Lo Spirito Santo - Breve introduzione |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Ogni domenica, nella celebrazione della S. Messa proclamiamo nel Credo: "...credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita....". Ma si ha la consapevolezza di quello che si professa più o meno ad alta voce? La maggioranza dei cattolici, no: lo Spirito Santo rischia di diventare "un Dio dimenticato", con cui non si ha "confidenza" al pari del Padre e del Figlio. Rischiamo così di escludere dalla nostra vita la Terza Persona della SS. Trinità, che, al pari delle altre due, è presente nella storia della salvezza in modo altrettanto evidente e coinvolgente. Lo Spirito Santo è l'Amore del Padre e del Figlio. E' la Divina Carità che uscendo dalla sua intima dimora, si dona, si espande sul mondo intero e si infonde nel cuore degli uomini per elevarli a creature degne di arrivare a "possedere" il Paradiso. La Pentecoste, infatti, non è un manifestazione carismatica isolata, ma un evento che in realtà comincia col primo capitolo della Genesi ... ... e si chiuderà con gli ultimi versetti dell'Apocalisse. Ogni pagina della Sacra Scrittura porta l'impronta del S.Spirito, non solo come ispiratore di quelle parole, ma anche come protagonista di ogni manifestazione soprannaturale. Fin dalla creazione del mondo lo S.S. si manifesta come artefice di ordine e di unità, in mezzo al caos degli elementi primordiali: nelle acque aleggiava lo Spirito di Dio (Gn 1,2). E' sempre lo Spirito che guidava (e guida tuttora) i profeti. Gesù nasce sulla Terra proprio perché lo Spirito adombrò Maria, la piena di Grazia. Simeone annuncia la missione di Gesù e le sofferenze di Maria perché è ripieno di Spirito Santo così come accade ad Elisabetta, che saluta Maria con il "famoso" inno di lode (benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! Lc 1,42) e riconosce Maria come la "madre del mio Signore". Tutta la vita terrena di Gesù è poi guidata dallo Spirito, in unione al Padre. Il "Paraclito" viene poi riversato con abbondanza, cinquanta giorni dopo la Pasqua, sopra la Chiesa che, nata dal petto squarciato di Cristo, prende forma e vigore. Questa Chiesa, dopo duemila anni di storia e di peccati, non sarebbe ancora in piedi se veramente lo Spirito Santo non la guidasse e la santificasse con la sua potente azione. Non ci ha lasciato dunque orfani il nostro Gesù quando è salito al cielo, ma ci ha fatto il dono più grande che potevamo mai sperare di ottenere: un Consolatore che abita nei nostri cuori, sempre se rimaniamo in grazia di Dio. Il nostro corpo è infatti tempio dello Spirito Santo, lo stesso che farà nuovi i cieli e la terra: non facciamo fuggire via un ospite così "illustre" con i nostri peccati! Invochiamolo più spesso durante la nostra preghiera: lo Spirito ci sussurrerà le parole di lode e di supplica, e ci suggerirà cosa dobbiamo chiedere al Padre nel nome di Gesù, per intercessione di Maria. E la nostra preghiera-monologo sarà trasformata in un dialogo fecondo, in una preghiera di abbandono e di ascolto. La gente prega in modo sbagliato, chiede grazie materiali; pochi domandano il dono dello Spirito Santo. Ma quelli che lo ricevono, ricevono tutto! Lui solo può purificarci, ispirarci, fortificarci. E' Lui che ci conserva nella pace, nella serenità, nella gioia. E allora invochiamolo per noi, ma anche per tutti gli altri: egli verrà in ciascuno secondo la misura della nostra disponibilità e farà crescere in ciascuno i segni e i carismi della sua potenza al servizio della Chiesa e dei fratelli. Il Padre che è nei cieli non disdegnerà di effonderci il suo Spirito se noi, con tutto il cuore glielo chiederemo: "Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono" (Lc.11,11-13). O Spirito di Dio, guida le nostre vite SENZA LO SPIRITO SANTO, Dio è lontano, MA IN LUI, Dio è una sinergia indissolubile, il cosmo viene risollevato e geme nel travaglio del Regno, il Cristo risuscitato è vicino a noi, il Vangelo diventa potenza di vita, la Chiesa significa comunione trinitaria, l’autorità un servizio liberatore, la missione una Pentecoste, la liturgia un memoriale e un’anticipazione, l’agire umano viene deificato. Miriam (Amica della M.S.M.A.) |
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