UN LIBRO SU GIUSTINO RUSSOLILLO E GLI SPIRITI CELESTI Di Cosimo Cicalese |
Scritto da Amministratore | |
giovedì 18 marzo 2021 | |
Le edizioni Segno di Udine hanno stampato in questi primi mesi del 2021 il libro a cura di don Marcello Stanzione e dell’avvocato Carmine Alvino sugli angeli di don Giustino Maria Russolillo che presto sarà canonizzato da papa Francesco. Don Giustino Maria Russolillo nacque a Pianura (Napoli) il 18 gennaio 1891, e vi morì santamente il 2 agosto 1955. E’stato beatificato il 7 maggio 2011 da papa Benedetto XVI. Chiamato da Dio a portare le anime alla Divina Unione alla ricerca e cultura delle sacre vocazioni, si preparò a questo grande ministero con lo studio profondo, l’esercizio delle virtù e l’apostolato catechistico. ... Nominato parroco di Pianura il 5 agosto 1920, il 18 ottobre dello stesso anno diede subito vita alla Congregazione maschile chiamata Società Divine Vocazioni (S.D.V.), perché se “il nostro fine è l’Unione Divina” da attuare attraverso l’apostolato della “santificazione universale” e per essa ci vogliono i Sacramenti e il ministero dei sacerdoti e dei Santi”. Il 1° ottobre 1921 raccolse a vita comune un gruppo di ragazze, primizia della Congregazione femminile detta Suore delle Divine Vocazioni. Così le due Congregazioni di Padri e Suore Vocazionisti vivono nella Chiesa per dare sacerdoti e santi al mondo, affinché ognuno sia aiutato a rispondere alla divina vocazione alla vita, alla fede, alla santità. Don Giustino educò i suoi religiosi e religiose ad essere i missionari della santità, i servi dei santi come egli li chiamava. Ottenuta la prima approvazione diocesana, il 26 maggio 1927, e, il 3 gennaio 1948, il Decreto Pontificato, don Giustino si avvalse dell’alta protezione dell’Eminentissimo cardinale Lavitrano per espandere oltre oceano il suo istituto. Don Giustino particolare devozione nutrì per i santi angeli in modo particolare per i sette arcangeli che sono pure raffigurati sullo stemma della Congregazione. Fedele collaboratrice e mano della Provvidenza per le opere di don Giustino è stata sin dagli inizi Suor Concetta. Vogliamo mettere in luce, attraverso la sua testimonianza, la devozione di don Giustino ai santi Angeli: don Giustino più di una volta le confidò: “Dite un gloria al mio Angelo Custode, che mi rende dei buoni servizi”. Suor Concetta esponeva a don Giustino la sua ripugnanza nel salire in certi mezzi pubblici sovraffollati, dove tutto sa di volgarità. Egli le rispose: “Quando salite su un mezzo, qualunque esso sia, dovete subito dire un gloria all’Angelo custode di chi lo guida e poi un altro agli angeli dei passeggeri. Quanti di essi non sono mai invocati, nemmeno ricordati. Così non viaggiate con gli uomini ma con gli angeli. La suora insisteva: Scendere a Bacoli ogni giorno che fastidio! “Quando uscite la mattina, dite: Signore, fatemi uscire come la colomba dall’arca, che tornò sollecita con i piedi bagnati, ma puliti e non come il corvo che si intrattenne fuori e si infangò”. La nostra difesa, specialmente fuori casa, insegnava D. Giustino è la modestia. La suora obiettava “certamente non possiamo camminare con gli occhi chiusi, ma appena li apri, vedi carne”. Don Giustino rispondeva: “Chi viaggia in treno quante cose vede! Il treno corre e si lascia tutto indietro. Fate lo stesso anche voi”! Una decozione suggerita da don Giustino è quella all’angelo custode di S. Pietro; diceva: “E’ l’Angelo che scioglie le catene”. Suor Concetta si è servita del consiglio di don Giustino e l’ha trovato efficace.
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