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MARIA D’AGREDA E LE ASTUZIE DEL DIAVOLO Di don Marcello Stanzione PDF Stampa E-mail
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sabato 15 aprile 2023

MARIA D’AGREDA E LE ASTUZIE DEL DIAVOLOSuor Maria d’Agreda fu abbadessa del monastero dell’Immacolata di Agreda, appartenente all’ordine delle monache concezioniste francescane.  Maria Fernandez Coronel Arana divenne Suor Maria di Gesù, ed è stata una religiosa mistica spagnola nata il 2 aprile 1602 e morta il 24 maggio del 1665 il giorno di Pentecoste, e le sue spoglie terrene restano incorrotte nei secoli. E’ in corso per lei, dopo alcune interruzioni, il processo di beatificazione della Chiesa Cattolica che le ha attualmente attribuito il titolo di venerabile. ...

 
Nata in una pia famiglia, dagli sposi Francesco e Caterina, nacquero quattro figli, e tutti i componenti della famiglia entrarono a far parte dell’ordine francescano: i genitori dunque, dopo la consacrazione di tutti i figli, due maschi e due femmine, decisero di comune accordo di prendere i voti anch’essi, tanto che la loro stessa casa fu trasformata in convento inaugurato l’8 dicembre 1618 e dedicato all’Immacolata Concezione. L’intera vita di Maria in particolare fu scandita da malattie, cui si aggiungevano penitenze volontarie come flagellazioni, lunghe veglie di preghiera e digiuni. Ma accanto a queste prove ebbe un’intensa vita mistica , contrassegnata da estasi, visioni ed esperienze di bilocazione. Queste incredibili vicende furono sottoposte al rigoroso esame dell’inquisizione spagnola che accertò la veridicità di questi fatti straordinari. Di fronte all’ inquisizione suor Maria Santissima, fra le innumerevoli grazie di cui fu inondata e dai “Viaggi” di cui fu protagonista, rivelò di aver avuto il privilegio di essere spettatrice dell’intera vita della Vergine Maria Santissima, dal momento del suo concepimento, alla sua miracolosa ascesa al cielo passando per la dolorosa Passione del Figlio Gesù. La mistica di Agreda, fra le sue numerose opere, a riguardo della Santa Vergine ne scrisse una in particolare, la più famosa chiamata Mistica città di Dio, da cui trarremo alcuni riferimenti che riguardano la lotta implacabile che i demoni muovo contro i figli di Dio, come riportato nell’Apocalisse di San Giovanni quando si dice che il demonio non riuscendo a divorare il bambino che la donna partorì e non potendo mettere le mani sulla donna stessa, prese a dar battaglia alla sua stirpe. Scrive suor Maria d’Agreda: “Questo nostro nemico essendo un puro spirito non conosce fatica nell’operare ed incomincia a farci guerra dal primo istante del nostro concepimento, e questo conflitto non termina finché l’uomo non rende l’anima a Dio, così che tutta la vita dell’uomo è una guerra.

E la battaglia non è solo con noi stessi per il fomite del peccato con cui nasciamo, e contro le passioni sregolate che ci portano al male e i cattivi esempi che possiamo avere ma contro il demonio che con tutta la sua malizia e il suo potere c cerca di toglierci la vita sia del corpo che dell’anima.

Il demonio come apprende che Dio infonde l’anima in un essere subito cerca di non far nascere il bambino e se non vi riesce, almeno che non riceva il battesimo.

 Dio interviene a favore delle sue creature con la generale provvidenza con cui regola l’universo, ma oltre a ciò, egli ci dona la particolare protezione dei suoi Angeli Santi, ai quali come dice Davide, ordino l’Altissimo ci portassero nelle loro mani per non farci inciampare nei lacci di satana, questa protezione inizia così, come la persecuzione, già dal ventre materno. Già dunque dalla generazione della creatura iniziano gli angeli la loro battaglia contro i demoni che accampano le loro pretese sopra la creatura per essere questa soggetta al peccato d’origine.

Inoltre questi nemici accusano i progenitori della creatura se questi non ebbero nel generarla retta intenzione o se fecero eccesso o peccarono nell’uso del matrimonio, questi diritti sono molto forti nelle mani dei nostri nemici, ma gli angeli santi intervengono riportando a loro favore il sacramento del matrimonio, e ogni opera buona che possono aver compiuta.

Quando poi non riescono a trovare nei progenitori meriti o virtù, ecco che ricercano nei meriti degli antenati o nelle preghiere di persone loro vicine, in più essi difendono i piccoli perché loro spetta il diritto di crescere e poter conoscere, amare e servire il loro creatore e le colpe dei genitori non possono cancellare totalmente questo loro diritto.

A volte poi Dio manifesta ai suoi angeli i progetti che egli ha su alcune creature, cosicché maggiore sia la cura degli angeli nel difenderli dai loro nemici.

Dopo che i bambini sono nati si fa sempre più vigliante l’aiuto degli angeli così come più aspra è la lotta dei nemici per impedire il battesimo dei nati. Gli angeli molto si adoperano nei primi anni di vita dei bimbi, quando questi, essendo più soggetti ai pericoli, più necessitano della loro difesa e molti di loro morirebbero senza tale difesa.

Quando l’uomo entra nell’uso della ragione, la battaglia tra angeli e demoni, si fa più ardita, perché dall’istante nel quale si commette qualche peccato, il serpente si impegna a farci perdere la vita prima che possiamo fare penitenza, e quando non gli riesce tende continue nuove insidie e pericoli da ogni parte in modo da condurci sempre più lontani dalla grazia di Dio.

Ma l’uomo che non intende nulla di più di quanto percepisce con i propri sensi, non teme le trame e i precipizi che gli prepara il demonio per precipitarlo verso la dannazione eterna.

Così man mano che si accumulano i peccatici di ciascuno, il demonio cresce nel suo possesso dell’anima, e se non può togliere la vita, a chi già tiene come schiavo, comunque fa valere presso gli angeli il suo dominio sull’uomo che per sua stessa scelta si è legato a lui con la sua deplorevole condotta di vita.

Così il demonio procede cercando di accorciare il tempo della penitenza a quelli che già considera suoi, e se questo non gli riesce, si sforza di chiudere tutte le vie per le quali potrebbe l’uomo trovar giustificazione.

 Da parte loro gli angeli santi cercano in tutti i modi di distogliere l’uomo dal commettere nuovi peccati, gli mandano sante ispirazioni per cercare di ricondurlo sulla retta via, e quando in questo non riescono, cercano almeno da preservarlo da più brutte cadute, quando poi non riescono in nessuno di questi modi si rivolgono a Maria santissima perché interponga per loro la sua preghiera, e la sua intercessione presso Dio, e per obbligare di più la vergine santa nella sua opera di avvocata e difenditrice dei peccatori, gli angeli santi cercano infondere nei loro protetti, sante ispirazioni verso la Madre celeste.

Per questa strada escono innumerevoli anime dal peccato, interponendosi Maria Santissima a loro difesa.

Per tale ragione i demoni si inferociscono quando vedono qualche anima delle loro, invocare o ricordarsi di ricorrere a Maria, in quanto conoscendo la grande bontà di questa gran Signora, e la pietà con la quale essa accoglie le suppliche che le vengono rivolte, stimando come sua la causa che le viene presentata, già si considerano vinti ed abbattuti, perché ben sanno che nulla possono contro Maria.

Succede poi a volte, quando Dio vuole fare qualche particolare conversione, che la medesima Regina comandi con potere e autorità, che i demoni si allontanino da quell’anima, e quel che Maria ordina sempre viene eseguito all’istante.

Altre volte non è necessario che la gran Regina comandi, perché nel momento stesso in cui Dio loro mostra le virtù, i meriti altissimi e i misteri di grazia racchiusi nella Madre sua, essi fuggono atterrati e vinti, e lasciata libera l’anima subito questa corrisponde alla grazia che la medesima Signora gli ottiene dal suo figlio Altissimo.

Nonostante le sconfitte con cui vengono precipitati nel profondo dell’inferno, appena viene loro permesso, i demoni tornano a tormentare le anime con maggiore superbia ed arroganza.

Nonostante le loro numerose sconfitte che dovrebbero farli desistere, è così tanto l’odio e la rabbia che provano verso gli uomini, per il fatto che posso arrivare a godere Dio, che il loro sdegno prevale contro ogni ragionevolezza, e così non desistono dal perseguitarci per tutto il tempo della nostra vita.

Lucifero avendo compreso che nulla può contro Maria Santissima, non potendo attaccarla direttamente o fare del male alla sua persona, per averlo troppe volte inutilmente tentato, deliberò con i suoi angeli ribelli di sfogare tutto il suo furore contro gli uomini, trovando in questo l’unico modo di infliggere sofferenza a Maria, sapendo con quale amore essa ci ami.

Allo stesso modo il suo odio è rivolto verso la Chiesa, che Gesù, ha lasciato nelle mani di Maria, così che fin dal suo nascere egli ha cercato di distruggerla, suscitando ogni forma di persecuzione ed eresia contro di essa, ma Maria ha sempre vigliato sugli apostoli e su tutto il popolo della Chiesa nascente perché potesse essere predicato il vangelo del suo figlio a tutte le genti”. (Mistica città di Dio, libro VII, capitolo XV)

 

 
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