GLI ANGELI NELLA VITA DELL’UOMO Di don Marcello Stanzione
escrito por Amministratore
domenica, 29 de settembre de 2024
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La promessa, che Dio fa al suo popolo, è valida per ogni cristiano: “Ecco, io mando un angelo davanti a te perché ti guidi durante il cammino e ti conduca al luogo da me preparato”. Gli angeli, secondo San Tommaso d’Aquino, aiutano l’uomo a realizzare il disegno che Dio ha su di lui, manifestandogli le verità divine, fortificando la sua mente, difendendolo da vane e dannose immaginazioni. Gli Angeli sono presenti nella vita dei santi e aiutano ogni giorno tutte le anime nel cammino verso la patria celeste. ...
Come i genitori scelgono delle persone fidate per figli che si accingono a viaggiare attraverso regioni insidiose e sentieri tortuosi e pericolosi così Dio-Padre ha voluto assegnare ad ogni anima un angelo che le fosse accanto nei pericoli, la sostenesse nelle difficoltà, illuminandola e guidandola nelle insidie, assalti e agguati del maligno. Noi non li vediamo, ma le chiese sono piene di angeli, che adorano Gesù Eucaristico e che assistono estatici alla celebrazione della S. Messa. Noi li invochiamo all’inizio, della Messa nell’atto penitenziale: “E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi…”. Alla fine del Prefazio chiediamo ancora di unirci alla lode degli angeli. Sul piano della grazia noi certamente siamo più vicini a Gesù, avendo questi assunto la natura umana e non quella angelica. Siamo, tuttavia, convinti che essi sono superiori a noi, perché la loro natura è più perfetta della nostra, essendo puri spiriti. Per questo motivo siamo noi ad unirci al loro canto di lode. Quando, un giorno, risorgeremo, prendendo un corpo glorioso, allora la nostra natura umana sarà perfetta e la santità dell’uomo risplenderà più pura e più grande della natura angelica. Numerosissimi santi, come Santa Francesca Romana, la Beata Suor Serafina Micheli, S. Pio da Pietrelcina e tanti altri, conversano con il proprio angelo custode. Nel 1830 un angelo, sotto le sembianze di un bambino sveglia di notte Suor Caterina Labournè e la conduce in cappella dove le appare la Madonna. A Fatima, per la prima volta un angelo apparve alla grotta del Cabeco. Lucia ce lo descrive come “un giovane di 14-15 anni più bianco che se fosse vestito di neve reso trasparente come cristallo dal sole e di una straordinaria bellezza…”. “Non abbiate paura! Sono l’Angelo della pace. Pregate con me”. E inginocchiatosi per terra curvò la fronte fino a toccare il suolo e ci fece ripetere tre volte queste parole: “Mio Dio! Credo, adoro, spero e vi amo! Vi chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano non sperano e non vi amano”. Poi, alzatosi, disse: “Pregate così. I cuori di Gesù e di Maria stanno attenti alle vostre suppliche”!. La seconda volta l’angelo apparve ai tre pastorelli ad Aljustrel presso il pozzo nel podere della famiglia di Lucia. “Cosa fate? Pregate, pregate molto! I cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite senza sosta all’Altissimo preghiere e sacrifici…”. La terza volta vedemmo l’angelo che teneva nella mano sinistra un calice su cui stava sospesa un’Ostia, da cui cadevano dentro il calice gocce di sangue. L’angelo lasciò sospeso in aria il calice, si inginocchiò vicino a noi e ci fece ripetere tre volte: “Santissima Trinità –Padre, Figlio e Spirito Santo- vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze, con cui egli stesso è offeso. E per i meriti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”. La presenza e l’aiuto degli angeli deve suscitare in noi sollievo, conforto e duna profonda gratitudine verso Dio che così amorevolmente si prende cura di noi. Invochiamo spesso, durante la giornata gli angeli e, nelle tentazioni diaboliche, in modo particolare S. Michele Arcangelo e il nostro Angelo Custode. Essi, stanno sempre alla presenza del Signore, sono lieti di patrocinare la salvezza di chi si rivolge a loro con fiducia. Prendiamo la buona abitudine di salutare ed invocare nei momenti più difficili della nostra vita, anche l’angelo custode delle persone a cui dobbiamo rivolgerci per i nostri bisogni materiali e spirituali, soprattutto quando ci fanno soffrire col loro comportamento nei nostri riguardi. San Giovanni Bosco dice che “il desiderio del nostro angelo custode di venirci in aiuto è assai più grande di quello che noi abbiamo di essere aiutati”. Gli angeli nella vita terrena, come nostri fratelli maggiori, ci guidano sulla via del bene, ispirandoci buoni sentimenti. Noi, nella vita eterna, saremo in loro compagnia nell’adorare e contemplare Dio. “Egli (Dio) darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Quanta riverenza, devozione e fiducia verso gli angeli devono infondere in noi queste parole del salmista! Anche se gli angeli sono semplici esecutori dei comandi divini, dobbiamo essere a loro grati, perché ubbidiscono a Dio per il nostro bene. Innalziamo, dunque, al Signore incessantemente la nostra preghiera, perché ci renda docili come gli angeli nell’ascolto della sua parola, e ci dia la volontà di essere obbedienti e perseveranti nell’eseguirla. Se ci comporteremo così, al termine della vita, gli angeli ci introdurranno nel Paradiso, dove insieme con loro e la gioiosa comunità dei Santi, adoreremo e contempleremo Dio eternamente.