SAN TOMMASO E LE PERFEZIONI DEGLI ANGELI NELL’AMBITO DELLA GRAZIA E DELLA GLORIA |
Scritto da Amministratore | |
domenica 15 ottobre 2023 | |
di Don Marcello Stanzione
Secondo san Tommaso d’Aquino è teologicamente certo che gli angeli furono creati in perfezione naturale, con una natura angelica e naturali poteri angelici. Tuttavia, poiché essi furono creati per una beatitudine e una felicità soprannaturali, era necessario che i loro doni e poteri soprannaturali fossero elevati all'ambito soprannaturale; una fine soprannaturale non può presumibilmente essere ottenuta con mezzi puramente naturali. Come nel caso dell'uomo, la beatitudine soprannaturale, la beatificante Visione di Dio, è qualcosa di più e che va oltre ciò che è richiesto dalla loro natura. ... Per gli angeli, come per noi esseri umani, la felicità soprannaturale é un dono di Dio, completamente gratuito; così, sono anche i mezzi soprannaturali, per esempio la grazia santificante e la luce di Gloria (lumen Gloriae), in modo che possono vedere e godere di Dio per l'eternità[1]. In quale tempo precisamente di angeli siano stati elevati all'ordine soprannaturale non è conosciuto con certezza ma un'opinione più che probabile ritiene che ciò avvenne al momento della loro creazione. San Tommaso dice che "sembra più probabile essere d'accordo con ciò che hanno detto i santi che essi (gli angeli) furono creati in grazia santificante". Tutti gli angeli creati da Dio furono creati nello stato di grazia e dotati di una certa inclinazione a essere degni della Gloria. E’ un insegnamento di san Tommaso il fatto che Dio distribuendo la grazia (e nel caso di angeli fedeli, la gloria) Egli che nella sua sapienza ha creato una diversità di nature angeliche, desiderava preservare, la proporzione tra il naturale e il soprannaturale, cosicché gli angeli di natura più grande potessero essere allo stesso modo più grandi in grazia e (gloria)[2]. Alcuni hanno fedelmente conformato il loro volere perfettamente a quello di Dio e hanno meritato la sua gloria; altri, sfortunatamente, si sono rifiutati di farlo e con la loro ribellione Gli hanno mostrato infedeltà. Questi ultimi, che chiamiamo demoni, sono stati gettati nell'inferno e sono spiriti maligni che ricercano la dannazione delle anime[3]. Gli angeli malvagi non cessano di essere sostanze intellettuali con la loro caduta; essi possiedono ancora tutto ciò che è nella loro natura e i poteri degli spiriti angelici. Essi non erano cattivi per natura; ma sono diventati tali solo attraverso l'uso distorto della loro libera volontà. Adesso essi devono patire l'inferno come conseguenza del loro orgoglio per mezzo del quale si sono rifiutati di servire Dio. I demoni vanno nel mondo a ricercare la distruzione delle anime umane, istigandole a commettere mali morali[4]: "Poiché il tuo avversario il diavolo, come un leone che ruggisce, va alla ricerca di qualcuno da divorare" (I Pietro 5,8). Poiché un angelo è per natura uno spirito puro, un’intelligenza pura, i suoi poteri essenziali sono quelli dell’intelletto e della volontà. E’importante per il nostro studio che riguarda il patronato angelico considerare l’estensione di tale conoscenza e la modalità di tale potere.
[1] Denz. 475. [2] I, q. 62, q. 6. [3] Apocalisse 12,7-9; Matteo 25,41. Cfr Gilles Jeanguenin, San Michele. Il principe degli angeli, Jaca Book, Milano, 2003 e Marcello Stanzione, Invito alla devozione di san Michele: L’arcangelo che sconfigge satana, edizioni Segno, Tavagnacco (Ud) 2010. [4] I, q. 114. |
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