VISIONI MISTICHE SULLA CREAZIONE ANGELICA Di don Marcello Stanzione |
escrito por Amministratore | |
domenica, 18 de ottobre de 2020 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Si ignora quando e come gli angeli siano esattamente stati creati, e questo non ha senza dubbio affatto importanza. Il buon senso teologico presuppone che Dio li trasse dal nulla probabilmente prima della creazione dell’universo materiale, certamente prima di quella dell’uomo e della donna, ma esegeti e teologi sono molto imbarazzati nel dare una risposta più precisa. Sant’Agostino pensa che essi furono creati allo stesso tempo della luce. ... La stigmatizzata tedesca Anna Caterina Emmerich (1774-1824), da buona monaca agostiniana, sembra raggiungere su questo punto il suo padre spirituale: “ Questa visione è forse la prima che ebbi. Ero allora una bambina dai cinque ai sei anni, e credevo che ognuno vedesse quelle cose, come noi vediamo quello che ci circonda (…). Vidi prima di tutto uno spazio infinito di luce estendersi davanti a me, e, in questa distesa, come un globo ancor più luminoso nel quale ho scorto l’Unità della Trinità. Io la chiamavo in me stessa acquiescenza, e vi vidi come un’operazione verso l’esteriore: allora apparvero sotto il globo i cori degli spiriti celesti, tali come dei cerchi concentrici od anelli si estendono all’infinito, splendenti di luce, di forza e di bellezza. Questo mondo di luce stava come un sole sotto il primo globo, ed insieme tutti questi cori angelici si portarono verso questi in uno slancio d’amore”. Ella raggiunse ugualmente la Bibbia, i Padri ed i Dottori, sul numero degli spiriti celesti, che tutti si accordano nel dire immenso: “ Vedi, o uomo, davanti a quale folla di testimoni tu entrerai in giudizio. Tutta la razza umana sarà presente. Evoca in ogni spirito tutti gli uomini che sono esistiti da Adamo fino ai giorni nostri. E’ un’immensa moltitudine. Essa è ancora piccola, poiché gli angeli sono molto più numerosi: essi sono le 99 pecore, nel mentre che l’umanità non ne rappresenta che una. E’ scritto in effetti che i Suoi servi sono mille volte mille, non che questo numero definisca la loro moltitudine, ma perché il Profeta non ne ha potuto esprimere uno più grande”. Santa Francesca Romana (1386-1440), senza dubbio la meglio informata in mezzo ai mistici sull’angelologia, vedendoli uscire dalle mani del Creatore dichiara “ E’ come quando cade la neve e che vi sono nell’aria tanti fiocchi riuniti”. Un suo biografo scrive: “ Vide anche l’ammirabile serva di Cristo la creazione degli angeli, e dice come essi furono creati tutti insieme purissimi e bellissimi, poi furono distinti in gruppi e questa distinzione fu marcata con dei colori differenti, e questo secondo la propria dignità. Anche in questa distinzione, la bellezza conobbe o piuttosto discernette quelli che dovevano perseverare nella grazia, opposti a quelli che dovevano perdersi. E dice la beata che questi ultimi erano grosso modo il terzo. E quando ella li vide creare, fu così bello sia da parte del Creatore che da parte degli angeli, che non potendolo esprimerla, la bellezza tutta si infiammava come serafica”. Già prima di lei, Santa Angela Da Foligno (1248-1309) non poteva nascondere la sua meraviglia di fronte alla moltitudine degli spiriti prosternati in adorazione intorno al Cristo, che ella contemplò una volta durante la messa. Ancora ella non vedeva che una piccola frazione dell’esercito celeste: “La loro moltitudine era affascinante e così perfettamente innumerevoli, che, se il numero e la misura non erano le leggi della creazione, avrei creduto senza numero e senza misura la sublime folla che vedevo. Io non vedevo finire questa moltitudine né in larghezza, né in lunghezza, vedevo folli superiori alle nostre cifre numeriche”.
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