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Sacra Scrittura: verità assoluta PDF Stampa E-mail

Sacra Scrittura: verità assolutaCi tengo a precisare che gran parte delle mie, anche se piccole, conoscenze, sono fondate su di un basamento che è incorruttibile, inalienabile ed immodificabile: la Sacra Scrittura. È ovvio che molti di voi, forse per ragioni politiche, filosofiche o di etica sociale, non la pensano nel medesimo modo; per tale motivo questo capitoletto del mio libro è dedicato alla testimonianza circa la  veridicità della Bibbia, nella sua integrità letteraria e nel primo messaggio di salvezza che solo in essa possiamo ritrovare. Vi riporterò, quindi, parte del Catechismo della Chiesa Cattolica ed altre fonti da me studiate per meglio chiarire questo concetto, da cui avrà poi origine tutta la consapevolezza ne “il Burattinaio”. Nella condiscendenza della sua bontà, Dio, per rivelarsi agli uomini, parla loro in parole umane: “Le parole di Dio, infatti, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il Verbo dell'eterno Padre avendo assunto le debolezze dell'umana natura, si fece ... 

... , simile agli uomini”. (Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 10);
 
“Ricordatevi che uno solo è il discorso di Dio che si sviluppa in tutta la Sacra Scrittura ed uno solo è il Verbo che risuona sulla bocca di tutti gli scrittori santi, il quale essendo in principio Dio presso Dio, non conosce sillabazione perché è fuori del tempo”. (Sant'Agostino, Enarratio in Psalmos, 103, 4, 1);

“Nella Sacra Scrittura, la Chiesa trova incessantemente il suo nutrimento e il suo vigore; infatti attraverso la divina Scrittura essa non accoglie soltanto una parola umana, ma quello che è realmente: la Parola di Dio”.  (1Tessalonicesi 2,13 );

“Nei Libri Sacri, infatti, il Padre che è nei cieli viene con molta amorevolezza incontro ai suoi figli ed entra in conversazione con loro”. (Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 21).

Dio è l'Autore della Sacra Scrittura, rivelataci per mezzo dei Profeti e giunta a noi grazie alle testimonianza degli Evangelisti, ma non dimentichiamone mai l’origine Soprannaturale:

“Le cose divinamente rivelate, che nei libri della Sacra Scrittura sono contenute e presentate, furono consegnate sotto l'ispirazione dello Spirito Santo. La Santa Madre Chiesa, per fede Apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché, scritti sotto ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa”. (Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 21).

Dio ha ispirato gli autori umani dei Libri Sacri:
 
“Per la composizione dei Libri Sacri, Dio scelse degli uomini, di cui si servì nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo Egli stesso in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori tutte e soltanto quelle cose che Egli voleva”. (Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 21]).

A tale proposito gradirei aggiungere un avvertimento. Non fatevi trarre in inganno da coloro, siano essi studiosi, filosofi, teologi, scienziati, i quali mettono in discussione o disciplinano questa verità. State molto attenti, essi tenteranno di farci credere che la Sacra Scrittura non è stata ispirata e voluta da Dio, molti cercheranno di inculcarci stravaganti idee pseudo-moderate e dissimili teorie che danno eccessiva importanza alle figure dei Profeti, degli Evangelisti e di tutti coloro che hanno concorso alla stesura del nostro Testo Sacro. Altri, invece, c’indurranno a credere che nel corso dei secoli il Testo Sacro ha subito errate traduzioni, interpretazioni di parte ed innumerevoli mutilazioni, tutto ciò, nel solo intento di allontanarci dalla Verità. Io vi do un consiglio, non prestategli ascolto, l’unica verità è che Dio, nella sua immensa bontà, ha scelto qualcuno tra noi e, per mezzo dello Spirito Santo, gli ha comunicato le Sue volontà. Vi dico questo perché io, in vari testi di esegesi su cui mi sono documentato, sono stato più volte indirizzato a credere che molti dei passi della Bibbia e, specialmente dell’Antico Testamento, fossero dei semplici sogni fatti dai Profeti e poi trascritti in una veste sacra; in altre occasioni hanno tentato di farmi credere che gran parte delle rivelazioni fossero delle deduzioni arbitrariamente fatte dagli Autori. Attenzione, dietro la Sacra Scrittura c’è sempre lo Spirito Paraclito che è fonte di vita e di ispirazione. Attenti quando ci inducono a voler interpretare la parola di Dio adattandola ai tempi odierni. Essa, la Parola, è eterna e, in quanto tale, non ha bisogno di attualizzazioni o di interpretazioni in veste del periodo storico in cui viene letta. Queste sono delle semplici giustificazioni di comodo che i più tentano di dare, facendo sfoggio dei loro vezzi culturali, per creare una religione di opportunità, a misura della personalità e degli interessi di chi dovrebbe e deve osservarla. La Parola di Dio non ha età; Essa è sempre attuale e, in Essa e nella Chiesa, noi troviamo tutte le risposte alle nostre domande. I libri ispirati insegnano la verità:

“Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono, è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, si deve dichiarare, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano fermamente, fedelmente e senza errore la verità che Dio per la nostra salvezza volle fosse consegnata nelle sacre Lettere”. (Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 21);
 
“La fede cristiana tuttavia non è una religione del Libro. Il cristianesimo è la religione della Parola di Dio, non di una parola scritta e muta, ma del Verbo incarnato e vivente”. (San Bernardo di Chiaravalle, Homilia super missus est, 4, 11: PL 183, 86B).

Perché le parole dei Libri Sacri non restino lettera morta, è necessario che Cristo, Parola eterna del Dio vivente, per mezzo dello Spirito Santo ci “apra la mente all'intelligenza delle Scritture” ( Luca 24,45 ):

“Nella Sacra Scrittura, Dio parla all'uomo alla maniera umana. Per una retta interpretazione della Scrittura, bisogna dunque ricercare con attenzione che cosa gli agiografi hanno veramente voluto affermare e che cosa è piaciuto a Dio manifestare con le loro parole”. ( Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 12);

“Per comprendere l'intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei “generi letterari” allora in uso, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti nella loro epoca. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa nei testi in varia maniera storici o profetici, o poetici, o con altri generi di espressione”. ( Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 12).
 
Attenzione, si sta parlando solo di generi letterari, di modi di dire, di espressioni tipiche, ma non di contenuti e di concetti. Per fare un esempio concreto citiamo, dunque, il concetto di verginità della donna o quello di sacrificio, la condanna della fornicazione od ai rapporti extraconiugali e contro natura, il grande dono del digiuno o la costanza nella preghiera. Questi non sono dei concetti che vanno adeguati ai tempi, anzi, sono dei propositi che devono rimanere tali e ferrei, senza nessun “aggiustamento” ed adeguamento alle mode, al lavoro, al progresso ed alla frenesia materialista, atea o ancor peggio protestante. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, inoltre, afferma che:
 
“Essendo la Sacra Scrittura ispirata, c'è un altro principio di retta interpretazione, non meno importante del precedente, senza il quale la Scrittura resterebbe lettera morta: la Sacra Scrittura deve essere letta e interpretata con l'aiuto dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta”.        (Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 12).

Questo concetto, a mio parere, è basilare. Teniamo ben presente che è solo grazie ai Sacramenti, alla costante preghiera, alla fede nella Santissima Trinità che noi riusciamo a comprendere le verità contenute nel Testo Sacro. Io, prima di ricevere la grazia della guarigione spirituale, non sarei mai stato in grado di capire ciò che Dio ci chiede e perché lo fa. Non bisogna solo leggere la Bibbia, ma si deve vivere aspirando sempre al concetto di Santità. È necessario prodigarsi nella lettura del Testo Sacro, avvicinandosi ad Esso con umiltà, fede e tantissima Grazia; è difficilissimo tutto ciò, tuttavia Gesù ci ha dato i mezzi per farlo, ci ha consegnato la Chiesa, ci ha reso la Preghiera e ci ha donato tantissime “armi” che ci supportano nella lotta. A chi tra voi sorgerà il dubbio dell’impossibilità di vivere secondo le regole dettate dalla Sacra Scrittura, la risposta ce l’ha data Gesù in primis ed a seguire tutti i Santi ed i Beati che la nostra storia richiama alla memoria. Gesù, difatti, è stato il primo che, nella sua veste umana, ci ha dimostrato praticamente come bisogna vivere. Quindi, cari fratelli, non ci illudiamo di poter andare in Paradiso se non viviamo così come Gesù ed i suoi Santi ci hanno concesso esempio. Non cerchiamo di giustificare noi stessi e le nostre concupiscenze, ma tendiamo sempre alla cosiddetta “Imitazione di Cristo”. A tale proposito ho l’onore di ricordare un passo dei Vangeli che ci esplica praticamente questo concetto. La pericope in oggetto è quella inerente le tentazioni di Cristo e, proprio qui noi abbiamo la fondamentale rivelazione che chi tenta, chi ci induce al peccato, chi ci vuole allontanare da Dio è il diavolo.

“Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto  dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.  Allora il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane”.  Gesù gli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo”.  Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:  “Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio.  Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo”. Gesù gli rispose: “Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai”.  Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù;  sta scritto infatti: Ai suoi Angeli darà ordine per te,  perché essi ti custodiscano;  e anche:  essi ti sosterranno con le mani,  perché il tuo piede non inciampi in una pietra”. Gesù gli rispose: “È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo”. Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato”.  (Luca 4, 1-13).

Stiamo molto attenti a non farci trarre in inganno. Gesù “vince il mondo” perché onora il Padre, perché fa la Sua volontà, non perché magicamente essendo Egli stesso Dio conquista la vittoria. Mi permetto, in fine, di invitarvi a leggere il trattato di spiritualità attribuito a Tommaso da Kempen, in cui è esplicitamente elencato tutto ciò che, secondo l’autore, l’uomo deve fare per salvarsi: “L’imitazione di Cristo”. Molti sono gli attuali studiosi che ritengono il testo in oggetto superato, ciò nonostante, secondo me, questi farebbero bene a farsi un profondo esame di coscienza ed a valutare se è più verosimile quanto il presunto Tommaso afferma o quanto la loro vita pratica dimostra.

Tratto dal testo "il Burattinaio" di Carlo Di Pietro (WebMaster e Promoter della M.S.M.A.)

 
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