San Michele protettore dei fedeli |
San Michele, difensore della Chiesa e della Francia, è anche il protettore generale di tutti i cristiani. Egli sta davanti al trono di Dio, dice la Scrittura; combatte, intercede per le anime e ottiene loro i soccorsi necessari. E' particolarmente nelle tentazioni che San Michele assiste le anime che lo invocano, scoprendo loro i tranelli del demonio e dando loro il coraggio di resistere. Se occorre, egli ordina anche a Satana di interrompere i suoi infernali attacchi. "Va, egli diceva una volta a Gedeone inviandolo contro i Madianiti, io combatterò per te". Così egli fa per noi, non solamente illuminando o dirigendo il nostro Angelo Custode, ma combattendo lui stesso, se vede il demonio prendere on sé, secondo il Vangelo, sette altri spiriti più forti e ritornare alla carica. Quando abbiamo la disgrazia di cadere nel peccato, San Michele ci aiuta ad ottenere il perdono delle nostre colpe e nel riscoprire la grazia di Dio. Come pure, la Chiesa vuole che il peccatore pentito si confessi colpevole a Dio ... ... prima di tutto, poi alla beata Vergine Maria ed a San Michele Arcangelo. Confiteor Deo omnipotenti, beatae Mariae sempre virgini, beato Michaeli arcangelo. Non è ragionevole, dice San Bernardo, che il proclamatore ed il difensore dell'Incarnazione rechi, per primo dopo Maria, ai piedi dell'Altissimo, i sospiri ed i gemiti dell'anima che vuole sottrarsi al giogo di Belzebù per abbracciare quello di Maria? E' per questo che, conclude San Bonaventura, San Michele circonda il peccatore, parla al suo cuore suscitando i rimorsi, conduce la sua anima al santo tribunale della penitenza, affinché essa sia lavata nel sangue dell'Agnello che si è immolato per cancellare i peccati del mondo. E' allora che occorre di nuovo risuonare i cieli di quella efficace supplica che l'apostolo San Giovanni intese un giorno: perdonate, Signore, perdonate, voi che aprite il libro e rompete i sigilli. San Michele, dice a sua volta Sant'Alfonso dei Liguori, ama così ardentemente le anime che egli tocca, con diversi mezzi, di guidarli alla penitenza, unica via per ritornare alla grazia, se le vede esposte ad essere precipitate nell'inferno. Egli aggiunge che il generoso Arcangelo si presta anche in qualche modo come cauzione per il peccatore, supplicando il Signore di non colpire l'anima colpevole, e promettendo di portarla al pentimento e poi alla pratica della virtù.Lo stesso santo dottore dice ancora, dopo San Brunone da Segni, che tocca a questo glorioso Principe della milizia celeste di dare ad ogni anima sulla terra il suo Angelo custode, e ci impegna nel considerare quanto gli siamo debitori a questo titolo. "Siccome San Michele, egli continua, è la luce e la guida di tutti gli Angeli, che sono suoi inferiori, è lui che dirige i nostri Angeli Custodi, insegnando loro il modo migliore per guidarci e difenderci dai nostri nemici. Quando dunque noi vediamo una persona cui i suoi vizi conducono alla sua perdita, o che ci perseguita, noi faremo benissimo pregare San Michele di indicare all'Angelo Custode di questa persona il miglior modo di illuminarlo, affinché si corregga o che smetta di perseguitarci". Una verità secolare ed incontestabile che trovo affermata negli scritti di tutti i santi Padri, e di cui ho potuto constatare i felici effetti, dice San Francesco di Sales, è che San Michele ha ricevuto da Dio il dono particolare e ben meritato di toccare i cuori dei peccatori più induriti, di ispirare loro un pentimento sincero e di portarli ad una salutare penitenza. Una pia cerimonia, in uso nella Chiesa del Medio Evo, ci mostra anche quale fede, quale fiducia, i cristiani hanno sempre avute nella protezione di San Michele. "Il peccatore, riporta un autore, dopo essere stato riconciliato con Dio, è condotto ai piedi dell'immagine di San Michele dal rappresentante del Signore. Là, dopo aver recitato una preghiera in onore del Principe delle celesti falangi, il ministro di Dio prende la spada fiammeggiante dell'Arcangelo, e la fa riposare sulla testa del trasgressore della sacra legge, per significare che il demonio è detronizzato, atterrato, che è realmente cacciato da quest'anima contrita ed umiliata, e che, per il fatto stesso, San Michele ne diventa il possessore, il padrone legittimo". E' soprattutto un momento, l'ultima ora della nostra esistenza quaggiù, in cui San Michele prende sotto la sua onnipotente salvaguardia le anime pie e fedeli. In quel terribile momento, Satana, raddoppiando di rabbia contro l'anima la cui sorte è pronta a decidersi, dispiega tutte le sue astuzie, tutte le risorse della sua malizia e del suo odio, per strappare a Gesù il prezzo del suo sangue, per strappare a Dio l'anima che sta per salire in cielo. Ma San Michele non abbandona il cristiano sul suo letto di morte. Egli mette in fuga i demoni, riporta la fiducia nelle anime timorose ed abbattute, risveglia la loro fede, il loro amore per Gesù, la loro speranza nella sua bontà e nei suoi meriti, mette sulle loro labbra morenti i nomi sacri di Gesù, di Maria, di Giuseppe, e, con le sue celesti ispirazioni, con le sue ardenti preghiere, ottiene loro la grazia di una santa morte. Scongiuriamo San Michele, patrono della buona morte, di soccorrerci nelle angosce dell'agonia ed i terrori dell'ultimo passaggio, di allontanare i demoni dal nostro letto di morte, di ricevere la nostra anima sulla soglia dell'eternità, di presentarla al sovrano Giudice, ma tutta coperta della porpora del suo sangue adorabile. Ad esempio di Sant'Anselmo, recitiamo ogni giorno questa bella preghiera: San Michele, Arcangelo di Dio, Custode del cielo, venite in mio aiuto nel momento della mia morte; siate la mia difesa contro lo spirito maligno e guidate l'anima mia in paradiso nel giubilo eterno. Tratto da "L'Angelo Custode" n° 10, Febbraio 1896, pp. 327-330 |
< Prec. | Pros. > |
---|