Santi Angeli Custodi: viviamo sotto scorta Di Cristiana Dobner |
Scritto da Amministratore | |
domenica 02 ottobre 2022 | |
Non siamo soli, non è una questione scaramantica per cui ci affidiamo a qualche oggetto che mai deve mancare su di noi o nel nostro zaino, pena soccombere al malaugurio. Non siamo soli perché l’Altissimo ci ha donato la presenza dei suoi angeli, dei suoi messaggeri che impercettibilmente indicano, sorreggono ed accompagnano. Uno di loro è proprio il nostro, quello personale. Lo denominiamo, da tempo immemorabile, l’Angelo Custode. ...
Viviamo sotto scorta. Probabilmente non lo avvertiamo e procediamo nel nostro cammino quotidiano con una sorta di indifferenza che non prelude nulla di buono. Qualcuno o qualcuna gli ha anche assegnato un nome simbolico, un nome che denota amicizia e condivisione nel cammino. Le vie di Dio e le nostre vie umane si snodano, si intrecciano e procediamo, ad onor del vero, un poco stolti, senza guardare alla realtà con uno sguardo di fede intriso di preghiera, di amicizia con Colui che ci ha creato per puro amore disinteressato. Da che l’Angelo mio più non mi veglia, Le trepide mani invece sono sempre vicine a noi, pronte a spianarci la strada, pronte a sussurrare pensieri e parole che illuminano e rassicurano. Come poter attribuire al Messaggero l’abbandono del campo? Un Messaggero cui è stata affidato il cammino di una persona, creata a immagine dell’Altissimo, non taglia il filo, non si defila. Non è insistente, non tormenta e vuole imporsi. Sta semplicemente al fianco finché, finalmente!, non si avverte la sua presenza ed allora sorride e si dice: “Guarda un po’…era proprio ora che si rammentasse di me, visto che sono qui solo per lui!”. Egli per te darà ordine ai suoi angeli Mani trepide, nell’intuizione della lirica del poeta, mani per la liturgia però forti che non lasciano cadere, l’unico motivo infatti del loro essere trepide, è di non violare lo slancio della libertà ma assecondarlo: solo scortarlo. Spirito amico, difendi E, per chi ama la musica, visto che nel nostro arco di esistenza, il canto degli angeli ancora non possiamo goderlo, tuttavia, affidati all’estro del compositore, possiamo lasciarci trapassare dall’incanto di Gabriel Fauré: In Paradisum deducant te Angeli Buon ascolto insieme all’Angelo Custode! |
< Prec. | Pros. > |
---|