LE PROFEZIE DEL “RAGNO NERO” Di don Marcello Stanzione |
Scritto da Amministratore | |
giovedì 18 giugno 2020 | |
Fino all’anno Tremila, quando ci sarà un diluvio di stelle, giungono le profezie del misterioso monaco vissuto forse in Bavaria nel secolo XVI e conosciuto come il “Ragno Nero”, poiché disegnava quel marchio all’inizio del foglio su cui vergava le proprie sentenze. Prima di scorrere le righe profetiche riguardanti i nostri anni, per la credibilità delle stesse occorre accennare alla storia della loro pubblicazione. ... Esisteva un manoscritto dei messaggi profetici che però venne disperso all’inizio dell’Ottocento, racconta Renzo Baschera. Mezzo secolo dopo vennero rintracciarti dei fogli in Francia e degli appunti presso una biblioteca di Colonia. Nel 1938, per volontà – così pare – di alcuni capi nazisti, o addirittura dello stesso Hitler, si cercò di rintracciare altre profezie. L’incarico di scovarle negli archivi più disparati fu affidato a Ludwig Birzer, uno studioso di Berlino, il quale tuttavia, una volta che le ebbe trovate, le manipolò in modo che risultassero confacenti all’immagine con cui Hitler intendeva presentarsi al mondo: al dittatore fu riferito l’appellativo di “stella nuova” e non, come altri avrebbero potuto interpetrare, di “lupo famelico”.[1] La versione che possediamo delle profezie del Ragno Nero ce le presenta ripartite per anno, in modo da coprire un vasto arco della storia umana. Ma, avverte Renzo Baschera, “sarà bene considerare il messaggio in forma più ampia, cioè aldilà di questi frazionamenti”. E questo perché le visioni profetiche non riferiscono quasi mai a un preciso tempo terrestre. Anche secondo altri ricercatori, la ripartizione per anno costituirebbe un artificio operato sul testo agli inizi dell’Ottocento. La scansione sarebbe stata fatta per rendere il messaggio profetico accessibile alla grande maggioranza dei lettori. E’interessante vedere cosa il Ragno Nero vaticinò per i nostri anni: “La strada è immersa nella notte. Le spalle dell’uomo sono candide come colombe. Sorge, dalla terra battuta da mille generazioni, ‘il figlio del male’. Sarà questo l’alfiere del Principe nero. Sarà questo che scuoterà l’ulivo. E’ giunto il tempo della pestilenza. Nei cieli apparirà l’arcangelo, ma sarà il ‘figlio del male’. Nei cieli apparirà la luce, ma sarà il Principe Nero. Verdi labari trionferanno al vento e il coltello di Caino sarà pulito in una bandiera che avrà il colore del latte e del sole. Il manto del Principe nero sarà steso sul villaggio dei pescatori e il pesce diventerà serpente e il serpente sarà scannato ai piedi di San Nicola. Una foresta in fiamme sprofonderà nel ventre della genitrice e lingue di fuoco si eleveranno alle nubi cariche di tempesta. Come un segno sarà il tremore che serpeggia intorno alla terra e demolisce villaggi e città. La parola del principe Nero è un ‘onda che inghiotte la nave; è una folgore che spezza la quercia. Dove passa il suo tallone i fiori si spezzano e l’erba ingiallisce. I figli leveranno i coltelli contro i padri e i padri contro i figli. Genti barbare prenderanno possesso delle città e genti civili andranno nella foresta. Le terre dei profeti saranno sterili per più generazioni. Ma il grano non serve più a sfamare i poveri figli di Eva. A levante gli uomini verdi costruiranno una tana, dove cadrà il grande Principe della Notte e sarà legato con corde, come si usa fare con gli sciacalli. Sarà allora che i cieli si rovesceranno”. Riportiamo i vaticini riguardanti le decadi successive al compimento del 2000. Essi predicono come la prima metà del secolo sarà molto difficilea causa della lotta per la sopravvivenza sul pianeta: Dal 2011 al 2020: decennio della pazzia; dal 2021 al 2030: decennio dell’assestamento; dal 2031 al 2040: decennio della ripresa. Il 2042 sarà un anno di trasformazione, anche se con il sangue che verrà battezzato “l’uomo nuovo”. Inizieranno quindi “i Trionfi”, le “vere conquiste dello Spirito”: un’epoca che si protrarrà fino al 2500. Quindi il declino. Il tempo si consumerà “nella giornata dell’Angelo della prima luna piena del Tremila, quando sul ventre della terra squarciato pioverà dai cieli la morte”.
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