore secondo l'insegnamento di San Paolo: "Vi è un solo Dio e un solo mediatore fra Dio e gli uomini: Gesù Cristo, uomo che si consegnò come riscatto per tutti" (1 Tim 2,56). Ma la Chiesa riconosce e crede anche che Dio creò gli Angeli e volle servirsi di loro, perché la Rivelazione Divina nella Bibbia e nella tradizione parla degli Angeli e della loro missione nella vita di Gesù Cristo e di tutti gli uomini:" Non sono tutti gli Angeli spiriti a servizio di Dio, che affida loro missioni per il bene di quelli che devono ereditare la salvezza..."(hb 1,14). 2 - La Chiesa insegnò qualcosa nel II Concilio ecumenico del Vaticano sugli Angeli?

La Chiesa confessò nel II Concilio Vaticano che essa "venerò sempre i Santi con particolare affetto, assieme con la Buon-Avventurata Vergine Maria e i Santi Angeli, e implorò e implorò l'ausilio della loro intercessione"; "per mezzo della liturgia della terra cantiamo al Signore un inno di gloria con tutta la milizia dell'esercito celeste". Il Vaticano II anche allerta gli uomini sul combattimento contro gli Angeli Caduti: "Un duro combattimento contro i poteri delle tenebre attraversa con effetto tutta la storia umana; cominciò dal principio del mondo e, secondo la parola del Signore, durerà fino all'ultimo giorno. Inserito in questa lotta, l'uomo deve combattere costantemente se vuole essere fedele al bene." 3 - La Chiesa non cambiò la fede dopo il Concilio Vaticano II a riguardo degli Angeli? Dopo il Vaticano secondo la Chiesa non cambiò la sua fede negli angeli. Papa Paolo VI insegnò nel Credo del Popolo di Dio che dobbiamo credere nell'esistenza degli Angeli: "Crediamo in un solo Dio, nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo creatore delle cose visibili, com'è questo mondo... e delle cose invisibili, come sono gli spiriti; che chiamiamo anche Angeli" Egli chiamò l'attenzione di tutto il mondo sull'esistenza degli Angeli caduti o dei demoni, in varie catechesi e disse: “una delle maggiori necessità (della Chiesa) è la difesa da quel male che chiamiamo Demonio, un essere vivo, spirituale, pervertito e perverso, si tratta di una realtà misteriosa e terribile. 4 - Anche Giovanni Paolo II confessa la sua fede negli spiriti puri Giovanni Paolo II è uno dei papi che più insegnarono sugli Angeli. Parte della omelia nei santuari di San Michele è per essi, risaltano le sue catechesi sugli "Angeli e demoni" in luglio e agosto dell'anno 1986 e la ricca dottrina su "Catechismo della Chiesa Cattolica", in cui si afferma esplicitamente: " l'esistenza degli esteri spirituali, non corporali, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente Angeli, è una verità di fede". 5 - Che cosa sono gli Angeli? La Chiesa oggi ci insegna con tutta chiarezza "sono creature puramente spirituali, dotate di intelligenza e volontà, sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili. 6 -

Il catechismo della Chiesa Cattolica conferma appena l'esistenza degli Angeli? Il catechismo della Chiesa Cattolica insegna molto di più dell'esistenza dei gli Angeli. Descrive gli Angeli come persone, che con il loro essere sono servitori e messaggi è di Dio" (cat 329) "Cristo è il centro del mondo Angelico... sono i suoi Angeli..., perché creati da Lui e per Lui" (cat 331)" essi sono opera della creazione e perdurano in tutta la Storia dellaSalvezza" (cat 332) " la Chiesa venera gli Angeli che la aiutano nel pellegrinaggio terrestre e proteggono ogni essere umano" (cat 352), "loro saranno presenti al ritorno di Cristo, che loro annunceranno, a servizio del giudizio che proprio Cristo pronuncerà" (cat 333) e faranno parte del Cielo in una vita perfetta con la Santissima Trinità, in una comunione di vita e di amore assieme alla Vergine Maria gli Angeli e tutti i ben-avventurati (cat 1024). 7 - Credere negli Angeli influenza la vita dell'uomo? La sede è una forza che influenza la vita dell'uomo, come pure la fede negli Angeli. Gli Angeli sono creature spirituali che non solamente glorificano Dio senza cessare ma servono anche al suo disegno salvifico in relazione alle creature "gli Angeli cooperano a tutto il nostro benessere" (cat 350) e l'uomo non può acquisire meriti senza l'aiuto divino per mezzo del servizio degli Angeli. 2. Gli Angeli esistono realmente? 8 - Sempre si è creduto negli Angeli? Nella storia dell'umanità sempre sono esistiti gruppi, credenze o religioni primitive, che affermavano l'esistenza degli Angeli; essi furono chiamati con diversi nomi: spiriti, dimoni, geni, dei, etc. Per alcuni di questi nomi significarono propriamente Angeli buoni; per altri Angeli buoni ma caduti senza distinzione, ancora per gli altri che persero la fede in un unico Dio (monoteismo) gli spiriti furono considerati propriamente Dei (politeismo) ma esistevano anche gruppi che negavano l'esistenza degli Angeli; per esempio al tempo di Gesù erano i sadducei (cf at 23,8) al tempo di oggi sono i materialisti, o quelli che crendono solo in quello che vedono, misurare o provare; e anche i razionalisti che accettano solo l'esistenza di ciò che si può comprendere. Pio XII mise in guardia nella enciclica HUMANI GENERIS sulla falsa dottrina di alcuni teologi che negavano il carattere personale degli Angeli. Ciò si incontra fra quelli che affermano che gli Angeli sarebbero solamente uno stato psicologico dell'uomo; così erroneamente pensa Joseph Murphy: "molte allegorie nell'apocalisse hanno tutte il proprio significato: Satana è l'avversario, qualunque idea negativa nella mente di colui che è contro Dio. Angelo è uno stato dello spirito cioè il desiderio che tu hai. 9 - Esistono gli Angeli secondo la Sacra Scrittura? Sappiamo dell' esistenza degli Angeli dalla rivelazione Divina che è comprovata come autentica dalla sapienza, dai miracoli e principalmente per la Risurrezione di Cristo.

Gesù Cristo non dà completamente la certezza sull'esistenza degli Angeli. Lui insegna che gli Angeli esistono e provò personalmente la loro attività. A riguardo dell'esistenza degli Angeli, ne parla quasi tutta la Sacra Scrittura, dalla narrazione del Paradiso (gn, 3,24) fino alla descrizione della Gerusalemme celeste. Riferendosi a coloro che furono presenti nella vita di Gesù, il catechismo afferma "dall'Incarnazione fino all'Ascensione la vita del Verbo Incarnato è circondata dalla adorazione e dalla missione degli Angeli" (cat 333): annunciarono la Sua nascita, cantarono alla Sua nascita "gloria a Dio"... (lic 2,14); proteggerono Gesù durante la sua infanzia. 10 - Cristo promise che lo Spirito Santo introdurrà gli apostoli e i loro successori in tutta la verità. La Chiesa ha sempre confessato l'esistenza degli Angeli? Il Magistero della Chiesa ha sempre confessato la sua fede nell'esistenza degli Angeli. Dai primi Concilii e dalle prime formule di fede ci fu insegnato che" Dio ha creato le cose visibili e invisibili". Nell'anno 1215 il IV Concilio Lateranense affermò questa verità di fede: "crediamo fermamente e confessiamo che (Dio) creo l'una e l'altra creatura, spirituale e corporea, prima l'Angelica e dopo la creatura umana. Ma il diavolo e gli altri demone furono certamente creati da Dio, buoni per natura; era essi fecero male a se stessi quanto all'uomo, quest'ultimo peccò dietro istigazione del diavolo" seguono le dichiarazioni del Concilio di Lione, Firenze e Trento. La dottrina definita dal IV Concilio lateranense fu letteralmente ripetuta dal Concilio Vaticano I. 11 - Perché la Chiesa venga i Santi Angeli, li celebra, venera, festeggia e combatte gli Angeli cattivi? Finalmente si deve prendere in considerazione che la Chiesa fin dai primi secoli, commemora nella liturgia i santi Angeli (per esempio alla fine di tutti i "prefazi" della Santa Messa) e festeggia in loro onore perché crede che essi assieme a Dio vogliono aiutarci a raggiungere il cielo come loro. La Chiesa combatte gli Angeli cattivi perché crede che essi esistono e vogliono allontanarci dalla retta via, che ci conduce a Dio. 12 - Si può provare l'esistenza dei gli Angeli? Non possiamo provare la loro esistenza perchè i sensi dell'uomo percepiscono solo le cose materiali e cosa ne può scaturire da esse; ma possiamo arrivare alla conclusione con molta probabilità che Dio li creò. La certezza sull'esistenza degli Angeli i fra i abbiamo dalla nostra fede (cfr cat 328). Le seguenti riflessioni portarono alla conclusione che gli Angeli esistono: - Dio è uno spirito, così lui volle che esistessero creature puramente spirituali. Detto questo possiamo concludere che Dio fece delle creature che non possiedono nessuna materia, ma che sono solo spirituali. - Esistono cose puramente materiale come le pietre e la terra, esiste l'uomo con un corpo materiale e l'anima spirituale. L'armonia della creazione esige che esistano anche creature che siano di puro spirito, senza materia, che sono gli Angeli. Per più ragioni logiche vedere A.J. MACINTYRE 2629 13 - Perché l'uomo in questa vita non può avere una chiara idea di un Angelo? L'uomo non può conoscere un Angelo nella sua realtà puramente spirituale, perché lui dipende in questa vita terrena in tutta la sua conoscenza da oggetti, figure e immagini fisiche o materiali. E un Angelo come puro spirito non è un tale oggetto. Quindi l'uomo non può conoscere un Angelo direttamente e naturalmente. 14 - Si deve appena credere negli Angeli o si può anche comprenderli? Ci sono tre possibilità per conoscere il mondo Angelico: - si può conoscere gli Angeli dalla fede nella autentica rivelazione, depositata da Gesù Cristo nella Santa Chiesa Cattolica e garantita dall'invio sulla terra dallo Spirito Santo. - si può conoscere la presenza degli Angeli in quanto gli uomini provano la loro protezione e il loro aiuto durante il cammino della vita; si deve però prendere in considerazione le regole del "discernimento degli spiriti" - si possono conoscere gli Angeli dalle loro apparizioni sotto forma umana, in quanto si astrae dà tutto ciò che è materiale e resta solo il lato spirituale; come messaggi, virtù ecc. 15 - Molti libri parlano oggi degli Angeli senza nominare Dio; si può credere negli Angeli senza credere in Dio? In molti libri odierni sugli Angeli si parla di "Angeli molto accomodanti", essi non ispirano il santo timore di Dio, al contrario nella presentazione degli Angeli nella Sacra Scrittura, essi quasi sempre devono dire all'uomo "Non temere! Per il suo splendore." Chi crede negli Angeli senza credere in Dio, più tardi crederà in molti dei (Politeismo). 16 - Un cattolico deve credere nell'esistenza degli a Angeli? La Sacra Scrittura parla chiaramente e frequentemente dei santi Angeli e la Chiesa definisce l'esistenza dei gli Angeli come dogma. Nel catechismo della Chiesa cattolica, si parla con molta chiarezza di loro. Perciò ogni fedele deve credere nell'esistenza dei santi Angeli e degli a Angeli caduti. 3. Quanti Angeli esistono? 17 - Quanti Angeli esistono?

Il numero degli Angeli è certamente limitato perché ognuno è creato da Dio; ma il loro numero è immenso, come si legge nella Sacra Scrittura "nella mia visione sentii ancora il clamore di una moltitudine di Angeli che circondavano il trono, gli esseri viventi che gli anziani. Il loro numero era di milioni di milioni e migliaia di migliaia." Si tentò di stabilire il numero degli Angeli a) per interpretazione di alcuni testi biblici come LE 15,4 (il numero dei gli Angeli sarebbe 99 volte maggiore del numero degli uomini); b) secondo Ap 12,4 una terza parte degli Angeli sarebbero caduti e gli uomini occuperebbero il loro posto nel cielo; c) secondo altri ci sarebbero tanti Angeli quanti sono gli uomini, o tanti Angeli quanti uomini ci sono nel cielo; d) altri pensano che esistano tanti Angeli quanto il numero degli uomini esistenti, per avere ognuno il suo Angelo custode. Con certezza non spetta a noi dire una cosa diversa da quella che disse la Sacra Scrittura: il suo numero è finito ma per noi è incalcolabile. 18 - I nomi degli Angeli Il nome Angelo significa messaggero o inviato da Dio e destinato agli incarichi (cat 329); nella Bibbia essi sono chiamati ancora con altri nomi, per esempio: figli di Dio, servi di Dio, (Giacobbe 4,18), esercito del signore (Giacobbe 5,14) vigilanti (dn 4,10) ecc.. Hanno nomi secondo le caratteristiche che un certo numero di Angeli hanno in comune; così come chiamiamo molte persone professore senza specificare se è professore di matematica o di lingue, se insegna al liceo o all'università; o soldato senza determinare la sua qualifica. Un gruppo di Angeli con caratteristiche comuni si chiamano "coro". Così la Sacra Scrittura parla di ordine o coro degli Angeli come Serafini (Is thè, 2) e Cherubini (gn 3,24) di Troni, dominazioni, protestà, principati e virtù, di ArcAngeli (Its 4,16) e Angeli (Rm 8,38) - PRIMO Si deve dire che secondo il magistero della Chiesa ancora non è chiaro il numero esatto di questi cori; Giovanni Paolo II disse, con molta cautela:" la Sacra Scrittura si riferisce a lei gli Angeli usando appellativi anche insiemi (come le classificazioni dei Serafini, Cherubini, Troni, Potestà, Dominazioni, Principati), così come fa distinzioni fra Angeli e ArcAngeli. Gli autori antichi e la liturgia stessa parlano anche nei Cori Angelici (nove, secondo Dionisio, o Areopagita). " - SECONDO si deve dire che questi esseri, persone quasi raggruppate in società, si suddividono in ordini e gradi, corrispondenti alla misura della loro perfezione e ai compiti che sono stati loro affidati. 19 - C'è un ordine fra i molti Angeli? In tutta la realtà esiste una gerarchia, per es. una gerarchia degli esseri (mondo inorganico, organico, vivente, razionale e puramente spirituale) una gerarchia in società, nella famiglia, nella Chiesa e nello Stato, e così anche fra gli Angeli. Il Santo Padre afferma che gli Angeli si lasciano raggruppare secondo ordini e gradi, secondo la misura della loro perfezione e secondo le mansioni a loro assegnati (ibid), ma non si decide per una determinata gerarchia. L'incertezza sull'ordine dei cori è causata dal fatto di avere due liste di quattro cori, con differenti ordini, una nella lettera di San Paolo agli Efesini (1,21) e l'altra nella lettera ai Colossesi (1,16). In generale si può dire che nella tradizione cattolica è unanime il riferimento ai cori da 1 a 4 e agli ultimi due i cori (8.09): 1 Serafini - quelli che hanno un amore ardente verso Dio (ef is 6,2,6); 2 Cherubini - quelli che possiedono la cima della sapienza; 3 Troni - quelli col santo timore e prontezza verso Dio (ef ci 1,16) 4 Dominazioni - quelli che comandano e governano per mezzo dei sudditi (cf ci 1,16); quanto ai prossimi tre cori e esistono varie opinioni San Bernardo San Gregorio Magno Dionisio San Vincenzo Palotti Santa Ildegarda San Bonaventura 5 Potestà Principati Virtù (Difensori) 6 Principati Potestà Potestà (Amministratori) 7 Virtù Virtù Principati (Taumaturgi) 8 ArcAngeli - quelli con i messaggi più importanti 9 Angeli - quelli con messaggi quotidiani nella vita degli uomini San Bonaventura caratterizza gli incarichi dei nove cori con le seguenti parole chiave: unzione, rivelazione, governo, fortezza, ordine, guida, dettato, annunciazione. 20 - Ci sono altri gruppi di Angeli? Sì, ci sono altri gruppi di Angeli che formano, a quanto sembra, una unità per possedere appena un incarico in comune. A tale gruppo sembra appartenere San Raffaele, quando dice: "Io sono l' Angelo Raffaele, uno dei sette che assistemmo alla presenza del Signore " (Tb 12,15). Gruppi simili si trovano menzionati nell'Apocalisse è come "Gli Angeli delle sette Chiese " (Ap 1,20) "i sette Angeli che suonavano le trombe" (Ap 8,6) o "i quattro esseri viventi" (Ap 4,6-8) e "i quattro Angeli" ai quali fu dato danneggiare la terra e i mari (Ap 7,2) ecc. 21 - Conosciamo anche Angeli individuali con i loro nomi? Come Dio mandò Adamo a dare i nomi agli animali (gn 2,19-20) e come Adamo chiamò la sua donna con un nome (gn 3,20) così Dio chiama tutte le creature per nome: "chi creò tutti questi astri? Colui che fa marciare l'esercito completo e a tutti chiama per nome." Di alcuni conosciamo il nome proprio come San Michele (significa chi come Dio) o di San Raffaele (significa medicina di Dio) e di San Gabriele (significa forza di Dio o Dio forte) 22 - Conosciamo solo tre Angeli con il proprio nome? Nella Sacra Scrittura conosciamo solamente tre nomi personali dei santi Angeli che sono rivelati; gli Angeli caduti il sono menzionati con vari nomi. Di altri santi Angeli non conosciamo i loro nomi perché, o Dio o essi non li vollero rivelare: Manuè chi esce all'Angelo:"Qual è il tuo nome affinché si compia la tua parola e possiamo lodarvi? L'Angelo di Iahweh gli rispose: perché dirti il mio nome? Lui è misterioso". I libri apocrifi indicano più nomi di Angeli, tuttavia la Chiesa si limita ai tre nomi menzionati e non vuole che si usino altri nomi e nemmeno che vengano venerati Angeli sotto altri nomi come essa affermò varie volte nella storia. 23 - Che pensare di quelli che pretendono di sapere di più sui nomi e la gerarchia degli Angeli? Sia nei libri apocrifi sia nelle varie religioni sia nelle diverse denominazioni spiritiche, si pretende di conoscere più Angeli con il loro nome e se siano maggiori o minori nella gerarchia degli Angeli. Macintyre informa per esempio che "anche la massoneria del rito scozzese ammette l'esistenza di sette cherubini che presiedono agli astri, conosciuti dagli antichi" e pretende conoscere i loro nomi, fra loro i tre arcAngeli conosciuti nella Sacra Scrittura.

La Chiesa agisce con molta cautela essa può basare il suo insegnamento in quello che era stato rivelato, sia nella Sacra Scrittura che nella tradizione apostolica. Ci sono tentativi di sapere di più sul mondo degli Angeli, che si possono basare su un'esperienza particolare come qualche "rivelazione privata" di una realtà che senza dubbio può esistere e essere vera. Ma se la Chiesa non incontra criteri obiettivi nella rivelazione divina, essa non conferma che tali persone interpretarono correttamente quello che provarono, o si espressero e trasmisero in forma chiara quello che percepirono. La Chiesa non si trova in condizione di approvare maggiori conoscenze sul mondo Angelico al di là di quelle tradizionali e non si vede in condizione di garantire ai fedeli che si appoggiano a tali conoscenze che saranno portati veramente e sicuramente in cielo. II Come sono gli Angeli? Gli Angeli sono esseri puramente spirituali. 24 - Gli Angeli sono creature col cuore, come gli uomini? Gli Angeli sono Spiriti puri, senza corpo. Sono simili alla nostra anima spirituale, che dopo la morte abbandona il suo corpo. L'esistenza degli esseri spirituali, non corporali, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente Angeli, è una verità di fede (cat 328) 25 - Gli Angeli sono immortali? Per essere stati creati, gli Angeli hanno un inizio, non avendo corpo, essendo solo spirito essi non soffrono e non conosceranno mai la morte: sono immortali. 26 - E allora cosa significa uno "Spirito puro" ? L'uomo può avere un'idea di uno spirito puro quando osserva la sua anima spirituale. Un Angelo è capace, come l'anima umana, di conoscere e pensare cose del presente, passato, e decidere liberamente con la forza di volontà propria. Egli possiede la coscienza del proprio "io" , quando prova che è una persona individuale! 27 - Come è possibile che ogni Angelo sia una persona totalmente diversa da un altro Angelo? Le creature sono tanto diverse fra loro quanto differiscono le loro caratteristiche. Così ci sono pietre uguali e pietre con caratteristiche diverse, una pietra è diversa da una pianta e queste diversa da un animale, per le caratteristiche che gli sono peculiari. Così anche gli animali sono diversi dagli uomini e gli uomini dagli Angeli. Quanto più le cose sono materiali tanto meno diverse sono le une dalle altre. Quanto meno una creatura è fatta di materia, tanto più è diversa dalle altre; non passa molta differenza fra i granelli di sabbia, però la differenza fra un cavallo e l'altro, fra un uomo e un altro, tutte le mamme sanno molto bene la differenza che passa tra un figlio e l'altro. Gli uomini sono diversi nelle loro qualità non essenziali, gli Angeli sono diversi nelle qualità essenziali. Gli uomini sono diversi fra di loro perché ognuno possiede un'anima individuale e unica che è unita a un unico corpo; ma essa ha anche in comune qualcosa con le anime degli altri uomini, perché ogni anima esiste nell'unione con un corpo umano, che, nella sua struttura è uguale per tutti. Essendo gli Angeli puri spiriti, fra di loro c'è singolarità.

È la loro essenza che è specifica, senza avere nessun altro elemento comune fra di loro. E' per questo che ogni Angelo costituisce una persona totalmente unica, così unica che un Angelo, conosce gli altri, solo per mezzo della specie con cui sono stati costituiti, e con cui Dio li creò. 2. Gli Angeli sono esseri intelligentissimi e liberi. 28 - Cosa sanno gli Angeli? Gli Angeli furono creati da Dio, e per questo sono limitati. Essi sanno meno di Dio e molto più degli uomini di tutti i secoli insieme. Dato che una Angelo è uno spirito, essa non acquista conoscenza delle creature come l'uomo, tramite un l'idea degli oggetti per mezzo astratto, ma identifica l'oggetto con mezzi intelligibili, idee già ricevute da Dio nella sua creazione, così la conoscenza degli altri Angeli, e conosce tutti i dettagli del mondo fisico direttamente e senza distorsioni. L'Angelo si identifica perfettamente e immediatamente con Dio, in quanto vede se stesso come immagine di Dio. 29 - Gli Angeli conoscono il futuro? Essi non sanno tutto, non conoscono le libere azioni future di Dio e degli uomini. Ma questo non è un ostacolo per loro, conoscendo le cause, sanno tirare le conclusioni. Loro conoscono l'animo umano e la sua psicologia, fanno congetture più o meno probabili di come gli uomini reagiranno difronte determinate circostanze, e così prevedono il futuro o i suoi effetti. È come una diagnosi medica: "in tre giorni potrà alzarsi dal letto, se prenderà queste medicine ". 30 - Conosco gli Angeli i segreti del cuore dell'uomo? Gli Angeli non conoscono i segreti dell'uomo, mentre ogni Angelo penetra facilmente nell'immaginazione e nella memoria sensitiva dell'uomo. Lui deve fermarsi di fronte alla sovranità intellettiva e la volontà umana. Qui l'uomo è uguale agli Angeli e nessuno può accedere, solo Dio onnipotente che riserva per se la conoscenza del cuore dell'uomo. "Solo Voi, Dio, conoscete il cuore dell'uomo". 31 - Gli Angeli conoscono il mistero della grazia di Dio? I misteri della grazia sono misteri di fede che i dati Angeli desiderano contemplare. Gli Angeli ci conoscono non per natura ma solamente per grazia o per lumen gloriae. Possiamo invocare Dio come Padre, quello che l'uomo non può compiere non possono le forze Angeliche intravedere, la relazione personale del Figlio con il Padre, ecco che lo spirito del Figlio non rende partecipe, a noi che crediamo che Gesù è il Cristo e siamo stati creati da Dio (cat 2780). 32 - Gli Angeli sono liberi? La libertà è una caratteristica attraverso la quale le persone o gli esseri spirituali più assomigliano a Dio. Perciò quanto più una creatura è vicina a Dio, è tanto più libera e tanto meno è schiava di un istinto o di passioni. Il catechismo ci insegna: gli Angeli e gli uomini, creature intelligenti e libere, devono camminare verso il loro ultimo destino per libero arbitrio e amore preferenziale." E continua dicendo: "Possono nel frattempo deviare e di fatto peccarono, e Dio lo permette, rispettando la libertà della sua creatura". È nella propria natura degli esseri spirituali: tutti gli esseri che possiedono intelletto, hanno anche una volontà con la quale possono dire liberamente, si o no, quello che conoscono attraverso il loro intelletto. Ecco cosa dice san Tommaso: "Dove c'è intelletto ci sarà libero arbitrio". Così si capisce anche perché Dio non vuole che ci siano intorno a lui persone disgustose, perché non seppero scegliere liberamente di stare oppure non stare con Lui. Dio giammai obbliga qualcuno alla felicità, questo è il lato terribile della libertà delle creature razionali: Dio permette loro di decidere sulla propria felicità perpetua o infelicità perpetua. 33 - Cosa significa che gli Angeli sono mutevoli in conformità all'insegnamento della Chiesa?

La Chiesa insegna la mutevolezza degli Angeli, poiché essi sono stati creati e come tali sono capaci di cambiare, non in funzione di quello che sono, o quando la sua essenza, vuol dire: un Angelo giammai può tornare un verme. Però un Angelo può crescere nella conoscenza e crescere nella santità. Però essendo essi spiriti puri, non hanno bisogno di procedere da una conoscenza all'altra, le decisioni che essi prendono sia per il bene che per il male sono decisioni irreversibili. 34 - Cosa è che gli Angeli amano? Gli Angeli per la loro natura amano tutto ciò che è buono. Amano Dio, loro stessi e gli altri in misura alla loro bontà, più degli uomini e altre creature. Gli Angeli che decisero per il Bene Assoluto, ossia per Dio, amano tutte le cose come Dio le ama; quelli che decisero contro Dio odiano Dio e tutto quello che lui ama. 35 - Perchè e per cosa Dio creò gli Angeli? Dio creò gli Angeli per lo stesso motivo che creò tutte le altre creature. Egli le creò per rivelare la Sua perfezione e per manifestare la Sua perfezione la Sua bontà tramite il bene che comunica loro. Lui non li creò per avere bisogno di loro, Egli non li creò per aumentare la propria felicità e nemmeno per essere più perfetto (cat 306). Dio destinò gli Angeli per essere felici nell'adorazione del Sommo Bene che è Egli stesso, e nella visione beatifica per servirlo nel piano della salvezza degli uomini (Hb 1,14) e amministrare l'universo. Tutto fu creato per il Cristo e solo per lui. Così anche gli Angeli furono creati con tutte le creature in Cristo e godere esterna mente della partecipazione nella Sua Gloria. Ancora qui sulla terra, la vita cristiana partecipa nella fede della società ben avventurata degli Angeli e degli uomini uniti in Dio (cat 336) che è la Comunione dei Santi". 36 Dio aveva già offerto la sua grazia agli Angeli prima che essi decidessero? Dio creò gli Angeli e gli uomini e li perfezionò con la grazia della fede. Possiamo constatare che Egli diede loro la grazia per il fatto di averla data all'uomo; perché essendo caduto nel peccato e avendo presso la familiarità con Dio, l'uomo non fu distrutto e fu possibile solo perché aveva ricevuto la grazia. Questo fa sì che il peccato o il mistero della iniquità sia maggiore. 3 Alcuni Angeli decisero liberamente a favore di Dio e altri contro Dio. 37 - Gli Angeli dovevano superare una prova? Dio non obbliga nessuno ha stare con Lui. "Gli Angeli e gli uomini, creature intelligenti e liberi devono camminare verso il loro destino ultimo per libera scelta e amore preferenziale. Possono nel frattempo deviare. E di fatto peccato. Fu così che il male morale entrò nel mondo" (cat 311). 38 - Ci sono Angeli che decisero contro Dio? Con certezza ci furono alcuni che non accettarono la volontà di Dio, poiché San Pietro scrive: "Dio non risparmiò gli Angeli che peccarono, ma li fece precipitare nelle tenebre degli abissi dell'inferno dove li riserva per il giudizio finale." Proprio Gesù parlò molte volte degli Angeli caduti: "Vidi Satana cadere dal cielo come un fulmine!" Ma non tutti gli Angeli agirano così; ci furono altri che si sottomisero a Dio riconoscendolo come il loro creatore e si misero a Sua disposizione per servirlo in qualunque missione nel Suo Regno. 39 - Quanti Angeli peccarono e quanti furono fedeli? Sul numero degli Angeli fedeli e infedeli non c'è chiarezza. Secondo l'espressione di 2s. 6,16: "Non temere rispose Eliseo; quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono loro..." S. Tommaso pensa che la maggior parte gli Angeli non peccarono poiché il maggior numero sono quelli che stanno con noi e sono i buoni. Nell'Apocalisse si legge: "un grande dragone rosso... spazzava con la sua coda una terza parte delle stelle del cielo e le attirò sulla terra" (Ap. 12,3-4); alcuni interpretarono questo testo in relazione a quello degli Angeli. Però l'espressione "una terza parte" nell'Apocalisse non può essere presa in senso letterale. 40 - Come caddero i demoni e divennero cattivi? La Chiesa insegna nel catechismo che gli Angeli creati da Dio buoni divennero cattivi di iniziativa propria. Questa inclinazione consiste nella libera opzione di questi spiriti creati, che rifiutarono in modo radicale e irrevocabile Dio e il Suo Regno. Abbiamo un riflesso di questa ribellione nelle parole dette dal tentatore ai nostri primi padri: "E poi se ne è come dei " (gn 3,5). San Paolo II spiega in modo conciso: "Le parole: 'Non servirò' (Giacobbe 2,20) manifestano il radicale e irreversibile rifiuto di prender parte all'edificazione del Regno di Dio. Satana, lo spirito ribelle desidera avere il proprio regno e nonna far parte del Regno di Dio". 41 -

Quale quale fu la vera causa della ribellione degli Angeli? Secondo la tradizione, la causa della decisione degli Angeli contro Dio non fu semplicemente Dio in se, poiché in virtù della loro intelligenza avrebbero riconosciuto facilmente la sua sovranità. Dio probabilmente mostrò loro qualcosa del Suo piano di amore per e con tutte le creature, un piano in cui l'uomo stesso come creatura composta di spirito e di materia e pertanto inferiore agli spiriti puri nella scala degli esseri occuperebbe un posto speciale e privilegiato. Così aveva nel piano del Suo Regno diverse disposizioni che un gran numero di Angeli non volle accettare. San Cirillo di Alessandria per es. dice nel Concilio di Efeso: "Salve, Madre di Dio Maria.. per te giubilano gli Angeli e ArcAngeli sono messi in fuga i demoni; per te cade dal cielo il diavolo tentatore" Ogni Angelo diceva tra se: "Meglio regnare all'inferno che servire in cielo". Quanto al comportamento degli Angeli caduti la Sacra Scrittura commenta così: "nella superbia è contenuta molta corruzione"(Tb 4,13) e "e il principio di tutto è il peccato e l'orgoglio" 42 - Il peccato degli Angeli rivela l'amore di Dio per gli uomini e la Chiesa? La Chiesa comprendere il piano di Dio come progetto di creazione del mondo in vista della comunione con la sua vita divina, comunione questa che si realizza attraverso la convocazione degli uomini in Cristo, e questa convocazione è la Chiesa. La Chiesa è la finalità di tutte le cose e le proprie vicissitudini dolorose, come la caduta degli Angeli e il peccato dell'uomo, furono permessi da Dio come occasione e mezzo per spiegare tutta la forza del Suo braccio, tutta la misura dell'amore che Lui voleva andare al mondo" (cat 760) 43 - Dio non avrebbe potuto evitare il male? Dio fece creature nazionali, che per forza della loro natura sono libere" l'esistenza di esseri razionali non liberi è assurda". E Dio osservò che "tutto era molto buono" (gn 1,31). Quando gli Angeli peccarono e gli uomini peccano fanno un uso deviato della loro libertà. Dio però non toglie in taluni momenti la libertà delle Sue creature nazionali in ragione di un uso deviato perché è proprio nella Sua natura creare e non distruggere. Sarebbe contrario a se stesso fare creature libere e dopo togliergli la libertà quando ne fanno un cattivo uso (cat 311). 44 - I demoni non esistirono dal principio come qualcuno afferma? La Chiesa insegna che lui (il diavolo) all'inizio era un Angelo buono creato da Dio. "Il diavolo e altri demoni furono creati da Dio buoni nella loro natura ma divennero cattivi di propria iniziativa" (cat 391) questo significa: tutti gli Angeli hanno inizio nella loro creazione da Dio. Solo dopo un primo atto di conoscenza potevano prendere una decisione a favore o contro la volontà di Dio, di modo che" il diavolo abbia peccato subito dopo il primo istante della sua creazione" e che" fra la creazione e la caduta sia passato del tempo".

Di conseguenza gli Angeli caduti non esistono come demoni dal principio così come non esiste un dualismo assoluto fra il bene e il male. 45 - Alla fine chi è l'Angelo buono e chi è il diavolo? L'Angelo buono è uno spirito o senza corpo che contempla sempre il viso divino e incontra in esso la sua felicità essenziale e veritiera, permanente e sicura; di buon grado accetta ogni ordine di Dio, poiché appartenere a Dio e servirlo lo fanno totalmente felice. Il diavolo o demonio è semplicemente un Angelo caduto che conserva i poteri e i limiti della natura Angelica, usandoli solamente contro Dio, per odio verso di Lui in tutto quello che è vero, bello e buono, però può usarli nella misura in cui Dio glielo permette. 46 - Caddero Angeli di tutti i cori, o solamente di alcuni? S. Tommaso osservò che "la Sacra Scrittura non attribuì ai demoni i nomi di certi ordini, come Serafini o Troni, poichè questi nomi provengono dall'ardore della carità e dall'abitare con Dio, quindi non possono coesistere col peccato. Però i nomi Cherubini, Potestà e Principati " sono frequentemente attribuiti a loro, quindi è probabile che siano caduti Angeli di determinati cori. 47 - Anche ognuno degli Angeli caduti ha il suo nome? Si, come i Santi Angeli, anche gli Angeli caduti hanno il proprio nome. Nella Sacra Scrittura sono vari i diavoli menzionati con i propri nomi. In generale si sottovaluta la perspicacia dei demoni. Essi rispondono quando vengono chiamati per nome. Per questo si deve evitare di pronunciare i loro nomi senza necessità che non avere mai l'intenzione di rivolgersi a loro. 48 - Gli Angeli cattivi alla fine si convertiranno e entreranno anche con noi in cielo? Quando San Pietro disse:" dove li riserva per il giudizio" (28d2,4) non volle dare un limite di tempo alla sofferenza dei demoni ma voleva dire appena che Dio riserva per se l'ultimo giudizio e l'ultima condanna per il giudizio universale. E tale condanna dei demoni sarà per sempre " il demonio fu lanciato in un lago di fuoco e zolfo dove già c'erano la Fiera e il falso profeta, e dove saranno tormentati notte e giorno nei secoli dei secoli". "E' il carattere irrevocabile della Sua opzione e non unamancanza della infinita misericordia divina, a far sì che il peccato degli Angeli non possa essere perdonato" (cat 393) Nel giudizio finale la loro condanna non sarà revocata ma completata perchè saranno giudicati anche per tutto il male che hanno fatto fino alla fine dei tempi all'opera di Dio e ai Suoi figli. Loro continuano tentando di distruggere o almeno perturbare l'opera di Dio, perciò come la loro opzione contro Dio sta ancora crescendo così cresce ancora l'intensità della sofferenza che avranno per tutta l'eternità. 49 - In cosa consiste la sofferenza degli Angeli ribelli nell'inferno? La sofferenza degli spiriti ribelli consiste nella grande contraddizione spirituale, nonostante la perfezione del loro essere e la acutezza della loro intelligenza, si rifiutano di amare Dio come Essere infinito e Sommo Bene e al contrario si oppongono con tutta la forza della loro volontà. 4 - tutto quello che gli Angeli sono per la loro natura essi continuano a essere sia come Angeli buoni sia come Angeli cattivi 50 - Gli spiriti puri hanno anche il potere sulla creazione materiale e possono agire su di essa? Come l'uomo per la sua intelligenza sa dominare animali che fisicamente sono più forti di lui, così gli spiriti puri possiedono maggior potere quanta più intelligenza hanno "gli Angeli superiori in forza e potere" (2Pd 2,11).

Un Angelo in una notte e di 185.000 uomini (2Rs 19,35) riuscì ad allontanare fiamme di fuoco (dn 3,49-50) chiudere la bocca dei leoni (dn 6,21-23) o trasportare una persona nell'aria. 51 - Possono gli Angeli fare miracoli? Gli Angeli buoni o caduti essendo sempre spiriti puri conservano la loro natura e tutte le capacità di questa, pertanto possono compiere determinati prodigi; però miracoli propriamente detti solo Dio sà e può farli. Se è un uomo uccidesse dieci formiche tutte in una volta esse resterebbero stupite anche se per lui non è niente di speciale, così, l'azione degli spiriti puri causa anche, molte volte, ammirazione negli uomini, anche quando loro non fanno nulla di speciale secondo la natura Angelica ma qualcosa di "straordinario" secondo la natura umana. Ad esempio: Raffaele sapeva per la sua conoscenza naturale quale medicina poteva aiutare Tobia in caso di cecità (cf Tob. 11,15); due Angeli accecarono gli uomini che stavano fuori dalla casa di Lot (cf Genesi 19,11); e ancora, un Angelo fu capace di far parlare un serpente. 52. Gli Angeli possono illuminare l'intelletto dell'uomo? Secondo l'ordine di Dio, un ente superiore può agire su un essere inferiore però sempre secondo la forma e la misura che la creatura inferiore è capace di assimilare. Questo perché l'uomo dipende per la sua conoscenza dal suo corpo e da immagini o "fantasmi", gli Angeli aiutano l'uomo con determinata conoscenza, proponendo immagini sensibili all'idea intelligibile. Le Angeli possono anche rinforzare l'intelletto dell’uomo senza che lui se ne accorga. 53. Gli Angeli possono influenzare la libertà dell'uomo Gli Angeli possono influenzare solo indirettamente, perché l'uso della libertà individuale è essenzialmente ristretto alla propria persona. Gli Angeli buoni ci influenzano per consigli, consolazioni e ammonimenti; mentre gli Angeli caduti, per tentazioni e stimoli alla concupiscenza o alle passioni. 54. "Spirito Puro" significa qualcosa come aria o energia? Per il fatto che viviamo in un mondo materiale, dobbiamo sempre ricorrere a esperienze concrete per capire qualche cosa. Per questo motivo abbiamo difficoltà a capire gli Angeli. Si può interpretare come una brezza o qualunque altro "movimento" fisico attorno a noi, come segno di una manifestazione efficiente di un Angelo; tuttavia sarà fatto identificare odontologicamente un Angelo con l'aria o anche qualsiasi "energia", perché questo significherebbe intendere un Angelo come un essere fisico e materiale. 55. Gli Angeli sono visibili? Gli spiriti puri sono invisibili per noi uomini. Ma un Angelo può ricevere una missione, nella quale deve manifestargli agli uomini ed esprimersi udibilmente ad essi. In tal caso, o essi producono i dovuti effetti nei sensi degli uomini, come succede per esempio quando solamente una persona osserva qualcosa mentre gli altri non vedono nulla. Oppure essi formano un corpo umano, non organico, e lo assumono temporaneamente come una veste, affinché possano essere visti e sentiti da un uomo, o da molti (cf Genesi 18, 5).

San Tommaso spiega: "nonostante l'aria per la sua rarefazione non conserva la figura né il colore, tuttavia a volte può condensarsi, colorirsi e configurarsi, come si vede nelle nuvole. E’ così che gli Angeli assumono un corpo aereo, confessandolo per virtù divina, quanto è necessario a essere assunti per la formazione del corpo. 56. Gli Angeli sono giovani maschi? Quando gli Angeli appaiono agli uomini essi si manifestano come giovani o uomini adulti (cf At. 1,10). La ragione di questo è la missione diversa dell'uomo e della donna. È certo che "tutti è due vedono Dio" (1 Cor. 11,7, 12) e sono creati secondo l'immagine di Dio (cf Genesi 1,27); comunque: "La testa dell'uomo è Cristo e la testa della donna è l'uomo (1 Cor 11,3). Questo significa che l'uomo rappresenta Dio Creatore, la donna rappresenta l'uomo creato. Pertanto se gli Angeli vengono nel nome di Dio, con una missione da compiere nella creazione e trasmettere un messaggio, devono presentarsi come uomini fra gli uomini, per questo appaiono sempre come giovani maschi. 57. Ci sono Angeli femminili? Per il fatto che gli Angeli non possiedono corpo, loro non possiedono nessun sesso. Anche gli Angeli custodi delle donne non sono femminili. Pertanto non è certo parlare degli Angeli al genere femminile, come: "lei mi protegge", perché loro non sono persone umane. 58. Gli Angeli hanno colore? Per il fatto che gli Angeli non possiedono corpo, essi non sono né grandi e né piccoli, né bianchi, né neri, giovani o vecchi. Essi sono creati da Dio e per questo hanno un inizio, ma per il fatto che non possiedono corpo non hanno padre e madre e non soffrono la morte. 59. Gli Angeli si alimentano? Gli Angeli non hanno bisogno di alimentarsi. L'Angelo del Signore rifiutò il cibo che Manuè voleva offrirgli (cf Is.13, 16). E San Raffaele spiegò ai familiari di Tobia: "Pensavate che io mangiassi e bevessi con voi, ma il mio è un alimento invisibile e la mia bibita non può essere vista dagli uomini" (Tob. 12,19). 60. Allora cosa significa il "Pane degli Angeli"? L'espressione "L'uomo mangiò il Pane degli Angeli" può essere capita in vari modi: • la Sacra Scrittura si riferisce alla manna che Dio fece cadere dal cielo miracolosamente per anni. Così l'espressione "Pane degli Angeli" indica l'alimento misterioso, caduto dal cielo dove sono gli Angeli, inviato da Dio come segno del suo amore sollecito verso il suo popolo che fu dimostrato, non solo con la gratitudine che fu dato, ma anche con l'abbondanza che produce fare, conforme alla necessità e alle aspettative di ogni individuo un po' (Esodo 16). • Per essere stato un sostentamento durante i 40 anni nel deserto, simbolo del cammino umano in questa vita sulla terra, questa espressione fu trasferita nella santa eucaristia. Questo sacramento del corpo di nostro Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, "è chiamato... pane degli Angeli" (CAT 1331), o "pane vivo che discese dal cielo" (Giobbe 6, 51), dato agli uomini, sotto specie eucaristiche, come alimento nella vita terrestre verso la vita eterna. • Siamo arrivati al terzo significato: il "pane" degli Angeli incorporato nel cielo e l'assimilazione di Dio per l'intelletto. Nella conoscenza l'Angelo accoglie in sé quello che si incontra fuori; si allarga il suo orizzonte e riceve gioia e nuove possibilità di agire. Simile all'effetto che il pane fisico causa negli uomini. • Nella visione benefica, gli Angeli contemplano Gesù in cielo e sono felicissimi di vederlo e Dio è il loro pane o alimento spirituale. Anche nella adorazione del Santissimo Sacramento sull'altare l'uomo vede Gesù e gioisce. Lo stesso Cristo è causa della felicità degli Angeli in cielo e degli uomini in terra che camminano come camminò in (prefigurazione) il popolo d'Israele nel deserto. 61. Perché si dice che gli Angeli stiano in cielo? È giusto che gli Angeli non abbiano un "domicilio" sulla terra perché non sono entità di carne e ossa, ma spiriti.

Quando si dice che gli Angeli stanno in cielo, si intende per "cielo" il luogo proprio di Dio; "Nostro Padre in cielo" (Matteo 5,16) e di conseguenza,... il luogo delle creature spirituali-gli Angeli-che circondano Dio (Cat 327). Stare in cielo significa stare con Dio! 62. Gli Angeli si incontrano anche qui sulla terra? Come gli Angeli non hanno corpo, non appartengono al nostro mondo fisico di spazio e tempo e, per questo, non sono sottomessi a un luogo nello spazio fisico, come se stessero al Nord o al Sud di casa nostra o della nostra città. Ma si può dire che un Angelo è in modo particolare presente per la sua attività, durante una missione, in una determinata parte della terra, per esempio, un "Angelo Custode" di una nazione. 63. Gli Angeli stanno con noi? Quando gli Angeli compiono la loro missione in relazione all'universo, o in relazione all'uomo, come ad esempio l'Angelo custode al lato del suo protetto, allora si devono "localizzare " in un determinato spazio e tempo, la dove si trova l'oggetto della sua missione. 64. Sotto quale forma gli Angeli sono qui con noi? Un Angelo è presente in un determinato luogo in forma virtuale, non fisicamente o secondo un corpo, ma in base alla forza della sua azione, "per l'applicazione della virtù Angelica". E’ per questo che nella Bibbia leggiamo l'espressione l'Angelo "appare" nel senso che si fa subito presente. Non si dice che sia venuto seguendo un cammino, attraversando uno spazio, per arrivare a un altro. Un Angelo non può essere presente in un luogo come un oggetto fisico, che l'occupa in modo che nessuna altra cosa possa stare in questo luogo ( = contatto fisico). Lui è presente per l'effetto del suo agire (= contatto operativo); se l'oggetto della sua azione si muove, lui lo "accompagna" o "si muove" con tale oggetto come dice la Sacra Scrittura: "l'Angelo di Dio che marciava davanti all'esercito degli israeliti, cambiò posto e passò dietro". Questo si permette due conclusioni: la prima è che vari Angeli possono "essere presenti" nello stesso posto, come nella stessa stanza, entrano nello stesso tempo, come onde radio; o i raggi della luce del sole e delle lampade accese. La seconda conclusione è che anche un solo Angelo può "agire " in diversi posti contemporaneamente, come una legge fisica è efficiente in tutti gli oggetti sottomessi a lei, o come la parola pronunciata può essere sentita da varie persone simultaneamente. 65. Si può dire che un Angelo "si muove"? Così come l'Angelo non è onnipotente come Dio, così non è onnipresente o presente in tutti i posti allo stesso tempo, e neanche virtualmente. Di fatto un Angelo non muove a te stesso, propriamente parlando, perché non possiede un corpo, ma può cambiare l'oggetto fisico della sua azione; e questo spostarsi da uno all'altro, è questione di un momento, ossia di un "tempo" nel senso di prima e dopo. Prima ha avuto influenza qui, poi ha agito su qualcosa di diverso lì. Per indicare questo istante, si può dire che l'Angelo si sia mosso da qui a là, cambiando l'oggetto del suo agire, ma non a se stesso, nel senso fisico dello spostamento di un corpo. 66. Il tempo significa qualcosa per gli Angeli, per il fatto che non hanno corpo? Quello che chiamiamo tempo è una misura di movimento. Il tempo fisico è la misura di movimento di un corpo, il tempo psichico è la misura di avvenimenti spirituali nell'esperienza dell'uomo. Ad esempio durante un gioco interessante è un tempo corto psichicamente parlando, per il poco che succede. Dall'altro lato un'ora in una notte d'insonnia è lunga e sembra non finire perché nulla succede. Il tempo per gli esseri spirituali si calcola secondo gli avvenimenti; se non succede nulla, anche per gli esseri spirituali non passa alcun tempo. L'espressione "spirito del tempo" si rivela in questo contesto molto significativa. Se gli uomini di un determinato periodo pensano nella stessa forma o hanno gli stessi interessi, o in certi periodi ci sono più guerre e in altri più pace si può pensare che in tali periodi abbiano un proprio spirito protettore o un determinato diavolo a causare turbamenti. Così al mutare tali caratteristiche comuni, che avrebbe altro Spirito Del Tempo a esercitare influenza nelle diverse situazioni. "Dietro alle guerre sulla terra può esserci guerra in cielo". 67. È sbagliato chiedere che l'Angelo vigili al lato e sopra il mio letto? Proprio perché l'Angelo non ha corpo, e in virtù di questo non si trova in un determinato luogo, lui agisce nello spazio quando ci protegge, perché noi siamo nello spazio. Perciò, non è sbagliato chiedere al santo Angelo che ci protegga da tutti i lati, da tutti i lati può sorgere un pericolo per noi. 68. Gli Angeli hanno ali? I Serafini furono mostrati al profeta Isaia con 6 ali per velarsi e per volare (cf Is. 6,2).

Dio chiese a Mosè che facesse il Cherubino al lato dell’arca con ali per proteggere la copertura di questa (cf Esodo, 25, 20); Ezechiele vide ad alta "quattro esseri che sembrava possedessero forma umana" (Ez. 1,5-6). Però come gli Angeli non hanno corpo, non possono avere neanche ali"! Le ali non indicano la sua elevazione, il potere protettivo dell'Angelo e la sua istantanea ubbidienza alla volontà di Dio. 69. Uno spirito puro conosce sentimenti come dolore o allegria? Uno spirito puro non conosce sentimenti che sono conseguenza specifica dell'unione dell'anima umana con il corpo umano. Ma in quanto sono "frutti" dell'amore o echi di presenza di una persona cara o della sua perdita o assenza, si può descrivere tale effetto negli spiriti puri con l'immagine del dolore o allegria, dalla forma come proviamo noi. In questo senso dice Gesù nel VAngelo di San Luca: "vi dico che ci sarà giubilo fra gli Angeli di Dio per un solo peccatore che si pente". (Luca 15,10). III. L'ATTIVITÀ DEI SANTI ANGELI PER LA SALVEZZA DEGLI UOMINI 70. Qual è il principale ministero degli Angeli? I Santi Angeli sono, in primo luogo, servi di Dio: "Glorificano Dio senza fermarsi" e prestano servizi liturgici davanti al suo trono. Anch’essi formano "l’esercito del Signore", ascoltano la giustizia divina, e sono gli avvocati e difensori dei diritti di Dio. Essi si interessano di tutto ciò che aumenta la gloria di Dio nel creato. 71. Gli Angeli sono strumenti della Divina Provvidenza? Dio nella sua onniscienza e onnipresenza, conserva in ogni istante tutta la creazione nelle sue mani. Questo però non Gli impedisce di dare "non solo alle sue creature l'esistenza, ma anche la dignità di agire essi stessi, di essere causa e principio l'uno dall'altro e così cooperare al compimento del Suo disegno" (Cat 306). Cristo fece in modo particolare i Santi Angeli "messaggeri del suo progetto di salvezza... essi sono lì, dalla creazione, e lungo tutta la Storia della Salvezza". 72. Per quale principio agiscono i Santi Angeli? I Santi Angeli conoscono solamente un principio, una autorità: la volontà di Dio! Essi subordinano alla volontà di Dio tutto il suo immenso potere naturale, che è più forte di tutte le forze del mondo materiale. Dalla stessa forma con cui fece Gesù, essi non parlano, non agiscono senza l'ordine di Dio. È questo che Dio ci volle dire nelle parole: "Il Mio Nome è in esso". 73. Gli Angeli furono inviati specialmente al servizio degli uomini? Gli Angeli sono specialmente "inviati al servizio di quelli che devono ereditare la salvezza " (Ebrei 1,14). Essi "servono a Cristo particolarmente nel compimento della sua missione salvifica degli uomini". "EvAngelizzano (Luca 2,10), annunciando la Buona Nuova dell'Incarnazione e della Resurrezione di Cristo"; essi consolano e fortificano i giusti nelle afflizioni. "Gli Angeli cooperano a tutto il nostro bene". 74. Amano gli Angeli gli uomini? Sant'Agostino insegnava: "I Santi Angeli non amano per tre motivi: a causa di Dio, per nostra causa e per causa di loro stessi. Per causa di Dio perché Dio ci ama e con che estremi! Per causa nostra, perché siamo somiglianti a loro nella nostra natura razionale!

Per causa propria di essi perché non vogliono sedersi in quei troni di gloria che furono degli Angeli che prevaricarono. Attraverso questo amore, Sant'Agostino dice che "siamo con essi una sola città di Dio. Parte della città pellegrina in noi e l'altra in essi... della Sovrana Città… ci guidano... desiderosi che siamo felici come loro." 75. L'attività dei Santi Angeli si estende su tutto l'universo? Dio destinò gli Angeli a servire "ai suoi disegni salvifici in relazione a troppe creature (Cat 350), ossia sono relazionati con il bene dell'uomo e tutto l'ordine cosmico. Perciò, i Santi Angeli servono anche a Dio nell'amministrazione e nel governo del mondo e dell'universo che creò conforme agli insegnamenti di San Tommaso: "Tutte le cose corporali sono governate dagli Angeli". 76. Sarà vero che tutto quello che danneggia gli uomini lascia gli Angeli indifferenti? La Bibbia testimonia che nulla che colpisce gli uomini lascia gli Angeli indifferenti. Tutto ciò che in un modo o nell'altro danneggia il cammino degli uomini verso il destino eterno interessa gli Angeli. Questi potrebbero fare loro "l’adagio di Terenzio "completandolo: "siamo amici degli uomini e nulla di quello che li colpisce ci è estraneo. Lo scatenarsi della forza della natura, attacchi di animali, passioni umane, intrighi, cospirazioni, guerra, tutto può essere oggetto di un intervento decisivo dell'Angelo; dal momento in cui il destino eterno degli amici di Dio è in gioco". "In una preghiera di eccezionale densità, l’antifona di S. Cirillo di Alessandria afferma l'universalità della protezione degli Angeli. Questa protezione comprende tutta la vita dell'uomo: "Abbi pietà, Signore dei fedeli qui presenti per la virtù della tua santa croce e per la guardia degli Angeli liberali da tutti i pericoli e da tutte le necessità: incendi, inondazioni, freddo, banditi, serpenti, fiere selvagge, attacchi e agguati del demonio, malattie". 77. Perché i Santi Angeli devono dire: "non temere!" quando appaiono agli uomini? Gli Angeli non possono manifestarsi agli uomini esattamente come sono perché non lo sopporterebbero, e non si possono mostrare subito sotto forma di un uomo comune, perché gli uomini non li riconoscerebbero e non gli darebbero la dovuta attenzione. Di conseguenza i Santi Angeli si devono manifestare come esseri superiori all'uomo e che sono uniti a Dio che è meraviglioso e maestoso. Affinché gli uomini non fuggano e non si allontanino da loro, anche per motivi di pietà, come per umiltà, e perché prestino attenzione i Santi Angeli dicono: "non temere/ temete!"- In tal caso quello che gli uomini vedono è un Angelo, ma ascoltano il proprio Dio, perché gli Angeli vengono sempre in nome di Dio! 78. Gli Angeli stanno molto più di noi, ma sembra che parlino molto meno: è certa questa osservazione? Conforme alle narrazioni della Bibbia, e anche secondo molte esperienze di uomini, i Santi Angeli parlano realmente poco, appena il necessario, non fanno "grandi sermoni". Intanto essi sono disposti a chiarire a chi chiede con umiltà e corretta intenzione (cf Luca 1,34-37).

Questo indica un'attitudine fondamentale dei Santi Angeli perché essi sono marcati con il santo timore davanti alla maestà divina e si considerano solamente servi (Apocalisse 19,10) e messaggeri di Dio. Essi non comprendono quando gli uomini usano molte parole. Essi conoscono solo l'ubbidienza assoluta alla Maestà e all'Amore di Dio, per questo sperano che le creature umane corrispondano come loro ai desideri di Dio. I Santi Angeli incontrano un altro motivo per obbedire prontamente e parlare poco, poiché ebbero l’esperienza di vedere i loro fratelli Angeli cadere, per sempre, per la disobbedienza. 79. Ci sono Angeli che guidano più di una persona, di gruppi o nazioni? Secondo il libro di Daniele, la Chiesa afferma che i compiti degli Angeli come ambasciatori del Dio Vivo, comprende non solo gli uomini individualmente, o quelli che hanno incarichi speciali, come il Papa o i sacerdoti, ma anche intere nazioni. (Cf Dan. 10,13-21). Il Portogallo, ad esempio, celebra "l'Angelo del Portogallo" con la festa liturgica il giorno 10 luglio. Oltre questo paese, molte nazioni venerano un Angelo come patrono del loro territorio. Il Papa benedetto XIV scrisse: "I teologi concordano con S. Bonaventura, nel senso che gli Angeli custodi sono destinati, non solamente agli uomini individuali, ma anche ai regni e province ". San Tommaso e altri tutti insegnano, riferendosi al brano citato del profeta Daniele che la protezione di una moltitudine di uomini appartiene al coro dei Principati. 80. Ci sono Angeli che guidano da posti speciali? La liturgia professa, insieme con alcuni sacerdoti della Chiesa, che ci sono Angeli che guidano specialmente da luoghi sacri, e che sono presenti nelle celebrazioni liturgiche. Così ci fa ricordare il bene avventurato P. Josemaria Escrivà de Balaguer: "So di darti una gioia copiandoti questa preghiera a Santi Angeli custodi dei nostri Sacrari: O Spiriti Angelici che custodite i nostri tabernacoli dove riposa il tesoro adorabile della Sacra Eucaristia, difendeteli dalle profanazioni e conservateli per il nostro amore." 81. Anche la Chiesa dà importanza all'aiuto dei Santi Angeli nel servizio a Dio? La Chiesa confida nella presenza dello Spirito Santo che la anima e la edifica anche per mezzo del servizio dei Santi Angeli. Il Catechismo Della Chiesa Cattolica insegna: "La vita della Chiesa beneficia dell'aiuto misterioso e poderoso degli Angeli . Nella sua liturgia la Chiesa si associa agli Angeli per adorare il Dio tre volte santo: essa invoca la loro assistenza "ed essi l'aiutano nel suo pellegrinaggio" (Cat 352). Per questo la santa Chiesa canta in ogni santa messa queste parole: "con gli Angeli e gli arcAngeli, con i troni e le dominazioni e tutta la milizia celeste innalziamo un inno alla vostra gloria, cantando all'unisono: Santo, Santo, Santo, il Signore Dio dell'universo, i cieli e la terra sono pieni della sua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene in nome del Signore! Osanna nell'alto dei cieli." 82. Gli Angeli si interessano anche della nostra preghiera personale? Gli Angeli si rallegrano soprattutto per quello che esalta la gloria e l'onore di Dio. Per questo essi desiderano in primo luogo, che gli uomini chiedano il loro aiuto nella preghiera. Spiegò San Raffaele a Tobia: "quando tu pregavi con le lacrime e sotterravi i morti… io presentavo le tue preghiere al Signore.... adesso il Signore mi mandò per curarti e liberare dal demonio Sara, la moglie di tuo figlio. Io sono l'Angelo Raffaele!"

83. Come possono gli Angeli aiutarci nella preghiera? Essi possono aiutarci a concentrarci meglio nelle nostre preghiere, per una fede più viva alla presenza di Dio, essi ci ispirano sentimenti di umiltà e di santo timore, di pentimento dei nostri peccati e di fiducia nella misericordia di Dio, di abbandono e di carità. Essi contrastano le distrazioni e l'influenza maligna e portano le nostre preghiere davanti al trono di Dio. 84. I Santi Angeli fortificano la nostra fede? I Santi Angeli fortificano la nostra fede in quanto: • aiutano a capire la Sacra Scrittura (cf Zacc. 2,1 seg. ); chiedono che meditiamo e accogliamo la parola di Dio con tutto il cuore (cf Apocalisse 22,16. 18 seg); • insegnano la fede nella divinità di Gesù Cristo; • sono i primi che venerano Nostra Signora come Madre di Dio e chiedono a San Giuseppe che l'accetti come Madre del Divino Redentore (cf Matteo 1,20seg), essi la proteggono (cf Matteo 2,13) e la difendono (Apocalisse 12); • difendono San Pietro, il Vicario di Cristo in terra (cf At. 12,6-11) e gli Apostoli (cf At 5,19-21), rispettano l'autorità dei ministri consacrati di Dio, sacerdoti e diaconi e portano gli uomini ai sacramenti; • chiedono rispetto davanti a Gesù nel Santissimo Sacramento per essere il nostro "albero della vita" eterna (Cf. Gen. 3, 24) esortano all'adorazione (cf Esodo 25,18-22) e invitano alla santa comunione, a chi è dovutamente preparato; • insegnano non fuggire dalla croce e dalla sofferenza (cf Genesi 16,7 seg.); • rafforzano la fede nella vita che viene dopo la morte e ci aiutano a sperare nella seconda venuta di Gesù, quando verrà con loro. 85. Possiamo sperare in un aiuto speciale dai tre arcAngeli? Secondo la tradizione della Chiesa, basata sulle narrazioni bibliche possiamo aspettare da loro tanto aiuto: - da San Raffaele: l'aiuto nella vita familiare, alla ricerca della futura sposa o sposo, nella cura della salute, nei viaggi e la protezione contro gli attacchi di Angeli caduti; - da San Gabriele, l'aiuto nella vita religiosa, nella comunicazione con Dio, nell'ascolto della sua parola durante la lettura della Sacra Scrittura o nelle meditazioni e preghiere, e anche nel dialogo con gli uomini, principalmente in famiglia (cf Luca 1); - di San Michele, l'aiuto nella decisione a favore di Dio, per la fede e l'obbedienza, principalmente nell'ora decisiva della morte; (così il Papa Giovanni Paolo II confidava a San Michele il destino del popolo romano: "Che il Santo ArcAngelo protegga i destini del popolo romano, favorisca la loro prosperità spirituale e materiale, aiuti ognuno un secondo i dettami della norma morale; ravvivi negli amministratori della cosa pubblica la volontà di dedizione al bene comune, nel rispetto delle leggi e del vero interesse dei cittadini; retribuisca il compromesso delle persone oneste nella promozione dei valori fondamentali della giustizia, della solidarietà, della pace; allontani da questa città le calamità che affliggono questo nostro tempo, specialmente il deteriorarsi della famiglia, la violenza, la droga").

86. Come la missione perfetta dei Santi Angeli può conciliarsi con il disordine che c’è nel mondo? Il potere degli Angeli è più che sufficienti per prendersi cura dell'armonia di tutti gli uomini, sulla terra e in tutto l'universo, ma non è l’unico potere. Un ostacolo è l'amor proprio dell’uomo, sul quale afferma l'imitazione di Cristo: "si sa che in questo mondo niente ti pregiudica tanto quanto l'amore per te stesso". Oltre a questo esistono gli Angeli caduti o "diavoli" che "nell'ora in cui gli uomini riposano seminano loglio in mezzo al grano, che divide e distrugge." (Cf -13,25). Ma su tutte le forze c'è l'onnipotenza di Dio, su cui ogni Angelo dispone il suo servizio. 87. C'è un'opera di Dio maggiore della creazione dei Santi Angeli? Gli Angeli furono creati prima dell'uomo, sono i più "vecchi" e come spiriti puri sono di una natura più perfetta. Nonostante questo, insegna San Tommaso: "Gli Angeli sono di più che gli uomini, secondo la loro natura, ma non secondo l'ordine dell'ultima fine, poiché Angelo e uomo si incontreranno nella medesima fine ultima, la loro buona avventura". Il catechismo insegna ancora riferendosi a Sant'Agostino: "La giustificazione è l'opera più eccellente dell'amore di Dio, manifestato in Cristo Gesù e concessa per lo Spirito Santo. Sant'Agostino pensa che la giustificazione dell'empio è un'opera più grande della creazione dei cieli e della terra, poiché "i cieli e la terra passeranno, di pari passo che la salvezza e la giustificazione degli eletti a passeranno per sempre (Giona 72,3). Arriva a dire che la giustificazione dei peccatori è un'opera maggiore della creazione degli Angeli nella giustizia, per il fatto di testimoniare una misericordia più grande (Cat 1994). Questo ci fa ricordare come Dio diede molte volte nella storia sacra, la preferenza al fratello più recente. 88. Ci sono uomini che hanno più potere degli Angeli? Per la grazia di Dio, "I Presbiteri ricevettero un potere che Dio non diede né agli Angeli e nemmeno agli ArcAngeli". (Cat 983). In genere il sacerdote è il difensore della verità, si equipara agli Angeli, glorifica con gli arcAngeli, eleva all'altare celeste le vittime del sacrificio, condivide il sacerdozio di Cristo, … è divinizzato e divinizzatore" (Cat. 1589). 89. Possono gli Angeli comunicarsi come gli uomini, una volta che sono di Cristo? Secondo San Paolo Cristo "è la testa di tutto il Principato e Podestà. E il Corpo Mistico della Chiesa, non è solamente costituito per gli uomini, ma anche per gli Angeli". Secondo San Tommaso, gli Angeli non si comunicano sacralmente ma solo spiritualmente, conforme alla specie spirituale propria di Cristo. Questo però non esclude che ci sia comunione dei beni spirituali tra i membri del Corpo Mistico di Cristo. 90. Possono gli Angeli essere meno felici di un uomo? Santa Teresina del Bambino Gesù, dottore della Chiesa, scrive in una poesia: "Innanzi a te, O Dolce Bambino, Il Cherubino s’inchina, elogia ammirato il tuo amore e vorrebbe somigliarti, una volta poter morire sulla buia collina. Felicità immensa della creatura inferiore!

E il Serafino vorrebbe, entusiasmato, abbandonare la sua natura Angelica, O Gesù, per diventare un bambino". Segue la conclusione: gli Angeli non possono soffrire per questo, essi non sono tanto felici come me". 91. Nel cielo ci sono uomini che stanno più vicino a Dio degli Angeli? La Chiesa afferma questo, con certezza, quanto a Maria Santissima. Il Papa Giovanni Paolo II cita i suoi predecessori Pio IX e Pio XII che dissero: "Lei fu stabilita dal Signore, Signora del cielo e della terra, elevata al disopra di tutti i cori degli Angeli e di tutta la gerarchia celeste dei Santi, seduta alla destra del suo Unico Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo. Lui afferma con il Papa Leone XIII: "è fuori da ogni dubbio che San Giuseppe è molto vicino alla dignità di Nostra Signora, per la quale supera tutte le altre creature". 92. I Santi Angeli onorano la vergine Maria solo come Regina o anche come loro "Mamma"? Alcuni teologi estendono la maternità spirituale di Maria Santissima a tutti i membri del corpo mistico di Cristo, giacch è mamma di Cristo, testa del corpo anche se di forma diversa, "Maria appartiene inseparabilmente al mistero di Cristo". Un maggiore chiarimento sull'unione di Gesù e Maria nell'economia della salvezza e delle mediazioni delle grazie tramite Maria illuminerà anche la questione della relazione tra Maria Santissima e i Santi Angeli. 2.Gli Angeli custodi 93. Esistono Angeli che guidano un solo uomo, chiamati "Angeli Custodi"? In vari testi della Sacra Scrittura si parla di Angeli di persone individuali. Proprio Gesù parla degli Angeli dei bambini (MT 18,10). I primi cristiani avevano una chiara coscienza degli Angeli di persone individuali . Così credettero all'Angelo di Pietro quando questi bussò alla porta dove erano riuniti i cristiani: la serva riconobbe la voce di Pietro e gli altri pensarono che fosse il suo Angelo, poiché Pietro era in prigione (At. 12,15). Il salmo 90 (91), 11-16 dice: "perché ai suoi Angeli Lui ordinò che ti custodiscano per tutto il cammino. Essi ti sorreggeranno nelle sue mani perché non inciampi in nessuna pietra. Andrai su serpenti e vipere, calpesterai il leone e il dragone. "Da questo testo viene in nome per questi Angeli: "Angeli Custodi". 94. Fuori dalle Sacre Scritture ci sono riferimenti agli Angeli custodi? Vari Padri della Chiesa esprimono la fede nell'esistenza di Angeli custodi come San Geronimo, San Gregorio Nazianzeno, San Basilio, San Ilario, Sant'Agostino, Sant'Ambrogio, San Pietro, San Damiano, San Bernardo e San Tommaso d’Aquino. Scrive il teologo Johannes Brinktrine: "a causa delle chiare espressioni della Sacra Scrittura, la dottrina dei Padri è unanime, ci sono Angeli di Dio inviati per il servizio e per proteggere gli uomini (di fede). 95. La testimonianza dei Santi conferma la particolare devozione agli Angeli Custodi? Quasi tutti i santi accettarono questo dono di Dio. Molti svolsero un contatto vivo e personale con il loro Angelo custode, con una devozione e un amore straordinario e una relazione familiare unica." 96.

La Chiesa confessa anche oggi la fede negli Angeli Custodi? Il Papa Giovanni Paolo II, a riguardo dei diversi testi del Nuovo Testamento specialmente ai capitoli 5, 8, 10, 12 degli Atti degli Apostoli, trae la seguente conclusione: "di questi pochi fatti citati al titolo di esempio si comprende come nella coscienza della Chiesa possa essersi formata la persuasione a riguardo del ministero affidato agli Angeli a favore degli uomini. Pertanto la Chiesa confessa la sua fede negli Angeli custodi, venerandoli nella liturgia con una festa propria e raccomandando il ricorso alla loro protezione con una preghiera frequente, come nell'invocazione del "Santo Angelo del Signore". La festa liturgica in suo onore si celebra il 2 ottobre. Nel Catechismo la Chiesa riassume: "dall'inizio fino alla morte la vita umana è circondata dalla sua protezione e per la sua intercessione ‘ ogni fedele è affiancato da un Angelo come protettore e pastore per condurlo nella vita’" (San Basilio) (Cat 336). 97. Per ogni uomo c'è un Angelo custode? Dio non lascia nessun uomo senza la Sua attenzione. Come un buon padre Dio si cura che i suoi figli siano ben accompagnati nella vita terrena. Molti affermano che ogni uomo è accompagnato da un Angelo particolare esclusivamente per se, ma con certezza si può dire questo solamente dei battezzati. 98. Quando un Angelo custode incomincia il suo ufficio? Nel Catechismo la Chiesa risponde a questo: "Sin dall'inizio (cf Matteo 18,10) fino alla morte (cf Luca 16, 22) l'Angelo circonda la vita dell'uomo con la sua protezione e intercessione (Cat 336). Si può seguire l'opinione di chi con il termine "inizio” la Chiesa voleva dire a partire dal concepimento. Secondo San Tommaso si può dire che l'Angelo custode della mamma protegge la prole nel seno materno perché ancora non è totalmente separato da lei. Alcuni padri della Chiesa però determinarono questo momento nel battesimo, ossia la sua incorporazione nel corpo mistico di Cristo. (Cf Cat 336). 99. Si può conoscere il nome del proprio Angelo custode? È certo che ogni Angelo custode ha un nome personale, come hanno tutti gli Angeli. Ma come la Santa Chiesa può solo riconoscere i nomi degli Angeli che sono rivelati nella Bibbia, e pertanto solo 3 nomi, lei insegna che Dio non vuole che noi sappiamo i nomi dei nostri Angeli custodi e che nessuno può dirci con certezza il nome del nostro Angelo custode, e nemmeno possiamo rivolgerci la esso sotto tale nome. Si conoscono casi, per mancanza di conoscenza e attenzione, qualcuno abbia dato al suo Angelo custode il nome di un Angelo caduto, cioè di un demonio. Però siccome noi abbiamo maggiore facilità di convivere con qualcuno che possiamo chiamare per nome, alcuni santi consigliarono di conversare con il proprio Angelo custode, sotto un certo nome che gli diamo. Intanto alcuni lo fecero e dopo desistettero perché trovarono che sarebbe meno adeguato chiamarli con qualsiasi nome conforme al loro piacere, invece di dire semplicemente il suo titolo di onore" mio Angelo Custode”.

Essi argomentano che nessun bambino chiama la sua mamma per il nome civile come le altre persone, ma con quella parola che indica chi è lei poi il bambino: "mamma". 100. Qual è l'obiettivo della missione dell'Angelo custode? La missione dell'Angelo custode ha molte finalità - la principale invenzione e il motivo di tutto lo sforzo dell'Angelo custode nella vita dell'uomo è la salvezza della sua anima per la vita eterna (cf Ebrei, 11,14) per questo fine santo Angelo custode invita il suo protetto continuamente all'adorazione del Dio tre volte santo e alla contemplazione della sapienza e della volontà di Dio; - lo aiuta a capirla, illumina, istruisce e ispira santi pensieri; - esso lo incentiva nelle virtù, specialmente per il suo autentico esempio di umiltà, obbedienza e purezza. - Egli protegge il corpo del suo protetto, allontanano da lui il nemico maligno, lo fortifica e anima nelle tentazioni; - presenta le sue preghiere presso Dio e intercede per lui; - lo soccorre nel compimento dell'incarico degli incarichi quotidiani, nel lavoro e in famiglia, nella convivenza pacifica e amabile con gli altri e nell'educazione dei figli; a - li assiste nell'ora della morte e accompagna la sua anima davanti al trono di Dio dove la difende. Nulla è troppo piccolo per lui, poiché desidera che i il suo protetto glorifichi Dio in santità in tutti i luoghi e in tutti i momenti. 101. Gli Angeli custodi guidano tutti allo stesso fine? I santi Angeli hanno un’unica meta in vista : solo Dio. Gli Angeli custodi però devono aiutare un uomo particolare a scoprire la sua vocazione specifica e l'unica e a conoscere e compiere la volontà di Dio nella propria vita. Come questa è diversa per ognuno, così il fine immediato al quale un Angelo custode guida il suo protetto, è differente. 102. Gli Angeli custodi si interessano anche nella vita dell'uomo adulto? Gli Angeli custodi si interessano dell'uomo durante tutta la sua vita. Nell'infanzia guidano soprattutto la vita fisica, perché il bambino non può prendersi cura di sé e della vita morale e spirituale quando il bambino comincia a sviluppare la sua coscienza. L'Angelo custode si prende cura dell'uomo adulto per tutta la vita, specialmente ispirando buoni pensieri, consigli secondo la volontà di Dio, avvertenze in momenti di pericolo, ispira, allerta l’anima e attrarre verso il bene, rispettando la libertà dell'adulto.

103. I Santi possiedono un Angelo custode maggiore degli altri? Si può dire con certezza che nessun Angelo è uguale all'altro in perfezione. Secondo il papa Gregorio magno, gli Angeli custodi appartengono al nono coro perché devono comunicare solamente i messaggi di importanza minore. Anche se Angeli di cori superiori fossero chiamati da Dio all'ufficio di Angelo custode, per essere questo servizio una certa imitazione di Cristo, si deve credere che questi si abbassano a un potere inferiore o, al nono coro, come una mamma si abbassa, si china e si adatta alla misura del bambino. 104. Quando si allontana da noi l'Angelo custode? Gli Angeli custodi ricevono da Dio la missione di accompagnarci per tutta la vita fino alla morte. Nessun Angelo custode si allontana dal suo protetto. Anche quando un uomo non crede alla presenza del suo Angelo custode, lui è presente e resta con lui durante tutta la sua vita e che un uomo pecca e disobbedisce ai comandamenti di Dio, l'Angelo avrà difficoltà ad aiutare tale uomo, ma resta presente al suo fianco. Come Dio è fedele all'uomo e alle sue promesse, così anche l'Angelo, pur essendo l’uomo infedele! 105. La missione dell'Angelo come Angelo come Angelo custode termina con la morte per protetto? Che un Angelo custode circonda la vita di un uomo "fino alla morte", non significa che dopo la morte del suo protetto l'Angelo non lo conosca più. Quando l'uomo arriva in cielo, i due saranno grandi amici per tutta l'eternità, perché lottare insieme una vita intera per conquistare il premio eterno. 106. L'Angelo custode va con l'anima dell'uomo in purgatorio? Il purgatorio è uno stato di purificazione dell'anima umana. In questo stato, Dio può permettere che l'anima sia tormentata da spiriti maligni per questa finalità. Come Angelo è totalmente santo e puro non può partecipare a questa purificazione del suo protetto. Però l'Angelo custode può intercedere per lui davanti al trono di Dio, può chiedere aiuto fra gli uomini della terra e conforme alla volontà di Dio, trasmettere il frutto delle sue preghiere per consolarlo. 107. Può un uomo causale allegria o tristezza al suo Angelo custode? Gesù disse: “Vi è allegria fra gli Angeli di Dio per un solo peccatore che si pente” (Luca 15,10). L'Angelo custode partecipa in modo particolare alla vita del suo protetto. Per questo si deve certamente credere che l'uomo rallegra il suo Angelo custode con una vita virtuosa e pietosa e che lo intristisca con ogni peccato. Santa Gertrude diceva che la semplice recita dell’Angelus causa agli Angeli grande allegria e nuovo onore, ma in modo speciale ancora, l'offerta della santa messa e della santa comunione in suo onore. 108. All'Angelo piace essere l'Angelo custode? A noi uomini piace stare in compagnia di chi amiamo e che ci ama. Gli Angeli custodi sono contenti in questa missione, non tanto per rendere loro l’ufficio più facile, ma perché in quest'ufficio essi possono seguire Gesù e si fece un uomo, possono imitare Cristo nella sua umiltà, nel suo silenzio, nel suo servizio, nella sua pazienza e nella sua misericordia per noi peccatori. Per l'Angelo custode è una croce dolorosa quando l'uomo lo disprezza (cf Luca 15,10).

Egli si rallegra a seguire Gesù Cristo, suo Signore e Dio, nella sua passione, e prendere con lui e come lui la sua croce e seguirlo nella sofferenza spirituale. 109. Che cosa significa per l'Angelo custode la salvezza o la condanna dell'anima del suo protetto? La felicità eterna dell'Angelo custode fondata sulla visione diretta di Dio non soffre nessun aumento o nessuna diminuzione essenziale per il destino definitivo e eterno del suo protetto. L’Angelo Custode contempla sempre il volto di Dio (cf Matteo 18,10). Gli porta felicità il giudizio divino: nel caso della salvezza del suo protetto, l'Angelo si rallegra della vittoria della misericordia divina sull'uomo, in caso di condanna del suo protetto, l'Angelo custode si rallegra per il manifestarsi della santità e della giustizia divina. IV. L'ATTIVITÀ DEGLI ANGELI CADUTI E NOSTRA DIFESA 1. Una caratteristica dell’attività del diavolo 110. Il male è solo la mancanza del bene o è qualcos'altro? La Chiesa insegna nel Catechismo riguardo all'ultima richiesta del Padre Nostro. Nell'ultima domanda "ma liberaci dal male", il cristiano chiede a Dio con la Chiesa che manifesti la vittoria già raggiunta da Cristo sopra il “Principato questo mondo ”un Satana, l'Angelo che si oppone personalmente a Dio e al suo piano di salvezza" (Cat 2864). Il male non è solo una cosa astratta, e nemmeno è semplicemente l'assenza del bene, ma anche "designa una persona, Satanas, il Maligno, l'Angelo che si oppose a Dio” (Cat 285). 111. Come si può caratterizzare il diavolo oggi? Nella Scrittura egli viene chiamato "tentatore"; temeva che il tentatore vi avesse sedotto e il nostro lavoro risultasse vano". "L'uomo peccò suggestionato dal diavolo" insegnò il quarto Concilio Lateranense; lui vuole che offendiamo Dio e pecchiamo come lui alla felicità senza fine in cielo "Colui che pecca è del demonio, perché il demonio pecca fin dal principio". Gesù lo chiama "omicida" e “padre della bugia”. "Voi considerate come padre il demonio e volete esaudire i desideri di vostro padre. Egli era omicida sin dal principio e non restò nella verità perché la verità non è in lui. Quando mente, parla di quello che gli è proprio perché è bugiardo e padre della menzogna”(Giobbe 8,44). San Paolo si riferisce a questo: "Alcuni danno ascolto a spiriti impostori e alle dottrine diaboliche, di ipocrisia. "Molte volte gli uomini ingannati dal maligno si persero nei loro pensieri e cambiarono la verità di Dio in bugia, servendo la creatura più che il Creatore (cf Ruo 1,21 a 25 ) (LG 16). Nell'apocalisse egli è chiamato "accusatore":… precipitò l'accusatore dei nostri fratelli che li accusava giorno e notte davanti al nostro Dio " (Apoc. 12,10). Per essere bugiardo e non riconoscere nessun altro valore all’infuori del suo successo, il diavolo usa tutti i mezzi, senza distinzione, anche più santi e pietosi: lui tentò Gesù usando parole della Sacra Scrittura e si manifesta agli uomini come un Angelo: "Questi tali sono falsi apostoli operai disonesti che si fanno passare per apostoli di Cristo. Non bisogna spaventarsi: poiché proprio Satana si trasfigura in un Angelo di luce è normale che i suoi ministri si spaccino per ministri di giustizia, il cui fine intanto sarà secondo le sue opere."

Essi vogliono che noi desideriamo essere "come Dio" per la disobbedienza ai comandamenti e alla volontà di Dio. 112. È possibile che i demoni esercitino influenza nel mondo materiale? Nella Sacra Scrittura i luoghi solitari devastati sono più appuntati, frequentemente come dimore di spiriti maligni. Come la terra partecipa al castigo dell'uomo dopo un peccato (cf Genesi 3, 17): "maledetta sia la terra per causa tua" così anche sarà liberata (cf Rm 8,21). Il Sacro Testo si riferisce espressamente all’ “aria” (cf Efes. 6,11), a "luoghi aridi” (Matteo 12,43) o al deserto dell'alto Egitto "come luogo dei demoni" (Tb. 8, 3). 113. Dove si incontrano i demoni oggi? I demoni hanno oggi due luoghi di tormento: essi stanno nell’inferno a causa della loro ribellione contro Dio; o vanno sulla terra "in cerca di chi divorare" (1Pd. 5,8), in quanto possono ancora perseguire "la discendenza della donna" (Apoc. 12,17) e per setacciare come il frumento i cristiani. 114. Sarebbe possibile ai demoni influenzare le stelle e potrebbero anche influenzare gli uomini tramite il mondo fisico? Certamente. Dio affidò il governo di questo mondo fisico alle cure degli Angeli. Nulla ci preferisce diventare di quelle aree che un Angelo ricevette per amministrare prima della caduta rimasero sue anche dopo la caduta. Questo significa che il corrispondente Angelo caduto usa queste potenze per il male dell'uomo e contro la glorificazione di Dio. Questo significa in primo luogo, come insegna San Tommaso: "idee Monique sono avvinti da vari generi di pietre, erbe, vegetali, animali, versi e riti, non come gli animali, per gli alimenti, ma come spirito (secondo l'insegnamento di Sant'Agostino nella Città di Dio, XXI, 6), a sapere, in quanto tali cose sono state esibite loro come segno d’onore divino che per desiderio. Così pensarono anche diversi santi dottori posteriori a lui. Segue in secondo luogo: l'influenza di costellazioni di stelle sull'uomo nella quale gli oroscopi pretendono basarsi, può avere una causa fisica e può anche essere una causa spirituale. Ma tali influenze giammai paralizzano la libera volontà dell'uomo, neanche determinano le sue decisioni, a tal punto che non è responsabile di quello che fa. 115. Cosa può fare il diavolo nella natura? Come gli Angeli custodiscono l'universo, così il diavolo ha il potere naturale di interferire nel mondo fisico e organico e il "la sua azione" può causare "gravi danni di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica" (Cat. 395). "Il cardinale Lepicier afferma che praticamente si può dire che non c'è fenomeno nel mondo che non possa essere realizzato in un modo o in un altro dagli Angeli. Subito dopo dai demoni (nel Mondo Invisibile, 74. 75).

E non lo fanno di rado, provocando tempeste, cataclismi, incendi e altri disastri, come anche le apparizioni fantasmagoriche, rumori infernali e perturbazioni di ogni ordine". Poco prima scrivono gli stessi autori: "sono i famosi demoni buffoni che fanno sciogliere il burro, serrare il latte delle mucche, scatenare sciami di vespe o api, ecc. per far perdere la pazienza agli uomini e farli bestemmiare e imprecare. 2. L’influenza del diavolo sull'uomo 116. I demoni sono contro di noi? I demoni sono contro Dio e contro tutto il suo piano d'amore e di misericordia verso tutte le sue creature; perché non lo possono offendere direttamente e allora tentano di ottenere lo indirettamente: il drago "si irritò contro la Donna, e andò a fare guerra al resto della sua discendenza, a quelli che osservano i comandamenti di Dio e hanno la testimonianza di Gesù” e Gesù disse a Pietro: “Simone, Simone, ecco che Satana vi reclamò per setacciarvi come il grano”. San Pietro ammonisce tutti: “Siate sobri e vigili, il vostro avversario il diavolo vi circonda come un leone che ruggisce, cercando chi divorare” (1 Pd. 5,8). E San Paolo spiega agli Efesini: “Non è contro uomini di carne che dobbiamo lottare ma contro principati e potestà, contro principi di questo mondotenebroso, contro le forze spirituali del male (disperse) nell’aria” (Ef. 6,12). Di questo insegnamento la Chiesa è fedele fino ad oggi (Cf. sopra n.2). 117. Cosa vogliono fare contro di noi i demoni? Tutti i demoni vogliono essere come Dio: “Salirei… e tornerei uguale all’Altissimo”. I demoni vogliono essere adorati e da noi onorati il più possibile ma ciò può essere dato solo da Dio! Come l’uomo normalmente non inverte la gerarchia, dando al servo ciò che appartiene al Signore, i demoni tentano di ottenere questo attraverso l’inganno, bugie, pressione, promesse e qualsiasi altro mezzo che possa favorire il raggiungimento dei loro scopi. Essi ci attraggono con le “offerte” del mondo, o opprimono con le pressioni. Essi stimolano i desideri della carne per un piacere disordinato o seducono il nostro “ego” all’orgoglio, alla gelosia o diffidenza. Essi ci tentano durante tutta la nostra vita, ma particolarmente alla fine, come ci insegna la Chiesa con il Concilio di Trento. 118. Come i demoni vogliono portarci al desiderio di essere come Dio? Essi tentano di arrivare a questo fine con qualunque mezzo, per il “bene” o per il “male”: per il bene ci seducono o “comprano” la nostra anima attraverso le migliori e più attraenti offerte (come a Gesù nel deserto, cf mt 4,3.6.9), promettono il meglio di questo mondo (onore e ricchezza) e danno anche quello che possono come la salute del corpo o successo nella vita (carriera, posizione, denaro) affinché possiamo dilettarci in “tutto” possedere “tutto” essere “tutto” (cf genesi 3,6 e l.Giobbe 2,16). Essi sanno che quelli che vivono secondo il criterio del mondo si dimenticano facilmente di Dio e della vita futura (cf Luca 12,16-21). Gesù però dice a questo riguardo: “cosa servirà all’uomo guadagnare il mondo intero, se viene a pregiudicare la sua vita?” (Matteo 16,26) e ancora: ”non temete quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima, prima temete quelli che possono precipitare l’anima e il corpo nella genna” (Matteo 10,28). Essi d’altro lato, “a fin di male” disturbano la vita dell’uomo, distruggono quello che hanno fatto, provocano inimicizie, causano malattie affinché perdano la fiducia nella bontà di Dio e alla fine perdano l’amore e la fede in Dio e si allontanino dalla vera religione e dalla Chiesa.

119. Come si deve capire che il diavolo si presenta come un angelo di luce? Lui vuole arrivare al suo obiettivo, ossia, separarci dall’unione con Dio, a tutti i costi. Per raggiungerlo, una volta che non ha successo con gli uomini di buona volontà, seducendoli direttamente verso il male e il peccato, egli tenta sotto un’altra forma: “si veste come angelo” (cf 2 Corinzi 11,14), ispirandoli verso il bene, affinché dopo guadagnino la sua fiducia e così sedurlo al male per eccesso di opere pie, per mancanza di misura nelle attività o fiacchendolo nel bene. Il diavolo non esita ad accompagnare l’uomo (da una certa distanza) nel suo cammino del bene e tenta di raggiungere il suo obiettivo facendolo desistere o allontanarlo, almeno da un bene maggiore! Il diavolo sa che l’uomo può peccare per difetto (non praticando la virtù) o per eccesso (esagerando nella pratica della virtù, in modo che smetta di essere vera virtù). L’attività generale del diavolo come seduttore e ingannatore si concretizza a volte nell’apparire come “un angelo di luce”. L’aspetto più ingannevole dell’angelo di luce è il seguente, egli stimola fortemente verso atti religiosi, ma oscura il loro oggetto che è Dio, deviandolo da Lui! Suggerisce il raziocinio: e “il sacrificio vale più dell’obbedienza” che è esattamente il contrario di quello che dice Dio nelle Sacre Scritture. Vediamo alcuni esempi: il diavolo dà a qualcuno tanta volontà di pregare che, con il tempo, passa a pregare solamente secondo i propri sentimenti (ego e proprio piacere) e non più come la Mamma, la Chiesa, insegna e orienta i suoi figli. Insiste tanto nel suo piacere, che si distoglie dal suo dovere verso i suoi familiari e rovina la pace in famiglia, potendo anche impazzire. - il diavolo incita l'uomo zelante a digiunare e a far penitenza più della norma comune, di modo che lui non veda di una necessità di resistere a pensieri d'orgoglio. Come: che lui è migliore degli altri, o anche che il mondo fisico e carnale è male (di conseguenza, crede ancora nell'Immacolata Concezione della Santissima Vergine, ma non più tanto nell'Incarnazione reale del Figlio di Dio, Gesù Cristo e, infine dubita della necessità di ricevere il Corpo Eucaristico di Cristo, perché qualcosa di questo mondo materiale). - Il diavolo illumina l'uomo pietoso con tante idee profonde e sante sul valore di una pratica di pietà, che l'uomo attribuisce ad essa più valore che ai sacramenti e di fronte alla scelta, preferisce prima metterle in atto anziché partecipare alla santa messa. - Il diavolo accompagna l'uomo con fenomeni straordinari, di modo che di questa stessa persona o anche altre credono che Dio sia presente; dopo, una volta che si crede in questa manifestazione, il diavolo li guida del cammino contro Dio, allontanandoli dalla vita della Chiesa perché essi si considerano di una maggiore santità riguardo ai responsabili della Chiesa e per le proprie pratiche di pietà; così si finisce per fondare una propria religione, ossia, una setta. - Il diavolo suggerisce l'uomo di aiutare il prossimo, in modo esagerato, a tal punto da tralasciare la preghiera, andare a messa... (eresia dell'attivismo). 120. Sino a che punto il diavolo può esercitare influenza su di noi? Il diavolo non ha il potere di obbligare gli uomini a fare o non fare qualcosa; egli suggerisce appena, propone, persuade. Per questo, egli può agire nelle funzioni della vita vegetativa (ad esempio influenzare il nostro cuore, o il sistema nervoso, o rubare il sonno): egli può agire sulla vita sensitiva, perché questa dipende dagli organi corporali (ad esempio egli può alterare i rumori e produrre immagini interne pericolose o immagini negli occhi, o nella fantasia.

Può esercitare passioni che, a loro volta, possono cambiare la volontà e assoggettati alla sua intenzione). Pertanto il diavolo non può esercitare influenza diretta sulla volontà dell'uomo, ma può, per le sue azioni sulla sensibilità, la memoria e l'immaginazione, influenzarlo, persuaderlo e così sedurlo come fece con Eva del paradiso. 121. Le malattie tutte vengono dal diavolo? Malattia è un disordine, che in caso estremo porta alla morte, ma la morte è conseguenza del peccato. Per questo, domandarono i discepoli di Gesù davanti ad un cieco di nascita: "Rabbi, chi peccò, costui o i suoi padri perché nascesse cieco?" (Giovanni 9,2). Come diavolo non sta dietro a ogni peccato, così non sta dietro a ogni malattia. Ci sono malattie causate dal diavolo, come il caso di Giobbe(cf Giobbe 2,3-10), ma anche per causa dell'uomo (cf 1 Cor. 11,30), per motivi di privazioni, da purificazione passiva e da santificazione dell’uomo, o per la glorificazione maggiore di Dio. 122. Per il fatto che i demoni tentarono di ingannare gli uomini, significa che essi non hanno potere assoluto su di noi? San Paolo ci tranquillizza: "Dio è fedele, il quale non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; prima con la tentazione liberale forze necessarie per sopportarle e uscirne" (1 Cor. 10,13). Dio è l'unico essere infinito, illimitato e sempre più forte di qualsiasi altra creatura. Il potere dei demoni è limitato: - per la loro propria natura (o per il grado di loro poteri, secondo i cori) - per la funzione particolare di ogni demonio (ad esempio alcuni combattono la devozione a Nostra Signora, altri all'Eucaristia, mentre altri lottano contro l'obbedienza al Papa ecc. (questo è risaputo dalle esperienze degli esorcisti) e finalmente: - per il permesso di vino (cf Cat. 395). 123. Fino a che punto il diavolo riesce a imprigionarci? I demoni si avvicinano agli uomini nei seguenti modi: indiretto: - ordinariamente: dalle tentazioni (a) - straordinariamente: dalle infestazioni locali (b) diretto: - esterne: dalle infestazioni personali o ossessioni (c) - interne: dalla possessione (d) in seguito spiegheremo come avvengono tali manifestazioni. 124. Possiamo credere che dietro ogni tentazione di incontri un diavolo? La tentazione è la forma ordinaria d'agire dei demoni sull'uomo provocando l'avversione a Dio e l'azione contro la volontà e i comandamenti di Dio. Però non si deve temere che, dietro ogni tentazione, s’incontri un diavolo; poiché molte tentazioni sono stimolati dal "mondo" e da noi stessi ossia per la "carne".

125. Abbiamo un demonio permanente al nostro fianco durante tutta la nostra vita come abbiamo un Santo Angelo Custode? Si potrebbe pensare a questa possibilità considerando il tempo durante il quale certe persone lottano contro le tentazioni. Manca però nella Rivelazione una comprovazione e tuttavia i testimoni della tradizione non sono unanimi quanto a questo. Intanto, la logica indica il contrario: l'inquietudine dei demoni non permette loro di restare una vita umana intera "limitati" appena a un determinato uomo. 126b cosa significa infestazione locale? L'infestazione locale "consiste in un'attività perturbatrice che il demonio esercita direttamente sulla natura inanimata (regno minerale, elementi atmosferici, ecc.) e in natura animata inferiore (regno vegetale e regno animale), e anche sui lunghi, cercando di questo modo di attrarre indirettamente l'uomo, sempre in modo malefico". 127. Quali sono i segni di una infestazione diabolica? Si può parlare di una infestazione diabolica, quando si osserva, di forma repentina, violenta e persistente, ripetuta in casa o in altri luoghi, "oggetti che volano o si spostano da un posto all'altro, suoni strani o fastidiosi (passi, pietre lanciate contro i vetri o sui tetti, guaiti, grida, risate): sensazione di presenze invisibili, sensazione di pericoli inesistenti, ecc.; disturbi visibili, strani e repentini che si verificano nel mondo vegetale e animale (alberi o piantagioni che all'improvviso seccano, malattie sconosciute negli animali, piaghe ecc.). Certi fenomeni o calamità di forma e strutture naturali (tempeste, terremoti e altri cataclismi, incendi, disastri ecc.) possono avere ugualmente il demonio come autore; sennò unico e diretto (come nella possessione), al pieno di forma parziale e indiretta. Per esempio, il raggio che cadde dal cielo e distrusse i pastori e le pecore dei figli di Giobbe, come il vento del deserto fece cadere la casa dei suoi figli, schiacciandoli sotto le rovine, furono suscitati da Satana; (Giobbe 1,16-19)... Molte volte, tali manifestazioni accadono in concomitanza con casi di infestazioni personali o di possessione diabolica". 128c. Cosa significa "infestazione personale" o ossessione? "L'infestazione personale è una perturbazione che il demonio esercita su di una persona umana direttamente, senza impedirgli l'uso dell'intelligenza o della libera volontà. È talvolta il più frequente dei tre tipi di attività malefiche straordinarie. Infestazione personale può essere esterna (o fisica) o interna (o psicologica). Nell'infestazione esterna o fisica il demonio agisce sui nostri sensi; nella vista provocando apparizioni seduttrici o, al contrario spaventose; nell'udito facendo sentire rumori, parole o canzoni oscene, bestemmie, inviti, gratificandoli o minacciandoli; nel tatto, con sensazioni provocanti, abbracci, movimenti carnali, oppure dolori, malattie ecc.

L'infestazione interna o psicologica, consiste in suggestioni violente e tenaci; idee fisse, immagini espressive, movimenti profondi di emotività e di passione, come per esempio disgusto, amarezza, risentimento, odio, angoscia, disperazione. Molti esempi biblici testimoniano l'infestazione diabolica, come nella vita di re Saul (cf 1 Sm. 16, 14-23) o nelle malattie di origine demoniaca come negli episodi del bambino epilettico, del muto (cf Matteo 9, 32), del cieco (cf Matteo 12,22). 129. Quando può dirsi che esiste un'infestazione demoniaca? Molte delle manifestazioni sopra descritte possono non essere esclusivamente infestazione demoniache, o solamente le anomalie di ordine psichico (illusioni, allucinazioni, deliri). La Chiesa raccomanda che si faccia per primo un attento esame medico, applicando tutti i mezzi possibili nel campo delle scienze naturali. Non ottenendo una spiegazione o miglioramento della persona che soffre, e una volta verificato che si presentano i segnali soprannaturali richiesti, le autorità ecclesiastiche sono disposte ad accettare il fatto della presenza di influenza del maligno. 130. Cosa si intende per possessione? Per "possessione" si intende un "dominio che il demonio esercita direttamente sul corpo e indirettamente sull'anima di una persona. Questa si converte in uno strumento cieco, docile, fatalmente obbediente al potere perverso e dispotico del demonio". Solamente nel caso di angeli caduti possiamo parlare di "possessione", perché essi dominano l'uomo nel vero senso della parola. La forte influenza di Santi Angeli sugli uomini si chiama "unione", perché tale relazione si stabilisce per consenso e per amore reciproco. 131. Si può negare il fatto della "possessione"? È una realtà oppure no? I Vangeli ci narrano vari episodi di liberazioni di persone possedute: Marco 1,32-34; Matteo 8,16; Luca 4,40-41; Matteo 12,28; Luca 11,20; 13,32; Atti 16,16. In questi casi non dobbiamo pensare che Gesù, con gli Apostoli, semplicemente si siano adattati alla credenza del loro tempo. Oggi erroneamente alcuni vogliono interpretare tali fenomeni come "debolezze psicologiche", superstizioni o suggestioni. Intanto Gesù, poiché è Dio, sapeva quello che stava facendo.

Il Catechismo afferma chiaramente: "Gli esorcismi di Gesù liberavano gli uomini dal dominio dei demoni (cf Luca 8,26-39)." 132. Ci sono, ancora oggi, casi di persone possedute? I casi di possessione diminuirono con la venuta di Gesù e con la fondazione della Chiesa. Questo indica chiaramente l'efficacia di attuare i sacramenti sull'uomo. Intanto è notevole come il numero di persone possedute aumenta ai nostri giorni. Questo si deve all’apostasia della vera fede, al disprezzo per i sacramenti e all'abbandono della Chiesa cattolica. 133. Come si può identificare una persona posseduta? Una persona può essere considerata "posseduta" quando appaiono i seguenti sintomi: - la capacità di parlare lingue strane, - la facoltà di discernere e rivelare ciò che è distante e ignoto, - la dimostrazione di poteri che siano fuori dalla portata dell'età della persona e delle sue condizioni naturali. Ci sono ancora altri indizi, specialmente di ordine morale e spirituale, come ad esempio: - l'avversione veemente contro Dio, contro il nome di Gesù, contro Nostra Signora e i Santi, la Chiesa, la parola di Dio, e a tutto ciò che è sacro, benedetto e appartenente a Dio (riti, sacramenti, immagini sacre): - cambiamento di personalità, o della voce. 134. Quali sono le cause che portano una persona a essere posseduta? Ci sono varie cause della possessione demoniaca. Possiamo indicare: - le maledizioni e piaghe lanciate da persone che possono danneggiare chi è senza la dovuta difesa della grazia; - le pratiche di diverse forme di superstizioni, di magia e spiritismo; - le invocazioni e consacrazioni personali al demonio, o semplicemente alla permissività divina. 135. Che orientamenti dà la Chiesa affinché non cadiamo nelle "mani dei demoni"? La Chiesa mostra la sua preoccupazione a proteggere i suoi figli, poiché costantemente dà orientamenti chiari a rispetto delle: a) diverse forme di divinazione, b) della magia e c) dello spiritismo, affermando sempre che: a) tutte le forme di divinazione devono essere rifiutate - sia per il ricorso a Satana e ai demoni; - sia per evocazioni dei morti o altre pratiche che erroneamente pretendono di scoprire il futuro; - sia per consultare oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia; - o per l'interpretazione di presagi e della fortuna; - o, per fenomeni di visioni; - o anche per il ricorso a medium; Queste pratiche contraddicono l'onore e il rispetto che, uniti all'amorevole timore, dobbiamo esclusivamente a Dio (cf Cat. 2116) b) tutte le pratiche di magia o di feticci, con le quali la persona pretende di addomesticare i poteri occulti per collocarli al suo servizio e ottenere un potere soprannaturale sul prossimo -e anche che sia per dare a questo la salute - sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Queste pratiche sono ancora più deprecabili quando accompagnate da un'intenzione di pregiudicare gli altri, o quando ricorrono all'intervento dei demoni. Anche l'uso di amuleti è da condannare " (Cat. 2117). c) lo spiritismo implica frequentemente pratiche divinatorie o di magia. Per questo la Chiesa ammonisce i fedeli a non farlo. "Il ricorso ai cosiddetti rimedi tradizionali, non legittima né l'invocazione di poteri malefici, nemmeno l'esplorazione della credulità altrui". 136. Per quali motivi Dio può permettere una possessione diabolica? Dio può permettere una possessione diabolica - in qualche modo per manifestare la Sua gloria; - per provare le persone sante; - per punire i peccati; - per la salvezza delle anime col pericolo di non salvarsi (possessione espiatoria); - per l'istruzione della Chiesa sull'esistenza dei demoni e il potere che ha su di loro; - per obbligare demoni a confessare i misteri della fede, o le cause della sua condanna.

137. La persona posseduta è responsabile per tutto quello che fa nel periodo di crisi? San Tommaso spiega: i demoni "impressionano le facoltà legate ai nostri organi... ma questo non raggiunge l'aridità, perché la volontà né nel suo esercizio, ne nel suo oggetto dipende da un organo corporale" di conseguenza, almeno la volontà della persona posseduta rimane libera. Però, quando una possessione si manifesta, la persona "non è moralmente responsabile dei suoi atti, nonostante la priorità, dal momento che non hanno piena coscienza di loro, non esiste collaborazione della loro volontà". 138. Ha ancora un'influenza diabolica maggiore di quella che c’è nei posseduti? Ci sono persone che si consegnano liberamente al diavolo, ossia fanno un "patto", una "consacrazione", nel senso improprio del termine, poiché il demonio non ha nulla di sacro. In questo caso, lui realmente prende e possiede la persona, determinando la direzione della sua vita, o anche delle sue azioni. III. LA DIFESA CONTRO IL DEMONIO 139. Sarà che siamo senza difesa davanti a questo serpente ingannatore? Nostro Signore ci avvertì riguardo alla facoltà di scappare da tali inganni quando disse: "Dai loro frutti li riconoscerete" (Matteo 7, 16-20). E quali sono i frutti buoni che dobbiamo cercare o aspettare? I frutti che vengono da Dio, che apparvero nella vita di Nostra Signora o dei Santi e degli Angeli. Il frutto di Dio è la carità che cerca il bene degli altri e, in primo luogo la maggior gloria del Signore, la carità che fa sì che "l’ego" sparisca, tanto quanto la perfezione cresce, secondo la parola di San Giovanni Battista:"Importa che Lui cresca e che io diminuisca" (Gb. 3, 30). Così anche l'esempio del Santo Angelo, che è un umile; si cala e accetta la sofferenza. Il frutto del diavolo è l'esaltazione dell'ego, consiglia la ricerca del proprio onore e Gloria, la ricerca della "libertà" e dell'indipendenza, la ricerca del paradiso qui sulla terra; o della luce senza la croce. Il diavolo mette l’ego al centro, è vanitoso, parla di sé e fugge dal dolore. Sant'Agostino formulò la famosa massima: "Due amori fondarono, poi due città: orientata a conoscere l'amor proprio portato al disprezzo a Dio, quella terrena; orientata all'amore a Dio, portata al disprezzo di sé stesso, quella celestiale." 140. Ci sono criteri per discernere se la persona è sotto l'influenza dell'angelo buono o dell'angelo cattivo? In seguito alla ricca esperienza attraverso i secoli, la Chiesa ci può indicare molti criteri che ci permettono di giudicare la presenza di poteri spirituali buoni e cattivi. L'influenza degli angeli buoni e cattivi deve essere identificata in base all'osservazione dell'intelletto e della volontà dell'uomo. Quando all'intelletto umano: - gli angeli buoni portano la verità, la sincerità, la chiarezza, la dolcezza, la discrezione e l'umiltà. - Gli angeli cattivi istigano curiosità, falsità, angoscia e agitazione, timore (come l'ostinazione dei fanatici) indiscrezione, superbia e vanità.

Quanto alla volontà dell'uomo: - gli angeli buoni portano pace, fiducia, prontezza e obbedienza, intenzione retta, amore disinteressato, abnegazione di sé stesso con sincerità, verità e semplicità nella condotta, libertà di spirito e ansia di imitare Cristo. - gli angeli cattivi istigano la volontà dell'uomo alla falsa umiltà, mancanza di fiducia e alla disperazione, alla disobbedienza, all'impazienza, a passioni senza controllo; all'attaccamento alle cose terrene, all'ipocrisia, alla simulazione e al fanatismo. 141. Dobbiamo aver paura dei demoni, una volta che, secondo la natura, uno solo di essi è più forte di tutti gli uomini messi insieme? Non dobbiamo aver paura dei demoni. Specialmente se abbiamo timore e amore verso Dio "Non ti inquietare con quelli che agiscono male... perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli"; nonostante Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il Suo regno in Gesù Cristo, e nonostante la sua azione causi gravi danni-di natura spirituale e, indirettamente anche di natura fisica- per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla Divina Provvidenza che, con vigore e dolcezza, dirige la storia dell'uomo e del mondo" (Cat. 395). Gesù mostrò che ha più potere del demonio quando fu da lui tentato e quando li cacciava dai posseduti. E gli trasmise questo potere agli apostoli e, di fatto, mostrarono tale potere (cf 16,16 seg.) 142. I demoni ancora servono a Dio? I demoni non hanno potere su di noi, all’infuori di quello che Dio permette loro (cf Gb. 1); essi a disco non "affinché si compiano le parole di Dio" (Apocalisse 17,17), e così si può dire che sotto una certa forma essi servono a Dio, Gesù comanda gli spiriti impuri, essi Gli obbediscono. Per lo stesso motivo, la Chiesa condannò varie volte dottrine che supervalorizzavano l'influenza del diavolo. 143. Come possiamo proteggerci contro gli attacchi di Dio permette che il diavolo lanci contro di noi? San Paolo ci esorta: "i desideri dell'armatura di Dio, affinché possiate resistere agli attacchi del demonio" (Ef 6,11)! Quali sono queste "armature"? a) La grazia che santifica tramite i sacramenti. La prima e più potente protezione contro gli attacchi del diavolo è la nostra unione con Dio, nello stato di grazia, Gesù venne per liberarci dal nemico (cf Matteo 12,28 e Luca 11,20). Nostra Signora non poteva essere vinta da diavolo perché era totalmente unita a Dio (sin dalla sua Immacolata Concezione). Così la nostra prima e più perfetta protezione contro il diavolo è l'unione con Dio, che raggiungiamo per il ricevimento dei sacramenti. b) La fede. La nostra protezione consiste, secondo San Paolo, nel compimento del nostro dovere, nella vigilanza, nella verità e nella giustizia, nella prontezza per annunciare il Vangelo della pace. Ma, soprattutto, ci dice: "Abbracciai lo scudo della fede, con il quale possiate spegnere tutti i giavellotti infiammati del "maligno" (cf Ef. Lei, 13-17). San Pietro raccomanda: "Siate sobri e vigili… resistetegli (al demonio) forti della fede" (1 Pd. 5,8 seg.) c) Il sangue di Cristo. Il popolo d'Israele in Egitto fu protetto dal "Sangue dell'Agnello" dove fu collocato davanti alle porte delle case (Esodo 2,22).

E anche l'Apocalisse indica: "questi vinsero per causa del Sangue dell'Agnello. Disprezzarono la vita per accettare la morte" (Apocalisse 12,11). L’adorazione del Preziosissimo Sangue di Gesù e la sua offerta a Dio Padre è certamente una grande protezione. d) Il sacramento della confessione. Si deve cercare frequentemente il sacramento della confessione. Il ricevimento del sacramento della penitenza libera le anime dal raggiungimento dei demoni, già all'inizio della sua iniziativa o nelle tentazioni, poiché la confessione frequente fu "introdotta per ispirazione dello Spirito Santo", come dice Papa Pio XII. Il motivo è che il diavolo fugge dalla luce (cf Gb. 3,20) e quando l'anima, passando dalle tenebre alla luce, confessa i suoi peccati e riceve una direttiva spirituale, diventa fortemente armata contro gli attacchi dei demoni o contro le tentazioni. Questo già lo sapevano e praticavano i Padri del deserto e fu poi raccomandato da Sant'Ignazio di Loyola. "La crocifissione è molto più forte che un esorcismo". e) Consacrazioni. Altro mezzo di protezione è consacrarsi a Dio, o ai suoi santi. Per la consacrazione offriamo tutti i nostri diritti. E così ci consegniamo al Sacro Cuore di Gesù o alla Vergine Santissima come Immacolata (cf Genesi 3,15) e Regina del cielo (dei Santi Angeli) e della terra (degli uomini). Consacrandoci ai Santi ci uniamo a loro più intimamente, affidandoci alla loro speciale guida e protezione. San Giuseppe protesse Gesù quando fu inseguito e Dio e niente gli rifiuta, essendo invocato come "terrore dei demoni". Così come ai santi angeli, specialmente a San Michele e all'Angelo Custode: la loro forza contro i diavoli diventa nostra e, grazie alla loro protezione il diavolo non può causarci nessun male, finché restiamo fedeli. Di fatto, la forza di un angelo più semplice è più grande di quella di un diavolo più potente, perché i Santi Angeli godono dell'amicizia di Dio e dell'unione con Lui, ecco perché li fa più eccellenti degli altri. f) Preghiera e vigilanza. Dobbiamo vigilare e pregare, resistere e confidare nella potente presenza di Dio, senza la quale non otteniamo nulla (cf Gb. 15,5). L'innovazione del nome di Gesù e del nome di Maria Santissima possiedono potere di esorcismo. Aiutano anche: la preghiera frequente e costante; l'invocazione dei misteri della nostra fede, recitando ad esempio il Credo; la Litania al Preziosissimo Sangue; la devozione alle Cinque Piaghe del Signore ecc.

Più che per il desiderio e per l'amore di scure, siamo liberi dal male. Vivere nella presenza di Dio, conservandoci fedeli a tale unione stabilita e fortificata da ogni sacramento ricevuto e dalle consacrazioni rinnovate. Per la preghiera amorosa a Dio conserviamo le porte e finestre della "nostra casa" chiuse, dal quale il Signore, tramite i sacramenti, cacciò il demonio che aveva preso possesso. Il demonio difficilmente potrà ritornare (cf Luca 11,22). La preghiera è più forte quando è accompagnata dal digiuno (cf Matteo 17,20). g) I sacramenti. Non solo noi, ma anche tutto il nostro ambiente deve essere consacrato a Dio dalle benedizioni della Chiesa. Le nostre case devono essere benedette e ornate con sante immagini, i luoghi di lavoro e l'auto, i nostri rosari e le medaglie specialmente la medaglia miracolosa di Nostra Signora e di San Benedetto che portiamo con noi. Dio agisce per mezzo degli oggetti benedetti dalla Chiesa di modo che essi diventino terribili contro i demoni, come il fuoco, e per questo essi fuggono. Di particolare importanza sono le reliquie dei santi, l'acqua benedetta che i demoni evitano e fuggono e la benedizione sacerdotale. h) Il segno della croce. Questo segno è, per natura, esorcista. Si raccomanda di non perdere l'uso di fare il segno della croce, assieme all’uso dell'acqua benedetta, accrescendo le parole significative: "Per il segno ┼ della Santa Croce, liberaci Dio ┼ Nostro Signore, dei nostri ┼ nemici. In nome del Padre, e del Figlio ┼ e dello Spirito Santo. Amen" 144. In casi gravi come la possessione, la Chiesa ci dà ancora altri mezzi? In casi di possessione, la chiesa recita un Rito di Esorcismo. Si parla di esorcismo, che è un sacramento della Chiesa "quando la chiesa esige, pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto siano protetti contro l'influenza del maligno e sottratti al suo dominio". 145. È prudente recitare un esorcismo su una persona? Prima di permettere un esorcismo, la Chiesa raccomanda che la persona sia esaminata con tutti i mezzi possibili. Tutte le cause possibili del suo presente stato devono essere eliminate. Se il fenomeno dovesse continuare a ripresentarsi, si deve riferire tutto al vescovo del luogo che darà autorizzazione a un sacerdote di scienza, prudenza, pietà e di vita integerrima, a procedere all'esorcismo.

146. La Chiesa non è troppo rigida nell'applicazione dell'esorcismo, dal momento che si possono aiutare persone con grandi sofferenze? La Chiesa riserva molto rigidamente l'autorizzazione all'esorcismo solamente alle persone realmente possedute per tre motivi: - sarebbe un'inversione di valori esorcizzare chi non è posseduto (cf. Cat 1673); - è indegno usare un Rituale Sacro solennemente senza che si configuri della situazione che lo esige; - la tradizione della Chiesa già sperimentò che "non avverrebbe senza inconvenienti gravi esorcizzare, sotto semplici apparenze di possessione, malati mentali" (Monsignor Marquart). "L'esorcismo, per la forte impressione che causa, può colpire sfavorevolmente il sistema nervoso già perturbato e finire di rovinarlo". Intanto, dice un autore contemporaneo,: "l'esorcismo è molto raro, ma è reale". 147. Si può recitare l'esorcismo semplicemente come una preghiera molto forte? L'esorcismo è un rituale, e pertanto più che una semplice preghiera. La Chiesa lo conosce sotto due forme; una forma semplice, in cui l'esorcismo è praticato durante la celebrazione del battesimo. La forma solenne, chiamata "grande esorcismo, può essere praticata solamente da un sacerdote, con il permesso del vescovo" (Cat. 1673). L'autorità universale della Chiesa volle riservare questo rito ai vescovi, e ai sacerdoti ai quali si dà la dovuta autorizzazione per ogni caso individualmente. Questa autorizzazione non può essere data a laici, nemmeno a gruppi di preghiera. Compete loro supplicare a Dio la protezione davanti al nemico. IV. L'UOMO DINANZI AI SANTI ANGELI 1. La vera devozione ai Santi Angeli 148. La devozione ai Santi Angeli è gradita a Dio? Secondo la parola dell'Esodo 23, 20-22 ("Invierò un angelo davanti a te… ascolta quello che ti dice. Non resistergli...") la devozione ai santi angeli non solamente è gradita a Dio, ma di Lui la desidera e l'aspetta da noi. Fu praticata già dal patriarca Giacobbe (cf Gn. 48,16) e continuata dalla Chiesa fino ai nostri giorni nel culto liturgico, come nella vita di molti Santi e nella preghiera personale di ogni fedele. 149. Qual è il senso della devozione ai Santi Angeli? La devozione ai Santi Angeli: - è la confessione di fede in questi spiriti celesti; creature fedeli a Dio che con la loro forma di vita sono i nostri modelli, e senti e ausiliari nel nostro cammino per il cielo; - è l'espressione della nostra fiducia nel loro aiuto come ausiliari inviati da Dio (cf Ebrei 1,14) e del nostro desiderio di ricevere il loro potente appoggio, sia nella lotta contro peccato e contro le tentazioni, sia nello sforzo quotidiano alla conquista delle virtù necessarie per poter corrispondere alla volontà di Dio nei nostri riguardi; - è avere amore e gratitudine verso quelli che ci circondano e ci proteggono costantemente da molti pericoli, ci ispirano buoni consigli, illuminano i nostri pensieri, suggeriscono atti di carità, ci incoraggiano nelle difficoltà, restano fedelmente presenti in tutti i momenti della nostra vita, non abbandoniamoli mai, anche nell'ora più decisiva, l'ora della morte. 150. Costa molto ricevere l'aiuto dei Santi Angeli? I Santi Angeli obbediscono prontamente alla volontà di Dio. Essi ricevettero già da Dio la missione di stare sempre con noi. Per questo non è difficile ricevere il loro aiuto. Sono qui, come l'aria: se apriamo la finestra lui entra. Appena noi ci dirigiamo verso di loro, già ci aiuteranno in conformità con la volontà di Dio nei nostri riguardi. Quanto maggiore è la familiarità con loro, più facilmente ci serviranno, bastando un'intenzione o una giaculatoria.

151. Quali sono le forme di devozione che la chiesa ci offre? La Chiesa conosce, già dai primi secoli, varie forme di devozione ai Santi Angeli. In essa si possono distinguere le seguenti: a) Pratiche nell'ambito della Chiesa universale o almeno in gran parte di essa: - la dedicazione di Chiese ai Santi Angeli, principalmente a San Michele; - la commemorazione speciale dei Santi Angeli il martedì; - l'esposizione di immagini di Angeli; - la scelta dei Santi Angeli come patroni di città e nazioni; - la preghiera dell'Angelus, tre volte al giorno; - la preghiera a San Michele e al Santo Angelo custode; b) Pratiche particolari di Chiese e comunità: - associazioni di fedeli e Confraternite (ad esempio di San Michele o degli Angeli Custodi, e di varie congregazioni religiose come la Congregazione Delle Sorelle Angeliche di San Paolo o la Congregazione Dei Santi Angeli Custodi); - la celebrazione della festa dell'Angelo del Portogallo; la festa dell'apparizione di San Michele sul monte Gargano, Italia, della festa di Santa Maria degli Angeli in Assisi (giorno 2 agosto) ecc. - diverse preghiere (litanie, rosari, novene) in onore dei Santi Angeli; - atti di consacrazione agli angeli in diverse diocesi e congregazioni religiose; - in unione con essi nell’adorazione (come nella recita di Santo, Santo, Santo); - la devozione al Signore nell'Orto di Ulivi, imitando così in un certo modo, l'angelo che lo fortificò; - l'offerta della Santa Messa e Comunione in onore dei Santi Angeli, fatti da alcuni Santi o persone con fama di santità. 152. La devozione ai Santi Angeli non ci allontana da Cristo e da Dio? La Chiesa ci insegna nel Prefazio degli angeli "… è nostro dovere darvi la Gloria... e non smettere di lodarvi nei vostri Angeli e Arcangeli. Poiché è a voi che glorifichiamo, a lodare gli angeli che creaste." Inoltre è un teologo afferma: "Non dimentichiamo, infine, che onorarli è onorare il proprio Dio, di cui essi sono i rappresentanti sulla terra, e ci uniamo molte volte l loro per meglio glorificare Dio". 153. Ci sono forme esagerate di devozione agli angeli? Quasi sempre quando un angelo si manifesta, la Sacra Scrittura descrive come l'uomo si inchina davanti alla grandezza maestosa dell'Angelo, sforzandosi per prostrarsi davanti a lui e adorarlo. Così scrive San Giovanni: "Mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma lui mi disse: "Non lo fare! Io sono un servo come te e i tuoi fratelli, possessori della testimonianza di Gesù. Adora solo Dio". In questo stesso limite nella devozione ai Santi Angeli la Chiesa vigila e insegna: gli Angeli possono essere venerati come esempi e modelli di santità, ma non si deve mai adorarli. L'adorazione è esclusivamente riservata a Dio, il Creatore di tutto. 154. I Santi Angeli meritano maggiore venerazione di tutti i Santi? Nostra Signora, Regina degli Angeli, merita più venerazione degli Angeli più alti. Dotata della missione sublime e della dignità di essere Madre del Figlio di Dio, Maria è per grazia di Dio innalzata dopo il Figlio al disopra di tutti gli angeli e uomini, come insegna il Concilio Vaticano II (LG 53 e 66). Partecipando di tutti i beni per il legame matrimoniale con Maria Santissima, si può dire che anche San Giuseppe meriti più onore e venerazione degli Angeli: "Nella realtà non si deve dubitare, la famiglia".  

Biblioteca Parrocchiale della M.S.M.A.

 
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