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Convegno di Crescita e di Formazione Cristiana
DON BEPPINO CO’ DEVOTO DEGLI ANGELI Di don Marcello Stanzione PDF Stampa E-mail
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sabato 15 giugno 2019
Don Peppino Co'Alla fine di giugno 2018 presso il santuario di Pietralba, in provincia di Bolzano,  retto dai frati Servi di Maria insieme a don Beppino Co’ ho tenuto una settimana di esercizi spirituali dove don Beppino ha parlato degli angeli cattivi ed io di quelli buoni…. Alla fine del Convegno ho chiesto a don Beppino di poterlo intervistare perché desideravo che la saggezza che egli aveva acquisita in tanti anni di ministero negli esorcismi e nella preghiera di liberazione non andasse perduta. Da questa intervista è nato ...
 
il libretto intitolato “ Contro L’armata di Satana” edito dall’editrice cattolica veneta “ Ancilla” che ha riscosso un buon successo di lettori. Don Beppino Cò,  è un personaggio davvero “ carismatico”: nato a Capriano del Colle in provincia di Brescia nel 1946; è ordinato prete nel 1971. Nel 1972 parte come missionario per il Laos, dove lavora per quattro anni, sino all’espulsione di tutti gli stranieri nel 1975 da parte del governo comunista locale. In seguito è missionario nel Senegal per ben ventitré anni. Ha lavorato molto in Africa proprio sull’aspetto dell’evangelizzazione in un ambiente di religione cristiana e musulmana. Nel 1985 fonda in Senegal il gruppo di preghiera “ Roveto Ardente” che si ispira al “ Rinnovamento Carismatico Cattolico” nato nel 1967 negli Stati Uniti, per poi diffondersi in tutto il mondo. Dal 2000 al 2012 è stato Parroco nelle Valli di Zeri, nella diocesi di Massa Carrara- Pontremoli; qui ha avviato uno straordinario processo di rievangelizzazione, diffondendo la parola di Dio con tutti i mezzi a disposizione. E’ un prete dalle mille idee, non ha paura di andare controcorrente portando avanti con un entusiasmo e una grinta davvero invidiabili la sua missione. Tiene a  mettere al centro di tutto l’Eucarestia che è il cuore della Chiesa, curando la parola di Dio, la celebrazione e certi segni particolari”. Il Signore ha chiamato Don Beppino al ministero della proclamazione della Parola  di Dio, dell’accoglienza di chi soffre e del corretto esercizio dei carismi. C’è chi parla di miracoli durante alcune delle sue celebrazioni carismatiche, ma Don Beppino  afferma con chiarezza: “ I miracoli più straordinari sono le conversioni che durano nel tempo”. Don Beppino è anche un autore fecondo: finora ha sfornato dodici libri. In una sua pubblicazione “ Laos: il calvario di un popolo” racconta la sua esperienza missionaria, tragica e commovente al Laos. Sul suo sito don Beppino scrive così di se: “ Qualche volta dicono che sono un prete un po’ strano, però sono un prete come gli altri, ma forse a differenza di altri, mi sono fatto 4 anni di missione al Laos ( Indocina) poi espulso . Sono stato Missionario 23 anni in Senegal lavorando molto a contatto anche con l’Islam. Nel 1985 ho ricevuto l’Effusione dello Spirito Santo in Senegal, proprio io che di Rinnovamento Carismatico Cattolico non volevo assolutamente saperne! L’Effusione ha letteralmente cambiato la mia vita. Ho lavorato un po’ con padre Emiliano Tardif, carissimo amico indimenticabile. Mi piace pregare e far pregare. Forse è anche per questo che sono stato messo a fare il Parroco nelle Valli di zeri da 2000 al 2012, a 800 metri di altitudine, ( là dove si uniscono  Toscana, Liguria ed Emilia Romagna) lontano dai rumori della città e anche lontano da qualcuno a cui potrei dare un po’ fastidio, appunto perché mi piace pregare e far pregare. Strano ma vero! Quando giro per l’Italia, mi dicono che riempio le chiese e non capisco perché. Miracoli non ne ho mai fatti, ma posso testimoniare che ogni volta  che prego, succede sempre qualcosa. Se poi lascio fare un po’ allo Spirito Santo, allora succede qualche cosa di più solido”.  Don Beppino nei suoi scritti parla dell’importanza di invocare gli angeli nella nostra lotta contro i diavoli, riporto uno scritto di don Beppino su  SAN MICHELE E IL DIGIUNO PER LA LIBERAZIONE: “ Il profeta Daniele a Babilonia aveva la carica di un prefetto, quindi era di un rango elevato, ma il suo ministero era fondato sulla preghiera e sul digiuno. Nel capitolo 10 del libro di Daniele leggiamo che un giorno egli decise di digiunare per conoscere la volontà di Dio sul suo popolo. Dopo 21 giorni di digiuno a Daniele appare l’arcangelo Gabriele e gli dice: “Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, alzati in piedi, poiché ora sono stato mandato da te… Non temere, Daniele, poiché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole. Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei primi principi, mi è venuto in aiuto e io l’ho lasciato là presso il principe del re di Persia; ora sono venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo alla fine dei giorni, poiché c’è ancora una visione per quei giorni… Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con Principe di Persia… Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe”. Michele è l’arcangelo al servizio di Dio che si oppone a Satana ed ha ricevuto questo nome che vuol dire: “Chi è come Dio?”. Il principe di Persia appare come uno degli angeli protettori dei nemici di Israele che Michele deve distruggere, secondo l’ordine ricevuto da Dio. Leggendo questo passaggio del libro di Daniele, ho capito che la maggior parte dei nostri “fiaschi” nel combattimento spirituale non sono voluti da Dio. Noi accumuliamo sconfitte su sconfitte soprattutto a causa del nostro rifiuto a perseverare ed anche per il poco digiuno. Con questo non voglio affermare che il digiuno porta subito dei frutti immediati, ma la perseveranza unita al digiuno permette a Michele di venire in nostro aiuto nel combattimento spirituale. La vittoria incomincia quando l’angelo inviato da Dio, ha superato tutte le barriere costruite da Satana. il digiuno dà grande forza alla preghiera. Daniele era un uomo importante, ma ha digiunato 21 giorni perché voleva conoscere la sorte del suo popolo. È dopo questo digiuno che     Dio gli ha parlato attraverso l’arcangelo Gabriele. Amico, anche se hai tanto lavoro, comunque puoi digiunare, a meno che il problema che vuoi risolvere sia una piccineria. Il digiuno ti unisce allo Spirito Santo e la sua potenza ti è data in abbondanza. Se colui che esercita il ministero della liberazione ti consiglia di pregare molto di più, di abbandonare una vita di peccato e di digiunare, obbedisci. Vedrai che la liberazione si manifesterà”. Don Beppino ha pure composto anche una bella orazione all’angelo custode, eccola:
PREGHIERA ALL’ANGELO CUSTODE
Angelo custode, rendo grazie a Dio che nella sua bontà mi ha affidato alla tua protezione.
Signore, ti ringrazio per il dono dell’angelo custode che tu mi hai fatto personalmente. Ti rendo grazie per l’autorità che hai dato al mio angelo custode perché mi trasmetta il tuo amore e la tua misericordia.
  Ti ringrazio, o mio angelo custode, per la pazienza che hai con me e per la tua presenza costante al mio fianco.
O mio angelo custode, tu che non distogli mai il tuo sguardo da Dio, offri ogni giorno le mie preghiere alla Trinità. Io ti faccio fiducia e credo che le mie preghiere sono esaudite.
Ora, mio angelo custode ti invito a precedermi sul mio cammino (presentare all’angelo gli impegni della giornata, gli incontri, i viaggi da fare…)
Proteggimi dal male e dal maligno, ispirami le parole di consolazione che devo dire; fammi discernere la volontà di Dio e quello che Dio vuole fare attraverso di me. Aiutami a conservare sempre il cuore di un bambino.
Angelo custode, lava la mia memoria e la mia fantasia, imbrattate da quanto vedo e sento. Liberami dai desideri disordinati, dal male che il demonio mi presenta come bene.
Liberami dall’agitazione interiore, dalla depressione, dal disordine che è nel mio cuore. Dammi la pace e la serenità, perché nulla mi turbi e nessun male fisico o morale mi faccia dubitare di Dio.
Lotta con me, angelo custode e aiutami a servire Dio con umiltà.
(Angelo di Dio tre volte)
 
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