CRISTO CI HA LIBERATO DAL DEMONIO Di don Marcello Stanzione |
Written by Amministratore | |
venerdì, 05 gennaio 2024 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Il peccato originale ebbe fra le altre conseguenze, quella di rendere l'intera umanità schiava del diavolo. La tradizione cattolica lo afferma all'unanime, ed il concilio di Trento insiste in questa sequenza della caduta dei nostri primi padri, la captivitas diaboli, contro gli errori dei protestanti. L'uomo, libero e coscientemente, si associò alla ribellione degli spiriti cattivi, separati e nemici di Dio; disertò l'amichevole compagnia degli angeli buoni per riunirsi al bando dei demoni. Sin da allora Satana è il “principe di questo mondo”, sotto questo potere l’uomo gemeva sin dal giorno del suo concepimento. ... Anche le stesse creature irrazionali, che con Adamo ed Eva riflettevano come limpidi specchi quale fosse la gloria e la bontà di Dio, si trovano sotto un certo influsso del demonio; il quale, tenendo l'uomo schiavizzato al re della creazione, esercita un indubbio dominio sull'universo intero. Pertanto il demonio può influire sugli uomini e sulla creazione materiale destinata all'uso degli uomini, arrivando spesso a legare a sé le creature con le occasioni di peccato. In questa prospettiva la redenzione acquista proporzioni colossali: si presenta a noi quale grandioso dramma cosmico, i cui principali atti sono il riscatto del mondo intero, la completa distruzione dell'impero diabolico e la restaurazione dell'assoluta sovranità di Dio in tutto l'universo. Non è soltanto un argomento che riguarda l'uomo e Dio: è un dramma che concerne tutta la creazione e dove l'uomo ha la sua parte. A ragione si è scritto che è impossibile farsi un'idea esatta della fede di San Paolo senza rendersi conto di queste dimensioni cosmiche del mistero della redenzione. La verità è che Cristo ci riscattò dalla schiavitù di Satana. “Per questo venne il figlio di Dio, per distruggere le opere del diavolo” (I Giovanni 3, 8) “per distruggere con la morte colui che possedeva l'impero della morte, liberare quelli che per timore della morte restavano tutta la vita soggetti alla schiavitù” (Ebrei, 2, 14-15). Poco prima della sua passione proprio Gesù affermava: “Adesso è il giudizio di questo mondo; adesso il principe di questo mondo sarà scagliato fuori” (Giov. 12,31). La vittoria di Cristo su Satana, iniziata nel deserto e continuata nelle diverse espulsioni di spiriti immondi, fu consumata con la morte e risurrezione del Signore. San Paolo ha celebrato con frequenza ed entusiasmo senza pari la nostra liberazione dalla schiavitù del demonio. Scrive ai fedeli di Efeso (2, 1-7): “Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. Nel numero di quei ribelli, del resto, siamo vissuti anche tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra carne, seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi; ed eravamo, per natura, meritevoli d'ira, come gli altri. Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: infatti per grazia siete stati salvati. Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù". Cristo liberò l'umanità dalla schiavitù del demonio. |
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