Distinzioni sulle apparizioni angeliche come oggetto delle visioni dei mistici |
![]() |
![]() |
![]() |
Gli Angeli frequentemente appaiono in sogno come fecero con San Giuseppe e con tanti altri personaggi del Nuovo e dell’Antico Testamento (ad esempio il famoso sogno nella scala di Giacobbe, con gli Angeli che salivano lungo la scala a portare le preghiere, le Lodi, le richieste degli uomini a Dio e che poi scendevano dal cielo verso la terra per portare le Grazie e le risposte di Dio). Vengono, in terzo luogo, le visioni corporali degli Spiriti Celesti che i mistici hanno avuto e di cui io offrirò dei brevissimi flash durante i duemila anni di storia della Chiesa. Queste apparizioni sottoforma corporea degli Angeli, ci mostrano sin dove arriva l’estrema condiscendenza degli Angeli nei nostri riguardi. Gli Spiriti Angelici, secondo la dottrina di San Tommaso d’Aquino, attingono agli elementi materiali per mostrarsi al nostro sguardo sia attraverso una forma aerea con una condensazione dell’area circostante, sia attraverso le sembianze di un corpo analogo al nostro, ma attenzione, anche se si tratta di un corpo materiale provvisto dei suoi organi, essi però non lo informano, come fa la nostra anima di fronte al corpo che gli è congiunto in un’unità di natura, quindi non vi è unione sostanziale tra l’angelo e il suo corpo di forma, ma solamente unione accidentale: l’Angelo sostiene e governa la forma del corpo dal di dentro, senza esserne il principio vitale, senza renderlo propriamente vivente nella forma tipica di noi essere umani. Ci chiediamo: ma queste visioni corporali degli Angeli sono state numerose? Senza alcun dubbio! Quello che io riporterò tra poco, non saranno che una minimissima parte delle manifestazioni angeliche che si sono rivelate nella vita dei Santi. Don Marcello Stanzione (Ri-Fondatore della M.S.M.A.) |
< Prec. | Pros. > |
---|