IL NOME DI GESU’ E GLI ANGELI Di don Marcello Stanzione |
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sabato, 19 dicembre 2020 |
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A Natale gli angeli comunicano a Maria e a Giuseppe il nome da dare a questo particolarissimo bambino. Il Vangelo di Luca è il solo che parla della circoncisione di Gesù in modo esplicito. Nello stesso tempo, egli menziona l’imposizione del nome indicato dal messaggero celeste. Il teologo francese Raymond Winling fa una interessante trattazione sul nome di Gesù nel suo testo “ Natale e il mistero dell’incarnazione” edito in Italia da Queriniana e afferma che Gesù è stato sottoposto a un rito che all’epoca rivestiva un’importanza decisiva per ogni giudeo credente. ...
In effetti per Gesù, come per ogni giudeo, si ritiene che la circoncisione lo introduca nel popolo dell’alleanza conclusa da Dio con Abramo. Nello stesso tempo, essa abilita l’israelita a partecipare al culto di Jahwe, in particolare alla celebrazione della Pasqua. Infine, dà il diritto di ottenere i beni salvifici e l’ “eredità” promessa. In occasione della circoncisione ebraica, il padre di famiglia dava ufficialmente il suo nome al bambino. Nel nostro contesto, è ancora un’indicazione il fatto che Giuseppe accetti di svolgere il suo ruolo di padre adottivo e che riconosca al bambino che egli presenta la dignità di discendente di Davide. Secondo Luca, l’angelo dice a Maria: “Lo chiamerai Gesù” (Lc 1,31), secondo Matteo, l’angelo dice a Giuseppe : “Tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1,21). Matteo si mostra più esplicito di Luca sul senso del nome Gesù, perché menziona il ruolo di salvatore di Gesù il cui nome significa in se stesso “Dio salva”. Alcuni esegeti fanno osservare che se Giuseppe è chiamato a dare il nome di Gesù al bambino che sta per nascere, è perché egli è chiamato a conferire al bambino la filiazione davidica. Quanto a Luca, che qui fa l’economia di nell’annuncio dell’angelo ai pastori: “Oggi , nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore”. Luca aggiunge d’altronde che, in occasione della circoncisione, il bambino fu chiamato con il nome di Gesù come aveva chiesto l’angelo (Lc 2,21). |