“San Michele, chiediamo la tua amicizia!” Di Stefania Granato |
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martedì 02 aprile 2024 | |
L´8 febbraio ha avuto luogo un evento straordinario al Santuario di Monte Sant’Angelo, sul Gargano, in Puglia (Italia). Accogliendo l’invito del Re della Misericordia e di San Michele Arcangelo a consacrare i propri Paesi all´Arcangelo per avere la sua protezione nei tempi della tribolazione, sono accorsi migliaia di pellegrini da tutto il mondo. Molti miei amici erano sul posto e hanno tutti percepito la grande spiritualità di quel momento speciale per la storia della cristianità. Di seguito l’articolo del Dr. Michael Hesemann, pubblicato su Kath.net, che ha accompagnato i pellegrini tedeschi e che spiega l´evento. Eccolo nella mia traduzione. ... Stefania Granato Poco più di 1000 anni fa, nell’anno 1022, l’imperatore tedesco Enrico II, che le generazioni successive avrebbero onorato come Santo, si recò in pellegrinaggio sul Monte Gargano, all’estremo sud-est dell’Italia, accompagnato dalla sua corte e dal suo esercito. Il suo obiettivo era quello di emulare il suo grande predecessore, Carlo Magno, affidando il suo Regno all’Arcangelo Michele, che era apparso lì in una grotta seicento anni prima. Secondo il suo biografo, egli chiese di poter trascorrere la notte da solo in preghiera nella suggestiva grotta. Quando vi fece la preghiera di Consacrazione, le scure pareti rocciose scomparvero improvvisamente e fu come se l’imperatore Enrico guardasse il cielo: davanti a lui stava il potente Arcangelo, il condottiero delle Schiere Celesti, accompagnato dal suo seguito. “Proteggerai il mio popolo?”, gli chiese implorante l’imperatore. “Finché lo meriteranno”, fu la risposta dell’Arcangelo. Per secoli, il Sacro Romano Impero è stato sotto la protezione del potente Arcangelo, ma a un certo punto non fu più degno di lui. Fu la Riforma ad allontanare la Germania dal Cielo? Furono le idee dei filosofi, il delirio del marxismo oppure il diabolico nazionalsocialismo a spingere i tedeschi nelle grinfie dell’avversario? Sappiamo solo che il cammino di questa nazione è stato disastroso non appena si è allontanata da Dio. Ancora oggi, è la Germania che con le sue eresie sinodali sta allontanando i cattolici tedeschi dalla Chiesa universale. Per questo motivo occorreva far “risalire a bordo” il potente Arcangelo, incaricato da Dio per il Giudizio Universale, ed affidarci alla sua protezione e intercessione. Il fatto che ciò sia avvenuto l’8 febbraio 2024, anno del millenario della morte di Enrico II, quando un migliaio di pellegrini provenienti da tutte le parti dell’ex Sacro Romano Impero si sono nuovamente recati sul Gargano, non è stato affatto casuale, ma il frutto di una rivelazione del Cielo. Nel villaggio di Sievernich (Voreifeldorf), non lontano dall’antica città imperiale di Aquisgrana, situato direttamente sulla direttrice di incoronazione degli imperatori tedeschi, la Madre di Dio è apparsa dal 2000 al 2005 e dal 2018 il Signore è apparso nelle sembianze del Bambino Gesù di Praga, che non solo è venerato nell’antica città imperiale di Praga, ma indossa anche l’abito di incoronazione degli imperatori tedeschi; Santa Edith Stein lo ha definito “il vero Imperatore degli ultimi tempi”. Da due anni e mezzo, dall’ottobre 2021, alla mistica Manuela Strack, la veggente di Sievernich, si rivela anche l’Arcangelo Michele, di cui il “Re della Misericordia” nelle sembianze di Gesù Bambino di Praga ha detto che un giorno avrebbe toccato la terra con la sua spada, scatenando numerose catastrofi naturali. Secondo la veggente, il 5 marzo 2022 l’angelo stesso prese la parola e dichiarò: “Sono il Patrono d’Europa. Invocate il mio aiuto”. Ha anche invitato le persone a rimanere fedeli alla fede dei padri invece di impegnarsi in esperimenti teologici e liturgici. Inoltre, egli ha avvertito (19 ottobre 2022): “Vi state cullando in un senso di sicurezza, ma sta per arrivare un grande cambiamento. La vostra politica subirà un declino. Arriverà il Giudizio. Pregate per la mitigazione del castigo. Se farete ciò che il Signore vi dice, sarete in grado di sopportare tutto”. Le apparizioni diedero origine a una profonda devozione per San Michele a Sievernich. Il 19 settembre 2023, pellegrini provenienti da tutti i Paesi di lingua tedesca si recarono a Voreifeldorf per assistere a una solenne incoronazione dell’Arcangelo da parte di sacerdoti austriaci e tedeschi. Secondo la veggente Manuela, durante la successiva apparizione l’Arcangelo spiegò: “Se farete ciò che il Signore vi dice, allora sopravviverete a questo tempo. Non vi sarà fatto del male. Chiedete riparazione davanti al Padre Eterno. Vedete che onore faccio al mondo! Che grazia dal mio Signore! Che le Nazioni chiedano la mia amicizia! Il Prezioso Sangue sia il vostro rifugio, specialmente nel tempo della tribolazione, durante la sofferenza della Chiesa tedesca”. Lo ha ripetuto il 17 ottobre 2023: “Ancora una volta vi dico: I Paesi della terra chiedano la mia amicizia. La mia spada colpirà la terra”. Ma cosa intendeva veramente l’Arcangelo quando disse: “Che le nazioni chiedano la mia amicizia?”. Abbiamo contemplato e pregato a lungo su questo punto, poi il circolo ristretto intorno alla veggente ha compreso queste parole. La visione di un pellegrinaggio al Santuario dell’Arcangelo sul Gargano, dove anche l’imperatore Enrico si era recato mille anni fa, divenne sempre più chiara. Infatti, nientemeno che la Beata Anna Katharina Emmerick di Dülmen in Westfalia aveva visto un simile pellegrinaggio in una delle sue visioni. Parlò di una “grande festa” sul Gargano, “dove vidi molti pellegrini stranieri, muniti di grembiule, che viaggiavano con i bottoni sul bastone. Qui l’angelo serviva all’altare con altri”. E oggi, all’apparizione di Gesù Bambino come “Re di Misericordia” il 25 ottobre 2023, ha detto “Desidero che consacriate le vostre terre al Mio Messaggero perché, quando onorate lui, onorate Me e il Padre che è nei Cieli. Sarà lui a eseguire il giudizio per il Padre. Che i gruppi di preghiera vengano con i loro stendardi”. Si è subito trovata una data per questo pellegrinaggio, l’8 febbraio 2024, forse in riferimento all’8 maggio, giorno della prima apparizione dell’Arcangelo nella grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo sul Gargano nell’anno 490, quando dei contadini, mentre cercavano un toro, assistettero a un miracolo, e vi condussero il santo vescovo Lorenzo, il quale fece pregare e digiunare i fedeli per tre giorni, fino a quando San Michele gli apparve e disse: “Io sono l’Arcangelo Michele, vedo sempre il volto di Dio. Ho scelto questa grotta come mio Santuario… Lì, dove si apre la roccia, i peccati degli uomini saranno perdonati e coloro che lo chiedono in preghiera saranno ascoltati”. La notizia del previsto pellegrinaggio si è diffusa a macchia d’olio. Un organizzatore di pellegrinaggi, l’austriaco Günther Glas, è stato rapidamente assicurato come partner e la sua intera dotazione di otto autobus è stata subito prenotata. Centinaia di altri pellegrini hanno viaggiato in auto, con altri organizzatori o in aereo. In questo giovedì di febbraio, la collina di San Michele, altrimenti piuttosto tranquilla, assomigliava a una piccionaia. Persino la televisione cattolica, la tedesca k-tv, Radio Horeb e Radio Maria Austria hanno trasmesso la solenne consacrazione nell’ambito della Santa Messa nella Grotta dell’Angelo. È stato un miracolo che la modesta chiamata di Sievernich sia stata accolta con tanto favore, perché tutti coloro che l’hanno ascoltata hanno semplicemente sentito nel loro cuore che era la cosa giusta e che erano stati chiamati. Nessuna “interferenza esterna” poteva trattenere coloro che erano stati convocati; dovevano semplicemente essere lì, in questa mistica grotta nel cuore del Gargano, dove avevano pregato papi, imperatori e santi. Quando un migliaio di pellegrini, molti dei quali portavano le bandiere nazionali o gli stendardi dei loro luoghi di culto o movimenti spirituali, si sono riuniti nella grotta, per un attimo si è respirata l’atmosfera della Giornata Mondiale della Gioventù. Tutti hanno intonato un canto in onore del Santo Arcangelo e hanno sventolato con entusiasmo le loro bandiere, mentre si diffondeva l’euforia, se non addirittura l’estasi. Poi è calato il silenzio quando sono entrati i 35 sacerdoti provenienti da Germania, Austria e Svizzera, l’ultimo dei quali è stato il Vescovo Ausiliare di Budapest, Gabor Mohos, giunto appositamente per l’evento. Nel suo stemma porta le ali di San Michele con il motto “Quis sicut Dominus, Deus noster?”. – “Chi è come il Signore, nostro Dio?”. Molti dei sacerdoti portavano le reliquie di grandi Santi associati al Santuario sul Gargano: Innanzitutto il Santo Imperatore Enrico II, che torna a Monte Sant’Angelo in questo giorno dopo 1002 anni e di cui celebriamo il millesimo anno della morte nel 2024, ma anche San Giovanni Paolo II, San Padre Pio, la Beata Anna Katharina Emmerick, Santa Edith Stein come patrona d’Europa, San Curato d’Ars come patrono dei sacerdoti e una reliquia del Sudario di Oviedo, che fu bagnata dal Sangue di Cristo. Infine, dopo la commovente predica del celebrante, padre Frank Cöppicus-Röttger dell’arcidiocesi di Salisburgo, si è fatto silenzio assoluto, quando la preghiera con la richiesta dell’amicizia dell’arcangelo Michele si levava da mille bocche: “Eterno Padre, attraverso il Tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, Ti offriamo lode e onore nello Spirito Santo. Per mezzo del Tuo Verbo Eterno incarnato nel seno della Vergine Maria, hai creato ogni cosa, il mondo visibile e quello invisibile: Troni e Dominazioni, Principati e Potestà. Tutto è stato creato attraverso Gesù e per Lui. Guarda ciascuno di noi con grande misericordia, apri i nostri cuori al Tuo amore e al Tuo piano di salvezza. Per intercessione di Maria, Sposa dello Spirito Santo, di tutti gli Angeli e dei Santi, risveglia i cuori di tutti gli uomini al Tuo amore e risvegliali dal sonno della lontananza da Dio. Oggi Ti ringraziamo particolarmente per aver creato i Santi Angeli. Ci uniamo alla lode che offrono continuamente davanti al Tuo Trono.
E ora veniamo a te, Sant’Arcangelo Michele, Tu, Condottiero delle Schiere Celesti, Tu, grande Guerriero della gloria di Dio, Tu, vincitore del male, Tu, amorevole amico degli uomini, non vuoi che ci perdiamo. Oggi abbiamo fatto per te un pellegrinaggio sul Gargano, per chiedere la tua amicizia.
Veniamo anche in rappresentanza di molti altri che a noi sono affidati. Veniamo a nome dei Paesi e dei gruppi di preghiera, le cui bandiere abbiamo portato in questo luogo santo. Sant’Arcangelo Michele, ti chiediamo di proteggerci dalla guerra, dalla sciagura, dalle catastrofi e dal Giudizio di Dio, che eseguirai secondo le Sacre Scritture.
A Te noi consacriamo noi stessi e le nostre famiglie, i nostri amici e conoscenti, i nostri Paesi e tutte le persone che in tanti luoghi sono uniti a noi in questa ora.
Infine, ti affidiamo la nostra Santa Chiesa Cattolica, che in questo momento è sotto attacco in molti modi.”
È seguita la preghiera di San Michele di Papa Leone XIII. “Ora siamo dalla parte giusta”, ha commentato il sacerdote Frank Cöppicus durante la commovente Consacrazione. “Chi ha il Giudice come amico non deve più temere il giudizio. Ora è importante portare lo spirito di questa consacrazione, la vita che proviene dai sacramenti, nella nostra vita”. Non poche persone hanno avvertito la presenza dell’arcangelo in questo momento e durante la celebrazione eucaristica che è seguita. Per una persona, tuttavia, è diventata molto tangibile: Manuela Strack, la veggente che ha viaggiato con i pellegrini negli autobus è caduta in estasi al momento della Consacrazione. In seguito, ha spiegato: “Durante la recita delle preghiere di Consacrazione, San Michele Arcangelo è apparso nel Santuario in vesti da soldato di colore bianco ed oro e con un mantello bianco. Ci ha detto: ´Vi benedicano Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Quis Ut Deus? Avete guardato nei miei occhi e avete realizzato il desiderio dell’Eterno Padre. Ora posso chiamarvi miei intimi amici, infinitamente amati dal Padre Eterno. La mia amicizia più intima vi garantirà protezione. Coltivate la nostra amicizia attraverso i Santi Sacramenti e la preghiera. Ciò che avete acquisito, non lasciatelo andare! Solleverò la mia spada, ma non su di voi. Rimanete fedeli al Signore e pregate! Pregate molto per la Santa Chiesa! Coloro che rimarranno fedeli otterranno la Corona della vita eterna. Ora svolgo il mio servizio al Santo Altare del Signore.´”
Anche se spetta alla Chiesa verificare l’autenticità dei messaggi di Sievernich, rimane l’esperienza travolgente di questo giorno veramente benedetto a Monte Sant’Angelo, che sembrava che i Cieli si aprissero. I pellegrini sono rimasti a lungo nella grotta, pregando, confessandosi e ricevendo benedizioni. Non avevano mai vissuto una giornata come questa, spiegano i dipendenti e gli aiutanti del Santuario di lunga data. C’era una benedizione nell’aria e non può che essere così quando migliaia di pellegrini chiedono all’Angelo supremo di Dio la sua amicizia. Ora, mentre i pellegrini tornano alle loro case tedesche, austriache e svizzere (e agli altri oltre 40 Paesi rappresentati dalle loro bandiere, fino al Messico, al Camerun e alla Corea), la portano con sé nei loro Paesi, custodendo questa amicizia attraverso i Sacramenti. Che le Nazioni si dimostrino degne di questa benedizione, perché solo allora l’Arcangelo le proteggerà – per tutto il tempo che lo meriteranno! Michael Hesemann La grande Cerimonia di Consacrazione sul Gargano è stata trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube del Santuario di Monte Sant’Angelo https://www.youtube.com/watch?v=8_LpZcAqwoE
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