GLI ANGELI BUONI E I DEMONI Di don Marcello Stanzione |
escrito por Amministratore | |
giovedì, 17 de ottobre de 2024 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Dal punto di vista naturale, i demoni operano come gli buoni Angeli. La loro caduta non ha causato in essi la perdita delle facoltà e proprietà naturali; essi pensano come spiriti, agiscono come spiriti. Essi possono comunicare il loro pensiero senza l'aiuto di alcun segno sensibile; possono mettere in movimento la materia senza impiegarvi altra cosa che la loro volontà. Questo modo intellettuale di comunicazione, questo modo spirituale di operazione, resta loro in comune con gli Angeli fedeli. ...
Bisogna cercare la differenza tra queste due categorie di Spiriti dal punto di partenza delle loro rispettive operazioni, come anche nello scopo ch'essi perseguono. I buoni Angeli si tengono uniti a Dio, che è il principio illuminante della loro intelligenza, ed il principio direttivo delle loro operazioni e nello stesso tempo il fine dove viene a sfociare tutta la loro attività. I secondi non ricevono da Dio alcuna illuminazione; e prendendo in Lui la loro attività come ogni creatura, essi vanno contro il piano divino ch'essi cercano di sconvolgere senza poter riuscirci. Risultano da questa antitesi alcune importanti conseguenze. I buoni Angeli sono luci; i demoni sono tenebre. I primi conoscono le vie di Dio nell'ordine soprannaturale: benchè Dio si sia riservato taluni segreti che restano impenetrabili agli Angeli stessi, egli li inizia in una misura più o meno grande ai misteri che concernono lo stabilirsi del suo regno sulla terra, la propagazione della Chiesa, la salvezza delle anime. I buoni Angeli, dimorando fedelmente nell'ordine del piano divino, ne sono i fedeli dispensatori ed esecutori. I demoni sono a causa del loro peccato assolutamente ed irrevocabilmente esclusi dall'ordine della grazia. Di conseguenza i misteri della vita e delle operazioni soprannaturali sono per essi un libro completamente sigillato. Le realtà della grazia, essendo di ordine divino, sono al di sopra dell'intendimento di ogni spirito creato; un Angelo anche buono, ridotto alle sue facoltà naturali, non potrebbe penetrarle. Ma presso i demoni, spiriti ribelli e decaduti, più ancora che impotenza nel comprendere i misteri dell'ordine soprannaturale; vi è specialmente opposizione nel coglierli. La disposizione essenziale, che prepara la creatura intelligente a riceverne comunicazione, è l'umiltà, ossia la conoscenza del suo niente. Ora lo spirito caduto, il diavolo, è uno spirito di orgoglio; vi è in lui una contraddizione violenta a tutto quello che promana dalla grazia divina. Questa cattiveria diabolica ottenebra questa intelligenza così sottile fino a renderla sinistra e maldestra. Illuminati da Dio e dimorando nella sua giustizia, i buoni Angeli hanno una superiorità sui cattivi. Come pure che la qualità dell’essere spirituale dona a chi la possiede una superiorità inammissibile sull'essere puramente materiale; come pure che la qualità del giusto conferisce a quello che ne è rivestito un diritto di dominio su quello che è ingiusto. E' un assioma gradito da Sant'Agostino che afferma che l'intelligenza svela, "lo spirito disertore e peccatore" come egli dice, cade necessariamente nella dipendenza dell'intelligenza rimasta retta e dello spirito rimasto fedele. I buoni Angeli, ben più dei grandi santi terreni, esercitano un dominio sui demoni. Da parte dei buoni Angeli, questo dominio consiste nel fatto che essi limitano la perversione degli spiriti delle tenebre, reprimono la loro audacia e li costringono a racchiudersi nei limiti che Dio ha loro tracciato; in quello che, anche in questi limiti dove la loro maligna influenza può dispiegarsi, essi riportano tutto nell'ordine della giustizia di Dio. Non lo dimentichiamo mai: non tutto è permesso al diavolo; e là dove Dio gli permette di mostrare il suo potere, egli lavora, contro la sua intenzione, per la glorificazione finale di Gesù Cristo e della sua Chiesa. Vigilare a che lo spirito maligno non esca dall’ambito dove la sua azione è limitata, procurare l’affermazione della Provvidenza di Dio con le crisi stesse che il demonio provoca, è ufficio dei buoni Angeli. Ci basti richiamare San Michele che impedisce al diavolo di rivelare agli Ebrei il luogo dove il corpo di Mosé è deposto per evitare lìidolatria del popolo, e di San Raffaele che lega Asmodeo il demone impuro! Questi due fatti scritturali stabiliscono la supremazia dei buoni Angeli sui cattivi. I santi dominano ugualmente il diavolo ed i suoi seguaci. Tuttavia bisogna osservare che i Santi, in quanto uomini, sono inferiori ai demoni in quanto spiriti angelici; e che avendo una natura umana fragile, sono da questo lato accessibili alla influenza dei demoni, ed in qualche modo disturbati dai demoni. Essi non possono dire assolutamente quello che Gesù affermava di se stesso: "Il Principe di questo mondo è venuto e non ha trovato niente in me che gli appartenga" (Gv.14,30). E' ciò che spiega la potenza che il diavolo può avere di tormentarli. Comunque sia, per la loro santità essi gli sono superiori, essi lo dominano, lo fanno tremare. Legato dalla potenza degli Angeli buoni, padroneggiato dai santi, il diavolo si scaglia sul peccatore che da se stesso gli si è dato in pasto, secondo l'energica espressione di Sant'Agostino: "Datus est diabolo in cibum peccator". Qui i demoni hanno pieno dominio. Superiori agli uomini peccatori come natura, essi li possiedono per diritto di conquista e di abdicazione consentita. Uguali ai Santi Angeli per natura, conservando il loro modo di operazione tutto spirituale, i demoni restano irrevocabilmente sotto il dominio degli Spiriti beati, in virtù dell’Ordine cosmico o Provvidenza divina che vuole che lo Spirito ingiusto e ribelle sia padroneggiato e governato dallo Spirito giusto e fedele. |
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