E’ IN LIBRERIA IL RICETTARIO DEI SANTI Di don Marcello Stanzione |
Scritto da Amministratore | |
sabato 18 dicembre 2021 | |
L’editrice Mimep di Milano ha pubblicato “Il ricettario dei santi. Storie di fede di luoghi, ricette, tradizioni” con un ottimo impianto grafico del testo a cura di Valerio Ercolani. L’appellativo “santo” nella Sacra Scrittura ha il significato di “separato”, e perciò di “puro, splendente”, in opposizione a “impuro, profano”. Viene attribuito tanto a persone quanto a cose, ma sempre in rapporto a Dio, che è il “separato” per trascendenza e il “puro” per eccellenza. ... La Chiesa Cattolica considera come santi non soltanto coloro che ha solennemente canonizzato o inserito nel Martirologio Romano, ma tutti gli uomini di buona volontà amanti di Dio i quali, in virtù del mistero pasquale, hanno raggiunto la felicità eterna in Paradiso. Il loro numero è incalcolabile. E’molto significativa al riguardo la visione che ebbe S. Giovanni l’Evangelista durante il suo esilio a Patmos, nelle Cicladi, riportata nel capitolo VII dell’Apocalisse. Egli parla così di coloro nella fede e nella pratica della vita cristiana: “Vidi una folla incalcolabile, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua, stare davanti al trono (di Dio) e all’Agnello (Gesù Cristo), in bianche vesti, con palme in mano. Gridano a gran voce dicendo: “La salvezza risale al nostro Dio assiso in trono, e all’Agnello”. E poi: “Uno dei vegliardi si rivolse a me e disse: “Costoro vestiti di bianco chi sono e donde sono venuti?”… Poi asserì: “Sono coloro che vengono dalla grande tribolazione; hanno lavate le loro vesti imbiancandole nel sangue dell’Agnello. Per questo sono qui davanti al trono di Dio, e giorno e notte rendono a Lui culto nel suo tempio, e l’Assiso in trono stenderà la sua tenda sopra di loro. Non avranno più né fame, né sete, non li sferzerà il sole, né vampa alcuna, perché l’Agnello e Dio asciugherà dai loro occhi ogni lacrima”. Dalla morte di Cristo moltissimi sono stati i santi a cui i fedeli hanno rivolto preghiere ed invocazioni, a partire degli stessi apostoli, morti spesso martirizzati in modo crudele. L’accostamento Santità-Cucina non è casuale: e se certamente non è proponibile consigliare le abitudini alimentari estreme di certi santi eremiti, non vi è dubbio che moderazione è la parola chiave per una vita sana sia per lo spirito che per il corpo. Noterete che le ricette sono non esclusivamente ma prevalentemente vegetariane e danno spazio più ai pesci che alle carni, proprio per seguire le regole di tanti monasteri e ospizi posti lungo le principali vie di pellegrinaggio battute da coloro che anelavano a ritrovare la salute del corpo e dell’anima. Il ricettario dei santi è un libro prezioso, da non tenere sullo scaffale, ma da portare in cucina per provare le ricette suggerite. E’ un percorso, una continua e sorprendente scoperta, in cui incontriamo storie di santi e di fede, la magnificenza dei luoghi, le tradizioni più curiose e tante ricette prelibate. Ogni ricetta è anche un suggerimento a vivere la festa, a riscoprire il significato di ogni tradizione legata alla fede
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