APPARIZIONI MARIANE A PELLEVOISIN Di don Marcello Stanzione |
Scritto da Amministratore | |
lunedì 17 luglio 2023 | |
Cinque anni più tardi, e come in eco al suo grande messaggio di preghiera lanciato a Pontmain nel 1871, Nostra Signora viene nel Berry, nel piccolo villaggio di Pellevoisin. Tra il 14 febbraio e l’8 dicembre 1876, si succederanno quindici Apparizioni di Maria a Estelle Faguette, in una stanza ora trasformata in oratorio. E come se la Madonna volesse prolungare la santa Notte di Pontmain, la Celeste Visitatrice, nelle sue prime otto Apparizioni, viene nel silenzio ed il raccoglimento della notte, nelle tenebre. Le sette altre avranno luogo in pieno giorno. ...
A Pontmain, Maria si presentava come l’Avvocata: “Mio Figlio si lascia toccare” diceva Lei. Qui, Ella si presenta piuttosto come la Madre della Misericordia. Intercede per noi presso suo Figlio, è la Mediatrice. Ella mostrerà lo Scapolare del “Sacro Cuore” che è il segno della devozione al Cuore Misericordioso e ferito di Gesù: “Io amo questa devozione, dirà Lei, nulla mi è più gradito di vedere questa livrea su ognuno dei miei figli!”. Se Ella viene a dirci a qual punto prega per noi, se viene a farci comprendere che noi abbiamo, attraverso questo umile segno dello Scapolare, da ascoltare con amore il Messaggio che ci viene dal Cuore ferito dell’Agnello, è perché Lei vuole salvare quelli che sono lontani: “Io sono venuta particolarmente per la conversione dei peccatori” … E se, a Lourdes, Maria ci conduce a Gesù, “sorgente di vita”, a Pellevoisin, Ella ci conduce alla devozione al Cuore oltraggiato. Ma questo “Cuore ferito dell’Agnello” non è altra cosa che il Cuore Eucaristico. La Vergine, dunque, ci chiama alla riparazione per quelli che non hanno, verso questo Sacramento, né amore, né rispetto. Ella dunque ritornerà, con insistenza, come faceva Gesù nel Vangelo, sulle verità fondamentali, poiché Lei aveva dato questo stesso Messaggio a Lourdes ed a La Salette. In questa fine del dicianovesimo secolo, il materialismo godereccio ed il razionalismo scientifico devastavano la società. Il pensiero di Karl Marx si sviluppava sempre più e Dio diveniva sempre più assente. Il Messaggio Celeste ci ricorda dunque che noi siamo i figli di un Dio che ci perdona le nostre colpe dopo averle espiate Lui stesso nella sofferenza, poiché Egli non è, per noi, che Amore e Misericordia … E’ quello che vuole simboleggiare lo Scapolare che Maria viene a portarci. E tutto questo fu detto ad una povera serva di un piccolo borgo del Berry … affinché ognuno potesse comprenderlo. Estelle ha 31 anni al momento della prima Apparizione. E’ un’umile pastorella, come lo erano Massimino, Melania e Bernadette, umile e povera come lo erano i fanciulli di Pontmain. Ella aveva anche tentato, verso l’età di 18 anni, di entrare nel Noviziato della Agostiniane Ospedaliere dell’Hôtel-Dieu, ma due anni più tardi, la sua salute si è considerevolmente alterata ed ella dovette rientrare nella sua famiglia. Poco dopo, per aiutare i suoi, ella si mette al servizio dei De La Rochefoucauld nella loro proprietà di Poiriers, vicinissima a Pellevoisin. Dieci anni più tardi, eccola raggiunta da una peritonite cronica che sta ben presto per scatenare una tubercolosi polmonare. Ella si vede condannata da diversi medici ed i De La Rochefoucauld dovranno riportarla da Parigi al loro castello di Poiriers. Ora, vi è, nel parco del castello, una grotta di Lourdes. Nel settembre 1875, Estelle vi ha fatto interrare, nel più grande segreto, dall’istitutrice dei ragazzi, una lettera, meravigliosa di fiducia, che ella indirizzava alla Vergine Maria. Ella vi si proclama “sua figlia amatissima” e le chiede la salute per poter sovvenire ai bisogni dei suoi genitori. “Essi sono alla vigilia di mendicare il loro pane”, scrive lei, e prosegue: “Ricordatevi le sofferenze che avete patito, la notte della nascita del Salvatore, quando foste obbligata ad andare di porta in porta per chiedere asilo … “. Ma ella si sottomette alla volontà di Dio. Riceve il Sacramento degli Ammalati in agonia il 18 dicembre 1875. In febbraio, Nostra Signora verrà a guarirla. Ad ognuna delle sue Apparizioni, spiega Estelle, la Vergine portava una ghirlanda ovale, staccandosi su di una nube bianca e composta da rose bianche, rosse e gialle che rappresentavano, in evidenza, i quindici Misteri del Rosario … Un profumo celeste se ne distaccava. Nelle prime tre apparizioni, nel mentre che il demonio si mostrava sotto forma umana orribile e minaccioso, per cercare di turbare e di terrorizzare la ragazza, la Vergine si manifestò subito col suo velo blu, la sua tunica, d’un bianco matto, chiusa al collo ed alle braccia, trattenuta in vita da un cordone e recante sul petto un pezzo di stoffa d’un biancore più eclatante. “Non temere nulla, figlia mia!” disse la Vergine, ed il demonio fuggì. “Chi è Colei che sorge come l’aurora, bella come la luna, splendente come il sole, temibile come dei battaglioni?” (Cantico dei cantici 6,20). “Abbi pazienza, le disse Nostra Signora, tu avrai ancora da soffrire per cinque giorni in onore delle piaghe di mio Figlio … Sabato, sarai morta o guarita … “. La notte seguente, Maria le dice: “Mio Figlio si è lasciato intenerire, tu sarai guarita sabato”. La notte successiva, ancora, Estelle sente Maria confidarle: “Io sono tutta misericordiosa e regno su mio Figlio … La tua letterina di settembre ha toccato il mio Cuore di Madre … Quello che più mi ha toccato, è questa frase: “Vedete il dolore dei miei genitori se venissi loro a mancare, essi sono alla vigilia dal mendicare il loro pane … “. E nella quarta Apparizione, la notte seguente, Maria insistette: “Io sono tutta misericordiosa … Tu pubblicherai la mia gloria, fai tutti i tuoi sforzi!”. Nella notte tra il venerdì ed il sabato, Estelle ha la visione di un “ex-voto” di marmo bianco sul quale sono incise queste parole: “Ho invocato Maria nel più profondo della mia miseria – Ella mi ha ottenuto da suo Figlio una totale guarigione – Estelle F.”. Al di sopra si distaccava un cuore d’oro infiammato, trapassato da una spada e circondato da una corona di rose. E siccome Estelle chiede alla Vergine come ella può mettersi al servizio del Salvatore e di Sua Madre, Maria le risponde: “Ci si può salvare in tutte le condizioni; dove tu sei, puoi fare molto bene e pubblicare la mia gloria”. “Quello che più mi affligge, confida allora Nostra Signora, è la mancanza di rispetto che si ha per mio Figlio nella Santa Comunione e l’attitudine di preghiera che si prende quando lo spirito è impegnato in altre cose … “. E poco a poco, Maria si attenua nella luce e scompare.
Il cuore di Estelle batte fortemente, ella soffre atrocemente poi, è un riposo inatteso … Ella si sente guarita, si sa guarita. Il suo braccio destro, comunque, resterà paralizzato fino al momento in cui il curato della parrocchia le chiederà, dopo la comunione, di fare il suo segno di croce. Le prime cinque Manifestazioni di Nostra Signora riguardavano dunque la guarigione di Estelle. Le tre successive la prepareranno, nell’umiltà, a servire da strumento alla Divina Misericordia. Esse si produrranno quattro mesi più tardi. Il 1° luglio, dunque, tardi nella notte, Estelle, in ginocchio, legge alcune righe da un libro di preghiere. Nostra Signora le appare istantanea, con le sue mani che sembrano far scorrere delle gocce di pioggia iridea. Ella prende allora una delle estremità del cordone che circonda la sua vita, la porta fino al suo Cuore, poi incrocia le mani e dice: “Sii calma e paziente, figlia mia … Tu avrai delle pene, ma io sono là! Coraggio, ritornerò presto”. Ella ritornò in effetti … due ore più tardi! Era il 2 luglio, ed era, in quel momento, la Festa della Visitazione. Ella conferirà ad Estelle un segreto “per lei sola” ed aggiungerà: “Attraverso Me, mio Figlio tocca i cuori più induriti …”. L’indomani, Maria ritornò ancora presso la sua confidente. Le confiderà: “che la sua figlia ha bisogno di riposo” e che Lei non rimarrà che alcuni minuti, null’altro che “per venire a finire la festa vicino a lei”. Ora quel giorno, molto precisamente – ma questo, Estelle non lo sapeva – davanti a trentasei arcivescovi e vescovi, in presenza di una folle enorme, il cardinale Pie, vescovo di Poitiers, aveva, a Lourdes, esaltato l’Immacolata e l’arcivescovo di Parigi, il cardinale Guibert, aveva incoronato la statua della Vergine … E Maria era venuta, molto umilmente, a condividere la sua gioia con la sua umile veggente. Ella ritornerà ancora, la Vergine coronata a Lourdes, ma sarà ora, non più la notte, ma in pieno giorno. E’ il 9 settembre, verso le 15, nella stanza delle Apparizioni. Estelle non si corica più, ma vi viene di tanto in tanto per pregare. Maria viene dunque a lei per la nona volta e le dice semplicemente: “Da molto tempo, i tesori di mio Figlio sono aperti … Bisogna che si preghi”. E mostrando ad Estelle il pezzo di lana bianca sul quale si distacca un cuore infiammato e sormontato da una croce, che Ella porta, ben in vista, sul suo petto, Ella dice: “Io amo questa devozione … “. L’indomani, la Vergine ritorna nella stessa stanza, nel momento in cui suonano i vespri in chiesa: “Che preghino, dice Lei, io gliene mostro l’esempio!”. Perché Maria era, senza nessun dubbio, in mezzo ai fedeli riuniti nella chiesa. Cinque giorni più tardi, il venerdì 15 settembre, Maria ritornò ancora e ripete con insistenza: “Che si preghi e che si abbia fiducia in Me … E la Francia, aggiunge Lei tristemente, che non ho fatto per essa, e pertanto, essa rifiuta di sentire i miei avvertimenti … essa soffrirà … ma, coraggio e fiducia!”. Una dodicesima apparizione ebbe luogo per Ognissanti. Maria porta lo Scapolare che ha rivelato il 9 settembre. Le sue braccia sono tese, i suoi occhi fissi in lontananza … Ella non dice una parola ed Estelle è tutta in pena. Ma quattro giorni più tardi, Maria è là, tutta sorridente: “Figlia mia, dice, io ti ho scelta … Io scelgo i piccoli ed i deboli per la mia gloria … “. Ed incrociando le mani sullo Scapolare rosso del sacro Cuore, Ella sparisce nella luce … Il sabato 11 settembre, Estelle aveva confezionato uno scapolare come quello che Maria le aveva mostrato. La Vergine ritorna e la incoraggia a “farne molti altri”. La quindicesima ed ultima Apparizione, l’8 dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione, fu un trionfo. L’arcivescovo di Bourges, Monsignor de la Tour d’Auvergne, aveva scelto la stanzetta delle Apparizioni trasformata in oratorio, per inaugurare l’associazione dei Figli di Maria della Parrocchia. Un cesto di rose ornava il piccolo altare. Diverse religiose erano là. Si potette vedere allora Estelle avvicinarsi al camino, tendere verso di lei le sue mani tremanti, porle sul bouquet di rose ed alzarle come per cogliere un oggetto cui accostò le sue labbra … E’ che Nostra Signora le aveva permesso di baciare lo scapolare che Ella aveva tra le mani e che chiedeva di trasmettere alle Autorità della Chiesa. Durante i cinquantatre anni che le rimasero da passare sulla terra, Estelle diede l’esempio delle più alte virtù. Ella si spense all’età di ottantaquattro anni. Aveva chiesto un segno, alla Vergine, per accreditare le sue Apparizioni e Nostra Signora le aveva risposto: “La tua guarigione non è una delle più grandi prove della mia potenza?” … E mai più Estelle ricadde malata. Questo appello alla CONVERSIONE che lanciava a Pellevoisin ancora, la Sposa dello Spirito Santo è ben, per l’umanità, una parola di vita. “Lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni”, scriveva l’Apostolo Giovanni, nella sua Apocalisse. Che quello che ascolta dica: “Vieni”. E che l’uomo assetato si avvicini, che l’uomo di desiderio riceva l’acqua della vita gratuitamente … “ (Apocalisse 22,17). |
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