L’ APPELLO AGLI ANGELI DI ACIES ORDINATA |
Scritto da Amministratore | |
giovedì 02 aprile 2020 | |
Signore, congrega nos de nationibus (salmi, 105,47)! Il nostro è un raduno di laici cattolici, provenienti da diverse nazioni, che chiedono innanzitutto al Signore di riunire tutti i combattenti per la buona causa, al fine di formare un’unica contro i nemici di Dio e della Chiesa. Schierandoci in questa piazza, vogliamo offrire un’espressione simbolica ma reale della nostra volontà di resistere e di non retrocedere nella lotta in difesa della Fede, ma il nostro raduno va oltre i confini di un luogo e di un giorno e intende raccogliere tutti i figli della Chiesa militante che a noi si uniscono nello spirito e nella preghiera. ... I nemici sono penetrati all’interno della cittadella e venerano gli idoli, fin nel santuario, “ubi sedes beatissimi Petrit et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est”( Esorcismo di leone XIII). Ai piedi di Castel Sant’Angelo, la fortezza che tante volte ha difeso il Papato nella sua storia, invochiamo l’aiuto degli Angeli e soprattutto di san Michele, principe delle milizie celesti, affinché proteggano i difensori della Chiesa e della Civiltà cristiana e disperdano i loro nemici. La confusione, che è il fumo di satana, oggi avvolge il campo di battaglia. Per vincere contro le forze del caos è necessaria la purezza della dottrina, la chiarezza delle parole, la fermezza dell’esempio, l’accordo dell’animo e delle opere, perché, come insegna san paolo: 2 Se la tromba di guerra dà un suono confuso, chi mai si preparerà alla battaglia?” ( I Cor. 14.8). Perché ciò avvenga chiediamo alla Madonna, Regina degli Angeli di fare di noi, a sua immagine, oggi e sempre, una Acies ordinata ( cantico dei Cantici, 6,3; 6,9), un esercito pronto a combattere, con quella tranquillità che nasce dalla pace di cristo che è nei nostri cuori e che vogliamo sia estesa al mondo intero. 28 settembre 2019 Vigilia della Festa di san Michele. CONTRO GLI SPIRITI MALIGNI CHE INVADONO LA CHIESA In piedi, le spalle a Castel Sant’Angelo, il volto rivolto a san Pietro, stringendo la corona del rosario nelle mani. Hanno pregato per un’ora in silenzio, per poi unire le loro voci nel canto possente del Credo, con cui hanno rinnovato la loro professione pubblica di fede cattolica. Erano duecento, provenienti da tutto il mondo i partecipanti di Acies ordinata, l’evento che si è svolto sabato 28 settembre, alla vigilia della Festa di san Michele Arcangelo, una settimana prima dell’apertura del Sinodo sull’Amazzonia che stanno penetrando nella chiesa ha dichiarato uno dei promotori della manifestazione, il prof. Roberto de Mattei, presidente della Fondazione Lepanto. Accanto a lui erano esponenti delle più note associazioni, gruppi, e blog che difendono la fede e la morale della Chiesa, come John-Henry Westen, direttore e cofondatore di LifeSiteNews, Michael Matt, direttore di The Remnant, Michael Voris presidente della Society for the Protection of Unborn Children, Jean-Pierre Maugendre, presidente di Renaissance Catholique, Varro Vooglaid, presidente di Foundation for the Protection of family and Tradition, Juan Miguel Montes e Josè Antonio Ureta, direttori delle associazioni Tradizione, Famiglia, Proprietà italiana e francese, Dame Collen Bayer, presidente di Family Life New Zealand, Maria Madise, presidente di Voice of the Family e molti altri provenienti da Canada, Estonia, Francia, Italia, Nuova Zelanda, Polonia, regno Unito, Svizzera, USA, Filippine, Germania. Le dichiarazioni di alcuni hanno definito con chiarezza il significato della manifestazione. “Il processo di autodistruzione della Chiesa ha raggiunto un punto così tremendo e drammatico che non esiste più una soluzione umana. E dobbiamo chiedere l’intervento di san Michele Arcangelo” ha dichiarato Josè Antonio Ureta a Church Militant. E Michael Voris ha aggiunto. 2 quello che sta succedendo è davvero come la battaglia in paradiso, in cui Lucifero fu scacciato dal cielo da Michele e dai suoi angeli, e noi fedeli Cattolici dobbiamo stare in piedi qui e agire allo stesso modo”. Michael Matt ha a sua volta dichiarato a Diane Montagna di LifeSiteNews: “ Siamo qui riuniti in quanto soldati di Cristo per fare tutto ciò che è possibile, sia a livello naturale che a livello soprannaturale. E’ il momento per essere uniti perché ormai sono caduti tutti i veli e le persone si rendono conto che la situazione è realmente grave. La Chiesa, da un punto di vista umano, potrebbe non tornare più a come era nel passato. Dobbiamo considerare tutto ciò molto seriamente e fare tutto quanto ci è possibile: innanzi tutto con un’immensa fiducia in dio e nella santissima Vergine ma anche combattendo per la Chiesa che amiamo”. “ Un momento storico lo ha definito John-Henry Westen perché tanti uomini e donne di fede si sono schierati qui e hanno pregato con fervore per la difesa della Fede, in un momento in cui la Fede viene attaccata più che mai nella storia”. Uno dei partecipanti era il conte Giorgio Piccolomini, i cui antenati includono due papi, pio II e pio III, diversi vescovi e cardinali, leader militari e scienziati. Il conte Piccolomini ha affermato che ciò che lo ha motivato a partecipare all’evento Acies Ordinata è stato il suo “desiderio di ribadire la sua e la nostra fedeltà al papa, alla Chiesa cattolica Apostolica Romana e al suo insegnamento eterno”. Alla domanda sul significato simbolico della preghiera ai piedi di Castel sant’Angelo, ha aggiunto che “questo castello ha salvato la vita a più di un Papa in passato, e il suo nome indica il nostro desiderio di invocare l’intera milizia celeste per difendere la Chiesa Cattolica”. Un altro partecipante la cui presenza ha dato un forte simbolico all’evento è stato il barone Rodolphe Pfyffer von Altishofen di Lucerna, svizzera. La sua famiglia ha donato undici comandanti alla Pontificia Guardia Svizzera, la forza armata incaricata di proteggere il papa. “ Durante il diciassettesimo-diciannovesimo secolo, solo i Pfyffer erano comandanti della Guardia Svizzera”, ha detto a LifeSite, ma, ha aggiunto, “indipendentemente da ciò, i nostri genitori ci hanno sempre insegnato ad avere un grande rispetto per la nostra santa religione. Posso quindi assicurarvi che la mia storia familiare non è essenziale per l’impegno che abbiamo verso la Chiesa”. Tra i partecipanti vi erano esponenti di siti e movimenti cattolici, giornalisti, intellettuali, studenti universitari italiani e stranieri, madri di famiglia, tutti uniti dallo stesso desiderio di servire la Chiesa, oggi umiliata e sfigurata. Alla stessa ora, mentre i laici erano in piazza, un gruppo di sacerdoti sparsi nella basilica di San Pietro recitava l’Esorcismo di Leone XIII, mentre altri religiosi, da un capo all’altro dell’Italia si univano alla preghiera con adorazione eucaristiche, rosari, recite dell’Esorcismo, privatamente o pubblicamente. Ma anche dall’esterno, gruppi spontanei di laici e sacerdoti, si sono riuniti con le stesse modalità: dal Canada agli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna alla Francia, dalla Nuova Zelanda alle Filippine. Si sono uniti all’ora di preghiera anche conventi di religiose sia contemplative che attive: chi ha fatto l’adorazione eucaristica, chi ha organizzato un pellegrinaggio da san Michele, chi il Rosario. Insomma una vera Acies ordinata diffusa nel mondo intero. Veronica Rasponi. |
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