TESTIMONIANZA DI ANDREA ISOARDI |
Scritto da Amministratore | |
sabato 02 marzo 2024 | |
Mi presento, da cinque anni la mia vita è nel bosco, in una antica borgata prima disabitata, dove io e la mia compagna abbiamo scelto di mettere radici per tornare ad una vita più semplice; ho il dono della pranoterapia che utilizzo per cercare di far star bene le persone, studio l’antroposofia ( la via di Michele ) da diversi anni e questo mi ha riavvicinato molto alla vera essenza della vita e al Cristo dopo anni passati in una sorta di limbo. ... Ciò che vi racconto è quanto successo nell’estate 2023, in circa quattro settimane. Una domenica di Luglio mi reco al Santuario di Valmala, luogo che conosco bene e frequento fin da bimbo e dove c’è un ex voto di mio nonno scappato dai campi di concentramento e sopravvissuto. Porto la mia compagna a vedere questo quadro e , inaspettatamente, scoppio in un pianto intenso, lungo che mi fa capire che c’era qualcosa di diverso dal solito, come se mio nonno volesse farmi capire qualcosa. Bisogna tenere presente che quando mio nonno morì lo fece per mano a me che, ancora bambino,ero con lui. Ho sempre pensato che questa cosa creò tra noi un legame speciale. Dopo questo episodio mi recai immediatamente a meditare accanto alla pietra dove la Vergine apparve e rimasi in contemplazione, chiedendo di rendermi edotto su ciò che voleva dire questo segno. Due settimane dopo mi recai con amici e con la mia compagna alla Sacra di San Michele, luogo che adoro e che frequento almeno due volte all’anno per sentirmi ancora più a contatto con questa entità grandiosa che è San Michele. Qua per la prima volta da molto tempo sentii la necessità di accendere un cero e affidare la mia anima a Michele, insieme a quella del mio nipotino che dovrebbe incarnarsi a fine febbraio. Michele da anni rappresenta per me il Tutto, è colui che mi sta vicino, che sento accanto in ogni momento e da parte mia cerco sempre di ricordarmi di lui in ogni momento. Nei giorni successivi andammo in alta montagna, in Val Pellice e sentii, in una giornata non caldissima, la necessità di immergermi nel fiume in un luogo dove l’acqua correva in modo tumultuoso, e mentre attorno a me nessuno resisteva al freddo, io rimasi quasi un ora in tutta tranquillità senza sentire freddo e anzi, sentii una sorta di leggerezza. Passarono alcuni giorni e accadde il fatto più grandioso della mia vita. Stavo tagliando legna per l’inverno a casa mia quando mi ritrovai di schiena sulla sega circolare che mi procurò un profondo taglio nella parte posteriore; mi accorsi subito della gravità in quanto sentii il polmone forato e mi resi conto che mancavano delle costole. Ero solo, senza telefono a più di 3 km dal paese e a circa 100 metri in salita dalla mia auto, ero morto! La devozione che provo per Michele mi fece rimanere tranquillo e l‘unica cosa che volevo era ancora salutare Delia ( la mia compagna che lavora in paese) e dirle di salutare la mia famiglia. Cosa avevo da perdere? Al massimo sarei morto per strada! Riuscii ad arrivare in auto e ad avviarla, ma dopo poco persi i sensi e in quel momento uscii dal mio corpo! Ebbene si, vedevo chiaramente il mio corpo esanime accasciato, sapevo che ero in auto ma l‘auto non la vedevo, l’unica cosa materiale che vedevo era il mio corpo immerso nel nulla. In compenso attorno a me luci, colori e suoni stupendi! In me la sensazione di essere a casa e la coscienza di avere abbandonato solamente l’involucro che mi accompagnava fino a poco prima. I colori gialli e bianchi predominavano su tutto, erano luminosi ma non accecanti e i suoni erano dolci, inspiegabili con parole, ma molto accoglienti. Ad un certo punto ho percepito attorno a me una presenza forte, ho veduto una spada di colori luminosi, simile all’arcobaleno, e un colpo forte mi ha rimandato nel corpo fisico. Sono rinvenuto e mi son trovato alla guida della mia auto per poi svenire immediatamente! E sono rimasto privo di sensi finché non mi son ritrovato, dopo più di tre km di curve e strada stretta nel paese davanti al comune, esattamente dove lavora Delia e dove volevo arrivare. Della guida non ricordo nulla e so che gli Angeli, guidati da Michele mi han tenuto privo di sensi per poter guidare Loro e portarmi dove volevo arrivare. Quando sono arrivati i soccorsi la situazione era drammatica, tant’è che tutti i medici disperavano di salvarmi, ma tutto andò bene e, seppur senza una parte di polmone e senza cinque costole sono ancora vivo! Tutto ciò che era accaduto nelle settimane precedenti era la preparazione, sento e so, che Michele e le schiere celesti non potendo evitarmi questa avventura hanno fatto in modo che potessi arrivarci preparato al meglio per affrontarla e cogliere da essa tutto il buono che c’era. Ritengo questa esperienza la più grandiosa della mia vita, sento che se mi han dedicato così tante attenzioni dovrò , a mia volta dedicarmi ancora in modo maggiore agli altri ed essere sempre più portatore del verbo di San Michele! Guardando indietro la Vergine mi ha aperto la strada verso questo, per poi portarmi ad affidarmi, ancora una volta totalmente a San Michele, ed arrivare ad una sorta di purificazione nell’acqua del fiume perché potessi arrivare a questo appuntamento senza timore per la morte, sereno e disposto ad accogliere ciò che era stato disegnato per me. Penso che l’aver voluto scendere in paese non già convinto di salvarmi, ma solo per puro amore, per poter salutare ancora una volta l’unica persona a me cara raggiungibile in quel momento, sia il gesto di cui avevano bisogno per essere sicuri di aver fatto la scelta giusta. Ovviamente in tutto questo hanno avuto un ruolo importante i medici e le infermieri che mi hanno seguito e li ringrazio di cuore, anche loro fanno parte di questo grande miracolo! Il tutto è accaduto il 24 agosto 2023 e da allora io sono nato una seconda volta! |
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