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domenica, 02 dicembre 2018
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Gli angeli esistono davvero Elisabetta Calcaterra - 3 novembre 2018
Il 5 e il 9 ottobre, è stato per la prima volta nella Bergamasca il noto angelologo don Marcello Stanzione, che conversato su Il Bello, il Buono e il Vero degli Angeli tra religione, superstizione e arte, per le recenti festività di arcangeli e angeli custodi appena passate. Infatti la Milizia di San Michele Arcangelo, da lui rifondata nel 2002, si prodiga per la retta diffusione della devozione cattolica agli angeli. Come nel Meeting nazionale di angelologia, la cui XIV edizione nella basilica di San Giuseppe al Trionfale in Roma è stata ora dedicata ad angeli ed ecologia, «alla salvaguardia del creato, la cui distruzione è un grave peccato sociale per i cattolici». ...

 
Don Marcello si definisce «un parroco di campagna». Ma, a differenza del curato del Diario del 1936 di Bernanos, non disprezza i preti letterati e si prende cura dal ’91 di una parrocchia tutt’altro che noiosa. Egli stesso, con un ricco percorso di studi e una medaglia per meriti culturali dal Senato, ha scritto oltre duecento saggi di angelologia, anche agiografici, con trenta case editrici, non solo religiose. E la parrocchia di Santa Maria La Nova a Campagna (Salerno) ha «due cappelle per la devozione eucaristica giorno e notte frequentate da quattrocento persone ogni settimana», un centro di spiritualità “Oasi di San Michele” per campi scuola, ritiri e convegni, con una Via Angelica di scene bibliche ed evangeliche a bassorilievo in terracotta sul modello della Via Crucis, un centro di angelologia con biblioteca internazionale e mostra permanente di grafica, pittura, scultura, artigianato artistico e curiosa oggettistica, «per far vedere come il diffuso interesse per gli angeli non sia solo devozionale». «Mi sono dedicato a quest’ampia opera di divulgazione – spiega don Stanzione – in internet, riviste, programmi radio-televisivi e scritti accessibili a tutti sul sito della Milizia, per spezzare il monopolio esoterico della New Age sugli angeli, grazie a Dio e col mio linguaggio popolare, che raggiunge gli stessi ambienti di persone».
“Tempi brutti portano grandi santi”, ma anche falsi profeti, con un seguito di milioni d’italiani e giri d’affari miliardari ogni anno. «Riducono gli angeli a spiriti guida, energie cosmiche o psichiche, simboli o generi letterari e non parlano degli angeli cattivi – spiega -. Ma se gli angeli non esistono, non esistono neanche quelli ribelli. Durante una preghiera di liberazione, il demonio mi rispose di finirla perché il Male non esiste e i preti devono fare gli psicologi, non gli esorcisti. La Chiesa dovrebbe rendere il più possibile visibile l’invisibile dinanzi all’intento di rendere evanescente e inutile la religione. Per esempio, padre Pio esortava con umorismo napoletano i fedeli pigri o tirchi perché gli mandassero gli angeli custodi, a cui non servono biglietti del treno e suole di scarpe; don Bosco sorrideva di avere un cane come angelo custode e Sant’Agostino scrisse che gli angeli proteggono anche gli animali; papa Francesco, come Leone XIII, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, confida negli angeli, e Benedetto XVI ricorda che il suo custode non è intervenuto prima di una caduta, perché certe volte bisogna sopportare momenti difficili. Santi e mistici quali Agostino e Tommaso d’Aquino, gesuiti come Suarez, cappuccini come padre Bonaventura da Sorrento, predicatori e domenicani dedicano decine di libri agli angeli. Poi si è assistito a un declino intellettuale del cattolicesimo: tanti preti – assistenti sociali non si dedicano ad attività intellettuali su Maria, angeli e Purgatorio, che con Cristo caratterizzano la tradizione cattolica, e sui santi, “uomini angelicati” che adorano Dio e fanno la Sua volontà in terra. Forse il tema degli angeli è sottovalutato perché una chiesa militante, come quella dei santi Ignazio di Loyola e Paolo della Croce, trova un forte riferimento nella devozione agli angeli contro il male e il peccato, non si arrende a quel che dice il mondo, a una “protestantizzazione” o “omologazione” delle religioni. Tanti vorrebbero poter togliere la spada a San Michele e gli angeli dalle chiese».
Chi sono tali creature? «Innumerevoli puri spiriti – conclude don Marcello – che appaiono cercando di non spaventare, come gli uomini in veste bianca al Sepolcro e un bambino a Santa Francesca Romana, e portano sempre a Dio, che ha dato loro dei compiti, come la custodia, che è di Dio e delegata loro: gli arcangeli – tre riconosciuti, sette secondo libri canonici e apocrifi come quelli di Tobia ed Enoc – proteggono le collettività, gli angeli custodi le singole persone. Anche se santi e mistici, come Giovanni della Croce, conoscevano i nomi dei loro angeli, essi non sono importanti, perché Dio è il nome, o strani come quelli tipici di magia e medianità (anche del cabalismo degenerato dallo studio della Bibbia ebraica) che credono di invocare e comandare».

Articolo pubblicato sul BergamoPost cartaceo del 5 ottobre 2018
 
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