VALGIO E L’ANGELO Di don Marcello Stanzione |
Scritto da Amministratore | |
domenica 16 giugno 2024 | |
Vi è un aneddoto curioso che San Paolino racconta in una sua lettera, del salvataggio di un povero vecchio marinaio operata dagli angeli? Ecco un sunto del suo racconto che è molto lungo e molto dettagliato. Una nave era in pericolo, l’equipaggio aveva messo le imbarcazioni a mare; solo un vecchio marinaio era rimasto nello scafo del vascello che faceva acqua da tutte le parti e che stava infallibilmente per affondare. ... Improvvisamente, misteriosi personaggi appaiono sul ponte della nave abbandonata: un albero sradicato che ingombrava la manovra è tagliato e gettato in mare; le vie d’acqua sono otturate, le vele tese; il vascello riprende il suo equilibrio e viene ad accostare alle rive della Campania. Il vecchio, che era pagano, si convertì; si fermò vicino alla tomba di San felice a Nola, e San Paolino raccolse dalla sua bocca la meravigliosa storia della sua liberazione. “Era, ci dice, un uomo molto semplice, d’un grande candore ed incapace di mentire”. Egli si chiamava Valgio, lo si battezzò con il nome di Vittorio. I Bollandisti riportano questo tratto e non credono che sia permesso mettere in dubbio la sua autenticità appoggiata sulla testimonianza di San Paolino.
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