LA LIBERAZIONE DEI LUOGHI INFESTATI DAGLI SPIRITI Di Cosimo Cicalese |
Written by Amministratore | |
mercoledì, 15 aprile 2020 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Le Edizioni Segno di Udine hanno stampato il libro di don Marcello Stanzione intitolato “ La liberazione dei luoghi infestati dagli spiriti maligni”. Con il temine infestazione si intendono disturbi di natura preternaturale, di diavoli o di spiriti maligni che si manifestano in alcuni posti, ad esempio - case, uffici, negozi, coltivazioni..., su diversi oggetti - letto, cuscini, bambole, automobili ..., e pure sugli animali nelle stalle. ... Nei suoi scritti, Origene dice che in questi casi fin all'inizio del Cristianesimo si facevano esorcismi. Riguardo l’infestazione il rituale dell’esorcismo afferma: “La presenza del Diavolo e di altri demoni si manifesta e si concretizza non solo nel caso di persone tentate o possedute, ma anche quando cose e luoghi sono fatti in qualche modo oggetto dell’azione diabolica…” (Rituale Romano, Rito degli esorcismi e preghiere per circostanza particolari, Libreria Editrice Vaticana, 2001, Preghiera ed esorcismo per circostanze particolari, pag. 89, par. 1). Il diavolo e i demoni possono tormentare l’uomo indirettamente, cioè nelle sue cose; per esempio con rumori inspiegabili in casa, sul tetto, sul pavimento o sulle mura, sulle porte e sulle finestre o sui mobili. Altri fenomeni, che sono stati segnalati, seppure rari, sono: una gradinata di sassi, che cadono come dal nulla sul tetto o anche in casa; rumori di passi invisibili; scoppi simili a quelli di petardi o di esplosioni – sebbene non materialmente avvenute – circoscritti a un luogo (ad esempio a una stanza o a un terreno); grande fracasso di catene e di ferraglie, alternati a colpi e a boati; vocio misteriose, oppure urla, risate, strepiti; campanelli invisibili che trillano; scomparsa di oggetti, che o non vengono più ritrovati, oppure vengono ritrovati nei punti più impensati della casa o nei dintorni; quadri che si staccano dalle pareti e cadono senza un motivo comprensibile, indumenti, lenzuola, coperte, sedie che levitano nell’aria, ecc. Una volta esclusa, dopo una rigorosa indagine, l’origine naturale di tali accadimenti, si può pregare e benedire la casa o il luogo o gli oggetti e verificare se quei fenomeni un significativo regresso, o scompaiono del tutto. Se poi, nonostante questo primo intervento del sacerdote, tali fenomeni dovessero sussistere, è consigliabile prendere contatto con l’esorcista. La casa infestata di Atenodoro forse è il primo episodio documentato d’infestazione (risalente al I secolo) e appartenente alla classica tradizione di apparizioni spiritiche con il classico rumore di catene. In una lettera l’oratore e scrittore latino Plinio il Giovane (61,62-113 circa), nipote di Plinio il Vecchio, racconta di una casa ad Atene infestata da un fantasma dall’aspetto misero che soleva apparire trascinando le pesanti catene cui era legato ai polsi e lamentandosi penosamente. Chi si fosse avventurato in quelle mura subiva malattia o perfino morte. Per questo grave disagio ovviamente la casa rimase sfitta a lungo, decadendo gradualmente in rovina. Nonostante la cattiva fama dell’abitazione, il filosofo Atenodoro, nato a Tarso e vissuto per un certo periodo ad Atene, la prese in affitto, approfittando delle favorevoli condizioni economiche offerte, non curandosi delle voci sul fantasma che l’abitava. Si dice che la prima notte, mentre egli era intento a scrivere, il fantasma apparve come al solito invitando Atenodoro a seguirlo; questi non si lasciò impressionare protestando che era troppo impegnato nel suo lavoro; ma dietro le rabbiose insistenze volle assecondare lo spirito che lo guidò in giardino e indicò un luogo, dove svanì nel nulla. Il giorno dopo Atenodoro riferì l’accaduto alle autorità, che fecero scavare in quell’esatto punto del giardino, dove rinvennero lo scheletro di un uomo incatenato. Ai poveri resti fu data degna sepoltura e il luogo purificato. Secondo Plinio, da allora cessarono le apparizioni del fantasma e la mala sorte in quella casa. Secondo il famoso esorcista spagnolo don Fortea l’infestazione è il fenomeno per il quale il demonio possiede un luogo. Il demonio nel possedere un luogo può muovere cose a volontà o provocare rumori, odori. L’infestazione non causa mai la possessione di una delle persone che vivono colà. La causa delle infestazioni di solito è che in questi luoghi si sono praticati, frequentemente, riti esoterici o satanici. Per terminare l’infestazione di un luogo ci sono delle orazioni specifiche nel Rituale dell’Esorcismo. Il sacerdote sia prudente nel credere alle prove su quanto succederebbe nella casa, salvo vi siano testimonianze concordi di almeno due persone. Quando un posseduto va da un sacerdote, si può pregare e comprovare la manifestazione del demonio, ma nel caso dell’infestazione non succede nulla se il sacerdote prega nel posto in questione. Di modo che tutto dipende da quanto dicono. Per questo non c’è modo alcuno di raggiungere alcuno di raggiungere la certezza sul fatto che sia una certa infestazione o soltanto una suggestione. L’unico modo di essere alquanto certi è che ci siano varie testimonianze coincidenti per i fatti straordinari ai quali queste si riferiscono. In questi casi il sacerdote può pregare una volta a casa e poi spronare la famiglia a riunirsi tutti i giorni per pregare tutti insieme. Possono recitare il rosario, leggere la Bibbia, spargere acqua benedetta nelle stanze, riunirsi dinanzi una immagine sacra e supplicare la sua protezione, etc. in tali casi la famiglia chiede al sacerdote di occuparsi di tutto, ma questi deve far capire loro che essi stessi possono fare ciò che chiedono a lui. La orazione unita di una famiglia può senza problemi spezzare il potere del demonio su un luogo se perseverano pregando tutti insieme per settimane o mesi. Il compianto esorcista don Gabriele Amorth nel suo bestseller “Un esorcista racconta” riguardo agli esorcismi nelle case scriveva che nella Bibbia non ne troviamo nessun esempio, ma l’esperienza ce ne mostra in certi casi la necessità e i frutti. Anche il Rituale non contempla questa forma di esorcismo. E’ vero – ricordava Amorth- che alla fine dell’esorcismo di Leone XIII viene detto di benedire il luogo in cui tale preghiera viene fatta; ma tutto il contenuto è volto ad invocare la protezione di Dio sulla Chiesa contro gli spiriti maligni, senza nessun riferimento esplicito ai luoghi. Amorth afferma che non ha mai incontrato luoghi invasati da spiriti, così come sono descritti in certi romanzi o in certi film, specialmente in riferimento ad antichi castelli disabitati. In questi casi è evidente lo scopo di far spettacolo, di presentare scene ad effetto, senza nessuna base di studio serio. La realtà ci presenta invece casi frequenti di rumori, talvolta come scricchioli, altre volte come botti; spesso si ha l’impressione di una presenza, di essere fissati, o toccati, o assaliti. E’ evidente che in questi casi può avere larga parte la suggestione, la paura che dà corpo alle ombre. Ma ci sono molti casi più complessi. Porte che si aprono e che si chiudono ad una stessa ora; passi che si odono nei corridoi; oggetti che si spostano o che spariscono, per ricomparire poi nei luoghi più impestati, animali che non si vedono, ma che si sentono muoversi. Amorth ricordava una famiglia in cui tutti, a una certa ora, sentivano aprirsi e richiudersi la porta d’ingresso, poi udivano un chiaro rumore di passi pesanti (da uomo) che attraversava il corridoio, per perdersi non si capiva in quale stanza. Un giorno, essendo presente un amico, si udì il consueto rumore tanto che l’amico chiese chi era entrato; per non spaventarlo gli risposero che era entrato un ospite di passaggio. Amorth sostiene di sapere di insetti, gatti, serpenti che si sono materializzati; una persona che egli benediceva ha trovato perfino un rospo vivo nel guanciale! Il più delle volte la presenza malefica in un ambiente si manifesta causando disturbi fisici: insonnia, dolori di testa o di stomaco, un malessere generale che andando altrove non si verifica. In questi casi è facile un controllo, ma non è sempre facile capire la causa. Don Amorth dichiara: “Poniamo il caso di una persona che, ogni volta che si reca come ospite presso un parente stretto o presso un amico, avverte questi disturbi: insonnia, malessere, dolore al capo che possono durare anche vari giorni; mentre non è soggetta a quelle sofferenze se va altrove. In questo caso il controllo è facile. La causa invece può essere molto varia. Può trattarsi di pura suggestione, quando c’è qualche motivo che lo faccia supporre (ad esempio, se una nuora va a casa della suocera che era contraria al matrimonio o che nitriva un amore possessivo verso il figlio). Ma potrebbero anche esserci cause malefiche. Diciamo di sfuggita che è interessante il comportamento degli animali domestici di fronte a questi fenomeni. Capita spesso che, quando si ha l’impressione della presenza di una persona nella propria stanza, il gatto o il cane tengano fisso lo sguardo verso un certo punto; e capita che talvolta fuggano di scatto, terrorizzati, come se quell’essere misterioso si avvicinasse a loro. Potrei narrare tanti fatti interessanti per chi volesse farci uno studio apposito. Mi basti dire che, a mio parere, gli animali non vedono nulla di concreto, ma hanno una maggiore sensibilità dell’uomo ad un’eventuale presenza. E non nego che anche il loro comportamento possa essere un elemento di giudizio, per decidere se è il caso o no di procedere ad un esorcismo alla casa”. La cosa più importante, secondo don Amorth, è che quando vengono persone angosciate da fenomeni di questo tipo, è di interrogarle bene e, se ce ne sono i motivi, esorcizzarle. Il più delle volte i fenomeni che abbiamo descritto non dipendono da presenze malefiche nelle case, ma da presenze malefiche nelle persone. In molti casi l’esorcista Amorth dichiarava che gli era capitato di non aver ottenuto nessun successo con l’esorcismo alla casa; mentre poi, procedendo nell’esorcizzare la persona o le persone, sempre più i fenomeni nella casa diminuivano fino a scomparire del tutto. Ancora don Amorth scriveva: “Come si procede nell’esorcismo alle case? P. Candido ed io usiamo questo metodo, il Rituale contiene una decina di preghiere in cui chiude al signore di proteggere i luoghi dalle presenze malefiche. Si trovano nelle benedizioni alle case, alle scuole, altrove. Ne recitiamo alcuni. Poi leggiamo la prima parte del primo esorcismo sulle persone, adattandolo alla casa. In seguito benediciamo ogni stanza, come si fa nella benedizione alle case. Ripetiamo lo stesso giro con l’incenso, dopo averlo benedetto. Terminiamo con altre preghiere. Ho trovato efficace, dopo l’esorcismo alle case, celebrarvi la messa. Se si tratta di disturbi di lieve entità, un solo esorcismo è sufficiente. Se i disturbi provengono da un malefico e il malefico viene ripetuto, occorre ripetere anche l’esorcismo, fino a rendere la casa “impermeabile” ai malefici. Nei casi più gravi le difficoltà sono molte. Ad esempio, mi sono trovato a esorcizzare appartamenti in cui per lungo tempo si erano tenute sedute spiritiche, o che erano stati abitati da stregoni che vi facevano magia nera. Peggio poi se vi fossero stati celebrati culti satanici. In alcuni casi la gravità dei disturbi e la difficoltà di giungere a una totale liberazione erano tali che ho dovuto consigliare di cambiare abitazione”. L’esorcista Amorth poi sempre dichiarava che casi diversi, non gravi, si hanno quando bastano preghiere per ristabilire la quiete. Una famiglia era disturbata da inspiegabili rumori notturni; ha fatto celebrare dieci messe, alla fine delle quali i rumori si sono molto affievoliti. Ha provveduto a far celebrare altre dieci messe e alla fine i rumori sono scomparsi del tutto. Erano forse anime del Purgatorio che, per divino permesso, hanno potuto farsi sentire per chiedere suffragi? “E’ difficile dirlo. A me basta segnalare il fatto - conclude Amorth - dato che mi è capitato più volte”. |
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