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giovedě 17 ottobre 2024

Halloween, Pokémon, Harry Potter ed altro…, solo svaghi innocenti?I. HALLOWEEN

1. Attenti ad Halloween!

Anche in Italia, purtroppo, la festa pagana di Halloween ha rotto gli argini e dilaga. E non solo tra i banchi di scuola! Questa "festa" impazza in tutta la penisola, dalle discoteche di Milano e Roma alle piazze di paese, dove si ricicla la leggenda della nobildonna Lucida che vendette l'anima al Maligno per mantenersi giovane e bella. I seguaci di Wicca, una religione neopagana in rapida scesa in Europa e Nord America, che venera le forze della natura e segue le antiche pratiche propiziatorie tipiche dei Druidi (antichi sacerdoti Celti), vede in Halloween una delle sue feste principali. ...

Halloween era in origine un'antica tradizione celtica, nata dall'inquietudi­ne del buio dell'inverno, radicata in tutte le società agricole, quando il rac­colto doveva essere già nei magazzini e il bestiame al riparo.

2. Le origini

Il 1° novembre era il giorno più solenne dell'anno per i Celti (1)

(1) Senza voler negare l'esistenza di alcuni valori umani nella cultura dei nostri antena­ti celti, dobbiamo tuttavia notare con Vittore Pisani che i sacrifici umani erano, "presso i Celti praticati con una frequenza che ha destato la meraviglia dei contemporanei", sacri­fici che potevano andare fino all'antropofagia rituale. (V. Pisani, Le Religioni dei celti e dei balto-slavi nell'Europa precristiana, Istituto editoriale Galileo, Milano, 1950, pp. 41-44).

che sole­vano fare le loro celebrazioni più importanti durante la notte dal 31 otto­bre al 1 novembre, chiamata la notte di Samhaim, il quale era il "Signore della morte, il Principe delle Tenebre". I Druidi credevano infatti che, la veglia di questa festa, i morti dell'anno precedente tornassero sulla terra in cerca di nuovi corpi da possedere. (2)

(2) Era diffusa presso i Celti la credenza nella reincarnazione, cf. V. Pisani, La religio­ne degli antichi Celti, in Storia delle religioni, II, Unione tipografico - Editrice torinese, Torino, 1962, p. 882- 883.

Mentre i contadini spegnevano il foco­lare per allontanare questi spiriti, i Druidi si radunavano su una collina in mezzo alla querce per compiere la grande cerimonia notturna in cui, tra le danze e i canti, si offrivano dei sacrifici per fare paura agli "spiriti cattivi". Il mattino, dopo avere acceso il fuoco nuovo, i Druidi facevano il giro delle case portando le ceneri ardenti del fuoco presso le famiglie affinché tutti potessero riaccendere il focolare familiare. In questa occasione chiedeva­no delle offerte per il loro dio e proferivano delle maledizioni in caso di rifiuto. Donde il "trick or treat" (offerta o maledizione) (3)

(3) Addolcito in Italia nella formula "scherzetto o dolcetto" (www.halloweeen.gozzil­la.it).

e le famose rape (oggi zucche) nelle quali bruciava il fuoco sacro. E l'usanza moderna di travestirsi nel giorno di Halloween? Viene dai tre giorni di festa che suc­cedevano alla notte dei sacrifici: durante questi giorni, i Celti si maschera­vano con le pelli degli animali uccisi "per esorcizzare e spaventare gli spi­riti. Vestiti con queste maschere grottesche, ritornavano al villaggio illu­minando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle intagliate in cui erano poste le braci del Fuoco Sacro". (4)

(4) Ibid.

3. Morte e demoni

Ovviamente, Halloween ci riporta in pieno paganesimo, un paganesimo mai sparito e che approfittò dello sconvolgimento religioso della Riforma per ritornare in "superficie": il 31 ottobre, vigilia della festa di Ognissanti (All Hallows' e' en in vecchio inglese), alcuni solevano festeg­giare gli spiriti cattivi, lodando quando si opponeva alla bontà, alla bellez­za di Dio, alla vita eterna... La Riforma protestante, portando con sé la per­dita della fede e sopprimendo molte feste cattoliche (tra le quali la festa di Ognissanti), aveva deviato la pietà e quindi creato le condizioni favorevo­li per tali cerimonie sacrileghe. Peggio ancora, la notte del 31 ottobre, capodanno dei Celti, è rimasta come il capodanno degli stregoni, perché è l'inizio di quanto è "cold, dark and dead..." (freddo, buio e morto...) e uno dei loro principali sabba ("Black Sabbath") (5)

(5) Abbé P. François, Halloween..., in "Le Sel de la Terre", 2001, n. 38, p. 182.

Può ahimè essere anche un'occasione speciale per i sacrifici, perfino umani e le Messe Nere. Halloween ha seguito i coloni anglosassoni (soprattutto irlandesi) nella loro conquista del continente americano e si è sviluppato nel Nuovo Mondo dove, nell'ultimo secolo, ha fatto la felicità di alcuni grandi nego­zianti, ai quali mancava, tra le vacanze estive e Babbo Natale, un'occasio­ne per sfruttare lo spirito consumistico dei bambini.

Ovviamente la Vecchia Europa non poteva rimanere a lungo senza adot­tare il nuovo "culto"; così vediamo diffondersi sempre di più da noi Halloween con il suo corteo di articoli, adorni in modo macabro con imma­gini di teschi (6)

(6) Questo ci fa pensare al "grande uso che i Celti facevano dei crani dei nemici uccisi: sia che [...] li appendano al collo del cavallo [...] e poi li inchiodino dinnanzi alla porta di casa, sia che ne facciano coppe secondo la notizia di Sirio [ ... ]" (V. Pisani, La reli­gione degli antichi Celti, in Storia delle religioni, II, Unione tipografico-Editrice torinese, Torino, 1962, p. 886.

scheletri, streghe, ... Ho sotto gli occhi una tessera di "demone ufficiale 2000"; il bambino vi è invitato a firmare la seguente dichiarazione: "Faccio parte dei demoni della festa di Halloween 2000 e mi impegno a fare e dire tantissime cose mostruose". Poi viene la risposta: "Adesso che sei demone ufficiale, impara il linguaggio degli errori e svela il tuo lato demone!" Ecco la "demonopedagogia"! I bambini sono poi invi­tati a girare nella città, "con maschere e costumi mostruosi e terrificanti", (7) Ibid.

bussando alle porte chiedendo spiccioli o dolcetti. Se le persone rifiutano, possono giocare loro qualche brutto scherzo, "come svuotare la pattumie­ra nel giardino". (8) Ibid.

Così, astutamente, i fanciulli vengono invitati a trave­stirsi da strega, fantasma, morto vivente o demone in un nuovo carnevale, molto peggio del vecchio (perché per un bambino vestirsi da orso o da principessa può essere un gioco innocente).

Qui si tratta di mirare direttamente al male, per partecipare, incon­sapevolmente, alla celebrazione di una specie di festa liturgica neo paga­na e addirittura satanica. I bambini vengono così resi più vulnerabili di fronte al tenebroso fascino del rock satanico che forse incontreranno una volta adolescenti. Noisy Mag, rivista specializzata nel "rock estremo" con­sacrava nel 2000 un dossier "Special Halloween" nel quale venivano con­dannati i tentativi fatti negli USA da "potenti lobbies affiliate alla destra ultraconservatrice" per vietare la celebrazione di Halloween. Noisy Mag affermava poi che, accanto alle processioni di bambini travestiti che bus­sano alle porte, Halloween continua ad "avere un'importanza tutta particolare presso i satanisti". Quindi l'articolista di questa rivista "hard rock" proseguiva con una descrizione dei riti luciferiani propri della "festa" chiamata da loro "Samhain" (9).

(9) Noisy Mag, ott-nov. 2000, citato da Abbé C. Beaublat, Qui n'aime pas Halloween?, in "Le Sel de la terre", 2001, n. 38, pp. 185-186.

Secondo 1'Encyclopoedia Britannica (10)

(10) AA. VV., Encyclopoedia Britannica, Benton, London, XI, 1962, p. 106-107.

la Chiesa tentò nel Medioevo di sradicare Halloween: tale fu lo scopo dello spostamento, ad opera di Gregorio IV nell'834, della festa di Ognissanti dal 13 maggio al 1 novem­bre. L'introduzione nel X secolo della festa di tutti i fedeli defunti avrebbe anche dovuto aiutare la sparizione della "festa delle streghe". Abbiamo visto che purtroppo questo scopo non fu totalmente raggiunto e adesso è necessaria una vigilanza particolare, perché per molti cristiani, il nome Halloween rischia di fare forte concorrenza alle belle e consolanti feste cri­stiane del 1 e 2 novembre.

4. Halloween? No, grazie!

Dalle primitive innocenti ragazzate, Halloween ha poi assunto nei fatti connotazioni molto negative, come manifestazioni del diavolo, apparizio­ni di fantasmi, scheletri ed altre creature maligne. Giustamente l'antropo­loga Cecilia Gatto Trocchi si chiede: "Che ne sarà della salute mentale e spirituale dei bambini fuorviati a scuola da tante maestre? (anche cattoli­che!). Troppo horror per i bambini!" Condividiamo pienamente l'invito della studiosa ad educare i bambini al gusto del bello e ad evitare loro tutto ciò che sa di macabro e di pauroso. Quante mamme mi hanno poi portato i loro figli con seri disturbi malèfici, in conseguenza di tutto ciò! E a quan­ti giovani è capitata la stessa cosa!

Halloween è un tipo di festa estranea alla nostra tradizione cristiana che ha valori immensi e che deve essere continuata. Quello dei defunti è un culto della nostra storia: è il momento in cui si apre la speranza per l'eter­nità. Un momento in cui il Signore ci fa comprendere che la vita è più ampia di quella terrena. Evitiamo, perciò, in ogni modo Halloween, noi e i nostri figli! In quella notte contrastiamo le zucche illuminate di Halloween mettendo sulle nostre finestre un bel cero benedetto ed impegnamoci ad onorare con suffragi e preghiere i nostri Morti.

I POKÈMON

INTRODUZIONE

Questo gioco, prodotto nel Giappone dalla ditta Nintendo e influenzato dalla "mistica" giapponese (pagana), riporta un immenso successo com­merciale mondiale: alla base una collana d'immagini collezionabili, poi i cartoni animati, riviste... Il successo è grande anche in Italia se conside­riamo che gli sono consacrati non meno di 500 siti internet. Ma cosa è questo gioco?

I. Mostri da combattimento

"Pokémon" viene da "pocket monster" (mostri tascabili). I pokémon sono difatti delle creature irreali, mescolanza di caratteristiche animali, vegetali, minerali, psichiche... Gli eroi (due bambini e una bambina senza famiglia) devono catturare questi mostri e ammaestrarli alla lotta. Ogni mostro possiede la propria tecnica di combattimento: per esempio Pikachu sfinisce i suoi avversari tramite elettrochoc fulminei, Kadabra manda "onde di energia mentale alfa" che provocano violenti dolori di testa al nemico, Tentacool ferisce col suo acido pungente, Psyduck combatte con i poteri della psicocinesi e Drowzee divora i sogni del suo avversario Che brutti nomi, direte. Ma le immagini sono più brutte ancora: una vera gara di bruttezza: voluta sproporzione delle forme, mescolanza contro natura dei tre regni naturali, mostruosità come Exeggutor e Dodrio che hanno tre teste, Machamp che ha quattro braccia, ecc. D'altra parte i pokémon fami­liarizzano il bambino con l'argomento della clonazione: per esempio Kabuto è presentato come "risorto da un fossile"; Mewtwo è stato "crea­to da uno scienziato dopo anni di orrenda congiunzione genetica e esperi­menti d'ingegneria sul DNA" .

Vedendo che i pokémon possono essere clonati, l'idea del clonaggio può insinuarsi così agevolmente nella mente dei bambini. L'evoluzionismo non è dimenticato: molti pokémon hanno infatti la facoltà di trasformarsi in un essere più potente. A questo proposito, notiamo nel gioco una forte insistenza sulla "potenza", sulla volontà di dominare a scapito di quelli che sono "orribilmente deboli". C'è in questo gioco una specie di culto della forza che ci ricorda un po' i "giochi" dei gladiatori dei circhi romani.

La vita dei pokémon si riassume a una lotta la cui sola legge è quella della giungla, del mondo pagano senza la carità: la legge del più forte. Viene così evidenziata la potenza distruttrice dei pokémon (come l'orrendo pesce-serpente Gyarados "capace di distruggere intere città"). Un inse­gnante britannico si è interessato al fenomeno "pokémon" appunto dopo aver sentito durante una partita le esclamazioni bellicose dei bambini: "sei ipnotizzato", "ti anniento", "sei posseduto" o ancora "ti trasformo". Bella moralità!

2. Occultismo

Se poi osserviamo il lessico e il codice comportamentale di questo gioco, troviamo non poche somiglianze con il mondo dell'occultismo, per esempio "parodie di rituali iniziatici con acquisto di poteri magici che per­mettono di dominare". I pokémon fanno frequente riferimento a ele­menti ispirati dalle religioni pagane (per esempio, Suicune pretende esse­re la reincarnazione dei venti del nord) o dal mondo della magia (nota).

(nota) Per esempio, il pokémon n. 64 si chiama Abra e può evolvere diventando Kadabra. Stranamente, questi due nomi messi insieme formano la formula magica ebraica "Abrek ad abra" che significa "invia la tua folgore finché morte non sopraggiunga" (AA.VV., Viaggio nel mistero, Selezione dal Readers' Digest, Milano, 1984, p. 12).

Non è a caso che la società commercializzatrice di questi articoli si chia­ma "Wizard of the Coast, Inc.", cioè "Stregoni della Costa".

3. Un gioco pericoloso

Oltre le 151 carte che i bambini comprano e si scambiano nei cortili di ricreazione, l'attività essenziale si realizza con i videogiochi e i cartoni ani­mati. Nel 1997, l'emissione in Giappone di una serie di pokèmon, ha pro­vocato non pochi ricoveri di bambini per crisi epilettiche. E non sono mancati tra i fanciulli i casi di incubi legati direttamente a questi mostri. Notiamo "en passant" che i pokémon e prodotti annessi hanno reso più di cinque miliardi di dollari in tre anni! E di continuo vengono inventati seguiti al gioco. I bambini sono quindi sollecitati senza tregua a comprare. C'è qui indubbiamente un potente mezzo per sviluppare nei bambini lo spirito consumistico.

4. Identificazione

L'insegnante britannico menzionato sopra si è interessato al linguaggio dei pokèmon; questi sono capaci di articolare una sola parola: il proprio nome. Egli ha osservato che, giocando, i bambini ripetono questi nomi e si identificano a un pokèmon, come quel bimbo di tre anni che quasi in tran­ce nel perseguire un coetaneo, proferiva con voce molto grave: "Bulbasaur attacca, Bulbasaur, Bulbasaur!". Così, secondo questo studioso inglese, tramite ciò che appare come una forma d'invocazione, i bambini potreb­bero rendersi a poco a poco più recettivi a delle trasformazioni della per­sonalità e perfino a degli influssi diabolici. Possiamo quindi sospettare ragionevolmente negli inventori di questo gioco una volontà di tralascia­re la cultura cristiana e il suo orientamento verso il Bene, il Vero e il Bello ('`splendore del vero") per indottrinare i fanciulli alla "mistica" del New Age, al suo sistema di credenze, al mondo occulto per il quale i pokémon sembrano davvero adempiere un ruolo d'iniziazione. Genitori, aprite gli occhi e difendete i vostri figli!

5. Il sèguito...

Inoltre un seguito si sta già preparando: i Digimon, i mostri digitali; si chiamano con i nomi "poetici" di Ogremon, Tyrannomon, Metalgreymon, ecc. Con loro, ancora un passo avanti nell'orrore!

HARRY POTTER

l. Introduzione

È difficile ignorare questo nome onnipresente, che rappresenta un impressionante successo librario planetario, con gli ormai più di 116 milioni di libri stampati in cinque anni, diffusi in 200 nazioni e tradotti in 47 lingue ... La saga, creata dalla scozzese Joanne Kathleen Bowling (nota)

(nota) L'autrice, inglese, ha 35 anni. Dopo gli studi di francese, insegna in Portogallo dove si sposa. Divorziata dopo poco tempo, educa solo la figlia che ha chiamato Jessica a causa della sua ammirazione per Jessica Mitford, militante comunista. Dopo un periodo di mise­ria materiale, ha una quasi illuminazione nel treno London-Manchester e quindi inizia la sua opera per la quale ha già ricevuto più di trenta premi letterari e è stata decorata dalla regina Elisabetta per "servizi resi alla letteratura" (M. des Haudières, Tintin, Astèrix ou Méphisto? La saga de Harry Potter, in "Action familiale et scolaire", 2001, n. 153, p. 38).

nel 1997, conta già quattro titoli: Harry Potter e la Pietra filosofale, Harry Potter e la Camera dei segreti, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Harry Potter e il Calice di fuoco. Quest'ultimo è uscito il giorno di Natale 2000 a mezzanotte (per caso?) con una prima tiratura di 3,8 milioni negli USA (3 milioni venduti il primo week-end!). Un immenso successo corro­borato da Hollywood che ha già trasformato in film il primo volume, gra­zie al lavoro di Chris Columbus. Tralasciamo il film, che riporta anche un colossale successo, per andare direttamente alla fonte: i libri.

2. Chi è Harry Potter?

Harry è un ragazzino di 11 anni (invecchia di un anno con ogni volume e avrà quindi 17 anni nel settimo e ultimo libro previsto). Orfano di padre e di madre, vive dagli zii. Impara un giorno che è il figlio di un mago e di una strega assassinati dal terribile Voldemort, "il Signore delle tenebre", il cui nome nella saga viene pronunciato stentatamente, per lo più sostituito da "Tu-Sai-Chi" (allusione all'usanza ebraica di non pronunciare il nome di laveh? Ma qui sembra si tratti piuttosto del diavolo...). Il piccolo Harry è scappato alla follia omicida di Voldemort. Le bacchette magiche di Harry e di Voldemort sono gemelle: contengono ambedue una piuma della stessa fenice. Dopo aver preso coscienza della sua natura di mago, Harry viene invitato a recarsi nel collegio di Hogwarts, famosa scuola di stregoneria dove incontra due altri allievi, Ron Weasley e Hermione Granger, che ormai saranno i suoi compagni di scuola e di avventure.

3. Immensi libri

Se il primo volume aveva 296 pagine, il secondo 310, il terzo 368, il quarto ne ha 627, come mai i nostri ragazzini, che leggono con sempre più fatica in questa civiltà dell'audiovisivo, riescono a divorare tante pagine? Vengono stranamente affascinati da questa sottile miscela di naturale e di preternaturale, di reale e d'irreale, di concreto e di magico, di antico e di moderno. Il problema è che lo spirito di questi libri è uno spirito anticri­stiano: una descrizione ammaliatrice dell'Impero delle Tenebre.

4. Un mondo senza Dio

Nel collegio di Hogwarts, tutta la vita è impregnata di magia. I profes­sori sono tutti maghi o streghe, per esempio la professoressa McGranitt abile a metamorfosarsi in gatto. I libri di testo sono tutti magici: Manuale degli incantesimi, Storia della magia, Guida pratica alla trasfigu­razione per principianti, Le forze oscure: guida all'autoprotezione, ecc. Ovviamente, le uniche lezioni seguite dagli scolari sono per imparare a fare bevande magiche, a gettare dei sortilegi, a trasformare delle cose, a difendersi contro la magia nera e altre pratiche di magia e di stregoneria. Nessun altro insegnamento: siamo in pieno "fondamentalismo" magico.

Perfino i giochi sono magici: il gioco ufficiale di Hogwarts è il quiddit­ch: una specie di football aereo su manici di scopa (arnese tradizionale del folklore stregonesco). I soli riferimenti religiosi presenti nei quattro volu­mi sono la semplice evocazione delle feste di Natale e di Pasqua ridotte a un buon pranzo, uno scambio di regali e un periodo di ferie. Appare fuga­cemente il fantasma di un "monaco piccolo e grasso". Invece Halloween è davvero la grande festa della scuola. Nel quarto tomo, in occasione del S. Natale, l'autrice ci mostra un elmo vuoto che canta una parte delle parole del "Venite fedeli"; le lacune vengono colmate da rime inventate "tutte decisamente maleducate". Festa e canto sacro vengono così tranquillamente profanati. In questo quarto volume, una chiesa è men­zionata per la prima volta, ma, lo vedremo dopo, per una scena che ha i caratteri di un sacrificio satanico!

5. Una iniziazione al male

Harry Potter non va al collegio per imparare innocenti giochi di magia bianca, intesa come l'abilità dei prestigiatori, ma per imparare i vari sorti­legi, metamorfosi, altrettante pratiche che lo renderanno superiore ai "Babbani" (i non stregoni, disprezzati perché sprovvisti di poteri magici). Apparentemente ci potrebbe sembrare di essere sulla scia inoffensiva delle antiche fiabe (rendersi invisibile, fa apparire dell'oro, ringiovanire o invec­chiare, ecc.); e questo contribuisce al fascino di questa saga. Ma non è così. In effetti, leggendo una fiaba tradizionale ci accorgiamo subito di essere in un mondo puramente immaginario, un mondo "fantastico" in cui vi sono fate, streghe, gnomi, ecc., un mondo di sogno che non incide sulla vita reale del lettore.

Invece con Harry Potter assistiamo ad una specie di incarnazione del magico nel mondo normale. Harry Potter e i suoi amici sono bambini del nostro secolo, tipicamente "british" che, fuori dell'anno scolastico, rag­giungono le loro famiglie che abitano le città "normali" in mezzo ai "Babbani". Il messaggio implicito è chiaro: i poteri magici, l'essere mago o strega è un privilegio, un dono speciale, qualcosa di positivo, un po' come il battesimo e la grazia sono un privilegio del cristiano sul non cristiano.

6. Magia e religione

Occorre qui rivolgere uno sguardo cristiano alla magia, appoggiandosi sulla sacra teologia. La magia appartiene ai peccati contro il primo comandamento, accanto all'idolatria (con la quale una creatura viene ono­rata come Dio). È un peccato di superstizione in senso stretto, in quanto attribuisce ad una creatura "poteri che, secondo l'ordine della natura e della grazia essa [questa creatura] non ha". E questa "superstizione in senso stretto si connette con la divinazione e la stregoneria (vana osser­vanza)". Lo stesso teologo ci dà anche la seguente precisazione: "riguar­do al grado della colpa, deve notarsi che la divinazione e la vana osser­vanza sono in sé peccati molto gravi, contenendo una esplicita o implici­ta invocazione del demonio". Spieghiamo brevemente le cose: divina­zione e vana osservanza sono due specie della superstizione, la prima mira al conoscere, la seconda all'agire. "La divinazione è l'invocazione espres­sa o tacita del demonio per ottenere la conoscenza di cose nascoste, occul­te o segrete ".

Il teologo Prummer ci spiega la ragione della malizia della divinazione: "Siccome la conoscenza di queste cose non si ha né per le forze naturali dell'uomo, né da Dio, né dagli angeli buoni [...] si deve concludere che ogni divinazione si fa per opera diretta o indiretta del demonio." Quanto alla vana osservanza, è un ricorso superstizioso, in vista di un effetto, a dei mezzi in sé inadeguati (per esempio portare un amuleto contro tale malat­tia). Si riduce alla vana osservanza la magia che è, esclusi i semplici gio­chi di prestigio, "ars operandi mira ope daemonis", cioè l'arte di opera­re delle cose mirabili tramite il concorso (implicito o esplicito) del demo­nio. Purtroppo il mondo di Harry Potter e dei suoi amici nel castello di Hogwarts, e anche un po' quando sono in vacanza, è imbevuto totalmente di questi gravi peccati di superstizione.

7. Magia dappertutto

Prendiamo qualche esempio. Per la divinazione, nel terzo volume, vediamo la professoressa Cooman spiegare ad Harry, Ron e Hermione il programma annuale di divinazione: lettura delle foglie di tè, lettura della mano (chiromanzia), infine della sfera di cristallo (cristallomanzia). Per quanto riguarda la magia, i bambini non soltanto la studiano, ma anche la praticano molto spesso. Per esempio Hermione usa un incantesimo di lie­vitazione per fare volare una piuma e il sortilegio "Pietrificus totalus" per paralizzare un coetaneo.

D'altra parte, nel secondo volume, si dice che "all'insaputa dei profes­sori, fra gli studenti [di Hogwarts] prendeva piede un fiorente commercio di talismani, amuleti e altre protezioni". Anche i malefici più "neri" ven­gono insegnati a Hogwarts (e usati soprattutto nel quarto volume): l' "Imperius", il "Cruciatus" e il terribile "Ava Kedavra...  l'Anatema che uccide", contro il quale "non c'è contromaledizione". È vero che gli stu­denti hanno l'ordine di non usare questi malefici ordinati a nuocere, ma ... chi sa se obbediranno? Imparano le "contromaledizioni", cioè a lot­tare contro Satana con le sue stesse armi. Come siamo lontani dallo spiri­to cristiano! San Tommaso d'Aquino ci ammonisce: "L'uomo non ha rice­vuto il dominio sui demoni per potersene servire come vuole, ma deve avere con essi una guerra dichiarata. Perciò in nessun modo è lecito all'uomo ricorrere all'aiuto dei demoni con accordi taciti o espressi". Nei quattro libri, scopriamo una progressione, non soltanto nel numero delle pagine, ma anche nel grado di magia e di orrore: le avventure di Harry Potter in mezzo a mostri diversi, vampiri, fantasmi, mangiamorti, ecc. appaiono sempre più terrificanti e sanguinose. È questo il valore edu­cativo della saga di Harry Potter?

8. Il bene e il male

D'altra parte, nelle vecchie fiabe che hanno un reale valore educativo, c'è sempre un chiaro contrasto tra i buoni e i cattivi; il bene vi è sempre premiato e il male castigato. Potrebbe sembrare così nella saga di J.K. Rowling in cui vediamo una lotta tra il campo dei "buoni" (Harry, i suoi amici, il direttore della scuola, il Ministero della magia) e quello dei catti­vi (Voldemort, i mangiatori, Draco Malfoy, etc.), ma in realtà i parametri morali sono capovolti perché i buoni ricorrono alle stesse armi dei cattivi (magia, stregoneria). Di più "il male non è mai davvero vinto e il bene pre­vale - e solo apparentemente - soltanto grazie a brutti e cattivi mezzi". Va notato anche che il quarto tomo ci mostra il "buon" Harry mentre pesta degli scarabei, immaginando che ciascuno abbia la faccia del professore Piton che egli odia. I buoni come i cattivi, non esitano a ricorrere alla menzogna o ancora alla disobbedienza. Interrogato da un giornalista sulla morale di Harry Potter, don Amorth, l'esorcista di Roma, rispondeva: "Le regole si possono facilmente infrangere se non sostengono i propri inte­ressi; mentire è giustificato, efficace per raggiungere il proprio scopo".

9. Dall'esoterismo al satanismo

Il quarto volume è il peggiore: i sortilegi si moltiplicano, diventano facilmente malefici, fino alla tragedia sanguinosa del trentaduesimo capi­tolo: uno stregone nero, Codaliscia, uccide un compagno di Harry in un cimitero davanti ai suoi occhi. Poi ha luogo un rituale satanico, durante il quale il terrificante Voldemort riunisce il suo spirito a un corpo umano, dando così a se stesso una nuova vita. In questo rituale satanico, assoluta­mente orribile, una specie di bambino mostruoso viene gettato vivo in un calderone bollente con le ossa di una tomba profanata e un po' di sangue di Harry, il tutto con delle formule che sembrano ricordare in modo bla­sfemo i grandi misteri della Fede cattolica...

Lo scrittore e pedagogo francese Yves Chiron dichiara con franchezza dopo aver letto i quattro volumi di Harry Potter: "non ho che una grande fretta: sbarazzarmene perché i miei figli non ci cadano sopra". Pienamente d'accordo con questa dichiarazione, siamo profondamente delusi dalle incredibili parole del "religioso" M. Introvigne: "Chi critica il film [di Harry Potter] assume l'atteggiamento talebano di rifiutare ogni forma culturale che non sia religiosa". Il signor Introvigne è completamente fuori strada: se rifiutiamo e condanniamo la saga di H. Potter, non è perché non sia una cultura religiosa, la rifiutiamo perché è una cultura religiosa profondamente falsa in quanto fa l'apologia della superstizione magica, peccato contro il primo comandamento del Decalogo, "religione" espressa o tacita di Satana. "Non esiste una magia buona. La magia bian­ca praticata da Harry Potter è la magia nera (...) sono entrambe nelle mani di Satana", dice ancora il Padre Amorths.

10. Conclusione

È palese che Halloween, pokémon e Harry Potter hanno lasciato la scia del "fantastico" classico nel quale il bene veniva sempre ricompensato e il male punito, per pascolare sui prati avvelenati delle scienze occulte, del­l'esoterismo e perfino del satanismo! Mentre la fiaba classica mostra il magico come qualcosa di puramente immaginario, d'irreale, di lontano, i pokémon, ma soprattutto Halloween e i libri di Harry Potter hanno uno scopo dichiaratamente pedagogico, "catechistico": si tratta di trasmettere nuove conoscenze, la conoscenza (la "gnosis") dei misteri e poteri magi­ci invece della conoscenza dei misteri, della verità e dei sacramenti della Fede. Questa volontà diabolica pedagogica è palese: basta vedere le scuo­le che ormai sempre di più organizzato la festa di Halloween (mentre tende a scomparire la festa pubblica del S. Natale...), utilizzano i libri di J. K. Rowling come libri di testo, incoraggiata dall'incomprensibile atteggiamento delle librerie "cattoliche" (per esempio a Torino le Paoline e la LDC nel Valdocco di don Bosco) che propongono questi libri. A que­sto proposito va notato che l'autrice ha già dato via libera a un editore per la traduzione in greco antico e in latino del suo primo volume. Non mi sembra irragionevole vedere in ciò un progetto per accrescere l’”autorità” di questi libri, facendoli entrare in un certo senso nel mondo scelto della cultura greco latina, che è anche quello delle due grandi lingue sacre del Cristianesimo.

11. Alla scuola di Harry

È un fatto che il lettore di Harry Potter, giovane o no (circa il 30 per cento dei lettori sarebbero degli adulti), senza forse accorgersene, entra nella scuola di Hogwarts e riceve ogni anno un programma di studio com­pleto sulla nuova religiosità magica profondamente anticristiana, pre­sentata come qualcosa di facile, normale, tanto più affascinante che i libri sono scritti con un reale talento, una prodigiosa immaginazione, una cono­scenza perfetta della psicologia giovanile e del mondo scolaresco.

Per confermare questo impatto pedagogico, possiamo citare il titolo di un libro appena uscito l'anno scorso e che già alla sua quarta edizione ita­liana: "Manuale per apprendisti maghi. Guida al magico mondo di H. Potter". Il libro dà molte informazioni alla portata dei ragazzi su tanti argomenti: da "amuleto" a "zombie", sfila tutto l'insieme delle arti magi­che, presentate come una cosa affascinante; non manca nemmeno all'arti­colo "maledizione": un'invocazione diretta del demonio che preferisco non citare in questo articolo. Dobbiamo constatare che assistiamo, ahimè, sotto l'apparenza d'innocenti divertimenti giovanili, a una vera offensiva contro il cristianesimo. La strategia potrebbe essere così descritta: sosti­tuire a poco a poco le feste cristiane con feste neopagane (Halloween), trasformare i comportamenti dei fanciulli cristiani tramite il gioco (i pokémon) e i nuovi eroi-modelli legati al mondo dell'esoterismo e della stregoneria (Harry Potter). Di nuovo siamo in pieno combattimento delle "Due Città": quella del mondo e di Satana contro quella di Dio.

12. Ruolo dei genitori

Avvertiamo il serio dovere di mettere in guardia i genitori a proposito di Halloween, dei pokèmon e della saga di Harry Potter, perché questa volta il grande Stratega delle Tenebre ha portato l'assalto contro il baluar­do più prezioso e più vulnerabile della Cristianità: le menti e i cuori dei bambini e dei ragazzi; si tratta di fare perdere il gusto per il Bello, il Puro, il Vero, il Bene, abituando a poco a poco i bambini e ragazzi a cose orren­de, spaventose, mostruose. Il magico deve diventare una cosa normale. La dottrina cristiana e la pratica delle virtù cristiane devono lasciare il posto alla dottrine occultistiche e alla ricerca dei poteri magici. Il culto di Dio tramite l'adorazione e la preghiera deve essere sostituito dalle formule di incantesimi e di sortilegi che non sono altro che preghiere a Satana.

13. Reagire!

Allora tutto è perduto? No. Bisogna reagire affidandoci totalmente all'Onnipotente e all'Ausiliatrice che già in anticipo schiacciò il capo del Principe della magia. Cosa fare in concreto, dopo la preghiera che è la cosa principale? Potrebbe essere l'argomento di un altro articolo. Ma diciamo già che non basta condannare Halloween, i pokémon, H. Potter, ecc. Occorre anche fare un grande sforzo per vivere e trasmettere il patrimonio splendido - e vero - della nostra Santa Religione. È sicuro che la desertifi­cazione delle chiese facilita l'introduzione e la diffusione di feste come Halloween. D'altra parte, è necessario più che mai, per impedire l'irrom­pente propagazione di giochi come i pokémon, di proporre ai bambini gio­chi buoni, interessanti veramente educativi, favorendo l'apprendimento delle virtù naturali (ed anche soprannaturali).

Riguardo alla letteratura, se vogliamo proteggere e bambini e i ragazzi contro i libri avvelenati dall'occultismo, occorre nutrire le giovani anime con le verità bellissime di una catechesi integra e tradizionale. Bisogna anche leggere loro e far loro leggere buoni libri contenenti belle storie divertenti e educative, dando largo spazio alla Storia sacra, ai Vangeli, alle biografie dei santi che ci mostrano il vero meraviglioso: quello che Dio compie con sovrabbondante ricchezza nelle anime dei suoi amici, andan­do tante volte fino ai miracoli, infinitamente più veri, più belli di tutto il corteo di sortilegi, divinazioni e prodigi che sa compiere il demonio per i suoi servi per portarli più agevolmente nel suo Regno di Tenebre per sem­pre. Dio ci dice nella Sacra Scrittura: "Non ci sia mezzo a te (...) chi fa l'indovino o predice le sorti, né augure, o mago, né chi fa incantesimi, o consulta gli spettri o gli spiriti, né chi evoca lo spirito dei morti. Chiunque pratica queste cose è in abominio davanti al Signore [...]. Quanto a noi, fedeli a queste parole, scegliamo risolutamente il Regno di Dio, Regno del Bene, del Vero e del Bello, Regno di vera fede, di pura speranza e di mite carità.

PRO MANUSCRIPTO - NON COMMERCIABILE

Per informazione o richieste rivolgersi a: Don PASQUALINO FUSCO Villaggio Fanfani, n. 3 81035 ROCCAMONFINA (CE) Tel. 0823 92.12.78

SULLA MUSICA SATANICA

Fra tutte le gioie terrene la musica possiede un in­canto che ci attira molto. Prima di entrare in argomen­to, apro una parentesi per dire che non intendo parla­re di una certa musica moderna, idolatrata dalla gio­ventù di oggi, che porta all'isterismo, alla sfrenatezza, all'eccitazione delle passioni più basse. Questa musica si diffonde molto per mezzo di dischi, a proposito dei quali trascrivo un estratto dalla rivista «Lumière et Paix» (maggio-giugno 1982, pag. 30 - C.P. 517 - succ. D'Yanville Montréal - Quebec - 112 p2 wI):

«Esiste negli Stati Uniti (e diffusa in molte nazio­ni) un'Associazione chiamata Wicca (che tradotto vuol dire "Associazione dei fattucchieri e dei congiurati") che ha il compito di diffondere dischi con musica moderna.

Le persone che appartengono a questa associazione sono numerosissime, praticano il satanismo e si consa­crano a Satana. Posseggono tre compagnie di dischi.

Ogni disco ha per scopo di contribuire alla demoralizza­zione e alla disorganizzazione interna, psicologica dei gio­vani. Ognuno di essi infatti descrive esattamente gli stati d'animo convenienti ai discepoli di Satana e invita le per­sone a celebrare la gloria, l'onore e la lode di Satana.

C'è un'altra associazione: i "Rolling Stones". An­che i membri di questa associazione appartengono a una setta satanica della regione di San Diego (Califor­nia) e divulgano in molti loro canti gli stessi principi dell'associazione Wicca, perché anche loro sono per­sone consacrate al culto di Satana.

Molto conosciuta è pure un'altra associazione, Gar­ry Funkell, che produce lo stesso tipo di musica per por­tare i giovani al culto di Satana.

I dischi divulgati da queste associazioni si basano su quattro principi:

1) Da prima c'è il "Ritmo", chiamato Beat, che si sviluppa secondo i movimenti della relazione sessua­le. Tutto ad un tratto si ha la sensazione d'essere coin­volti in una frenesia, per cui si verificano molti casi d'i­sterismo causato dall'esasperazione dell'istinto sessua­le per mezzo del detto "ritmo beat";

2) in secondo luogo c'è l'intensità del suono, scel­to deliberatamente per essere superiore alla tolleran­za del sistema nervoso. Tutto questo è calcolato per­ché, quando ci si espone a questa musica per un certo tempo, sopravviene nella persona una specie di depres­sione, di ribellione, di aggressività.

Tutto questo avviene senza rendersene conto, af­finché si arrivi a dire "in fondo io non ho fatto niente di male, ho solo ascoltato musica per tutta la serata", e non ci si accorge invece che tutto è previsto e calcola­to per esasperare il sistema nervoso e in tal modo ot­tenere il ritmo beat, ascoltato per tutta la serata, ed es­sere avviati al satanismo;

3) in terzo luogo c'è il Segnale Sublime. Si tratta di un segnale supersonico elevatissimo, dell'ordine di circa 3000 vibrazioni al secondo, impossibile ad esse­re sentito con le proprie orecchie, appunto perché è su­personico. Esso libera nel cervello una sostanza il cui effetto è tale e quale alla droga. È una droga naturale prodotta dal cervello a seguito di quei stimoli ricevuti e di cui non si è reso conto.

A un certo momento ci si sente strani... Questa stra­nezza induce la persona a cercare la droga vera e pro­pria, o se si è già tossicomani, a prenderne dosi soprae­levate;

4) infine c'è la "consacrazione rituale" di ogni di­sco durante una "messa nera". Infatti prima che ogni disco sia messo sul mercato, esso viene consacrato a Satana durante un rituale particolare che si svolge nel­la messa nera.

Se qualche volta vi siete presa la pena di analizza­re le parole di queste varie canzoni, vi sarete accorti che il tema generale è sempre lo stesso: ribellione con­tro i genitori, contro l'autorità, contro la società, con­tro tutto quello che esiste; liberazione di tutti gli istin­ti sessuali; possibilità di poter creare uno stato anar­chico per l'avvento del regno universale di Satana.

Ci sono anche degli inni dedicati chiaramente a Sa­tana, basta prendere per esempio la canzone "Hair". Dopo quanto è stato detto è facile capire il perico­lo delle discoteche e il pericolo degli influssi di Satana, che conta tanti complici nella vita della ribellione e del­l'odio(Apocalisse 12,17): "Si adirò il drago contro la Donna, e se ne andò a far guerra al resto della sua di­scendenza, a quelli che osservano i Comandamenti di Dio e hanno a cuore la testimonianza di Gesù"

La trappola di "Witch"

Articolo di Carlo Climati, dall’agenzia stampa SIR, mercoledì 4 aprile 2001.  

Una grande campagna pubblicitaria ha annunciato l’arrivo nelle edicole del nuovo mensile della Disney “Witch” (in inglese “strega”) destinato ad un pubblico di adolescenti. I ragazzi, da sempre, hanno nutrito una forte curiosità nei confronti del mondo del fantastico. Si tratta di un’attrazione del tutto normale, che fino a qualche anno fa non era motivo di preoccupazione. Nel campo della letteratura giovanile esistono molti ottimi autori che trattano argomenti magici, senza però indirizzare gli adolescenti su sentieri rischiosi.

Ultimamente, invece, l’interesse dei giovani per la magia viene utilizzato da certe pubblicazioni in modo discutibile, aprendo le porte ad un mondo pagano, dominato da comportamenti superstiziosi e da veri e propri rituali.

“Witch”, il nuovo mensile della Disney, si pubblicizza invitando gli adolescenti a leggere “il futuro nel thè” o a scoprire “piccoli incantesimi per conquistare chi sai tu”. Un’altra pubblicazione della stessa casa editrice, “Minni and company”, che si rivolge alle bambine, ha proposto argomenti esoterici o tipicamente “New Age”.

Temi simili abbondano nelle più popolari riviste per teen agers, come “Cioè” e “Top Girl”. Quest’ultima, nel dicembre 2000, ha riportato in copertina la frase: “Testimonianza esclusiva: abbiamo scelto di essere streghe”. All’interno del mensile si può trovare un ampio articolo in cui due ragazze raccontano come è bello praticare la magia ed essere “in sintonia con l’universo”. Le due giovani dichiarano di seguire la religione “Wicca”, un nuovo culto dal sapore pagano che sta suscitando un certo interesse tra gli adolescenti.

La trappola che si cela dietro queste nuove mode esoteriche, pubblicizzate da alcune riviste per ragazzi, è chiara. E’ l’invito a credere che esista una “magia buona”, una specie di “alleata” per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni. Una vita che, per molti giovani, è dominata dalla solitudine, dall’assenza di dialogo in famiglia, dalle difficoltà nella scuola o nei primi approcci con il mondo del lavoro. Certi meccanismi sono profondamente diseducativi perché rappresentano il trionfo della cultura del non-impegno e del “voglio tutto e subito, senza sforzarmi”.

La moda dell’esoterismo adolescenziale viene spesso propagandata con parole dolci e seducenti come: amore per la natura, diritti dell’uomo e rispetto per gli altri. Questi termini, però, sono utilizzati in modo ben diverso dal loro reale significato. Ad esempio, l’amore per la natura viene proposto con uno spirito profondamente pagano, che conduce inevitabilmente sulla strada dell’esoterismo.

E’ opportuno non essere troppo ingenui ed imparare a riconoscere certi meccanismi, che rischiano di condurre i giovani sui sentieri della magia e della superstizione.

Dissolvere gli incantesimi della Wicca

Mary Zurolo  - Tratto da Catholic Faith & Family - Novembre 1999

John Gibson cominciò a dilettarsi di occulto al college. Si avvicinò ai tarocchi, poi cominciò ad esplorare la Wicca e altre religioni pagane su internet. Dopo aver passato 5 anni a costruire un forum internet su queste religioni e dopo aver prestato servizio come responsabile della  Pagan Leadership Conference, una intensa esperienza di conversione lo ha condotto alla Chiesa Cattolica.

Oggi Gibson dice di guardare ai suoi peccati passati con angoscia. Il richiamo delle religioni neo-pagane, specialmente la Wicca, sta attirando molti fra le sue spire, particolarmente gli adolescenti. L'interesse per la Wicca, una religione popolare basata sulla natura, altamente individualistica e ispirata ad antiche credenze, sta crescendo fra i giovani, specialmente fra le ragazze delle superiori.

Fenomeno editoriale

Le statistiche editoriali mostrano un crescente interesse per la Wicca.

Alla fine degli anni '80 le vendite di pubblicazioni sulla Wicca si aggiravano  fra le 2000 e le 4000 copie all'anno per la Carol Publishing Group. Ma, secondo l'editore Steven Schragis, negli ultimi anni le vendite sono aumentate sensibilmente raggiungendo punte di 25000 copie vendute all'anno.

Anche le grandi case editrici stanno guadagnando sull'onda dell'interesse per la stregoneria. A febbraio Little Brown & Co. ha pubblicato The Good Spell Book.  Ad aprile Citadel Press ha messo sul mercato Summoning Forth Wiccan Gods and Goddesses; è tra i 75 titoli sulla Wicca.

Alcune case editrici offrono titoli rivolti specificamente ai teenagers. Llewellyn International, editrice di lunga data di libri di astrologia, ha recentemente pubblicato Teen Witch: Wicca for a New Generation. 

I libri non sono l'unico mezzo di diffusione della Wicca. Secondo un sondaggio della Young America's Foundation, diversi college, tra i quali almeno uno cattolico, offrono corsi sulla stregoneria. E un importante motore di ricerca svela migliaia di siti web sulla Wicca  e gli adolescenti.

" In qualunque giorno puoi andare in una libreria o in un centro commerciale e .. puoi trovare senza problemi libri sulla stregoneria" dice Carolyn May, moglie, madre ed ex vigilatrice scolastica che informa i genitori sui pericoli dell'occulto da 25 anni.

Emozioni e potere

Perché la Wicca affascina così tanto gli adolescenti?

Una rassegna di pagine web per giovani aderenti alla Wicca suggerisce che la sua attrattiva risiede principalmente nell'importanza attribuita alle emozioni, al potere e alla libertà.

Per Myche, un quindicenne ex cattolico, ora seguace della Wicca, che vive vicino a Salem, Massachuttes, l'attrazione della Wicca sembra basarsi sull'emozione.

" Un fattore che mi ha indotto a cambiare religione," scrive Myche sul suo sito web, "è che più io diventavo religioso e più sembrava che la mia vita peggiorasse. Alla fine ho rinunciato e sono diventato non-religioso."

Un viaggio a Salem gli fece cambiare idea.

"Andai a Salem il giorno dopo Halloween, e .....quel giorno tornai a a casa che ero una nuova persona. ....Mi sentivo attratto da Salem e sapevo che in qualche modo ero entrato in contatto con le cose che succedono là. ...Non era la prima volta che sentivo un impulso psichico. In varie occasioni mi accorgo che mi succede, e spesso ho dei "deja vu". Questo contribuisce alla mia attrazione verso la Wicca."

Per altri la seduzione della Wicca risiede nell'importanza attribuita alla libertà personale. Alcune donne trovano molto attraente l'attenzione posta dalla Wicca sul culto della divinità femminile. Su un sito web, qualcuno che si presenta con il nome di Artemis Silveraven, scrive: "Ci sono molte cose che mi piacciono della Wicca. Il culto a un Dio e a una Dea, non a un unico Dio. Inoltre tu stesso puoi essere il sacerdote o la sacerdotessa."

Padre Paul Desmarais, pastore della Chiesa del Sacro Cuore di Pawtucket, R.I., che ha lavorato con gli adolescenti e l'occulto negli ultimi 10 anni, riconosce che la Wicca affascina gli adolescenti in ricerca spirituale.

"Il nostro mondo è diventato così consumista, così basato sull'apparire e sul successo, che i ragazzi provano un reale senso di impotenza nella loro vita. Credo che i ragazzi facciano incantesimi o tentino di apprenderli perché sentono un grande vuoto, un grande bisogno di qualcosa".

Sebbene le credenze della Wicca siano molto varie, quando gli adolescenti cercano questa spiritualità  probabilmente si imbattono nelle seguenti nozioni:

1) La maggior parte dei seguaci della Wicca adorano una duplice divinità, il Dio Cornuto e la Signora. Molti credono che tutti gli dei e tutte le divinità femminili siano aspetti di queste due divinità.

2) Gli aderenti alla Wicca solitamente credono che lo scopo della vita umana sia vivere in armonia con la natura,  che tutta la realtà è divina, che il mondo spirituale e materiale sono un'unica realtà, che non c'è una sola verità, che c'è una pluralità all'interno della identità divina e che la pratica rituale è la via magica all'armonia. I praticanti vivono secondo una legge morale chiamata "rede" che afferma: "Finché non danneggia nessuno, fai ciò che vuoi."

3) La Wicca, una forma neo-pagana di stregoneria, non è satanismo. I seguaci non offrono sacrifici animali nè credono nel diavolo. Nella maggior parte dei casi non reclutano attivamente i giovani e la maggioranza la pratica per conto proprio.

Possessioni diaboliche

Ma almeno un forum online rivela  un messaggio inquietante. Un utente che si presenta come Britt dice: "Stavo parlando con il mio amico Dave...è un cristiano piuttosto devoto....Ho scoperto che un tempo era un seguace della Wicca. Ha detto che ne era così profondamente coinvolto che era quasi posseduto dal demonio."

Sebbene la Wicca e il satanismo non siano la stessa cosa, molti adolescenti non conoscono la differenza e questa confusione può condurli ad altre pratiche occulte.

"Il contatto con certe pratiche porta a un coinvolgimento nell'occulto sempre maggiore" dice Padre  Desmarais. "Una delle cose di cui  i genitori non si rendono conto è che lo spirito del mondo è reale, e frequentare lo spirito del mondo ti rende vulnerabile ad esso. I ragazzi corrono il rischio reale di avere manifestazioni di spiriti cattivi, di essere disturbati o tormentati da spiriti cattivi. Quando dici queste cose ai genitori ti guardano come se fossi pazzo. Ma poi sentono i racconti di quello che succede e dicono "Accidenti!"

John Gibson aggiunge che più uno è coinvolto nell'occulto e più quest'ultimo risulta attraente.

"Il pericolo intrinseco della passione per il magico è che più potere raggiungi più intossicato diventi. Cominci ad acquistare sempre più potere per te stesso e questo assorbe tutta la tua vita".

In effetti il Catechismo della Chiesa Cattolica sostiene: "Tutte la pratiche di magia o stregoneria con le quali si tenta di sottomettere poteri occulti così da metterli al proprio servizio ed avere un potere sovrannaturale sugli altri - anche se questo fosse allo scopo di ristabilire la loro salute - sono gravemente contrari alla virtù della religione" (N° 2117).

Gibson, come May ed altri che operano con gli adolescenti hanno una conoscenza di prima mano dei pericoli conseguenti alle pratiche occulte.

"Il pericolo più grande che vedo è la perdizione della nostra anima" dice Mays.

Essa cita Deuteronomio 18,10-12 che recita: "Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, nè chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; nè chi faccia incantesimi, nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, nè chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore". 

"Questo passaggio dell'Antico Testamento era certamente pre-cristiano e Dio già diceva "Non fare questo". Non perché vuole comandare, ma per saggezza.. E' come se avesse detto: "Se vuoi essere felice e vivere bene, queste sono le linee guida che ti aiuteranno".

Praticare la Wicca non è solo una violazione del primo comandamento - "Non avrai altri dei all'infuori di me" - ma può portare anche a danni spirituali e fisici, sostiene ancora May. Se i giovani praticano il satanismo vanno incontro a danni fisici oltre che a confusione, depressione e desideri suicidi.

La maggior parte dei ragazzi non raggiunge questo livello perché imparare i necessari rituali è noioso e assorbe molto tempo, dice Padre Desmarais. In ogni caso i genitori cattolici dovrebbero stare attenti.

A rischio speciale

May e gli altri che lavorano con i giovani credono che gli adolescenti cattolici, specialmente quelli che hanno una fede debole o superficiale, sono particolarmente a rischio di sviluppare un'attrazione per le religioni neo-pagane.

"Gli adolescenti cattolici sono particolarmente vulnerabili su questo punto perché noi adulti gli insegniamo un mucchio di teoria sulla loro fede ma non gli doniamo un  incontro vivo con Cristo. Non fanno esperienza di Cristo nella loro vita. Sanno solo qualcosa su di Lui."

"Ho sentito più che a sufficienza dei giovani dire: "Sono un ex cattolico ora praticante della Wicca" dice Gibson.

" La maggior parte dei ragazzi cattolici sono innocenti e interessati alla vita spirituale" sostiene May " Così quando incontrano l'occulto in tutte le sue forme, inclusi i rituali pagani, ne sono interessati. Vogliono crescere spiritualmente e così sono disposti a prendere questa via e non sanno riconoscere ciò che è vero da ciò che non lo è."

I genitori come possono accorgersi che i loro figli stanno sviluppando un interesse per la Wicca? E in questo caso, cosa possono fare?

" A volte i comportamenti esteriori  possono sembrare realmente attinenti alla fede cattolica" dice Gibson.

I genitori possono scoprire che i loro figli comprano candele, incenso e libri spirituali. Altri indizi sono l'uso di erbe e il possesso di tarocchi, spade, una tovaglia nera con disegnato un pentagramma (una stella dentro un cerchio)  ..... 

Luna piena e luna nuova

L'indizio principale che rivela l'interesse dei ragazzi per la Wicca sono i libri sulle loro mensole.

"Qualunque cosa di Scott Cunningham, come Wicca: A Guide for the Solitary Practitioner. Quando questo libro appare sui loro scaffali significa che sono attivamente alla ricerca."

Anche una pletora di libri sulla mitologia, specialmente la mitologia celtica, può essere un segno.

I genitori dovrebbero preoccuparsi anche quando i loro figli spariscono in prossimità della luna nuova e della luna piena, o in occasione delle 8 maggiori festività Wicca o nei weekend vicini. Le festività Wicca sono: Yule (21 dicembre), Imbolc (2 febbraio), Ostra (21 marzo), Beltane (1 maggio), Litha (21 Giugno), Lammas (1 Agosto), Mabbon (22 Settembre), e Samhain (31 Ottobre).

Altri cambiamenti di comportamento che potrebbero indicare un interesse per la Wicca sono la partecipazione a corsi di guarigione, magari nella vicina libreria. Carolyn May dice che i genitori dovrebbero dare un' occhiata a questi corsi, specialmente se non sono basati sulla dottrina cattolica.

"Si tratta di affrontare la vita con gli occhi aperti" dice May "Non si va  da un consulente senza prima appurar in che cosa crede. Allo stesso modo non si va ad un corso senza prima appurare cosa insegnano, non per paura ma per saggezza." 

I ragazzi che seguono la Wicca possono anche incominciare a parlare dei loro mutevoli interessi usando frasi come "gettare il cerchio" o "accrescer il cono di potere". Possono anche iniziare a fare riferimento all'"Arte" o condire le loro conversazioni con la frase "Il Signore e la Signora ci aiutano". 

Per contrastare l'interesse nella Wicca, gli esperti sottolineano l'importanza della preghiera familiare e della testimonianza di una fede vissuta. Questi  mezzi possono aiutare i ragazzi a rafforzare la loro fede ed evitare così che cerchino alternative.  Tutto evidenzia che limitarsi a mandare i ragazzi al catechismo non è sufficiente affinché sviluppino una solida fede.

"Il catechismo non servirà a tenerli lontani da queste cose" sostiene Carolyn May. " I ragazzi hanno bisogno di conoscere l'importanza della Confermazione nelle loro vite e come lo Spirito Santo è con loro e li aiuta ogni giorno. Dobbiamo aiutare i ragazzi e gli adulti a comprendere che l'Eucarestia è una reale presenza proprio in mezzo a noi. Dobbiamo comprendere, apprezzare e amare la presenza di Gesù Cristo."

Padre Desmarais incoraggia i genitori a condividere le loro esperienze di fede con i loro figli.

"Dite loro come e perché Dio è importante per voi".

Gli esperti raccomandano anche gruppi di preghiera come Emmaus, Life Teen e Encounter with Christ poiché il loro obbiettivo è di aiutare i giovani a sviluppare una relazione personale con Cristo e a sperimentare la loro fede.

Partecipare alla Messa Latina o praticare in famiglia riti tradizionali cattolici può servire a far familiarizzare i ragazzi con le ricche tradizioni cattoliche e renderli meno propensi a cercare i romantici rituali neo-pagani.

"Attribuisco molta importanza ai ritiri" dice Padre Jim Flavin della Chiesa di Saint Colman of Cloyne di Brockton, Mass., che lavora con gli adolescenti e l'occulto da circa 8 anni. "L'esperienza del ritiro spirituale è importante perché i giovani stanno insieme; e se riusciamo a fargli avere una relazione con Gesù, allora è un'esperienza veramente profonda". 

Per John Gibson sono state le numerose false affermazioni storiche dei discepoli della Wicca che alla fine lo hanno allontanato dal neo-paganesimo. Per questo motivo egli raccomanda che i genitori sottolineino la verità degli eventi biblici quando trasmettono la loro fede.

"La cosa migliore che i genitori possono fare è di trasmettere la fede in un contesto storico dove i ragazzi possono avere la garanzia che ciò che viene loro detto è vero. Non possiamo aspettare che lo facciano i catechisti al posto nostro. Dobbiamo rimboccarci le maniche e farlo".

Se i ragazzi mostrano interesse nella Wicca, Padre Desmarais consiglia come prima cosa ai genitori di ascoltare molto. Gli adolescenti possono usare l'impersonale "noi" quando parlano del loro nuovo credo. Ad esempio possono dire: "Come streghe noi adoriamo questo o facciamo quest'altro perché....". L'uso dell'impersonale "noi" tuttavia indica che non hanno ancora assimilato la nuova dottrina come loro credo.

"Cercate di capire che cosa questo significhi per loro" consiglia Padre Desmarais, "non discutete ancora sui pro e sui contro, ma domandate cosa stanno cercando esattamente".

Egli avverte i genitori di essere pazienti e di non diventare troppo severi in questo stadio affinché inavvertitamente non incoraggino la ribellione adolescenziale. Inoltre i genitori devono assumere un'autorità spirituale su ciò che permettono nelle loro case.

Aiuto psicologico

Infine May raccomanda di cercare aiuto psicologico se un ragazzo coinvolto nell'occulto diventa depresso o tenta il suicidio.

"Fate in modo che ci siano sempre persone disposte a parlare con loro quando raggiungono il fondo".

Questi aiutanti potrebbero essere un sacerdote, un buon consulente cristiano, educatori o adulti cristiani che possano camminare con loro senza giudicarli. Soprattutto il sacramento della riconciliazione è indispensabile.

Gibson ora non ha più alcun contatto con la Wicca e altre forme di neo-paganesimo, ma la sua esperienza con l'occulto gli ha lasciato una chiara consapevolezza degli inganni in cui vengono tratti i giovani di oggi.

"Ora combattiamo per i nostri ragazzi. Nella nostra società non attribuiamo molto valore alle convinzioni religiose. Possono essere cambiate come se nulla fosse. Siamo diventati così tolleranti verso le altre dottrine al punto da tollerare che la gente s'infili nella bocca dell'inferno e diciamo: "Ok, è la tua vita. E' una tua decisione".

Non c'è nessuna magia per dissolvere gli incantesimi della Wicca. I genitori e i ragazzi possono iniziare mettendo via il Libro delle Ombre e prendendo la Bibbia. Il Libro dei Proverbi promette che la Parola, e non la Wicca, " è lampada ai miei passi e luce sul mio cammino."

© Catholic Faith & Family, Circle Media, Inc., 33 Rossotto Drive, Hamden, CT 06514, (800) 421-3230.

 
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