Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Per i cattolici la verginità perpetua di Maria è un dogma di fede definito da papa san Martino I nel 649. Il contenuto di questo dogma viene solitamente spiegato come l’integrità fisica di Maria, prima, durante e dopo il parto, per tutta la sua vita. L’integrità fisica è da intendersi non solo come assenza di atti coniugali e sensuali in genere, ma anche come permanenza di tutte le caratteristiche fisiche della verginità, anche durante il parto. Che senso avrebbe avuto un concepimento verginale, se verginale non fosse stato anche il parto, e verginale non fosse stata tutta la vita della santissima Madre di Dio? Dio non fa le cose a metà. ...
Se con un miracolo la Vergine ha concepito, con un miracolo la Vergine ha anche partorito, rimanendo vergine. Dio, nascendo da Maria, non poteva diminuire la verginità di Lei, verginità che Lui le aveva ispirato affinché diventasse la madre Sua. Madre e Vergine, questo è il segno messianico profetizzato da Isaia (Is 7, 14). Questo è il segno della Divinità del Figlio e dell’immacolatezza della Madre. La verginità prima e dopo il parto sono il segno dell’amore immacolato di Maria per Dio; la verginità nel parto è segno dell’amore di Dio per Maria. E’ il primo atto di gratitudine del Figlio verso la madre. E’ una gratitudine divina, come divina è la persona di quel Figlio. Perché attribuire tanta importanza alla verginità che, se vogliamo, sembra un aspetto secondario della santità, visto che ci sono tante sante mamme che non sono vergini? Risposta: la verginità è il modo di amare proprio di Dio perciò, chi ama verginalmente, ama nel modo più perfetto, che è incorporeo. Il Padre verginalmente, ossia senza corruzione, dall’eternità genera il Figlio in quanto Dio, perciò ha voluto che verginalmente fosse concepito e partorito dalla Madre quello stesso Figlio, anche in quanto uomo. La verginità è un aspetto primario della santità: è il modo divino di amare . Per questo, anche in humanis,il modo più perfetto di amare è la verginità consacrata di Gesù e Maria, e dopo di essi, la verginità dei prediletti che li seguono su questa via; poi viene il modo ordinario che è la castità coniugale. Quest’ultima propriamente parlando non è verginità, ma partecipa dalla verginità l’ordinazione a Dio e la temperanza delle passioni. Guardando alla Vergine Maria, il cristiano, in ogni stato e condizione, riscopre la gioia di pensare alle cose di lassù, di cercare in primo luogo il Regno dei Cieli. Tutte le altre cose gli sono date in aggiunta. |