C’è oggi un interesse crescente e diffuso per tutto ciò che riguarda il satanismo. Questo denota che l’uomo moderno, nonostante la che secolarizzazione abbia prosciugato ogni interesse per il religioso e resa irrilevante ogni problematica sulle grandi realtà escatologiche. È disposto ancora, e forse più di ieri, a sentir parlare di demonologia e satanismo. Quest’ultimo esprime, in modo esplicito e aggressivo, l’atteggiamento di gruppi che, avendo perso ogni riferimento agli autentici valori umani e cristiani, ricercano in modo trasgressivo una cultura alternativa, basata sull’autosufficienza dell’uomo. ...
Ma, se da una parte si moltiplica una letteratura scientifica sul diavolo, dall’altra sono rarissime le indagini sul satanismo, soprattutto quello contemporaneo. La situazione in cui versa oggi la demonologia è complessa: da una parte, sul versante strettamente teologico, si parla di “morte di Satana” o della “liquidazione del diavolo”. Si vuole con ciò sostenere l’invalidità di una dottrina sui demoni, o quanto meno avanzare seri dubbi sulla loro reale esistenza, sul significato della loro presenza per l’uomo e per il mondo, sul loro ruolo all’interno della rivelazione cristiana. Sia nell’ambito culturale in genere che nelle espressioni popolari dei mass- media, si nota un risveglio dell’interesse per Satana e per tutto ciò che si relazione in qualche modo alla sua figura e alla sua azione. In questi ultimi anni il dibattito su Satana ha coinvolto numerosi studiosi che si sono preoccupati di promuovere convegni non solo all’interno della demonologia cattolica, ma anche in riferimento alle scienze umane e alle religioni mondiali. Notevole è anche la produzione di svariati articoli di giornali o di rotocalchi, tavole rotonde alla radio e alla televisione, film, catechesi, incontri culturali, che propongono riflessioni intorno alla realtà demoniaca. Si assiste ad una rinascita e ad una crescente diffusione della magia e della stregoneria, dell’occultismo, fino alla costituzione di gruppi o sette o chiese sataniche, sparse in America e in Europa, che catalizzano un vasto numero di persone interessate a questo tipo di realtà. In alcuni casi limite l’interesse per l’occulto arriva ad assumere un carattere demonolatrico. Allora emerge la seguente domanda: quali luoghi abita il male? Quali a livello fenomenologico le sue manifestazioni? Qual è l’identità del demonio all’interno della rivelazione cristiana? Quali sono le sue opere? Come agisce? E come i figli del regno possono reagire di fronte alla sua volontà di dominio? Per queste ragioni si è giunti a parlare di una “seconda venuta di Satana” espressione che denota bene un fenomeno di proporzioni allarmanti e spesso allucinanti. Da tali opposte circostanze sorge legittimo il desiderio, anzi la necessità, di approfondire questo settore del sapere umano e cristiano. Il ritorno sull’argomento “diavolo” può essere giustificato da tre motivi: il primo è quello esegetico; il secondo è teologico, dato che negli ultimi vent’anni l’esistenza del diavolo è stata messa in dubbio e poi anche negata, in particolar modo anche nel clero, “spesso poco dotto in questioni di demonologia”; il terzo motivo è storico e concerne l’epoca contemporanea con la sua enorme diffusione di venditori di fatture e amuleti”. Per approfondire queste tematiche le edizioni Segno di Udine hanno stampato il libro di Marcello Stanzione e Adele Sprovieri intitolato “ Il diavolo, la tentazione e il peccato” con cui si vuole mettere in luce una corretta interpretazione di questi fenomeni “al limite”, cogliendo ciò che Dio in essi sta operando. Si vuole verificare quelle dimensioni connesse al mondo demoniaco e quando esse siano costitutive del riferimento alla rivelazione biblica, che si fonda sull’evento di Incarnazione, contrassegnato dall’opposizione al male. Questo testo è formato da due parti, nella prima il demonologo don Marcello Stanzione ci presenta l’identità del diavolo come tentatore dell’umanità e nella seconda parte la teologa Adele Sprovieri ci offre un suo saggio sugli aspetti biblici, antropologici ed etici sulla tentazione e il peccato |