L'Arcangelo Michele e i suoi devoti amici. Don Marcello Stanzione a Monte Sant'Angelo |
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giovedì, 03 de marzo de 2022 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Davanti ad un numeroso pubblico, nella sala conferenze del santuario di San Michele, è stato presentato, domenica sera a Monte Sant’Angelo, l’ultimo libro (intitolato “L’Arcangelo Michele e i suoi devoti amici”) scritto da don Marcello Stanzione, esperto di angelologia e parroco di Santa Maria La Nova, nel Comune di Campagna (Sa). ... La serata-evento, pensata come momento importante dal punto di vista culturale nell’ambito delle manifestazioni natalizie, è stata presentata da Matteo Rinaldi (presidente dell’associazione “Monte Sant’Angelo francigena” coorganizzatrice dell’incontro) e dal rettore del santuario di San Michele, Padre Ladislao Suchy, insieme all’ assessore comunale alla Cultura, Rosa Palomba, i quali hanno ringraziato gli ospiti e il pubblico intervenuto numeroso nonostante il gran freddo, rimarcando come anche la presentazione di un libro come quello di don Marcello Stanzione (autore di centinaia di pubblicazioni) possa servire a diffondere l’amore e la devozione per San Michele Arcangelo. L’autore, del libro, ordinato prete nel novembre del 1990, ha un curriculum di studi di tutto rispetto, avendo studiato Teologia alla Pontificia Università Teologica dell’Italia meridionale di Napoli, alla Pontificia Università Lateranense e in altre Università cattoliche. Ad ogni modo, però, don Marcello Stanzione non si definisce un intellettuale tout court, ma uno “studioso divulgativo” perché ama avere un rapporto informale ed amichevole coi suoi fedeli, ed anche perché il suo obiettivo è quello di diffondere maggiormente l’amore per gli angeli e verso San Michele in particolare, in una società in cui molti non credono agli angeli, ritenuti entità prive di concretezza e reale consistenza. “Il principe degli Angeli – ha spiegato don Marcello Stanzione - è proprio San Michele Arcangelo, l’angelo guerriero e psicopompo invocato soprattutto nelle malattie (in cui funge da guaritore), nelle situazioni in cui si sviluppano odio e cattiverie (per eliminarle), per opporsi alla magia nera, e in ultima istanza contro i disordini sociali essendo patrono della polizia. L’Arcangelo Michele soccorre anche i moribondi e coloro che vengono calunniati e vilipesi senza una ragione - ha detto don Marcello -, nonché tutti i perseguitati innocenti, per i quali spesso si intravede un cammino di santità. Per capire il rilievo che gli angeli hanno nella chiesa cattolica bisogna avere l’atteggiamento tipico dei bambini, la cui innocenza non va confusa con la stupidità – ha detto don Marcello – un atteggiamento che ha reso capace anche me di dedicare una vita allo studio dell’angelologia, sempre con molta contentezza, pur fra tanti impegni. San Michele – ha poi aggiunto Stanzione - è stato spesso invocato contro la peste (tutti ricordano l’epidemia di peste della metà del XVII secolo contro la quale venivano distribuite ai fedeli delle pietre consacrate prelevate dal santuario garganico che sembra risparmiassero dal contagio) una situazione che coi dovuti distinguo può essere paragonata a quella attuale caratterizzata dall’emergenza pandemica da covid 19. San Michele risulta essere il santo-arcangelo più invocato anche oltre i confini della cattolicità, poiché riveste un ruolo importante anche per i cristiani copti e per gli ortodossi (i primi in Egitto organizzano una processione in onore di San Michele ogni 12 del mese, mentre i secondi lo festeggiano l’8 di novembre giorno della dedicazione al santo, principe delle milizie celesti)”. San Michele è dunque un santo davvero universale, venerato in tante parti del mondo, molto frequentemente presso luoghi montani o anfratti rocciosi come nella grotta sul Gargano. All’incontro di domenica sera è intervenuto l’assessore alla cultura di Olevano sul Tusciano, sempre in provincia di Salerno. Michele Cicatelli, l’assessore in parola, ha spiegato come la devozione per San Michele Arcangelo sia molto forte anche nella sua città e che verrà portato avanti il progetto di gemellaggio fra i più importanti siti micaelici soprattutto nazionali, ma non solo. Cicatelli ha promesso che verrà rafforzato il patto d’amicizia con Monte Sant’Angelo e gli altri luoghi sacri dedicati a San Michele, dando anche appuntamento per un concorso di poesia (denominato Quis ut Deus) a Procida (scelta come capitale europea della cultura 2022) l’estate prossima, pandemia permettendo. Alla fine don Marcello Stanzione ha invitato tutti alla preghiera, recitando insieme ai tanti devoti accorsi all’incontro, alcune invocazioni e suppliche all’Arcangelo Michele, principe delle angeliche gerarchie e delle milizie celesti, soccorritore nei momenti più difficili dell’esistenza. Matteo Rinaldi
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