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Al supermercato degli Angeli Di Francesco Lamendola PDF Print E-mail
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Written by Amministratore   
sabato, 02 maggio 2020
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Al supermercato degli Angeli Parafrasando Leopardi, che nel Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere, faceva proclamare al venditore, per le strade: Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?, molti scrittori di area New Age si son messi a distribuire Angeli, o almeno a insegnare le ricette e le strategie per procurarseli, per farseli amici ed averne l’assistenza, e dalle copertine dei loro libri invitano il pubblico, ammiccando: Angeli, angeli nuovi; spiriti nuovi. ...

 
Bisognano, signore, angeli? Ogni epoca ha gli slogan e i consigli per gli acquisti che si merita: e se il laico e razionalista XIX secolo smerciava lunari e almanacchi, il mistico e spirituale XXI secolo concentra le sue forze nel promuovere il culto degli Angeli. Lo fa, com’è nel suo stile, partendo dalla ferma convinzione che gli Angeli, un po’ come tutto il resto, a cominciare dalle ricchezze del mondo naturale, sono lì, sotto il nostro naso, e a nostra diposizione; l’unica difficoltà è data dal fatto che non sappiamo come chiamarli e come propiziarceli, in primo luogo perché non conosciamo i loro nomi. A questo tuttavia c’è rimedio: basta acquistare uno dei tanti libri disponibili su tale argomento, apprendere quei nomi un po’ misteriosi, un po’ ostici alla pronuncia, seguire le istruzioni profuse senza risparmio dagli autori di quei libri, e il gioco è fatto: gli Angeli verranno prontamente al nostro primo squillo di campanello, ci faranno e ci diranno tutto quello di cui potremmo aver bisogno.

 

 L’argomento Angeli è una cosa seria; non è lecito trattarlo con leggerezza e dare a intendere che si possano”addestrare” i ministri di Dio come se fossero dei cagnolini!

Il resto, se ci fosse bisogno di un qualche resto, verrà da solo. Così, se volete disporre di un certo numero di Angeli che svolgano, per voi, un certo numero d’incombenze, non è per niente difficile: basta iscriversi ad un corso di spiritualità di marca New Age, organizzato dagli acquariani, o dagli steineriani, o dai teosofi, o dai piramidologi, o magari dai cabalisti; oppure, cosa ancora più semplice ed economica, basta andare in libreria, e cercare sugli scaffali, sempre nel reparto “spiritualità”, magari con il sottofondo di qualche dolce melodia antroposofica: credete, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma perché sobbarcarsi la fatica di andare fino alla libreria del centro, quando basta scendere al primo autogrill dell’autostrada e guardare nel settore dedicato ai libri? Senza dubbio anche lì si potrà trovare la merce desiderata, e col vantaggio di non sprecare tempo prezioso: quando si viaggia in autostrada ci si ferma sempre per un caffè o per rinnovare il pieno di benzina, o magari per andare alla toilette; e allora, ecco l’occasione propizia per dotarsi di un prontuario sull’uso degli Angeli. Poi si passa alla cassa e lo si paga, insieme alle sigarette e al settimanale di gossip (nel quale, peraltro, non è raro che ci sia una rubrica fissa dedicata ancora e sempre a loro, ai nostri simpatici aiutanti invisibili dotati di ali, bellezza e intelligenza), e così ci si trova fra e mani le chiavi della felicità, o del modo di procurarsela, con la minima spesa in fatto di tempo, denaro e fatica.

 

 

Da un punto di vista cattolico, non si entra in comunicazione con gli Angeli, per la semplice ragione che sono essi a mettersi in comunicazione con gli uomini; meno che meno lo si può fare mediante dei rituali. Gli Angeli non si fanno “chiamare” dai rituali umani, perché obbediscono solo e unicamente al richiamo di Dio!

A noi, l’altro giorno, è venuto fra le mani il volume di Haziel, Angeli e Arcangeli, sottotitolo: Come pregarli per ottenere i loro doni, che è nel suo genere un’opera assai conosciuta, quasi un classico minore; e naturalmente, profittando anche del vantaggioso sconto con cui era messo in vendita, non abbiamo esitato ad acquistarlo. In quale altra occasione potrà mai capitarci di ottenere vantaggi così grandi con una spesa tanto piccola? Come per tutte le merci, il rapporto qualità/prezzo (non del libro; della familiarità con gli Angeli) è talmente conveniente, che saremmo stati dei veri folli se non avessimo colto al volo la ghiotta occasione. Ora, bisogna sapere che questo Haziel non è uno pseudonimo del Mago Otelma e neppure del Mago Silvan, ma è il nome di un Angelo, precisamente di un Cherubino, ed è stato assunto come pseudonimo da un autore francese, François Bernard Termés, nativo di Gerona in Catalogna, classe 1927, e considerato, nel suo ambiente, un grande esperto della Cabala. Nella quarta di copertina egli viene definito dall’editore un illustre studioso cattolico della cabala; ma a noi, sia prima che dopo aver letto il suo libro, è parso che non sia affatto un cattolico, ma semplicemente un cabalista e che si presenti come un cabalista cattolico, cosa un tantino contraddittoria, soltanto per meglio vendere le sue opere presso un pubblico, diciamo, non troppo attento o intellettualmente sofisticato. Ma proseguendo nella lettura della presentazione di quest’opera, sempre in quarta di copertina, ecco cosa il pubblico può trovare, per farsi un’idea del contenuto ed essere invogliato all’acquisto (da: Haziel, Angeli e Arcangeli; titolo originale: Le monde des Ange set des Archanges, Paris, Éditions Bussière, 1995; traduzione dal francese di Riccardo Mainardi, Milano, Mondadori, 1998, 2008):

Sono settantadue. Dominano gli elementi dell’acqua, del fuoco, dell’aria e della terra. Trasformano le energie cosmiche in forze interiori. Sono gli Angeli Custodi che, uniti ai dieci Arcangeli, intervengono nella vita di ogni uomo. Haziel, con la sua lunga esperienza di teologo e di cabalista cristiano, ha messo a disposizione del grande pubblico l’esatta geografia della dimensione angelica e gli strumenti necessari per orientarsi in una materia tanto affascinante quanto difficile e misteriosa. In questo libro – che è il suo capolavoro – sono spiegate le caratteristiche degli Angeli e degli Arcangeli, i modi in cui intervengono nella vita di ciascun individuo, i rituali con i quali si entra in comunicazione con le loro forze, i loro legami con l’astrologia e con figure e fedi religiose apparentemente lontanissime. Perché in realtà nella scienza occulta non esistono limiti invalicabili, né tra le diverse fedi, né tra gli uomini e i mondi divini: e gli Angeli da sempre svolgono il loro compito di obbedienti messaggeri e di portatori di doni.


Apprendiamo dunque che Haziel, l’autore del libro, non solo è un cultore di angelologia, ma anche di cabalismo e perfino di teologia; anzi, che è proprio un teologo: il che ci riempie di reverenziale timore e ci spinge a considerare con molta cautela e stupita ammirazione il frutto della sua dotta fatica, duecentocinquanta paginette stampate a caratteri cubitali e con una spaziatura talmente ampia che potrebbe ospitare l’esercito di Annibale in marcia con tutti gli elefanti, sicché si riducono a neanche cento pagine normali. Inoltre, andandoci a informare anche in altre opere di Haziel, come I poteri dell’Angelo Custode, abbiamo appreso che questo francese nato presso la frontiera dei Pirenei e che ha trascorso la giovinezza in Spagna, dove ha ricevuto una rigida educazione cattolica e ha condotto i suoi studi sotto la rigida ma benevola guida dei gesuiti: il che, considerato cosa sono diventati i gesuiti nel corso del Novecento, e che cosa rappresentano oggi all’interno della chiesa, ossia lo strumento principale della massoneria per la distruzione del cattolicesimo, non ci sembra precisamente un titolo di merito o una cosa di cui ci si possa fregiare. Si aggiunga che questo signore, come viene spiegato ai suoi lettori, è stato iniziato ai Misteri Minori, ed emerge chiaramente la sua impostazione culturale permeata dalla magia: altro che cattolicesimo, la magia è concettualmente e moralmente all’opposto del Vangelo.


Si potrebbe obiettare che questo giudizio è troppo severo e che non tutti quelli che s’interessano di magia sono lontani dal vero cattolicesimo. Si potrebbe obiettare anche, in questi tempi di dialogo, di ponti gettati in ogni direzione e di muri gioiosamente abbattuti,  che non tutti i quali hanno studiato sotto i gesuiti sono diventati dei falsi cattolici. In questo caso, però, ci pare che ci troviamo di fronte a un caso classico, quasi da manuale, di passaggio abusivo e truffaldino dal cattolicesimo alla Nuova Religione Mondiale, della quale il signor Bergoglio è oggi il massimo fautore che occupa anche un’altissima carica religiosa. E questa non è un’osservazione di carattere generico ma estremamente precisa e documentabile. Sono settantadue? Questa convinzione non appartiene alla cultura cristiana ma è un conteggio cabalistico, ossia ebraico, nato da una indebita sovrapposizione fra i nomi di Dio e gli Angeli, che non sono affatto dei nomi di Dio, ma gli esecutori della sua santa Volontà. Dominano gli elementi dell’acqua, del fuoco, dell’aria e della terra. Trasformano le energie cosmiche in forze interiori? Non è questo che insegna il Magistero della chiesa, semmai è un’idea esoterica e occultistica di matrice gnostica. Gli Angeli non attingono alle “energie cosmiche” e non le trasformano affatto in “forze interiori”; ma soccorrono gli uomini le forze che dà loro il Signore Iddio, e nessun altro. In questo libro – che è il suo capolavoro – sono spiegate le caratteristiche degli Angeli e degli Arcangeli, i modi in cui intervengono nella vita di ciascun individuo, i rituali con i quali si entra in comunicazione con le loro forze: ecco, qui siamo arrivati al cuore del problema, o per dir meglio, della truffa; anche se preferiamo lasciare al lettore il piacere, o il dispiacere – secondo i punti di vista – di verificare di persona, leggendosi quest’aureo libretto, le modalità concrete per evocare la presenza degli Angeli e per far sì che ci aiutino a realizzare i nostri desideri.


Da un punto di vista cattolico, non si entra in comunicazione con gli Angeli, per la semplice ragione che sono essi a mettersi in comunicazione con gli uomini; meno che meno lo si può fare mediante dei rituali. Gli Angeli non si fanno “chiamare” dai rituali umani, perché obbediscono solo e unicamente al richiamo di Dio. Quelli che si lasciano chiamare, a determinate condizioni, sono gli angeli delle tenebre, ossia i diavoli: anche se una loro caratteristica è fingere di essere stati evocati, mentre sono loro a condurre il gioco, e al povero sciocco che ha fatto il rituale di magia nera – perché la magia è sempre nera; non esiste una magia bianca, appunto perché  non esiste alcuna possibilità di evocare, a comando, gli Angeli del Signore – lasciano credere di essere lui a condurre il gioco e di potersi servire di loro, mentre è vero l’esatto contrario, che sono loro a impadronirsi gradualmente di lui. I loro legami con l’astrologia e con figure e fedi religiose apparentemente lontanissime? Ma Haziel, che diavolo stai dicendo? I legami degli Angeli con l’astrologia? E perché non coi tarocchi? Ma il passaggio chiave, senza dubbio, è quello immediatamente successivo: con figure e fedi religiose apparentemente lontanissime. Ecco dunque la finalità delle opere di uno scrittore come Haziel: il sincretismo, la Grande Religione Mondiale: quella ufficialmente tenuta a battesimo da Bergoglio e dal Grande Imam ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019. È qui che vogliono arrivare i discorsi dolciastri e sentimentali sugli Angeli che accorrono al richiamo dei rituali magici: all’idea della Religione Unica, dove tutto è intercambiabile, a cominciare dagli Angeli; e perché no? Dopotutto, se Dio non è cattolico, come ripete sempre il signore argentino, perché mai dovrebbero esserlo gli Angeli? Che arroganza è mai questa dei cattolici, di volere gli Angeli tutti per sé? Almeno avessero il copyright sul marchio: in tal caso, avrebbero almeno una qualche giustificazione legale. Ma così come stanno le cose, non si vede perché gli Angeli non dovrebbero essere di tutti: in un mondo sempre più globalizzato, vogliamo formalizzarci per una cosa del genere? Vogliamo fare causa alle altre religioni perché si permettono di arruolare i nostri Angeli nelle loro credenze? Ma sarebbe un atto di supremo egoismo, mentre si sa che il dovere dei cattolici è tutto il contrario, quello di abbattere muri e gettare ponti!


Per carità: se il signor François Bernard Termés è uno gnostico, o un ebreo, o un sincretista, o un relativista, o un massone; oppure se è un Illuminato, un sacerdote della Nuova Religione Mondiale, tutto proteso a divulgarne il messaggio fra gli uomini del nostro tempo: ebbene, non c’è nulla di male in queste cose, o almeno non c’è niente che sia proibito dalla legge naturale. Però il signor Termés non è leale e non si presenta con la sua vera faccia, nella sua reale identità: si spaccia per qualcosa che non è, un cattolico, e tace su quel che realmente è, uno gnostico e quasi certamente un massone. Questo sì che è male, perché raggira la buona fede del pubblico e agisce con l’astuzia e con la frode, il che è già di per se stesso riprovevole, quand’anche la finzione non avesse, come noi pensiamo che abbia, lo scopo di manipolare quei cattolici che sono troppo ingenui e fiduciosi. L’argomento Angeli è una cosa seria; non è lecito trattarlo con una simile leggerezza e, per giunta, dare a intendere che si possano”addestrare” i ministri di Dio come se fossero dei cagnolini. Essi vengono in soccorso degli uomini nei tempi e nei modi che Dio stabilisce; se fosse in potere degli esseri umani farsi servire da loro, allora non sarebbero gli Angeli di cui parla la Bibbia, ma creature poetiche, simili a Puck o ad Ariel, rispettivamente nel Sogno di una notte di mezza estate e ne La tempesta. Invocare gli spiriti è pericoloso: non si sa chi risponde all’appello, e se qualcuno risponde davvero, potrebbe non essere chi si crede che sia. Se poi si tratta, come noi crediamo, di uno dei tanti trucchi per confondere le idee dei cattolici, già estremamente confuse in questi tempi così difficili e travagliati, la cosa è ancor più grave, perché si tratta di un’operazione intenzionale diretta a modificare la dottrina cattolica, senza che i fedeli se ne rendano conto, vale a dire che si vuol dare un contributo alla loro apostasia generalizzata. Ci sono già tante voci, tanti gesti e comportamenti che li stanno spingendo in tale direzione: sono vittime di una perfida strategia globale che si serve di moltissimi apporti e stratagemmi, e che si sta realizzando con crescente efficacia. Ormai la confusione diffusa dagli stessi membri del clero e dai docenti delle facoltà teologiche è così grande, che molti fedeli sono pronti a mandar giù qualsiasi cosa, anche la più strana, scandalosa ed eretica...

 
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