Principe di questo mondo, Satana è allo stesso tempo un angelo caduto. Ed è questo un serio motivo per rendere difficile e impedire la nostra salita di cristiani per la simbolica scala di Giacobbe che arriva in Paradiso e il diavolo s’impegna fino alla fine per non farci santificare. In effetti, già l'antica cristianità presenta testimonianze sulla convinzione teologica che la vocazione dell'umanità redenta è quella di riempire la ferita aperta nella città angelica per la diserzione degli angeli ribelli che divennero in tal modo demoni. ...
Origene, con la sua insuperabile destrezza nel trattare i testi biblici, diceva ad ognuno dei discepoli che si raccoglievano, avidi di dottrina intorno alla sua cattedra: “Tu dovrai salire al posto degli angeli caduti e se ti confiderà il mistero che ad essi confidò un giorno e del quale si dice: come cadde Lucero (Lucifero) che nasceva al mattino? Pertanto, tu sei stato fatto luce del mondo; tu, al contrario di lui, sei stato fatto astro. Lucifero era una delle stelle, che cadde dal cielo; tu, che se è discendente di Abramo, sarai contato tra le stelle del cielo. Perché Dio disse ad Abramo: "Guarda, così numerosa sarà la tua discendenza. Questo si realizzerà quando le stelle del cielo cadranno come foglie.” Sant'Antonio, a detta di Sant’Attanasio, è uno dei primi testimoni di questa tradizione teologica conosciuta anche in Occidente. L'idea che i beati in cielo occupano i posti lasciati liberi dagli angeli caduti, si trova molte volte nelle opere di Sant'Agostino; e San Gregorio Magno, basandosi su un testo del Deuteronomio, credeva che la città celestiale fosse composta da un ugual numero di uomini redenti e di angeli che restarono fedeli. Non c'è da meravigliarsi che i demoni abbiano un'invidia atroce dei cristiani che mettono tutto il loro impegno nel condurre vita angelica, ed occupare i posti che essi, miserabili, persero per sempre a causa della loro superbia ribellione contro Dio. |