PROFILO PSICOLOGICO E ATTEGGIAMENTO MORALE DI SANTA CATERINA DA GENOVA Di don Marcello Stanzione |
Written by Amministratore | |
domenica, 31 ottobre 2021 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions “Libro della vita mirabile et dottrina santa de la Beata Caterinetta da Genoa, nel quale si contiene una utile et catholica dimostrazione et declaratione del purgatorio”. Così, nel 1561, a poco più di cinquant’anni dalla sua morte, veniva intitolato il libro dedicato a quella che fu, forse, la mistica più singolare, completa e profonda nel grande quadro della religiosità del popolo italiano nel sedicesimo secolo. ... E’ già il modo con cui la narrazione si presenta serve ad offrire una traccia ed a disegnare il carattere dell’eccezionale protagonista. “Vita mirabile et dottrina santa”: perché Caterina condusse un’esistenza intensa in cui l’azione e la meditazione si intrecciavano fino al punto che la prima sembrava rintracciare nella seconda il suo perenne alimento e la sua più pura sorgente. Incomincia così a delinearsi il profilo psicologico e l’atteggiamento morale di Caterina, che avrebbero poi dovuto tradursi in un autentico sistema di vita mistica. La figura di Caterina pare distaccarsi a tutto sbalzo dall’ambiente di una devozione né tormentata né logorante, liberarsi da qualsiasi fragilità per assumere un tono intrepido e ardente, incamminandosi nel solco di un misticismo grandemente operativo. Ciò rivela la sua peculiarità e se si considerano alcune rappresentanti del misticismo femminile precedente: si possono , al riguardo, ricordare le donne raccolte nei monasteri e nei “beguinages” dei paesi tedeschi, nomi come quelli di Cristina Ebner, Margherita Ebner, Matilde Seidenweber, Anna de Klingnau e Adelaide de Lindau. In loro il misticismo è uno spontaneo offrirsi alla privilegiate attenzioni di Dio e si risolve in un orientamento esclusivo dello spirito verso la bellezza che proviene da Lui. Era questo un misticismo, si direbbe, di consolazione, quantunque riscontrabile e vivo; ma che aveva qualcosa di non determinate e, persino, a prima vista , di inerte e di passivo, quasi inconsapevolmente anticipasse il grande postulato di Lutero della sola fede. Diversa, in misura si direbbe radicale e discriminante, è la partecipazione mistica di Caterina da Genova, che appare accompagnata, corroborandosi continuamente, da un affinamento qualitativo tale da trasformare la santa in asceta, vale a dire in un essere proteso in uno sforzo senza fine di purificazione e di perfezionismo virtuoso.
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