Sembra scontato ricordare che la dottrina cattolica sul Purgatorio insegni a pregare per le anime in esso transitano. La permanenza nel luogo di misericordia e di giustizia al tempo stesso, le fa giacere in una condizione di grande sofferenza, ma anche di grande gioia, come insegna don Dolindo Ruotolo. Esse non possono rivolgere suppliche per se stesse, ma hanno la facoltà di intercedere solo per gli altri. ...

Sono diverse le forme di pietà verso di loro; far celebrare una santa messa, recitare il santo rosario, of- frire in loro favore sacrifici e penitenze. Tra queste c’è l’antica tradizione praticata soprattutto nei con- venti francescani dell’estrazione di un’intenzione di preghiera a lor beneficio.

 Difficile risalire all’origine, anche se è plausibile trovare uno spartiacque nell’anno 1734, dato che la pratica spirituale è legata al gioco della tombola. Infatti, a seguito di una disputa tra Carlo III che voleva legalizzare il gioco del lotto e il padre domenicano Gregorio Maria Rocco, che lo riteneva immorale, fu deciso che durante il tempo di Avvento fosse sospesa la pratica ludica dell’estrazione del lotto. Al suo posto, in questo periodo liturgico, i napoletani inventarono il gioco della tombola da fare in famiglia e senza colpo ferire all’economia domestica.1

 Evidentemente non mancò chi si propose di trasformare la tombola da mezzo di divertimento a mezzo di santificazione e di esercizio di pietà e qualcuno ideò l’estrazione delle intenzioni di preghiera per le anime del Purgatorio. Ad ognuno dei novanta numeri veniva abbinata una particolare categoria di anime con determinate colpe da emendare. Il frate che passava o sostava nella vicinanza del contenitore dei numeri poteva pescarne uno e, dopo aver individuato la tipologia dei destinatari, recitava un’orazione.

 I tempi, però, cambiano e la memoria di tale condotta resta viva solo in rarissimi conventi. Se questo è vero e ancor più vero che i frutti buoni della tradizione non vanno gettati via. Ecco, allora, la genialità di alcuni laici che hanno creato una app, completamente gratuita, denominata “Il legame”, che alimenta questa bella, quanto semplice, devozione e ravviva la comunione con le anime che ci hanno preceduto nell’altra vita.

 Una volta scaricata ed entrati nell’app si vedrà un tasto con la scritta “Estrazione spirituale”; bisognerà schiacciarlo e si aprirà una nuova pagina con altri tasti. Occorrerà pigiare quello su cui è scritto “Estrai per quali anime pregare” e poi comparirà ancora una finestra su cui si troverà la scritta “Estrai”. Infine, uscirà il numero rispondente alla classe di anime a cui rivolgere la preghiera.

 Le condizioni richieste sono quelle classiche; si recita il Padre Nostro, l’Ave Maria, il Gloria e l’Eterno Riposo. Questa iniziativa conta sulla buona volontà di ogni singola persona ed è finalizzata a liberare quante più anime possibili dal Purgatorio, fino a svuotarlo. Facciamola conoscere e condividiamola con tanti amici. Più siamo, più anime potranno raccogliere frutti spirituali. E possiamo stare certi che i be- neficiati pregheranno per noi e contribuiranno a farci ottenere le grazie necessarie per il nostro cammino cristiano.

 Visita il sito: w w w.il-legame.eu

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1 Per chi volesse approfondire: L'or igin e d e ll a tom b ol a t ra m ito e l eg gen d a | I tal ia e m on d o