L’ANGELO DI SANTA ROSA Di don Marcello Stanzione |
escrito por Amministratore | |
sabato, 19 de giugno de 2021 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Santa Rosa da Lima, che fu la prima santa americana, amava Dio con un grande amore e faceva continuamente penitenza per espiare i peccati che si commettono in ogni istante nel mondo. Ella viveva nella sua famiglia, ma come avrebbe vissuto una religiosa nel suo convento. Per devozione per la Santa Vergine, ella aveva preso il nome di Rosa di Santa Maria. Pregava, meditava, rinchiusa nella sua stanzetta e, attraverso la sua finestra, ella non vedeva altro che un grande albero. ... Ora, durante la quaresima in cui Rosa faceva più mortificazioni del solito, nell’ora in cui il sole cala, un uccellino si poggiava sull’albero e cantava con voce incantevole. Rosa dimenticava allora la sua fatica, la sua debolezza e si chiedeva se l’uccello fosse un angelo o l’inviato di un angelo: di certo, veniva dal cielo. Talvolta, nel suo ardore di mortificarsi, Rosa rischiava di nuocere alla sua salute ed ella non vi prestava attenzione. Una sera, una delle sue migliori amiche, la signora Usatégui, ebbe l’idea di inviare a Rosa una grande tazza di cioccolata calda: subito quell’idea le sembra ridicola: la sua amica non prende normalmente cioccolato e non ne ha certamente bisogno. L’idea ritornò comunque e la perseguì come se qualcuno gliela ispirasse. “Presto, comanda alla sua serva, fate del cioccolato e portatelo alla mia amica Rosa di Santa Maria”. In quel momento, Rosa, nella sua cella, era sul punto di svenire. Ella digiunava da così lungo tempo che le sue forze l’avevano lasciata al punto che non poteva neanche chiedere soccorso. Nessuno, a casa sua, pensava che fosse malata. Si era abituati ai suoi prolungati ritiri nella sua stanzetta e nessuno veniva a vedere quello che avveniva. Come barcollava, pronta a cadere, la porta si apre: è la serva della Signora Usatégui, con una tazza d’argento pieno di cioccolato ben caldo. Quando quella signora apprese in quale stato la sua serva aveva trovato Rosa, ella gridò: “Sono ben certa ora che è il mio angelo che mi ha ispirato quel pensiero!”. |
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