Quanti tipi di custodi esistono al mondo? Uno scrittore famoso ha cantato nel secolo scorso i “ custodi del libro” ( J.L. Borges). Questa pubblicazione vuole cantare l’Arcangelo san Michele, “ custode celeste” degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, chiamati a “ custodire” i loro fratelli e le loro sorelle nelle diverse situazioni della vita e particolarmente sulle strade. Questa iniziativa richiama l’attenzione su edifici ed immagini sacre del nostro territorio, che celebrano la devozione popolare verso gli Angeli ed in particolare verso san Michele. ...
Come Vescovo di Castellaneta, onorato della richiesta di questo contributo, sono lieto di pensare alla città di Massafra, che lo invoca come celeste Patrono, ma anche a tutti i nostri Comuni, in cui è diffusa la devozione a Lui. Il pensiero va in particolare alla bella chiesa di san Michele, posta a Castellaneta in cima a Piazza Umberto e poco prima di entrare nel paese vecchio. E’ la chiesa che la comunità ha costruito quasi all’inizio del suo movimento di espansione oltre i confini del centro storico. Quel movimento centrifugo si intreccia oggi con un nuovo movimento centripeto: siamo alla ricerca di radici, non meno che di orizzonti nuovi. Su questi sentieri invochiamo la protezione degli spiriti celesti, che ci ricordano la presenza del Dio eterno e santo nella nostra storia ed oltre essa. Invochiamo san Michele, in particolare, , come custode non solo del mistero di Dio ( il suo nome significa “ Chi è come Dio?”), ma anche del mistero dell’uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio. Nella cultura contemporanea, che ha largamente smarrito il senso della dignità specifica dell’essere umano, San Michele ci ricorda la nostra identità di figli di Adamo e di discepoli del nuovo Adamo, Gesù Cristo, l’uomo nuovo. Con san Michele ripensiamo a quanto ci dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: dall’infanzia fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla protezione e dall’intercessione degli angeli. San Basilio di Cesare insegna che ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita. Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio. San Michele ci è dato come custode dei nostri passi, ma anche delle nostre menti e dei nostri desideri, come amico delle nostre decisioni. A Lui vogliamo affidarci nei momenti di pericolo ed in quelli della gioia, nella ricerca del nostro intimo e nell’esperienza di ogni forma di fraternità. Lo invochiamo insieme: O san Michele, ti affidiamo le nostre albe ed i nostri tramonti, la nostra gioia ed il nostro dolore: accresci l’una e conforta l’altro. Insegnaci a custodire, a nostra volta, le case e tutti coloro che vi abitano; le strade della terra e del cielo, del mare e del “virtuale” e tutti coloro che vi si avventurano; i campi e le officine, le scuole e gli uffici in cui cresce il sapore della fatica e del vero progresso; ti affidiamo i simboli della nostra e dei nostri sogni; in particolare i contenuti della nostra civiltà e della nostra fede cristiana. Grazie, custode di Dio in noi, grazie custode di tutti gli uomini in Dio. |