SANTA ILDEGARDA E LA FARMACEUTICA IN UN LIBRO DELLE EDIZIONI IL CERCHIO Di Cosimo Cicalese |
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venerdì, 02 settembre 2022 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Le edizioni Il Cerchio di Rimini hanno stampato il testo intitolato: “Santa Ildegarda di Bingen la farmacista di Dio” scritto dalla dottoressa Elisa Giorgio e da don Marcello Stanzione. Questo libro tratta delle conoscenze mediche e farmacologiche in epoca medievale di una donna straordinaria, una monaca benedettina: Ildegarda di Bingen, canonizzata dalla Chiesa cattolica, che grazie all’osservazione, allo studio, all’ispirazione divina è riuscita, in un’epoca in cui la farmacopea era molto limitata, a curare o lenire molti disturbi grazie a quanto spesso offerto da madre natura. ... L’ammirazione nei suoi confronti è ulteriormente accresciuta dalla scoperta che parecchi dei rimedi proposti non solo fanno parte della tradizione medica popolare ma sono stati validati da studi scientifici che, nella maggior parte dei casi, riconoscono tra gli autori medici, chimici e biologi di nazioni a noi lontane. In questi paesi, dal reddito pro capite molto basso, i medici, non potendo spesso accedere ai costosi farmaci della medicina occidentale, hanno fatto tesoro di quanto tramandato dalla medicina tradizionale. Questo è un libro di storia della medicina e non vuole proporsi come trattato medico e/o erboristico o farmaceutico. I due autori Sconsigliano quindi i lettori di tralasciare le terapie prescritte dal loro medico curante per avventurarsi in un pericoloso “fai da te”. La proclamazione di santa Ildegarda a dottore della Chiesa, avvenuta il 7 ottobre 2012 da parte di Benedetto XVI, ha confermato l’eccelso livello sapienziale e la straordinaria operosità dell’abadessa medievale teutonica, dedita al bene del genere umano integrato nel cosmo e nutrito dell’afflato divino. La farmaceutica di Ildegarda nasce e tramonta con la sua origine soprannaturale. Tutti i tentativi di travisare la figura di questa santa medioevale definendola dottoressa o farmacista o scienziata della natura sono condannati a cadere miseramente alla luce dell’indagine storica. Ippocrate, padre della medicina, faceva risalire la sua professione agli “antenati degli dei”. Far derivare la farmaceutica e la medicina naturale di Ildegarda dal Dio vivente, nel senso di un carisma divino, è certamente una legittima prospettiva cristiana. E’ importante sottolineare che in certi casi di malattia, anche seguendo le ricette farmacologiche di Ildegarda, Dio si riserva il diritto di veto sulla guarigione. La santa benedettina aveva chiaramente scritto in certi passi delle sue opere riferendosi ai suoi rimedi: “Sarà ciò a guarirti, Nisi Deus nolit (a meno che Dio non voglia!)”. Dalla salute del corpo alla salvezza dell’anima il passo risulta quindi assai breve, e le visioni di Ildegarda, descritte nei libri teologici, hanno l’esplicita funzione di indicare all’umanità la via della beatitudine. |
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