VENERABILE PADRE DOMENICO DI GESU’ MARIA E IL PURGATORIO Di don Marcello Stanzione |
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Scritto da Amministratore
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lunedì 01 maggio 2023 |
Il Venerabile spagnolo Padre Domenico di Gesù Maria (1559-1630) fu un grande apostolo della riforma Carmelitana in tutta l’Europa fondò numerosi conventi dei Carmelitani scalzi a Roma, Palermo, Genova, Firenze e all’estero nei territori dell’imperatore austriaco. Padre Domenico era solito tenere nella sua cella, come si usava nell’Ordine Carmelitano, un teschio vero sia per ricordare la morte come per avere un richiamo al dovere di carità verso i trapassati. ...
Quando arrivò al convento di Roma, nella cella che gli venne assegnata trovò un teschio da cui una notte udì una voce alta e spaventevole che gridava: “In memoria hominum non sum” (gli uomini non hanno nessun ricordo di me). Le parole furono ripetute più volte e udite in tutto il dormitorio del convento. Il Venerabile rimase stupito e timoroso, dubitando che si trattasse di astuzia diabolica. Subito si mise a pregare per sapere ciò che dovesse fare. Prese poi dell’acqua benedetta pronunciò queste altre parole: “Acqua, acqua, misericordia, misericordia”. Il religioso gli domandò poi chi era e che misericordia voleva. Il defunto ripose dandogli queste informazioni: era l’anima di un tedesco, venuto a Roma a visitare i luoghi santi. Il suo corpo era stato sotterrato da molto tempo nel camposanto; l’anima si trovava in Purgatorio a patire intollerabile pene. Non aveva nessuno che gli facesse del bene, né chi si ricordasse di lui, e perciò lo pregava di aspergerlo continuamente con l’acqua benedetta, la quale gli recava gran sollievo. Gli raccomandò che pregasse per lui il Signore affinché lo liberasse da quelle inesprimibili pene. Padre Domenico promise di farlo; pregò molto a questo scopo e fece penitenze. Pochi giorni dopo il defunto comparve in cella per ringraziarlo assai del benefico della liberazione dal Purgatorio, promettendogli riconoscenza davanti a Dio. Nel 1676 è iniziata la causa di beatificazione di Padre Domenico. |