UN LIBRO SU L’ENNEAGRAMMA E LE CINQUE FERITE Di Cosimo Cicalese |
Scritto da Amministratore | |
mercoledì 16 agosto 2023 | |
Questo testo scritto dalla dottoressa Maria Luisa Mirabella e da don Marcello Stanzione coniuga la teoria delle “Cinque ferite” di Lise Bourbeau[1] con lo studio dell’Enneagramma allo scopo di favorire una migliore conoscenza di se stessi, riducendo e trasformando la sofferenza. Le cinque ferite sono: Rifiuto, Abbandono, Umiliazione, Tradimento e Ingiustizia che, in questo testo vengono abbinate alle 9 personalità dell’Enneagramma. ...
La struttura della personalità è un costrutto mentale, un insieme di credenze e rappresentazioni interne, e questa struttura ci modella. La nostra anima prende la forma della nostra struttura di personalità. Man mano che ci evolviamo, la nostra anima diventa più fluida e dinamica ed è in grado di percepire la sua vera natura divina. Per Platone l'Essere è senza tempo, ed è proprio la nostra anima che può entrare in contatto, conoscere e sperimentare le qualità eterne del Divino, incarnando principi universali come la pace, la generosità, la compassione, l’autenticità, l’apertura, la fiducia, la chiarezza e così via. Siamo plasmati da ciò che ci accade nei primi anni di vita, come ci mostra la psicologia, ed è proprio in quel periodo che si formano le cinque ferite di Rifiuto, Abbandono, Umiliazione, Tradimento e Ingiustizia che sono argomento di questo testo. Dopo circa otto-nove anni, il periodo durante il quale la nostra capacità di autoriflessione si è sviluppata, i nostri meccanismi di difesa si solidificano e, mentre siamo ancora influenzati dalla vita, il senso centrale di sé - l'ego centrale - nella formulazione di W. R. D. Fairbairn[2] - rimane costante. L’ego centrale è la parte della struttura di personalità con cui ci identifichiamo, cioè ciò che consideriamo ‘noi stessi’. È il nostro sé centrale che si trasforma quando ci apriamo a queste parti inconsce della nostra personalità e al di là di esse, al regno dell'Essere. Un altro modo di dirlo è che ci consideriamo ‘cambiati’ man mano che la nostra esperienza della realtà si espande oltre i perimetri che delimitano la nostra personalità. Dal punto di vista dell'Enneagramma e delle cinque ferite, ogni carattere (che definiamo ‘enneatipo’) ha una ‘trappola’ e una ferita primaria di cui, tuttavia, molto spesso non è cosciente. Ad esempio, l’Uno può non essere consapevole che la sua smania di perfezione deriva dalla sua primaria ferita da Ingiustizia. Il Due non riconosce che il suo bisogno di aiutare maschera la sua ferita da Rifiuto. Il Tre non sa che sua corsa verso il successo è motivata da una ferita da Tradimento. Il Quattro può non riconoscere che il suo desiderio di unicità proviene da una ferita da Abbandono. Il Cinque forse non è conscio di isolarsi per non subire un rifiuto. Il Sei fobico non sa di seguire le regole e l’autorità per paura dell’ingiustizia. Il Sei controfobico, al contrario aggredisce per paura di un tradimento, ma ne è consapevole? Il Sette appare ottimista, allegro ed evita la sofferenza, ma non sa di farlo per sfuggire alla ferita da Umiliazione. L’Otto controlla tutto e tutti, appare forte e temerario, ma è perché ha una ferita da Tradimento con cui fare i conti. Il Nove, infine, opera da mediatore e si pone come pacifista per evitare la ferita da Umiliazione. Non è facile comprendere il proprio enneatipo e allo stesso tempo la propria ferita ed è proprio per aiutarvi a riconoscere voi stessi e la vostra ferita primaria, che questo testo è stato scritto. Una volta riconosciuto il proprio enneatipo e la propria ferita primaria, il passo successivo sarà quello di accettarsi consapevolmente, guardando senza giudizio le proprie ‘maschere’ e scegliendo quando e se continuare a usarle. Questo testo spiega cosa sono le cinque Ferite e cos’è l’Enneagramma, prosegue, quindi, l’analisi di ogni enneatipo, ognuno con la propria ferita e la propria maschera e si conclude con esercizi e suggerimenti per guarire le ferite. |
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