APPARIZIONI MARIANE A LOURDES Di don Marcello Stanzione |
Written by Amministratore | |
mercoledì, 16 agosto 2023 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Non vi era più legna, nella loro casa chiamata “prigione”, in quel triste giovedì 11 febbraio 1858. Bernadette si propose dunque per andare a cercarne al Gave, con sua sorella Toinette ed una loro amica, Jeanne Abadie, detta “Baloume”. Giunsero alla punta dell’isola dello Chalet e scorsero un mucchio di legna che il Gave aveva portato nelle rocce di Massabielle. Siccome occorreva attraversare il ruscello per raggiungerlo, le due compagne di Bernadetta Soubirous, gli zoccoli in mano, entrano nell’acqua ghiacciata. Bernadette esita … Sente subito come un grande soffio di vento. ... Guarda dietro di lei e vede che tutto era calmo e che gli alberi erano immobili. Volle finire di liberare i suoi piedi per raggiungere le sue amiche, quando scorge una Signora di Luce, in piedi in un anfratto della grotta. Era vestita di bianco con una cintura blu, la testa velata ed una rosa gialla su ogni piede. Al suo braccio, una corona bianca. Bernadette recitò la sua corona davanti a questa Signore rivestita di Luce, e Questa sgranò le decine nello stesso tempo della sua piccola confidente. “Il mio beneamato alza la voce, e mi dice: “Vieni dunque, mia beneamata, mia bella, vieni, perché ecco l’inverno è passato. Sono finite le piogge, sono scomparse … Vieni dunque mia beneamata, mia bella, vieni, mia colomba nascosta nell’anfratto della roccia, in ritiri scoscesi, mostrami il tuo volto, fammi sentire la tua voce, poiché la tua voce è dolce, e splendido il tuo volti!” (Cantico dei Cantici 2,10-14). La domenica seguente, 14 febbraio 1858, Bernadette si è sentita attratta verso la grotta, ma il rifiuto di sua madre era stato categorico. Allora, le sue amiche fecero letteralmente l’assedio dei genitori e ben presto, il piccolo gregge si ritrovò a Massabielle. Le ragazzine si sono munite di acqua benedetta. Non si sa mai con chi si ha a che fare! E la Bella Signora sorrideva … Il giovedì 18 febbraio, Bernadette ha ripreso la sua vita di tutti i giorni. Si parla un po’ più di lei e della sua povera famiglia, ma è tutto! Si ritorna alla grotta, perché la descrizione che ha fatto Bernadette dell’Apparizione fa pensare che, forse, si trattasse di Elisa Latapie, quella Figlia di Maria, morta molto recentemente. Si porta uno scrittoio, ci si munisce di penna, di inchiostro e di carta. Occorre bene che la misteriosa Apparizione dica quello che vuole. “Ella mi sorrideva, dichiarò Bernadette, e mi rispose che non era necessario scrivere quello che aveva da dirmi, e mi chiese se volevo avere l’amabilità di ritornare per quindici giorni”. “Bernadette accettò subito, e la Signora aggiunse: “Io non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro …”. Era la prima volta che la Signora parlava. Il venerdì 19 febbraio, la Signora ritornò. Erano le sei del mattino. Vi erano una decina di persone in mezzo alle quali sua madre e sua zia. Bernadette è in estasi. La Signora non parla, ma dall’altro lato del Gave delle urla perforanti si fanno sentire alla sola Bernadette: “Vattene! Vattene!”. La piccola non sa ancora chi è Quella che viene là, tutta circondata di bellezza e di luce, ma L’Inferno l’ha ben riconosciuta. La Signora, allora, con uno sguardo pieno di maestà, mette in fuga l’orda demoniaca. Il sabato 20 febbraio, la Signora ritornò per la quinta volta. Le persone presenti hanno notato che Bernadette è diventata triste verso la fine del colloquio. Ma ella non ha rivelato nulla di quello che le fu detto. La folla era venuta numerosa, l’indomani, domenica 21 febbraio. Era la sesta Apparizione. Ella guardava Bernadette in silenzio. Anche quel giorno, Bernadette non rivelerà nulla. Neanche al Commissario Jacomet che la fece arrestare all’uscita dei Vespri. Occorre comunque che questi affari smettano di turbare l’ordine pubblico in questa cittadina senza storia. La settima Apparizione ebbe luogo il martedì 23 febbraio. Non è accaduto nulla la vigilia, poiché Bernadette non è arrivata a convincere i suoi genitori di lasciarla andare. Quel giorno, il dialogo con la Signora dura più di un’ora. Di questa intervista, Bernadette rivelerà solamente che un segreto le è stato confidato e che è “solamente per lei”. Il mercoledì 24 febbraio, circa trecento persone assistono all’ottava visita della Signora. Il volto di Bernadette, trasfigurato dall’estasi, è comunque sconvolto dalla tristezza. Ella si è trascinata nella grotta, ha baciato il suolo. Per tre volte, la Signora ha pronunciato la parola: “Penitenza” ed Ella ha aggiunto: “Pregate per la conversione dei peccatori!”. E questo grido dell’Immacolata, questo appello alla penitenza ed alla conversione, era come un eco delle parole di Giovanni Battista sulle rive del Giordano … Occorreva convertirsi, il Messia giungeva … Il giovedì 25 febbraio, Bernadette giunge a Massabielle alle cinque del mattino. La Signora giunge dopo il Rosario. Questa è l’estasi davanti a qualche centinaia di curiosi. Improvvisamente, Bernadette bacia la terra, si rialza, viene verso il fiume Gave, poi si ritorna e penetra nella grotta. Ella dirà in seguito: “La Signora mi dice di andare a bere e di lavarmi alla sorgente. Io non la vedevo ed andavo a bere al Gave. Ella mi disse che non era là, mi fece segno col dito di andare sotto la roccia. Trovai un po’ d’acqua che mi sembrò essere del fango, ma così poco che giungevo appena a metterne alcune gocce nell’incavo della mia mano. Mi misi a scavare e potei prenderne di più. Essa era talmente salata che la sputai tre volte di seguito … “. “Ella è un giardino ben chiuso, mia sorella, la mia fidanzata, un giardino ben chiuso, una fonte sigillata … “cantava il Cantico dei Cantici (4,12). E Bernadette scoperse la sorgente … la fontana zampillò … Ella mangiò dell’erba … La sera stessa, il Procuratore Imperiale Dutour interrogò Bernadette, ma non pervenne a farla contraddire. Fuori, la folla minacciosa lo forzò a liberare la fanciulla. Il sabato 27 febbraio, la Signora ritornò … Bernadette, come d’abitudine, pregò e fece i suoi esercizi di penitenza. Bevve l’acqua della sorgente … L’undicesima Apparizione ebbe luogo l’indomani domenica 28 febbraio. Si valutò la folla a circa 1.800 persone. Bernadette, una volta di più, ricominciò i suoi esercizi di penitenza, poi si recò alla Messa nella chiesa parrocchiale. Come la domenica precedente, una guardia l’aspettava per portarla a subire un nuovo interrogatorio presso il Procuratore Imperiale. Davanti alle minacce, Bernadette restò inflessibile. Il lunedì 1° marzo, circa 1.500 persone circondano Bernadette. Ella avrà anche alcune difficoltà a raggiungere Massabielle. Accade allora un fatto curioso. Si era affidato a Bernadette una corona chiedendole si servirsene durante l’Apparizione. Ma subito, la Celeste Visitatrice le chiese di servirsi del suo abituale rosario e di mostrarglielo. Bernadette alzò dunque la propria corona affinché la Signora lo vedesse bene. Alla vista di questo gesto, la folla pensò che la Signora benedicesse le corone ed ognuno tese il suo. L’indomani, martedì 2 marzo 1858, grande ed importante manifestazione della Celeste Visitatrice. Quel giorno, la Signora chiese alla sua piccola confidente di andare a trovare i Sacerdoti per dire loro che Ella vuole “che si venga qui in processione … e che si costruisca una cappella”. Occorre dunque che Bernadette affronti il terribile Abate Peyramale. Ella ricevette una reprimenda ed il curato la mandò via duramente. Fin dall’inizio, egli era al corrente degli eventi, ma voleva restar fuori ed aspettare per vedere come le cose andavano a girare. Bernadette si dimenticò di parlargli della cappella, occorreva dunque che ritornasse, la sera stessa, al presbiterio. Il curato chiese a Bernadette quale era il nome di questa Signora. La piccola non potette che rispondergli che non lo sapeva. “Occorre chiederglielo!” rispose il curato … “La mia colomba nascosta nell’incavo delle rocce, in ritiri scoscesi, mostrami il tuo volto, fammi sentire la tua voce … “ (Cantico dei Cantici 2,10-14). Il mercoledì 3 marzo, alle 7 del mattino, sua madre e sua zia accompagnano Bernadette a Massabielle. Tremila persone aspettano ma la Signora non viene. Bernadette se ne va, piangendo a calde lacrime. Il pomeriggio ritorna sulle rive del Gave, la Signora è là, che l’aspetta. Ella scriverà nelle sue Memorie: “… Quando fui alla Grotta, dopo aver detto il mio Rosario, le domandai quale fosse il suo Nome, da parte del Signor Curato … “. Per tutta risposta, ella fu gratificata … da un radioso sorriso … “ … perché la tua voce è dolce, ed incantevole, il tuo volto … “ (Cantico dei Cantici 2,14). Ma questo non confaceva per il Curato Peyramale. Egli si mise in forte collera e consigliò a Bernadette di non ritornare più alla Grotta … “Se la Signora vuole una cappella, ella non ha che da dire il suo nome, ed anche, darmi un segno: che faccia fiorire il roseto della grotta!”. “Rosa Mystica … ora pro nobis!”. Giovedì 4 marzo, è la quindicesima visita della Signora … Una decina di migliaia di persone aspettano. Sono le 6 e 30 del mattino. Bernadette raggiunge la grotta, aiutata da due poliziotti. Ben presto, è l’estasi, ma nulla di ben sensazionale si produce. Il pomeriggio, ella incontra al presbiterio il suo terribile Curato … La Signora non ha detto il suo nome, ha sorriso, ma vuole sempre la cappella … Il Curato, quanto a lui, resta inflessibile. Tre settimane stanno per finire prima della prossima visita della Signora. Bernadette non sa sempre con chi ella ha conversato, ma parla sempre della sua meravigliosa bellezza. Il 18 marzo, le autorità interrogano di nuovo la fanciulla. Si tenta di strapparle i suoi segreti, pena persa! Ella non dirà nulla. “Sono solo miei”, risponde, ma rassicura il suo uditorio, non sono nulla di terribile! Il giovedì 25 marzo, Bernadette si è molto agitata tutta la notte. Senza dubbio, l’Avversario presentiva lo svolgimento glorioso di queste manifestazioni celesti. Ella risente interiormente l’Appello della Signora, e alle 5, di mattina, è già alla grotta. La Signora la aspetta. Ella recita la sua corona, poi si mette a conversare con Quella che viene dall’Alto. Il volto della fanciulla è radioso. Lascia bruscamente Massabielle e si allontana rapidamente verso la chiesa. Nel suo racconto autobiografico, Bernadette scriverà: “Le ho chiesto di nuovo chi fosse, glielo ho chiesto tre volte di seguito. Ella sorrideva sempre. Poi tentavo una quarta volta. Ella disgiunse le mani e restò con le braccia lungo il corpo, poi incrociò di nuovo le mani sul suo petto e guardò il cielo, mi disse allora che era l’Immacolata Concezione … “.
“Mostrami il tuo volto, diceva il Cantico, fammi sentire la tua voce!” (3,14).
“Tutta bella tu sei, mia beneamata, e senza colpa alcuna … “ (Cantico dei Cantici 4,7).
L’Abate Peyramale, parroco di Lourdes, ricevette Bernadette con rudezza, come d’abitudine. Ma quando la piccola gli riferì le parole della Signora, vacillò … e le chiese se sapeva che cosa significassero quelle parole … e se non si sbagliasse. Bernadette gli rispose che per non dimenticare quelle parole misteriose, ella le aveva ripetute durante tutto il tragitto. Il Curato aveva avuto la sua risposta! … Quella che prima di essere concepita era già la Concezione … Lei, la Sposa dello Spirito Santo, si trova rivestita di una qualità di questo Spirito … Ella è la Concezione Immacolata. “Io fui fondata fin dall’Eternità, fin dall’inizio, prima dell’origine della terra … “ dice il Libro dei Proverbi. Era la sedicesima Apparizione, il punto culminante di tutte le visite di Maria a Lourdes. Il mercoledì 7 aprile, era il diciassettesimo incontro. Da diversi giorni, Bernadette risente questo Appello interiore. Ma i poteri pubblici vogliono che sia pazza. Quando giunge alla grotta, una folla di curiosi è già là che l’aspetta. In mezzo ad essi, il Dottor Dozous designato dalla sorte per vedere e descrivere quello che sarà conosciuto dappertutto come il “miracolo del cero”. Per più di un quarto d’ora, la fiamma del cero che portava Bernadette bruciava all’interno della sua mano, era scivolato. Dopo che fu uscita dalla sua estasi, la mano della piccola veggente era intatta … Per tre mesi, Bernadette prova una gioia immensa, fa, quel giorno, la sua Prima Comunione. E la vita scorre, normalmente, fino a quel venerdì 16 luglio, Festa di Nostra Signora del Monte Carmelo. Quel giorno, Bernadette percepisce l’Appello di Maria, quella “pulsione interiore” che ella conosce bene ora. Verso le 8 di sera, accompagnata da Lucilla Casterot, sua zia, ella discende sulle rive del Gave, sulla riva destra e si ferma di fronte alla grotta, in quella che si chiama ora “la prateria”. Ella inizia il suo rosario … e per l’ultima volta, Maria viene a sorridere alla sua piccola confidente: “Mi sembrava di essere nella grotta, dirà Bernadette, così vicina come le altre volte!”. Qual è il senso profondo delle Apparizioni di Lourdes? Il 14 agosto 1982, Papa Giovanni Paolo II si è recato sulle rive del Gave, Pellegrino in mezzo ai pellegrini. – “Mi pare, diceva il Santo Padre, che vi sia una grazia particolare a Lourdes. Il messaggio è sobrio e chiaro, ma fondamentale. E’ stato trasmesso in un modo speciale forte, puro e trasparente, da un’adolescente dall’anima limpida e coraggiosa. I segni sono semplici: il vento che evoca lo Spirito della Croce, la Preghiera del Rosario … Qui, si prega, si ama pregare, si ama riconciliarsi con Dio, si ama venerare l’Eucarestia. Si fa un posto d’onore ai poveri, agli ammalati … “. Parlando dello Spirito Santo e di Maria, l’Apostolo Giovanni, a Patmos, profetizzò nella sua Apocalisse: “Lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni!”. Che quello che ascolta dica: “Vieni!”. E che l’uomo assetato si avvicini, che l’uomo di desiderio riceva l’acqua della vita gratuitamente … “ (Ap. 22,17). “In quei giorni, vi sarà, per la Casa di Davide e per quelli di Gerusalemme, una Fontana aperta. E sarà per la purificazione dei peccatori e di ogni persona sozza … “ (Zaccaria 13,1). “I tempi sono molto cattivi!” aveva detto Maria, a Rue du Bac, a causa del peccato, a causa della negazione di Dio, a causa della rivolta contro il Signore. Ed è per questo che Lei piangeva a La Salette. Ed a Lourdes, Ella viene a chiederci di fare penitenza e di purificarci. La Fontana Miracolosa che guarisce i corpi è il segno della guarigione delle anime, tutto come la guarigione del paralitico di Cafarnao era il segno della remissione dei suoi peccati. Con la preghiera e la penitenza, Maria, a Lourdes, condurrà le anime all’Eucarestia. Tredici anni più tardi, a Pontmain, Maria ci mostrerà l’importanza della preghiera. |
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