IGNORARE GLI ANGELI E’UN GRAVE ACCECAMENTO TEOLOGICO E SPIRITUALE. PAROLA DI TAULER |
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sabato, 15 febbraio 2020 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Di don Marcello Stanzione All’inizio del XIV secolo, la sede del Papato era rifugiata in Avignone ed uno dei maestri della spiritualità cristiana era il Padre domenicano Jean Tauler. Nato a Strasburgo nel 1300, entrò molto giovane nell’Ordine dei domenicani e studiò nella sua città natale e più tardi anche a Colonia. Diede vita con Enrico di Nordingen e la mistica domenicana Margherita Ebnner al gruppo degli “amici di Dio” o Gottesfreunde. ... Fu direttore spirituale e predicatore, specialmente tra le beghine e le monache domenicane. Morì a Strasburgo il 16 giugno 1361, in concetto di santità. Da alcuni è venerato come beato. Per la limpidezza della sua spiritualità fu considerato come dottore illuminato e sublime. Il religioso domenicano e grande teologo mistico deplora, in questo estratto delle sue Opere complete, l’accecamento dello spirito che consiste nell’ignorare i santi angeli: “Il quinto accecamento è l’ignoranza riguardante sia la dignità degli angeli, sia il servizio che essi ci rendono, sia l’affetto con cui ci circondano. E prima di tutto per quel che riguarda la loro dignità, è certo che essi sono stati creati in una maniera eccellente e del tutto superiore, in uno splendore, una bellezza, una nobiltà, una gloria veramente ammirabili. Dio, la sorgente infinita di ogni nobiltà, li ha fatti ad immagine e somiglianza della suprema ed adorabile Trinità (come d’altronde così lo abbiamo prima detto, le anime degli uomini che hanno ciò in comune on gli angeli nell’essere l’immagine di Dio). E’ altrettanto certo che questa immagine deformata dal peccato in Lucifero, nei demoni e negli uomini, sia stata conservata in tutta la sua integrità e la sua purezza dagli angeli buoni. Ecco perché, se è vero che le anime sante traggono dall’unione della divinità con l’umanità nella persona di Nostro Signore Gesù Cristo una dignità più grande di quella degli angeli, questi comunque prevalgono di molto sugli uomini per la loro innocenza e la loro perseveranza in uno splendore che non è stato scalfito. La dignità e l’elevazione della loro natura è sicuramente superiore in molte maniere ad ogni intelligenza umana. In secondo luogo, considera, ti prego, o uomo dotato di ragione, come questi splendenti amici e figli di Dio, questi degnissimi principi del palazzo celeste, sono stati designati da un amore veramente incomprensibile ed eccessivo nell’essere tuoi servitori. Essi ti custodiscono, ti servono con una tale attenzione, una tale cura, una tale provenienza che nessuno spirito può rendersene conto. Nessuna madre, mai, ha vegliato sul suo unico figlio e benamato per guidarlo, custodirlo, proteggerlo come questi beati spiriti vigilano sulla tua salute. E’ soprattutto il tuo angelo, deputato in modo speciale da Dio alla tua custodia, che, giorno e notte, in ogni tempo ed in ogni luogo, ti assiste in tutti i tuoi bisogni e tutti i tuoi interessi, ti protegge contro le tentazioni ed i tranelli dei nemici visibili e soprattutto invisibili; ti circonda con la sua sollecitudine e la sua devozione in modo di non allontanarsi da te un istante, che dico? In maniera da non poterti lasciare e smettere di avere gli occhi su di te. Ed è assolutamente necessario che sia così, poiché tu vivi in mezzo ad una folla innumerevole di nemici che tu non puoi vedere, che ti perseguitano instancabilmente col loro odio terribile, di modo che tu non sfugga un solo istante al loro furore se il tuo buon angelo non fosse là per respingerli. Apri dunque gli occhi e pensa con riconoscenza alla sollecitudine piena di una tenerezza infinita del tuo Padre celeste, vedi di quale onore egli si è degnato di colmarti, tu miserabile verme di terra, confidandoti alla custodia di amici così potenti e così fedeli che ti servono con una cura gelosa e ti guidano in tutte le tue vie. Tutti questi spiriti sono in effetti dei servitori inviati in aiuto a quelli che desiderano l’eredità della salvezza (Salmo 91, 11; Ebr.1, 14). In terzo luogo, guardate come certo ed indubitabile l’affetto degli angeli verso gli uomini, quello del vostro angelo verso di voi, è così grande, così vivo che sorpassa, più che non si saprebbe dire, ogni affetto umano. No, mai, madre altrettanto tenera e compatente per quanto voi la supponiate, ha portato al suo unico figlio un amore paragonabile a quello che il vostro angelo ha per voi. Questi spiriti celesti e beati sanno in effetti con quale amore immenso, ammirevole ed ardentissimo il Signore circonda tutti gli uomini e voi stessi, così essi vogliono, a loro volta, amarvi come voi non potreste mai comprenderlo od esprimerlo. Ecco perché il vostro angelo vi serve molto amorevolmente, molto dolcemente, molto fedelmente, in ogni luogo, in ogni tempo, in ogni circostanza, in tutti i pericoli; egli vigila notte e giorno alla vostra condotta, alla vostra direzione, alla vostra protezione; egli si sposta con voi da un luogo all’altro mai vi abbandona il più piccolo istante. E’ così che sempre egli vi persuade o vi ispira quello che vi è di meglio, di più sicuro, di più felice per voi, egli si rallegra in maniera indicibile dei vostri progressi e delle vostre buone risoluzioni; egli si rattrista profondamente dei vostri sbagli e dei vostri errori; egli augura ardentemente, chiede per voi tutto quello che può esservi salutare in questo mondo e nell’altro; egli presenta lui stesso a Dio le vostre preghiere e le vostre buone opere, infine si fa vostro intercessore continuo e devoto per la vostra salvezza, presso Dio. Rigettando dunque ogni accecamento dello spirito ed ogni ingratitudine, aprite gli occhi interiori; esaminate in un sentimento di profonda riconoscenza questi documenti dell’amore divino verso di voi. In ogni luogo, in ogni tempo, che voi siate in piedi o seduto, in cammino o coricato, tenetevi rispettosamente davanti a Dio ed ai suoi angeli; astenetevi con cura da tutti i vizi e da tutti i peccati che potrebbero offendere il loro sguardo. Ah, se voi faceste seriamente attenzione a questi tre punti che vengono dall’essere segnalati, se le giudicaste nel loro giusto valore, come vi condurreste dappertutto e sempre con quella prudenza, quel rispetto, quella religione che convengono: sobrio, casto, pio, amabile, perfetto infine. Come vi sforzereste incessantemente nel mostrarvi riconoscente! Voi stareste attenti a quei gloriosi e beati spiriti, soprattutto al vostro angelo custode, in tutto quello che fareste ed in tutto quello che direste. Senza dubbio andreste con gioia in Chiesa, poiché è là che si trovano riuniti in grande numero, gli angeli, vicino a Nostro Signore Gesù Cristo ed ai suoi sacramenti. Sì, voi avreste del male a strapparvi da questa augusta, dolce ed amabile società degli angeli, presenti nel luogo santo. Come sono dunque ciechi, insensibili ed ingrati tutti quelli che, volendo apparire religiosi in tutti gli esercizi, stanno in chiesa, non solamente senza devozione, senza gioia e senza amore, ma in una sorte di bassezza e di disgusto. E ciò nonostante, purtroppo, vergogna e dolore, essi sono così numerosi, un po’ dappertutto, questi infelici cui il demonio ha accecato il cuore, che non si può contarli; e noi non lo deploreremo mai abbastanza. Provvisto che voi non siate della folla di questi ciechi, sarebbe sorprendente, veramente, che conoscendo e vedendo queste cose, voi possiate ancora essere tristi, accasciati, scoraggiati, o vi lasciate dominare dalla pusillanimità e dalla bassezza”. |
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