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Convegno di Crescita e di Formazione Cristiana
LO SCOPO DELLA CONOSCENZA ANGELICA IN GENERALE Di ANDREW A. BIALAS, C.S.V. PDF Print E-mail
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sabato, 10 agosto 2019
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Conoscenza angelicaQual è l'estensione della conoscenza angelica? Quante cose può conoscere un angelo? Conosce solo Dio e altri angeli?
   Oltre a conoscere Dio, a conoscere se stessi e altri angeli, gli angeli, vedremo, possiedono una dettagliata conoscenza degli esseri umani, così come delle cose puramente materiali- i corpi celesti, le cose inanimate sulla Terra, piante e animali- e degli eventi del futuro che succedono in maniera inevitabile. Essi conoscono tutte queste cose anche grazie alla loro conoscenza naturale. Alcune questioni come la conoscenza degli eventi futuri, i segreti del cuore umano e i misteri della grazia possono essere conosciuti dagli angeli solo se Dio ha liberamente scelto di rivelarli loro, per ragioni che vanno oltre i bisogni della natura angelica . ...
GLI ANGELI CONOSCONO DIO, SE STESSI E GLI ALTRI ANGELI

   Gli angeli hanno una duplice conoscenza di Dio, una naturale e (parliamo di angeli buoni) una soprannaturale. Essi hanno una conoscenza naturale attraverso la rassomiglianza o immagine di Dio che è impressa sulla loro natura angelica; e una conoscenza soprannaturale di Dio- "una conoscenza della gloria"- fino al punto in cui essi vedono la vera Essenza di Dio. Contemplando la loro stessa sostanza gli angeli acquisiscono una naturale conoscenza di Dio. È vedendo Dio attraverso una similitudine che funge da specie intermedia per la rivelazione dell'intelletto angelico. Inoltre, ciò non significa vedere l'Essenza di Dio, poiché vedere la Sua Essenza richiede una speciale illuminazione soprannaturale dell'intelletto angelico che supera la grazia divina. Aiutato dalla luce della Gloria l’angelo può vedere, immediatamente, l’ Essenza Divina e, dunque, può avere una conoscenza soprannaturale oltre a quella naturale.
   Con la sua conoscenza naturale l'angelo conosce Dio imperfettamente; con la conoscenza della Gloria Lo conosce perfettamente (sebbene non in modo comprensibile). E in entrambi i casi gli angeli superiori conoscono più perfettamente di quelli inferiori, a causa del loro essere più vicino a Dio.
   Oltre Dio, gli angeli conoscono se stessi e gli altri angeli. Essi hanno una perfetta conoscenza di se stessi, che abbraccia non solo la loro propria essenza, ma anche il loro intelletto e la loro volontà. La perfezione di questa conoscenza è evidente dal fatto che:1) essi sono sostanze immateriali e, come tali, sono oggetti proporzionati all'intelletto angelico; e 2) essi conoscono se stessi attraverso la loro propria essenza e non attraverso similitudini acquisite da una fonte esterna a loro stessi . Privo di ogni sostanza, l’ angelo “vede” e conosce se stesso con notevole chiarezza, come se fosse trasparente.
   Le Scritture stesse rendono testimonianza al fatto che gli angeli conoscono gli altri angeli. Isaia (Is 6:3) parla di loro che comunicano tra di loro: "Santo, Santo, Santo, il Signore Dio dell'universo, la terra è piena della Sua gloria". Inoltre, ciascun angelo conosce tutti gli altri angeli esistenti. Guardando nella sua propria essenza per una conoscenza degli altri spiriti angelici come lui, un angelo può solo conoscere i lineamenti che caratterizzano gli angeli in modo in generale. Tale conoscenza è ovviamente incompleta. Ma attraverso la rassomiglianza di ognuna delle nature angeliche che erano impresse innatamente su ogni intelletto angelico dall’operazione creatriva di Dio, un angelo conosce tutti gli altri angeli esistenti con una conoscenza che si estende anche ai particolari. Dunque, anche l'angelo più inferiore ha una conoscenza naturale di tutti gli altri angeli esistenti, perché tutti, per mezzo delle innate specie intelligibili, sono intellettualmente noti a lui. Attraverso queste specie egli conosce la loro essenza, la loro realtà personale, e anche le loro caratteristiche accidentali. Dunque, gli angeli hanno una dettagliata conoscenza gli uni degli altri.

LA CONOSCENZA ANGELICA DELLA CREAZIONE MATERIALE

   Poiché gli angeli sono sostanze spirituali, nature intellettuali, essi sono più vicini a Dio nel loro modo di essere rispetto alle cose materiali. Essi condividono la divina bontà più pienamente dell'uomo e della generazione inferiore. Seguendo attentamente l'ordine stabilito delle cose, per mezzo del quale gli esseri superiori sono più perfetti di quelli inferiori e racchiudono considerevolmente in se stessi tutto ciò che è realizzato in modo minore negli esseri inferiori, gli angeli -meno perfetti di Dio- racchiudono in se stessi oltre alla loro stessa essenza tutta la creazione materiale. Ma gli angeli sono intelligenze sussistenti e perciò contengono la creazione materiale in se stessi in modo intellettuale. In altre parole, come dice S. Agostino, esistono negli angeli specie pervase, date loro dal Creatore, che rappresentano tutta la creazione materiale.
   Per mezzo delle specie intellettuali impartite loro da Dio, gli angeli conoscono le cose materiali non solo rispetto alla loro natura universale ma anche rispetto alle loro condizioni individuali. Le specie attraverso le quali essi conoscono le cose materiali vengono loro da Dio come molteplici rappresentazioni della Sua suprema semplice Essenza attraverso le quali Egli ha causato anche le cose materiali individuali. Le Sacre Scritture ci danno prova del fatto che gli angeli non solo conoscono le cose materiali ma allo stesso tempo le conoscono individualmente e nelle loro circostanze individuali. Dio manda gli angeli in questo mondo come suoi ministri per assistere gli uomini nel loro raggiungimento della salvezza, per proteggerli e guidarli. Così facendo, essi hanno certamente una conoscenza delle cose materiali. L'angelo che guidò il servo di Abramo a Rebecca, e Raffaele guidò il giovane Tobia, mostravano, chiaramente, una dettagliata conoscenza del mondo corporale. (Gen. 24:40; Tobia 3:25 ff).

LA CONOSCENZA ANGELICA DEGLI EVENTI FUTURI


   Gli eventi futuri, ci dice San Tommaso, possono essere conosciuti in due modi: nelle loro cause, o in se stessi. Di quelli che sono conosciuti nelle loro cause, alcuni si verificano per necessità e sono conosciuti con certezza; per esempio, si sa con certezza che il sole sorgerà domani. Gli altri non sono conosciuti con certezza ma solo per congettura, come quando un dottore predice il corso della malattia del suo paziente.
   Gli angeli sanno con certezza quegli eventi futuri che si verificano necessariamente. Essi possono sapere con certezza, per esempio, che la caduta di oggetti materiali li porterà sempre verso il centro della terra, secondo la legge di gravità, perché tali oggetti si muovono secondo cause che operano in un modo determinato e naturalmente uniforme, per esempio, con necessità fisica. Riguardo agli eventi o effetti futuri che si verificano allo stesso modo ordinariamente sebbene non in ogni istanza (come nell'esempio fatto sopra della predizione del dottore), gli angeli li possono conoscere solo in modo probabile o per congettura. Un angelo, per esempio può solamente congetturare che un pozzo che ha dato acqua per gli scorsi dieci anni continuerà a dare acqua per un altro anno. E’ sempre possibile che una provvista di acqua venga ostacolata per una ragione o un'altra.
   La conoscenza del futuro in se stesso appartiene solo a Dio, il quale, da solo, vede tutte le cose nella luce della Sua eternità, e per il quale il passato e il futuro sono sempre il presente. Ciò, naturalmente, va oltre la mente finita degli angeli. Per quanto riguarda i loro poteri naturali della conoscenza, gli angeli non hanno una sicura conoscenza degli avvenimenti probabili nel mondo materiale. Tale conoscenza potrebbe essere concessa loro per rivelazione da Dio stesso il quale, da solo, conosce gli eventi futuri con certezza.
   Nonostante le sue limitazioni, la conoscenza Angelica del futuro e più esatta e più completa di quella dell'uomo. Gli angeli hanno una "vista" migliore della totalità delle cause; allora, essi possono conoscere meglio le relazioni delle cause individuali con gli effetti e hanno un più completo controllo dell'"intera situazione". La loro certezza scientifica va oltre le investigazioni fatte dagli uomini. Anche gli spiriti cattivi comprendono in un modo molto più acuto degli uomini come le cause degli effetti puramente contingenti possono essere contrastati o sviati.

LA CONOSCENZA ANGELICA DEI SEGRETI DEL CUORE UMANO E DEI MISTERI DELLA GRAZIA

   Solo Dio può conoscere i segreti e le trasformazioni del cuore umano , che siano pensieri della mente, o affezioni della volontà. "La ragione di ciò," dice San Tommaso, "è che la creatura razionale è soggetta solo a Dio, ed Egli solo può lavorare in essa che è il suo principale e ultimo obiettivo."  Riguardo agli angeli, essi non hanno percezione intuitiva del pensiero e delle volontà nel cuore imperscrutabile dell'uomo . Se, tuttavia, i pensieri e le volontà segrete interiori vengono manifestate esteriormente per mezzo di qualche segno allora essi possono essere conosciuti, naturalmente, dagli angeli.
   Nell'investigare su di essi, un angelo ha un deciso vantaggio sugli investigatori umani perché uno spirito puro non è ostacolato o intralciato da tali cose come disposizioni e indisposizioni corporali. Poiché la conoscenza angelica è più universale nell'estensione, e puramente intellettuale, un angelo può comprendere la mente umana, le sue forme e le sue abitudini, in maniera più perfetta dell'intelletto umano.
   E’ chiaramente impossibile per gli angeli conoscere i misteri della grazia per mezzo della conoscenza naturale, sia attraverso la loro propria essenza sia attraverso quella instillata negli uomini. I misteri della grazia dipendono puramente dalla volontà di Dio. C'è, tuttavia, negli angeli un'altra conoscenza che li rende benedetti, per mezzo della quale essi vedono la Parola Divina e la creazione nella Parola. E’ in questa visione che essi conoscono i misteri della grazia che Dio decide di rivelare loro. Inoltre, essi non vedono tutti i misteri della grazia né tutti gli angeli vedono questi misteri identica mente, ma solo secondo l'estensione che Dio desidera far conoscere loro. Quindi, nella loro contemplazione soprannaturale della Sapienza Divina nella Visione Beatificante, agli angeli viene data la conoscenza dei misteri soprannaturali. Dobbiamo aggiungere, anche, che gli angeli superiori ricevono la conoscenza di un gran numero di misteri e dei misteri più grandi rispetto agli angeli inferiori, che essi a loro volta manifestano a questi ultimi.
 
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