SAN PIO DA PIETRELCINA E LA SANTA EUCARESTIA Di don Marcello Stanzione |
Scritto da Amministratore | |
giovedì 16 gennaio 2025 | |
In un passo del Levitico così leggiamo: " il Signore disse ancora a Mosè: «Parla a tutta la comunità dei figli d'Israele, e di' loro: "Siate santi, perché io, il SIGNORE vostro Dio, sono santo.” Essendo impossibile all’uomo elevarsi fino alla santità di Dio, il Signore si è degnato di abbassarsi fino alla nostra miseria, ci è venuto incontro per portarci lui stesso alla santità. ...
Il suo abbassamento è giunto fino alla scelta di incarnarsi nel seno purissimo della Vergine Maria, da lei ha preso un corpo mortale in tutto uguale al nostro eccetto che nel peccato. Ma la sua incarnazione nascondeva un progetto di salvezza che si sarebbe compiuto con la sua morte in croce e la sua resurrezione. La sera del giovedì santo prima della sua via Crucis Gesù cenò con gli apostoli istituendo il Sacrificio Eucaristico, da quel momento Egli si è fatto nostro cibo e nostra bevanda, perché solo coloro che mangiano la carne del figlio dell’uomo avranno la vita eterna. Questo grande mistero dell’Eucarestia è stato il centro della vita di Padre Pio, e quest’anno la linea guida dei gruppi di preghiera di padre Pio vuole essere proprio una riflessione profonda sul tema: “Padre Pio e l’Eucarestia”. Riprendiamo il vangelo che ci riporta a questo grande mistero. Dal vangelo secondo Marco Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete questo è il mio corpo.” Poi prese il calice e disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio.” Diceva Padre Pio ai suoi figli spirituali: “Accostiamoci a ricevere il pane degli angeli con una grande fede, con una gran fiamma d’amore ed attendiamoci pure da questo dolcissimo amante delle anime nostre di essere consolati in questa vita con il bacio della sua bocca.” Per aiutarci in questo cammino riporto qui una riflessione di Monsignor Domenico D’Ambrosio: “Da tutta la storia della Chiesa sappiamo che L’Eucarestia è stata sempre al centro della vita cristiana. Il concilio Vaticano II ha stabilito che l’edificazione del corpo di Cristo si completa con il sacrificio eucaristico e aggiunge che nella santissima Eucarestia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa: quello stesso Cristo nostra Pasqua è pane vivo e mediante la sua carne, vivificata dallo Spirito Santo, è vivificante e dà vita agli uomini i quali sono invitati e indotti a offrire insieme a Lui sé stessi, il proprio lavoro e tutte le cose create. Per questo l’Eucarestia si presenta come fonte e culmine di tutta l’evangelizzazione. Padre Pio ha vissuto l’Eucarestia in una duplice dimensione. Come sacerdote e come vittima. Ha offerto e si è offerto. Nella Celebrazione Eucaristica si vedeva, si contemplava Padre Pio orante, Padre Pio sacerdote, Padre Pio vittima, Padre Pio che viveva anche esteriormente l’intensità e la profondità dell’unione più grande con Gesù e certamente ricordiamo lo sconforto che provò quando non poté celebrare: Era militare a Napoli e scrisse a padre Agostino e a padre Benedetto “sono estremamente sconfortato per l’unica ragione che qui non si può celebrare perché manca la cappella e fuori non ci è permesso uscire. Che desolazione”. Che cos’è l’Eucarestia? È tutto. Senza l’Eucarestia non abbiamo nessun significato. Siamo dei vuoti a perdere. Il mistero Eucaristico non può lasciarci indifferenti. Ci coinvolge, ci trasfigura, ci colma di grazia, rende la Chiesa feconda, eroica, capace di tutto per glorificare il suo Signore. Attorno all’Eucarestia noi viviamo l’esperienza più grande del nostro essere chiesa, del nostro essere comunità di credenti, del nostro essere una cosa sola in Cristo.” Leggiamo questa bella testimonianza di padre Gerardo di Flumeri, riguardo a Padre Pio e il suo rapporto con il SS. Sacramento: Padre Pio ha avuto sempre un’attrattiva particolare per la santissima Eucarestia. È stato come una farfalla che gira intorno al lume o un’ape che si posa sui fiori. Quand’era bambino a Pietrelcina faceva da irreprensibile chierichetto e non tralasciava mai di ascoltare la messa ogni giorno; a volte quando trovava chiusa la porta della Chiesa di sant’Anna, si inginocchiava sulla pietra accanto all’ingresso e rimaneva per lungo tempo in adorazione del Santissimo Sacramento. Così è stata tutta la vita di Padre Pio. Un continuo girare intorno all’altare di Gesù sacramentato, punto di partenza e punto d’arrivo di ogni sua giornata. La messa di Padre Pio non durava tanto quell’ora, quell’ora e mezza, durante la quale si mostrava sull’altare. Tutte le ore della sua giornata e quasi tutte le ore della sua notte giravano attorno all’altare. Tutta la sua vita era celebrazione, era vita sacerdotale. Ogni azione era azione sacrificale, il cui apice veniva segnato dall’azione eucaristica, proprio come la vita sacerdotale di Gesù, che trovò la più luminosa focalizzazione nel pane e nel vino dell’Ultima Cena, nella morte sulla croce e nel mistero del sepolcro vuoto. |
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