SUOR FILOMENA FERRER E LA VISIONE DEL TRIANGOLO DI STELLE Di don Marcello Stanzione |
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Written by Amministratore | |
domenica, 02 marzo 2025 | |
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Sono innumerevoli e profonde le confidenze che riceve dal Sacro Cuore. Gesù la sceglie come vittima d’amore. E tutta la sua vita si consuma in alta contemplazione, e penitenza austera, in acutissimi dolori e prove. Gesù crocifisso le chiede di offrirsi per riparare ed espiare le offese con cui gli uomini feriscono il suo divino Cuore. ...
Collocata con Cristo paziente, lei stessa è un Cristo crocifisso, in tutta la sua carne, a favore della Chiesa, della Passione di Cristo. E allo stesso tempo deve essere Messaggera del Cuore di Gesù. I cristiani oggi, disuniti e disorientati come non mai, sedotti da mille tentazioni, corrono il pericolo di abbandonare Gesù e dimenticarsi del suo amore. E questa umile Minima ha la missione celestiale di richiamare tutti affinché corrano verso la fonte dell’amore, della grazia e della pace: il Sacratissimo Cuore di Gesù. E inoltre ha la missione di predicare una crociata di “riparazione” ed “espiazione”. Gesù le affida la costruzione di un Tempio Espiatorio dedicato al Sacro Cuore a Mora de Ebro. Nella sua brevissima vita religiosa compie con invidiabile impegno quanto il Signore vuole da lei. Suor Filomena interpreta questa visione o rivelazione e la qualifica: “l’ultima delle finezze, sembra, mostra ancor di più nel presente e per i secoli successivi il dolcissimo Cuore di Gesù” (30 gennaio 1867). Maria Immacolata e l’Arcangelo San Michele fanno da guardia d’amore e d’onore dinanzi al Sacro Cuore. Lo adorano e lo consolano. E richiamano tutti gli uomini che rispondano all’amore del divino Cuore. “…Da quando il Santissimo Cuore di Gesù uscì dal delizioso petto del suo Padre Eterno, si è visto senza sosta combattuto dal dolore e dall’amore. Passo ora a raccontare dell’ultimo sforzo che fa il Dolcissimo Cuore del Verbo Eterno a favore degli uomini: Mi sembrava che il Cuore di Gesù andasse da un luogo all’altro molto affaticato e addolorato, come se non potesse sopportare l’abbondanza di grazie e doni che aveva dentro sé stesso. Si muoveva come se volesse trovare rifugio in qualche luogo. E nel luogo del riposo trovava come dei bastoni spinati, che con le loro acute spine lo ferivano e gli facevano scorrere sangue. Questo santissimo Cuore si muoveva così addolorato e quasi spirando i dolori, che poi apparirono due stelle di uno splendore ed una bellezza indicibile; e avvicinandosi a questo divino Cuore in due luoghi distinti che sarebbero quelli che ferivano l’amore ed il dolore, e non appena le stelle si imbatterono nel Cuore, quest’ultimo rimase estremamente sollevato dai suoi affanni, che i suoi dolori si convertirono in gioie, le sue ferite in trasporti dell’amore più tranquillo e soave. Arrivate le due stelle, e posta una al lato destro e l’altra al sinistro, e il santissimo Cuore che si converte in terza stella, senza perdere la sua forma naturale di cuore, rimasero tutte e tre triangolate, formando il triangolo che si pone come segnale dell’unità e uguaglianza delle tre Persone divine. “Le tre stelle significano: il Cuore di Gesù nel mezzo, quella al lato destro, Maria Immacolata, quella del sinistro Michele Arcangelo, ed il triangolo formava l’unità di volontà che tutti e tre hanno a favore dell’uomo. Maria vuole chiedere, Gesù o il suo Santissimo Cuore vuole concedere, e Michele Arcangelo desidera distribuire con mano liberale quello che Maria ha raggiunto. Rispetto alle parole che notai, furono le seguenti: Maria al lato destro, Michele al sinistro, la stella del Cuore di Gesù che diventa come lingue con il loro bagliore. “Devo dare conoscenza della finezza che ci dà il dolcissimo Cuore di Gesù nell’unire tre volontà così nobili a nostro favore. Il santissimo Cuore di Gesù desidera compiere la promessa che fece quando disse: “Io riservo numerosi tesori del mio cuore per gli ultimi tempi dove rianimare la fede mezza morta dei cristiani di questi tempi”. “La stella in mezzo è il Cuore del Verbo Eterno. Il Cuore che sin dal principio era rinchiuso nel vostro delizioso petto. E che dirò, Dio mio, della stessa del lato destro, l’Immacolata? Solo dirò che, così come il Verbo Eterno era rinchiuso nel vostro petto sin dall’eternità, così questa Immacolata Figlia vostra era nella vostra mente dalla stessa eternità. E qual è la dignità di chi forma la terza stella, Michele Arcangelo? Rispondo che è così grande la somiglianza della bellezza di Michele a quella di Dio, che non c’è altro spirito in cielo che la può eguagliare; e così come dalla mente al petto si trova in mezzo il viso, questo luogo è quello di Michele, per essere immagine chiarissima e dolcissima dell’Essere Eterno. Da qui in poi saranno senza dubbio più ammirabili le misericordie che scorreranno su di noi, se ci impegniamo nella devozione al Cuore di Gesù, a Maria Immacolata, e a Michele Arcangelo”. (30 gennaio 1867). Il cuore di Gesù, così offeso dagli uomini, si consolerà con l’amore di sua Madre. Maria Immacolata ci darà diluvi di grazie dal Cuore di suo Figlio e Michele Arcangelo farà da messaggero o distributore di queste innumerevoli e preziose grazie per tutta la Chiesa. Così le tre “Stelle” unite in una volontà, riuniranno il loro fulgore il loro favore in beneficio degli uomini. La visione del “Triangolo delle Stelle” ha un ricco senso ecclesiale: il Sacro Cuore è il Sole dal quale tutto il Corpo Mistico riceve luce e calore, vigore e bellezza, grazia e vita; Maria Immacolata “Stella” mattutina, è l’aurora ed il cammino che ci guida da Gesù. E nel Cuore di questa Madre, Gesù ha le sue delizie ed il suo conforto, e noi tutti abbiamo il nostro rifugio e la nostra gioia. San Michele Arcangelo, difensore del Popolo di Dio, esercita la sua missione di sentinella e di capitano della Santa Chiesa. Questa, furiosamente inseguita dall’inferno e dagli innumerevoli e poderosi cooperatori che ha il diavolo sulla terra, deve invocare l’Arcangelo San Michele e combattere sotto la sua bandiera. Suor Filomena gli fa questa supplica: “Vi prego, Arcangelo nobilissimo, dato che tanto potete e tanto desiderate tornare per la gloria dell’Essere Eterno ed esaltazione della sua Santa Chiesa, non permettete in alcun modo che il nostro Pastore, il Sommo Pontefice si assenti da Roma. Andate Voi in compagnia della Immacolata Vergine Maria, e difendetelo dal fuoco infernale che lo circonda, e umiliate Belzebul ed i suoi seguaci che volevano vedere bandita, abbattuta e sepolta la santa Chiesa ed i suoi ministri. Fate, Arcangelo mio che trionfi nostra Madre, e confondete i suoi ribelli figli ed i demoni che li riducono a questo. (30 gennaio 1867). Così pregava Suor Filomena nelle ore molto difficili per Pio IX e per tutta la Chiesa; anche se non sono meno negativi i nostri tempi. Le tre “Stelle” assicurano alla Chiesa ed ai suoi figli la vittoria e la salvezza.
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