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NON DITE CHE NON LO SAPEVATE di Cristina Righi PDF Stampa E-mail
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domenica 03 maggio 2020

 Luca 21

5 Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: 6 «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». 7 Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?». ...

 

8 Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: “Sono io” e: “Il tempo è prossimo”; non seguiteli. 9 Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».

10 Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, 11 e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. 12 Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 13 Questo vi darà occasione di render testimonianza. 14 Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15 io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. 16 Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; 17 sarete odiati da tutti per causa del mio nome. 18 Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. 19 Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.

Mi è piaciuto iniziare questa riflessione sulla base di questa parola che, in questi tempi, mi sembra molto molto attuale.

Sinceramente, ogni volta che mi è capitato di leggerla, nei miei 57 anni di vita, l’ho sempre pensata molto lontana o, meglio, ho sempre sperato che ciascuna delle cose annunciate dal versetto 10 in poi non accadesse, almeno nelle mie vicinanze. Ovviamente, penso sia caratteristica comune, siamo sempre portati a dire…..che non succeda a me. Vabbè voi no ma io invece sono un po’ più egoista e dunque allontano volentieri da me ogni calice amaro se possibile.

Nello stesso tempo, però, ho sempre tenuto in considerazione questa parola di Gesù perché ho sempre potuto constatarne la precisa e puntuale Verità.

Non è forse vero che, ciclicamente, sono accaduti e accadono questi fatti?

Popoli che si sollevano, anzi di più, sono in guerra perenne, costruiscono muri e prevaricano.

Terremoti di luogo in luogo e di anno in anno. Città distrutte e spesso ancora non totalmente ricostruite, ora da una parte ora dall’altra. Il mondo è quasi totalmente sismico.

Carestie direi che non sono mai mancate perché, se da un lato ci siamo noi, i cosiddetti occidentali, che buttiamo regolarmente nella spazzatura non tanto gli avanzi ma le tante cose che facciamo scadere dentro i “rubicondi” frigoriferi, dall’altro c’è chi non mette assieme il pranzo con la cena, figuriamoci la colazione e la merenda.

Quante volte noi genitori ripetiamo ai figli la frase “non sprecare che ci sono bambini che muoiono di fame”. Solo che spesso siamo noi i primi a sprecare di più, a non dare testimonianza e a sentirci mancanti se non forniamo alle nostre creature l’ultimo modello tecnologico o le scarpette da fuoriserie di calcio.

Ed ora arriviamo alla pestilenza. Eccola qua, ci siamo giunti tutti e questa volta non ho potuto vederla da lontano perché ha coinvolto noi e il mondo intero.

Non avevo minimamente idea di cosa potesse accadere nel 2020.

Eppure sono 2000 anni che la parola di Dio corre e ricorre.

La leggiamo sopra, noi lo sappiamo che queste cose ci sono state e ci saranno.

Ultimamente mi sono giunte delle bellissime foto in bianco e nero ritraenti le immagini dell’Influenza Spagnola. Siamo negli anni ’20 e contiamo tantissimi morti per tale influenza. Notiamo ospedali lazzaretto dell’epoca e tante persone indossare le più svariate mascherine. Devo dir la verità di non aver mai visto, prima di ora, quelle fotografie. Solo adesso ci sto facendo attenzione soprattutto di come la parola di Dio si ripresenta.

Anzi, il Signore, continua dicendo che ci saranno fatti terrificanti e segni grandi dal cielo.

Insomma siccome io credo fortemente al Verbo che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, vado a leggere indietro dove Gesù ci dice di non aver paura, anzi di non terrorizzarci perché, pur essendoci guerre e rivoluzioni, non è ancora la fine.

E allora? Cosa dobbiamo e possiamo fare prima che arrivi questa fine?

Innanzitutto non lasciarci ingannare, poi accettando la persecuzione ma soprattutto testimoniare!!

Non è mica un gioco da ragazzi?!

Intanto non lasciamoci ingannare da coloro che si spacciano per Dio. Tantissimi sono gli idoli a cui ci siamo appiccicati nonostante il nostro battesimo. Abbiamo preferito le filosofie orientali, che non conosciamo, piuttosto che adorare Dio Vivo e Vero, che ci ha creato, dentro ai Tabernacoli e credere alla potenza di tutti i Sacramenti che sono la nostra salvezza per Grazia.

Abbiamo preferito l’esser creduloni piuttosto che credenti e ci siamo appiattiti alla mentalità del mondo ove tutto va bene, senza più riuscire a distinguere il Vero Bene.

Abbiamo smantellato la chiamata al matrimonio nel progetto del Creatore per diventare noi creatori di fatto e di diritto, perdendo il vero senso dell’immagine e della somiglianza.

Abbiamo cancellato l’ottica del dono della vita , dove l’uomo e la donna, diventando “una sola carne”, sono “assunti” da Dio come “collaboratori” al generare figli da lui totalmente regalati.

L’abbiamo sostituita con i “laboratori” generando ad ogni costo come a noi conviene.

Abbiamo voluto decidere sulla vita ma anche sulla morte, perché per noi, siccome deve essere “buona” occorrono leggi affinché sia l’uomo a porre fine.

Quanti falsi profeti fanno apparire il male come bene camuffando le menti confuse.

Ecco perché il Signore ci ha avvertito sulla persecuzione che dovremo subire.

Ma mentre abbiamo preferito vivere con la mentalità del mondo a noi, lettori della “buona notizia”, cioè del Vangelo, ci viene annunciato, vedi Giovanni 17,14, di “non essere del mondo”.

È questa consapevolezza che ci fa andare avanti perché, continua la parola succitata, sarà la perseveranza che non farà perire neppure un capello del nostro capo. E qual è l’epilogo?

La salvezza della nostra anima!!!

Ci pare poco?

Concludendo

Dalla “LETTERA A DIOGNETO”

I cristiani nel mondo

“I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti. Infatti non abitano in città particolari, non usano qualche strano linguaggio, e non adottano uno speciale modo di vivere. Questa dottrina che essi seguono non l’hanno inventata loro in seguito a riflessione e ricerca di uomini che amavano le novità, né essi si appoggiano, come certuni, su un sistema filosofico umano.

Risiedono poi in città sia greche che barbare, così come capita, e pur seguendo nel modo di vestirsi, nel modo di mangiare e nel resto della vita i costumi del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, come tutti hanno ammesso, incredibile. Abitano ognuno nella propria patria, ma come fossero stranieri; rispettano e adempiono tutti i doveri dei cittadini, e si sobbarcano tutti gli oneri come fossero stranieri; ogni regione straniera è la loro patria, eppure ogni patria per essi è terra straniera. Come tutti gli altri uomini si sposano ed hanno figli, ma non ripudiano i loro bambini. Hanno in comune la mensa, ma non il letto.

Vivono nella carne, ma non secondo la carne. Vivono sulla terra, ma hanno la loro cittadinanza in cielo. Osservano le leggi stabilite ma, con il loro modo di vivere, sono al di sopra delle leggi. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. Anche se non sono conosciuti, vengono condannati; sono condannati a morte, e da essa vengono vivificati. Sono poveri e rendono ricchi molti; sono sprovvisti di tutto, e trovano abbondanza in tutto. Vengono disprezzati e nei disprezzi trovano la loro gloria; sono colpiti nella fama e intanto viene resa testimonianza alla loro giustizia. Sono ingiuriati, e benedicono; sono trattati in modo oltraggioso, e ricambiano con l’onore. Quando fanno del bene vengono puniti come fossero malfattori; mentre sono puniti gioiscono come se si donasse loro la vita. I Giudei muovono a loro guerra come a gente straniera, e i pagani li perseguitano; ma coloro che li odiano non sanno dire la causa del loro odio.

Insomma, per parlar chiaro, i cristiani rappresentano nel mondo ciò che l’anima è nel corpo..”

Sappiamo essere così? Vogliamo essere così? Armiamoci di carità, che accompagnerà la Verità e

allora, forse, questo tempo di coronavirus ci sarà stato efficace!

 

Ultimo aggiornamento ( domenica 03 maggio 2020 )
 
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