Alla fine di giugno 2018 presso il santuario di Pietralba, in provincia di Bolzano, retto dai servi di Maria, don Beppino Co’ ha tenuto una settimana di esercizi spirituali dove ha parlato degli angeli cattivi e don Marcello Stanzione ha parlato di quelli buoni…. Alla fine del Convegno don Stanzione ha chiesto a don Beppino di poterlo intervistare perché desiderava che la saggezza che egli aveva acquisita in tanti anni di ministero negli esorcismi e nella preghiera di liberazione non andasse perduta. Don Beppino Cò, è un personaggio davvero “ carismatico”: nato a Capriano del Colle in provincia di Brescia nel 1946; è ordinato prete nel 1971. Nel 1972 parte come missionario per il Laos, dove lavora per quattro anni, sino all’espulsione di tutti gli stranieri nel 1975 da parte del governo comunista locale. In seguito è missionario nel Senegal per ben ventitré anni. ...
Ha lavorato molto in Africa proprio sull’aspetto dell’evangelizzazione in un ambiente di religione cristiana e musulmana. Nel 1985 fonda in Senegal il gruppo di preghiera “ Roveto Ardente” che si ispira al “ Rinnovamento Carismatico Cattolico” nato nel 1967 negli Stati Uniti, per poi diffondersi in tutto il mondo. Dal 2000 al 2012 è stato Parroco nelle Valli di Zeri, nella diocesi di Massa Carrara- Pontremoli; qui ha avviato uno straordinario processo di rievangelizzazione, diffondendo la parola di Dio con tutti i mezzi a disposizione. E’ un prete dalle mille idee, non ha paura di andare controcorrente portando avanti con un entusiasmo e una grinta davvero invidiabili la sua missione. Tiene a mettere al centro di tutto l’Eucarestia che è il cuore della Chiesa, curando la parola di Dio, la celebrazione e certi segni particolari”. Il Signore ha chiamato Don Beppino al ministero della proclamazione della Parola di Dio, dell’accoglienza di chi soffre e del corretto esercizio dei carismi. C’è chi parla di miracoli durante alcune delle sue celebrazioni carismatiche, ma Don Beppino afferma con chiarezza: “ I miracoli più straordinari sono le conversioni che durano nel tempo”. Don Beppino è anche un autore fecondo: finora ha sfornato dodici libri. In una sua pubblicazione “ Laos: il calvario di un popolo” racconta la sua esperienza missionaria, tragica e commovente al Laos. Sul suo sito don Beppino scrive così di se: “ Qualche volta dicono che sono un prete un po’ strano, però sono un prete come gli altri, ma forse a differenza di altri, mi sono fatto 4 anni di missione al Laos ( Indocina) poi espulso . Sono stato Missionario 23 anni in Senegal lavorando molto a contatto anche con l’Islam. Nel 1985 ho ricevuto l’Effusione dello Spirito Santo in Senegal, proprio io che di Rinnovamento Carismatico Cattolico non volevo assolutamente saperne! L’Effusione ha letteralmente cambiato la mia vita. Ho lavorato un po’ con padre Emiliano Tardif, carissimo amico indimenticabile. Mi piace pregare e far pregare. Forse è anche per questo che sono stato messo a fare il Parroco nelle Valli di zeri da 2000 al 2012, a 800 metri di altitudine, ( là dove si uniscono Toscana, Liguria ed Emilia Romagna) lontano dai rumori della città e anche lontano da qualcuno a cui potrei dare un po’ fastidio, appunto perché mi piace pregare e far pregare. Strano ma vero! Quando giro per l’Italia, mi dicono che riempio le chiese e non capisco perché. Miracoli non ne ho mai fatti., ma posso testimoniare che ogni volta che prego, succede sempre qualcosa. Se poi lascio fare un po’ allo Spirito Santo, allora succede qualche cosa di più solido”. Con questo libro-inchiesta sull’esorcismo e le preghiere di liberazione, edito dall’editrice cattolica veneta Ancilla, don Beppino Cò, intervistato da don Marcello Stanzione, ci apre gli occhi sulla realtà tenebrosa del Maligno, che è ben presente e continuamente all’opera. “ Il diavolo è colui che distrugge, rovina e semina confusione”, spiega il carismatico sacerdote, “ come leone ruggente va in giro cercando chi divorare”( 1 Pt 5,8), spesso mascherato da “ angelo della luce” ( 2 Cor 11,14), perché conosce i nostri punti deboli e su quelli fa perno per ingannarci. Viviamo un tempo di lotta, ma non dobbiamo scoraggiarci, siamo chiamati ad essere vigilanti a combattere, perché, come dice Papa Francesco : “ Il trionfo cristiano è sempre una croce , ma una croce che al tempo stesso è vessillo di vittoria, da portare con una tenerezza combattiva contro gli assalti del male. Le preghiere di liberazione composte da don Beppino Cò, poste in appendice del libro, sono una piccola e potente arma di difesa nelle nostre mani. |