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Convegno di Crescita e di Formazione Cristiana
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domenica, 28 de febbraio de 2021
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Come si cura una depressione causata dagli spiriti maligni?

di Gelsomino Del guercio

Prima bisogna indagare le cause della depressione e accertare la presenza di spiriti maligni. Importante, poi, è praticare la preghiera di liberazione

Ci può essere un legame tra la depressione e gli spiriti maligni. E’ la tesi avanzata nel libro Come liberarsi dagli spiriti maligni” (edizioni Segno), a cura di Don Marcello Stanzione. ...

 

La depressione è una malattia comune che è molto diffusa ed ha molte cause possibili. Per esempio una depressione potrebbe avere una causa fisica primaria come ad esempio l’iperglicemia.

Cause della depressione

Naturalmente la depressione può essere causata da fattori emotivi o da traumi infantili e cose del genere. Qualche forma depressiva può essere causata da fattori spirituali. In qualche caso ci potrebbe essere una depressione di origine traumatica su cui si è innestata anche qualche influenza maligna.

Ogni caso di depressione potrebbe essere causato da uno di questi fattori o da una loro combinazione. Sarebbe quindi sbagliato avvicinare una persona depressa e dire: “hai uno spirito che causa la depressione”.

Non lo si può fare perché innanzi tutto questo potrebbe spaventare la persona, e in secondo luogo non si può avere la certezza che le cause della depressione siano le presenze di spiriti maligni.

La preghiera di liberazione

Se però si sospettasse la presenza di uno spirito maligno, si legge nel libro “Come liberarsi dagli spiriti maligni“, ciò che bisognerebbe fare subito è la preghiera in silenzio, chiedendo al Padre che liberi quella persona da ogni influenza, dicendo più o meno il “Padre nostro”.

Da un lato è importante non usare con eccesso la preghiera di liberazione per non spaventare qualcuno dicendogli che la sua vita è condizionata dalla presenza di uno spirito maligno. D’altro canto è importante però sapere che talvolta gli spiriti maligni sono coinvolti in casi di depressione, e può essere utile quindi chiedere al Padre, nel nome di Gesù, di essere liberati.

Tre vie d’ingresso

È più facile fare la preghiera di liberazione se sappiamo in che modo gli spiriti maligni sono entrati nella vita della persona in depressione.

Le tre vie principali per cui entrano sono:

1. Ferite emotive.

2. Peccato.

3. Attività occulte.

Galleria fotografica - Piante lotta alla depressione

1 – Ferite emotive

La maggior parte degli spiriti maligni si aggancia ad una persona attraverso ferite emozionali purulente quali quelle della paura, dell’ira, della colpa, del risentimento, che vengono lasciate dietro da profondi traumi emotivi.

Per esempio, una persona che sia stata ferita emotivamente da un padre alcolizzato, potrebbe essere aperta ad uno spirito d’ira, e poi sperimentare il persistere di quest’ira, non solo contro suo padre, ma anche contro tutte le persone in autorità e contro altri alcolisti.

Queste ferite emotive possono essere come porte aperte per l’attività degli spiriti maligni, a meno che non intervenga una guarigione interiore.

2 – Peccato

La seconda porta che invita gli spiriti maligni ad entrare si chiama “peccato”. Ad esempio, se noi mentiamo in continuazione, perdiamo la forza di volontà di dire la verità, e questo permette un successivo attacco da parte di uno spirito di menzogna. Se viviamo in condizioni di fornicazione continuata, siamo esposti all’attacco di spiriti di impurità. Se commettiamo adulterio, siamo esposti all’attacco di spiriti di adulterio, ancora peggio.

Sono situazioni di peccato continuate, che sono diverse dal peccato in cui uno inciampa una volta, e poi è così pentito che si guarda dal rifarlo.

Il modo più potente per chiudere la porta del peccato è senza dubbio quello che si realizza per mezzo del Sacramento della Riconciliazione. Attraverso essa chiediamo perdono per il nostro peccato e anche per esserci attaccati alle nostre ferite emotive, anziché aver perdonato coloro che ci hanno ferito.

3 – Attività occulte

Accanto alle ferite emotive e al peccato c’è un’altra porta che invita gli spiriti maligni ad entrare nella vita della persona in depressione. Questa porta è l’attività occulta.

Per attività occulta s’intende la ricerca di potere o di guida, da fonti che si oppongono a Gesù Cristo, come le sedute spiritiche, il piattino, la meditazione trascendentale e le religioni non cristiane.

Se voi provate a far dire a una persona, che ha fatto meditazione trascendentale, “nel nome di Gesù Cristo io rinuncio a” e qui gli fate dire il nome del “mantra” che lei ha nella mente, che dovrebbe ripetere per entrare in contatto con Dio (dicono loro), questa persona non riuscirà a dire e a fare la rinuncia. Questo perché si tratta di forme spiritiche in cui le presenze sono tutt’altro che sante.

Le fasi per spezzare il legame con l’occultismo

Noi possiamo spezzare la schiavitù che ci lega all’occultismo, in tre fasi successive.

Nella prima bisogna guarire ogni ferita che può averci spinto a cercare il potere occulto. E in preghiera rievocare il momento in cui si è fatta la scelta dell’occultismo, e adesso invece scegliere Gesù.

Nella seconda fase bisogna confessarsi e ricevere il perdono per ogni forma di coinvolgimento in pratiche occulte.

Nella terza fase bisogna rinunciare a questo coinvolgimento, e costruire nuovi legami con Gesù Cristo. Per esempio: “Nel nome di Gesù Cristo io rinuncio ad ogni legame occulto con il tale mago o cartomante che ho visitato”, scegliendo e riscegliendo il vostro Battesimo, quello che vi ha dato la vita.

Questa preghiera di liberazione accresce la sua forza se viene recitata durante l’Eucarestia, dove il Sangue di Gesù può spezzare i legami più potenti prodotti dall’occulto, e stabilirà legami potenti con lo stesso Gesù.

La raccomandazione di Ratzinger

Più in generale, le preghiere di liberazione le possiamo recitare da soli o con degli amici. In una circolare, l’allora cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, diceva: “Tuttavia i cristiani possono pregare per la liberazione, anche in gruppo”. Ratzinger consigliava di usare il Padre nostro, i Sacramenti e le preghiere alla Madonna.

La preghiera non in presenza

Possiamo anche recitare una preghiera di liberazione per persone che non sono presenti perché diventa una intercessione. Un modo di fare questa preghiera di intercessione è quella di immaginare che la Luce di Gesù riempia quella persona. Mentre noi Lo preghiamo di ordinare al maligno di andarsene e lasciare in pace quella persona.

 

 
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