Mi Ka-El “Chi come Dio?” |
escrito por Amministratore | |
giovedì, 16 de marzo de 2023 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions La devozione a San Michele Arcangelo, protagonista di diverse pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento, da secoli è sentita e invocata dalla Chiesa di cui è suo celeste patrono. Come leggiamo, in Ap. 12,7-9, “Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il Drago. Il Drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. ... Il grande Drago, il Serpente antico, colui che chiamiamo il Diavolo e Satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.”, Michele viene presentato come il principe guerriero, il comandante degli eserciti celesti, in lotta contro il Dragone, il capo dei demoni. L’ autore del testo sacro dell’Apocalisse, Giovanni, descrive in questi versetti, la caduta del primo Angelo, Lucifero, dal nome “portatore di luce”, che si invaghì di se stesso e fu sedotto dall’ambizione di diventare “come Dio”, di mettersi al posto di Dio. Di qui la reazione dell’Arcangelo Michele, il cui nome ebraico Mi ka-El “Chi come Dio?” rivendica l’unicità di Dio, la sua inviolabilità, in quanto difensore della Sovranità e Bellezza di Dio. Questo capovolgimento ha rotto per sempre l’armonia del cosmo e dell’umanità, ed è diventato l’origine del male, del caos, del disordine. Satana è colui che rovescia tutto, che da intelligente e astuto ingannatore, sa insinuarsi abilmente nell’animo umano con l’intento di deviare, separare, dividere l’uomo da se stesso, l’uomo da Dio, l’uomo dagli altri uomini, San Michele, invece, è colui che costruisce, che edifica tutto nell’Amore, nella Gioia, nella Pace, nella Vita, e non nell’angoscia, nella disperazione, nel caos, nel male. Nessuno è esente dalle prove e dalle battaglie contro le insidie del Maligno, il nemico infernale. San Giovanni Paolo II, così si espresse, nel suo discorso a Monte Sant’Angelo, “Questa lotta contro il Demonio, che contraddistingue la figura dell’Arcangelo Michele, è attuale anche oggi, perché il Demonio è tuttora vivo ed operante nel mondo. Infatti il male che è in esso, il disordine che si riscontra nella società, l’incoerenza dell’uomo, la frattura interiore della quale è vittima non sono solo le conseguenze del peccato originale, ma anche effetto dell’azione infestatrice ed oscura di Satana, di questo insediatore dell’equilibrio morale dell’uomo.” Ecco che Michele, celeste ministro, è una spiritualità necessaria per l’uomo che si è perso tra le tante corse e cose della vita, una presenza spirituale che aiuta a riportare Dio al centro dell’esistenza. Una forza contro il Male, che fa dell’Umiltà e dell’Obbedienza la vera grandezza, l’Amore è conseguenza dell’obbedienza alla Parola di Dio, al suo messaggio di salvezza offertoci dal Nostro Signore Gesù Cristo. L’ Arcangelo Michele tocca il cuore, prende per mano, guida il credente all’esperienza della riconciliazione interiore con Dio, con i fratelli, per ritrovare se stessi, il vero senso della vita, la vera pace del cuore. a cura di Dominga Damiano |
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